Salone del Gusto digitale

L’edizione 2008 del Salone del Gusto e di Terra Madre sarà raccontata, con quattro giorni di dirette, da Wi-Pie  che per l’occasione si avvarrà della collaborazione di Quartarete  e della conduzione di Mao, Dario Castelletti e Luca Indemini.

Per la prima volta, accanto allo streaming video sui siti www.wi-pie.org e www.salonedelgusto.it, lo stesso segnale sarà trasmesso sul canale digitale di Quartarete, attualmente occupato da Videolina. “Tele-Salone del Gusto” sarà attiva esclusivamente durante i quattro giorni del salone e sarà necessario risintonizzare il proprio decoder per trovare il canale.

Partner tecnici dell’operazione saranno Topix, Csp e Glomera.

Da Torino verso l'auto elettrica

Via l’Occidentale

Tanto tuonò che piovve. Eccola la vettura elettrica per percorsi urbani e …provinciali. Al Salone dell’auto di Parigi la BlueCar fa la sua figura e tutti ne parlano. Si tratta di una vetturetta a 4-5posti, che può andare fino a 130 Km/ora, spinta da batterie LMP ( litio-metallo-polimeri) di nuova concezione (5 volte più leggere di quelle al piombo, garantite per 10 anni e interamente riciclabili).

Ha un’autonomia di 250 Km e si ricarica in 5 ore circa  ad una normale presa elettrica ( ma con 5minuti di carica, si possono fare 25 Km ). Le batterie sono prodotte da una società francese , la Batscap, del Gruppo Bolloré e, per il 5%, di Electricité de France. Disegno e concezione sono di Pininfarina.

Per il prezzo si parla di cifre tra i 15 e i 20 mila Euro. Costa abbastanza, ma lo slogan della BlueCar è : «1 euro per 100 Km, contro i 10 euro delle macchine a benzina». Quindi bassissimi costi di gestione.

Dovrebbe essere prodotta a Torino e commercializzata nel 2009 con 10 mila esemplari, che costituiscono l’attuale capacità produttiva annua della Batscap. Ottimo quindi, fuorché il prezzo e la bassa quantità di macchine producibili. E i due parametri vanno di pari passo. Finché non ci saranno grandi produzioni, costi e prezzi resteranno alti. Ma tutto considerato, se il prezzo di vendita si aggirasse sui 15 mila euro, già una buona competitività con le concorrenti sarebbe raggiunto, anche perché il disegno della vetturetta sembra tra quelli più belli di Pininfarina (dicono che Andrea Pininfarina tenesse moltissimo a questa nuova esperienza ). E una volta partito, il progetto non potrà che migliorare nelle prestazioni e nei costi.

Che la vettura elettrica stia per “partire” veramente lo dimostrano molti segnali. Intanto è cominciata la produzione e vendita di vetture «ibride», a benzina ed elettriche, con il motore che ricarica le batterie. Tutti i grandi produttori  sembrano ormai coinvolti. Israele si sta preparando ad una invasione di auto elettriche per liberarsi il più possibile dalla dipendenza dal petrolio. Alla Silicon Valley dicono che la ricerca sugli elementi per nuove batterie, stia soppiantando quella informatica.

P@esechevai

L’esercito delle micro web tv si riunisce a P@esechevai il primo meeting sulle web tv create da cittadini video-maker per passione.  Due giorni durante cui i canali video creati dal basso, e raccontati sulle pagine di Nòva-Sole24Ore nella rubrica “Storie di Ordinaria Programmazione”, si confronteranno tra loro e con gli esperti e gli addetti ai lavori coinvolti.

All’appuntamento seguirà una rassegna dei prodotti video elaborati dai canali, visibile su Paesechevai.tv e sulle piattaforme partner dell’iniziativa. Una giuria rappresentata da un team di esperti e  preseduta da Silvia Tortora decreterà a fine novembre 2008 la “Best web TV 2008”.   Il meeting, ideato e diretto da Giampaolo Colletti, autore delle Storie e del progetto Altratv, è supportato da Nòva-Sole24Ore, IULM, Yks, Odeon e Movi&Co.

Glomera 2.0

Glomera sta per lanciare la sua versione 2.0 che cambia volto e si rinnova completamente anche grazie all’esperienza maturata e alle analisi condotte con gli oltre 1000 utenti che già fruiscono del servizio: semplifica quindi la gestione e l’utilizzo della piattaforma e integra innovative funzionalità, in grado di adattarsi all’eterogeneità delle esigenze dei diversi target: dai piccoli editori e PMI ai grandi publisher, dalle case di produzione fino ai produttori indipendenti e ai video blogger.

Sulla base dei principi del web 2.0 gli utenti di Glomera, potranno gestire oltre al canale di webtv, anche la community creata attorno ad esso. Inoltre potranno condividere e scambiarsi video, oltre a poter registrare e fidelizzare il proprio target direttamente dal proprio sito.
Non solo, i gestori dei canali potranno scegliere tutti gli aspetti grafici e testuali dei box interattivi e del player TV, per integrarli in pochi e semplici passaggi all’interno di qualsiasi portale, senza dover intervenire per adattare lo stile già scelto delle proprie pagine web e senza la necessità di possedere competenze tecniche specifiche.

Creare la propria webtv con gli strumenti modulari e flessibili offerti da Glomera diventerà un gioco, per la sua semplicità e per il livello di personalizzazione che si può raggiungere, ovviamente continuando a mantenere il livello di professionalità che ha reso Glomera famosa sul web, come piattaforma che permette la creazione e la gestione di webtv professionali, interattive e personalizzate, a palinsesto e on demand, per trasmettere sia in diretta sia in differita.

Lo scenario di riferimento del web in Italia, che emerge dalle statistiche pubblicate da Nielsen
Netratings, mette in evidenza come il 56% di utenti che utilizzano internet sono classificati come
“utenti del web 2.0” e sono coloro che dimostrano elevati livelli di consumo del mezzo rispetto alla
media, il 42% di essi guarda video lunghi fino a 10 minuti, mentre il 26% di essi, fruisce video di
una lunghezza superiore ai 10 minuti, e si tratta di un valore in aumento.

Innovation Circus torna a Milano

Dopo il successo dell’edizione 2007, dal 4 al 12 ottobre 2008 ritorna Innovation Circus, con esposizioni, spettacoli ed altri eventi sulle tecnologie del domani per far conoscere al grande pubblico “il nuovo che ci aspetta”. Un’iniziativa promossa da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano e realizzata dalla società di trasferimento tecnologico Alintec.

Ricercatori, imprenditori, esperti, artisti e inventori sul set del domani. Università, imprese, artisti, inventori e ricercatori proporranno al pubblico le novità della ricerca: incontri, istallazioni, una mostra interattiva, laboratori, sperimentazioni, momenti di divertimento e spettacoli per esplorare gli sviluppi tecnologici nei vari settori dello scibile umano. Spaziando dall’arte alla sanità, dall’energia all’alimentazione, dall’architettura allo sport, ai trasporti e al web si potrà conoscere le tecnologie con le quali dovranno confrontarsi bambini, giovani, adulti o anziani.

Il lancio dell’iniziativa avverrà il 2 ottobre con uno spettacolo di danza interattiva e una presentazione multimediale di Innovation Circus al Teatro dal Verme, mentre l’inaugurazione in presenza delle autorità si terrà il 4 ottobre alle 10.30 a Palazzo ai Giureconsulti.

Per 9 giorni il centro milanese diventerà il palcoscenico dell’innovazione tecnologica: Loggia dei Mercanti, Palazzo ai Giureconsulti, l’Ottagono di Galleria Vittorio Emanuele II e la Galleria Meravigli ospiteranno gli eventi di Innovation Circus. Con ingresso libero, sarà possibile curiosare o sperimentare le anteprime tecnologiche o approfondire i vari aspetti dell’innovazione, mentre le scuole potranno far partecipare i propri studenti a laboratori e dimostrazioni delle nuove tecnologie.

Innovation Circus è promosso da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano ed è realizzato dalla società di trasferimento tecnologico Alintec con l’intento di presentare e valorizzare le tecnologie italiane e le strutture che le generano (università, centri di ricerca e imprese) e di diffondere il concetto di innovazione tecnologica fra il grande pubblico In particolare la manifestazione si propone di testimoniare l’importanza delle nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita e la competitività del sistema economico, intercettare il cambiamento per stimolare l’attività creativa e determinare i presupposti culturali per una consapevolezza diffusa e non elitaria.

L’evento è seguito in diretta da C6tv e Poliradio

Torino verso un wi-fi pubblico

Via Vittorio Pasteris e Via Blog Webnews

Il WiFi pubblico nella città di Torino potrebbe diventare presto realtà. Espletate le ultime formalità burocratiche nel corso delle prossime settimane, il progetto per fornire connettività wireless in numerose aree del capoluogo piemontese dovrebbe passare alla fase operativa. La percezione di essere ormai vicini alla realizzazione dell’iniziativa avviata dalla città circa due anni fa è ormai forte e supportata dalle segnalazioni di alcuni torinesi, che hanno notato la comparsa dei primi hotspot in talune aree del centro di Torino.

La gestazione dell’iniziativa non è stata semplice e il progetto ha richiesto un paio di anni per essere realizzato. Nel corso del mese di maggio del 2006 il Comune aveva approvato un piano di massima per coprire alcune aree della città con una connessione a banda larga senza fili. Nelle centrali via Po e via Garibaldi erano stati installati alcuni punti di accesso sperimentali nell’ambito di un primo progetto denominato “Web Cafè” che riscosse un discreto successo tra i torinesi, non aumentando sostanzialmente le possibilità di connessione alla Rete in mobilità.

A distanza di due anni dalle prime sperimentazioni, il Comune sembra essere ora pronto per l’implementazione di un network di access point lungo alcune delle arterie principali di Torino. La realizzazione tecnica e la messa in opera dell’infrastruttura è stata affidata alla società AEMnet, parte del Gruppo Iride Spa, che sta implementando una piattaforma di rete a banda larga per le telecomunicazioni nel capoluogo piemontese. Stando alle prime informazioni, gentilmente fornite dal Comune di Torino, al momento AEMnet ha già realizzato e reso operativi 15 hotspot in varie aree della città per valutare reattività ed efficienza del sistema. La rete è al momento chiusa in attesa degli ultimi test e dell’affidamento del servizio a un concessionario.
Access point – Piazza Carlo Felice

Quando il WiFi pubblico sarà definitivamente operativo, ogni utente avrà la possibilità di accedere a tutti i portali turistici e della pubblica amministrazione di Torino gratuitamente e senza limiti. Ciò consentirà ai cittadini del capoluogo piemontese di consultare documenti, delibere, informarsi sugli ultimi bandi comunali o richiedere certificati, mentre permetterà ai turisti di ricevere informazioni su come muoversi in città e che cosa vedere durante il proprio soggiorno. L’accesso al resto di Internet sarà, invece, a pagamento e gestito da un concessionario privato, che dovrà attenersi alle regole concordate con il Comune per l’attivazione e la gestione delle tariffe per la connessione. I titolari della “identità digitale della Città”, prevista dal progetto di e-gov Torinofacile, potranno usufruire di uno sconto per connettersi alla rete pubblica WiFi.

Grazie alle soluzioni di “cross autenticazione” sviluppate da AEMnet e dalle società partner del progetto, gli utenti delle reti locali WiFi di pubblica utilità avranno la possibilità di collegarsi al network implementato per la città di Torino. Gli studenti dell’Università degli Studi, per esempio, potranno sfruttare gli account forniti dall’ateneo per le connessioni nei campus e nelle strutture universitarie anche nelle aree cittadine in cui sarà avviato il WiFi pubblico, semplificando ulteriormente le possibilità di fruizione della nuova rete. Stando alle prime informazioni, un progetto analogo interesserà anche il Politecnico di Torino e il suo network wireless. La filosofia di una rete aperta e polifunzionale proposta da AEMnet consentirà ad altre istituzioni e imprese di unirsi al progetto anche in corso d’opera, espandendo così il WiFi pubblico in città senza eccessivi oneri per il Comune.

Nonostante le quindici aree già individuate abbiano passato il collaudo, il sistema per la connettività wireless dovrà attendere ancora alcune settimane prima di diventare operativo e aperto agli utenti. In questi giorni, infatti, l’ufficio legale della città di Torino sta rifinendo il capitolato necessario per l’identificazione di un concessionario per la rete WiFi cittadina. Il documento dovrebbe essere pronto nel corso delle prossime settimane. Assegnata la concessione, Torino potrebbe diventare uno dei primi grandi centri urbani italiani dotati di connettività wireless pubblica.

Il Moodle International a Roma

Il 21 e il 22 ottobre 2008 si svolge a Roma il MoodleMoot International, un’opportunità di incontro per la comunità di Moodle e per chi volesse avvicinarsi a questa piataforma di e-Learning open-source, ormai tra le più utilizzate al mondo.

Il convegno è sponsorizzato dall’Università di Roma Tre e organizzato in collaborazione con il più importante Moodle Partner italiano, Mediatouch 2000.

Saranno presenti numerosi ospiti internazionali tra cui Martin Dougiamas (fondatore e lead developer di Moodle), Helen Foster (manager della comunità internazionale), Petr Skoda (Moodle senior developer e Security Officer) e altri ancora.

L’evento rappresenta un’importante occasione per creare un momento di confronto a livello internazionale sulle nuove prospettive della didattica, degli ambiti di applicazione e degli aspetti tecnologici.

La partecipazione al convegno è gratuita, ma è necessario iscriversi entro il 7 ottobre 2008.

Il libro digitale

Via Vittorio Pasteris

Il dibattito sulla scuola si sta svolgendo in questi giorni in un surreale e serrato confronto fra chi vuole restaurare modelli e formule di trenta, sessanta o cento anni fa e chi vuole mantenere inalterato l’esistente, senza cambiare nulla di un sistema che scontenta tutti: genitori, alunni, dirigenti, insegnanti, politici, pedagogisti e chiunque altri si interessi a vario titolo di istruzione in Italia.

In questa fiera battaglia da paese in evidente decadenza, in questo inedito dibattito fra restauratori e conservatori, sembra che nessuno si ponga più in una prospettiva che guardi al futuro: da nessuna parte si osa avanzare un progetto, un’idea di quello che si potrebbe fare per cambiare ciò che non funziona più, avendo una visione coerente con la società attuale e con i suoi possibili sviluppi di domani, considerando quanto di buono si fa fuori dal nostro cortile nazionale e quali modelli di eccellenza possono essere adottati per evitare il declino a cui sembrano doversi rassegnare le nuove generazioni, di cui oramai si occupano seriamente solo i pubblicitari

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L' Associazione Italiana per la Ricerca

L’Associazione Italiana per la Ricerca mette in contatto chi è interessato a Università, Ricerca, Impresa, Dottorato, Industria, PhD, Energia, Economia, Scuola, Innovazione, Tecnologia, R&D in Italia. Informazioni sulle attività dell’Associazione, proposte, dibattiti sui temi principali.

L’AIR Associazione Italiana per la Ricerca è interessata ai temi della Ricerca, dell’Università, dell’Impresa, della Scuola e dell’Industria con particolare riguardo alle questioni riguardanti il dottorato, i ricercatori, gli studenti, l’energia, l’economia, l’innovazione, la tecnologia, lo sviluppo del sistema Italia, la matematica e le scienze.

L’Associazione Italiana per la Ricerca ha anche creato un gruppo su LinkedIn.

Le scuole del multimediale

Ripartono i corsi  per i professionisti del multimediale: sono aperte le iscrizioni ai master del Virtual Reality & Multi Media Park per l’anno accademico 2008/2009. Gli obbiettivi della Scuola sono ambiziosi, poiché gli studenti durante l’anno accademico si preparano a realizzare una vera e propria “opera” d’arte che verrà presentata in tutti i maggiori festival cinematografici.

La frequenza ai corsi ed il superamento dei test sono soltanto i primi gradini che si affrontano per raggiungere l’adeguata competenza professionale. L’esercizio, l’applicazione, la passione ed il talento sono qualità indispensabili se si desidera lavorare nel mondo della produzione.

La struttura della Scuola è modulare, divisa in tre livelli di approfondimento. Il livello zero è rivolto a coloro che hanno un interesse verso il settore della produzione audiovisiva, cinematografica o dei videogiochi, ma non hanno ancora un orientamento ben preciso, l’anno si conclude con un progetto individuale grazie al quale gli studenti sperimentano le competenze acquisite. Il livello 1 del Master è rivolto a coloro che hanno già un’idea del ruolo da ricoprire all”interno di una produzione, l’anno si conclude con uno stage in aziende del settore; il livello 1 permette di conseguire un diploma che testimonia competenze spendibili nella produzione audio/video. Il livello 2 è il più avanzato ed è invece rivolto a coloro che intendono approfondire argomenti specifici con professionisti del calibro di Matthias Zeller, direttore tecnico del successo cinematografico mondiale “Harry Potter”.

Due “appuntamenti speciali” presentano le novità, la struttura dei corsi e le potenzialità del parco multimediale. Martedì 9 settembre a partire dalle 19 al Pastis (Torino, Piazza Emanuele Filiberto 9 b) il presidente del Multi Media Park Sergio Toffetti, insieme al direttore generale Fabio Bevione e al direttore della scuola Vincenzo Lombardo illustrano nel celebre locale del quadrilatero romano le caratteristiche dei master in audio/video e di computer grafica. Un aperitivo per godersi una delle ultime serate estive all’aperto e per scoprire alcune installazioni realizzate dagli studenti e dai professionisti che lavorano per il Virtual Reality & Multi Media Park. Negli spazi messi a disposizione dai patron del Pastis Andrea Tortorella e Antonio Minniti, saranno esposte opere multimediali ed interattive create grazie alle tecnologie del Multi Media Park, con alcune di esse è possibile interagire e testare personalmente le possibilità del “mondo virtuale”.

Mercoledì 17 settembre a partire dalle 16 presso il Virtual Reality e Multi Media Park (Corso Lombardia 190, Torino) l’appuntamento è invece con l’ Open Day, un’occasione per visitare gli studi di registrazione e di posa e conoscere da vicino le sofisticate tecnologie che hanno reso possibile la realizzazione di film di registi del calibro di Giuliano Montaldo, Enzo Martinelli, Roberto Faena e Davide Ferrario. La visita continua nei laboratori che ospitano le attività di ricerca dove si sperimentano e si analizzano format e software opensource, si creano piattaforme per la realtà virtuale e si realizzano siti web. L’Open Day vuole infatti far conoscere le sue strutture per motivare coloro che vogliono trovare una specializzazione in questo settore.