Reply e Blogosfere organizzano TamTamy Day, il primo dibattito sulle prospettive di innovazione Web 2.0 in tempi di crisi e su come la tecnologia può supportare le aziende in termini di produttività, sviluppo del business e contenimento dei costi. L’evento vivrà interamente interamente online su www.tamtamyday.com dalle 9.30 alle 17.00 di giovedì 27 Novembre 2008.
Tamtamy day vuole offrire sia una panoramica sull’attuale crisi economica, sia un momento di discussione sulle soluzioni offerte in ambito Enterprise 2.0 e sarà caratterizzato dall’ampia proposta di interviste e tavole rotonde.Il dibattito verterà sulle prospettive di innovazione Web 2.0 in tempi di crisi e su come la tecnologia possa supportare le aziende in termini di produttività, sviluppo del business e contenimento dei costi. Durante l’evento, moderato da Marco Montemagno, non solo sarà possibile ascoltare le testimonianze di diverse realtà italiane Enterprise e PMI che si sono contraddistinte nel panorama dell’Enterprise 2.0, ma anche interagire su TamTamy, la piattaforma di Social Networking che ospiterà l’evento.
Categoria: Innovare
Il 27 novembre il premio nazionale per l'innovazione
Il Premio Nazionale per l’Innovazione è la competizione che ogni anno riunisce i vincitori delle Start Cup italiane, le Business Plan Competition organizzate dalle 42 università che aderiscono all’associazione PNICube. Si tratta di una sorta di coppa dei campioni che vede in gara i primi tre classificati dei 17 concorsi locali per le migliori idee imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico.
Il Premio Nazionale per l’Innovazione è una manifestazione itinerante. La prima edizione è stata realizzata nel 2003 a Bologna, mentre le tappe successive sono state Torino, Padova, Udine e lo scorso anno Napoli.
Il 2008 è la volta di Milano. L’evento si terrà giovedì 27 novembre presso il Campus Bovisa del Politecnico di Milano, area destinata a diventare la sede dell’innovazione milanese, grazie alla nascita del futuro Science Park.
Qui si svolgeranno i primi due momenti chiave dell’iniziativa. La presentazione delle idee progettuali dei finalisti nell’area espositiva progettata ed allestita dal Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda (INDACO) del Politecnico di Milano. I convegni, che daranno la parola agli esperti del settore, investitori, imprenditori e ai rappresentanti delle istituzioni, che, nel corso della mattinata, si confronteranno sul tema dell’imprenditoria di nuova generazione e sugli strumenti di sostegno finanziario. Seguirà nel pomeriggio un dibattito internazionale che metterà a confronto diversi modelli di incubazione, grazie alle esperienze degli ospiti stranieri.
Sarà invece il Piccolo Teatro Studio di Milano, uno dei simboli più noti della cultura ambrosiana, ad ospitare la premiazione, che vedrà schierati i dieci finalisti assoluti, scelti dalla giuria nell’arco della giornata. Nel corso della serata verranno assegnati due premi speciali: alla migliore idea imprenditoriale di donna, novità di questa edizione, e all’ateneo più innovativo, coppa assegnata dai Giovani Imprenditori di Confindustria. Il primo premio, di 60.000 euro è offerto da Vodafone Italia, partner strategico dell’iniziativa.
Ibm e Politecnico di Torino: accordo per il futuro
Andare avanti assieme, anche per combattere la crisi economica internazionale. Il Politecnico di Torino e IBM firmano stamattina al Castello del Valentino di Torino una convenzione quadro per il triennio 2008-2011, che viene a rinsaldare e rilanciare una collaborazione oramai lunga sette anni. Le voci dell’accordo sono molteplici e riguardano sia la ricerca che la formazione, sia iniziative già consolidate che possibili nuove aperture, sia investimenti materiali (circa cinquecentomila euro, tra finanziamenti per progetti di ricerca e donazioni di hardware) che contributi immateriali (licenze software, collaborazione con gli scienziati dei laboratori IBM, tesi negli Stati Uniti per gli studenti).
“Il Politecnico di Torino è una delle migliori università italiane”, spiega Luciano Martucci, presidente e amministratore delegato di IBM Italia, protagonista oggi al Valentino con il Rettore dell’ateneo Francesco Profumo. “Ci piacciono il suo dinamismo, i rapporti diretti con l’industria, la ricerca mirata. Un approccio che coincide con la nostra idea di università, da cui escono ragazzi che devono avere una formazione che li aiuti a inserirsi professionalmente nel processo produttivo del Paese”.
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La nuova agricoltura si presenta a Campus
Offrire alle aziende agricole gli strumenti e le innovazioni per affrontare in maniera più efficace il mercato del futuro, migliorandone la qualità della vita, il lavoro, la redditività e, nello stesso tempo, presentare al pubblico una realtà dinamica sono gli obiettivi che si pone la prima edizione di Campus, il salone della nuova agricoltura che si terrà nel Lingotto Fiere di Torino dal 26 al 28 marzo 2009.
Campus si pone come una fiera innovativa, perché vuole favorire e incrementare i contatti tra offerta di prodotti e tecnologie, valorizzare ulteriormente le aziende agricole esistenti, aprire le porte alla vita in campagna, sviluppare un’agricoltura di qualità in contrapposizione a quella di massa, contribuire alla crescita dell’imprenditore agricolo, rappresentare la filiera completa, promuovere le opportunità che l’agricoltura può offrire ai giovani, diffondere l’importanza di una corretta gestione dell’acqua, incoraggiare l’utilizzo di energie alternative e rinnovabili, raccontare le eccellenze nelle aziende agricole.
Un evento che ambisce, insomma, a posizionarsi quale punto di riferimento per il settore agricolo italiano perché capace di presentare soluzioni per orientare e sostenere la crescita imprenditoriale e la competitività delle aziende e degli operatori della filiera agroalimentare. Per questo motivo, per la prima volta nel panorama fieristico italiano, saranno gli imprenditori ad illustrare direttamente i loro casi di successo e le innovazioni tecnologiche che hanno già adottato nelle proprie aziende. Inoltre, le sezioni espositive dedicheranno ampio spazio ai metodi di produzione innovativi, alla commercializzazione e distribuzione delle materie prime con particolare attenzione al concetto di filiera corta, ai programmi per lo sviluppo eco-sostenibile delle aree agricole, agli strumenti per la preservazione e salvaguardia del paesaggio, ai progetti per la pianificazione coordinata dell’intero territorio, all’accessibilità alle nuove tecnologie.
Orchestra Meccanica Marinetti
Appuntamento giovedì 20 novembre 2008 nel barocco Palazzo Birago per assistere ad una performance artistica che abbina arte e tecnologia. L’Orchestra Meccanica Marinetti dell’artista Angelo Comino – in arte Motor – è il progetto selezionato dalla Camera di commercio di Torino e da Piemonte Share come pilota dell’operazione Action Sharing. L’Orchestra è costituita da due robot percussionisti che suonano “dal vivo” su bidoni d’acciaio sotto la guida di un performer. Il movimento e il lavoro delle fabbriche, che hanno letteralmente costruito la città di Torino, si mostrano attraverso i linguaggi digitali interattivi della contemporaneità. L’Orchestra, che rende anche un omaggio al poeta futurista Filippo Tommaso Marinetti, lega idealmente il passato industriale della città di Torino alla trasformazione in atto verso una città della conoscenza.
Due robot percussionisti. Due bidoni d’acciaio. Un performer umano. La meccatronica e la musica. La ripetitività della produzione industriale che diventa gesto musicale. Un progetto che dal passato delle avanguardie italiane ritorna in tutta la sua contemporaneità per suggellare un nuovo rapporto tra l’uomo e la macchina. Orchestra Meccanica Marinetti è un progetto nato da Angelo Comino aka Motor, che implementa le luminose ispirazioni irrealizzabili all’epoca di Marinetti.
innovation4business @ csp
http://www.youtube.com/watch?v=MrcpfBtz51c<
Si e’ svolto l’11 novembre nelle sede dell’Unione Industrale di Torino la presentazione del progetto Innovation4Business un’iniziativa di trasferimento tecnologico di CSP e Torino Wireless svolta in
collaborazione con Unione Industriale di Torino, Finpiemonte e con il contributo
di Regione Piemonte.
Sul sito di CSP sono disponibili le presentazioni di alcuni degli interventi tenuti durante l’incontro e altro materiale.
Da Torino un gene che costringe il cancro al suicidio
La nuova arma contro i tumori è spingere il cancro al suicidio. Inoculando nella cellula malata un gene terapeutico preparato in laboratorio, all’Istituto di Candiolo per la Ricerca e la Cura del Cancro si è riusciti a trasferire con la terapia genica il Dna di un anticorpo in grado di «spegnere» un oncogene responsabile per la crescita invasiva. Gli anticorpi prodotti da questa sorta di cellula-laboratorio e trasferiti alle cellule malate vicine, rallentano la crescita del cancro e impediscono la diffusione delle metastasi.
Lo studio, sviluppato dalla dottoressa Elisa Vigna, giovane e brillante ricercatrice dell’Ircc, e dal professor Paolo Comoglio, direttore scientifico dell’Istituto alle porte di Torino, è durato quattro anni e sviluppa una sofisticata tecnologia messa a punto negli stessi laboratori dal professor Luigi Naldini: l’infettività del virus dell’Hiv opportunamente modificato può essere utilizzata come proiettile biologico in grado di trasportare materiale genetico come fosse un farmaco. Un lavoro – quello di Naldini – descritto otto anni fa sulle pagine di Nature, arricchito oggi dal successo della dottoressa Vigna, pubblicato su Cancer Research, organo ufficiale dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro. «Successo – dice la ricercatrice torinese – che incoraggia ulteriori studi sulla cura del cancro attraverso approcci molto promettenti, anche se non ancora applicabili ai pazienti».
La terapia genica potrà fornire un’alternativa all’utilizzo degli anticorpi monoclonali convenzionali. «Gli anticorpi convenzionali – dice la dottoressa Vigna – devono essere somministrati solitamente in dosi elevate, il che provoca effetti collaterali e può stimolare una risposta auto-immune dell’organismo». Grazie al trasferimento dei geni terapeutici nella cellula, è il cancro stesso ad autoannientarsi con un’arma naturale che l’organismo è in grado di sintetizzare, secernere e regolare.
Una «terapia attiva», com’è stata definita dalla rivista americana. La tecnica è stata sperimentata con risultati positivi su animali di laboratorio trapiantati con cellule umane di Glioblastoma Multiforme, un tumore del cervello per il quale le cure convenzionali presentano molti problemi. La stessa tecnica – che ha come bersaglio l’oncogene Met che interessa circa il 5 per cento di tutti i tumori epiteliali – si è comunque già dimostrata efficace anche nel trattamento di altri tipi di tumore. Per questa ragione, con «cauto ottimismo», i ricercatori dell’Ircc di Candiolo stanno compiendo i passi necessari per organizzare un trial clinico internazionale.
Il salvagente di Reply su Motorola
Raphael Zanottti su Lastampa
La Reply è interessata ad assorbire almeno una parte degli esuberi della Motorola. Arriva da un’azienda piemontese la prima risposta alla crisi del centro ricerche della multinazionale americana dei telefonini. La società specializzata in sistemi informatici ha intenzione di espandersi. Per questo ha chiesto la disponibilità di una grossa area (si parla di una superficie compresa tra i 5 e gli 8000 metri quadri) in una delle due maniche delle ex Ogr, proprio accanto al Politecnico di Torino. Una richiesta vagliata in un recente incontro tra Politecnico, Comune di Torino, Regione Piemonte e rappresentanti della banca San Paolo-Intesa.
«Una buona notizia – ha commentato il presidente della Regione Mercedes Bresso – perché se è vero che la crisi c’è, è pur vero che il sistema industriale piemontese sembra rispondere bene. Il Politecnico di Torino si mostra un polo attrattivo per le imprese, e questo potrebbe aiutare il nostro tessuto economico a superare meglio il momento difficile».
L’espandersi di Reply prelude a nuove assunzioni. La professionalità ricercata è la stessa dei 370 ingegneri del centro ricerche Motorola. Reply, dunque, potrebbe rappresentare un paracadute importante. Anche perché per adesso non sembra profilarsi all’orizzonte un cavaliere bianco che possa acquistare in blocco il centro ricerche e rilevare i suoi dipendenti. «Continuiamo a lavorare all’ipotesi – spiega la Bresso – ma due mesi sono quelli che sono. Per ora dagli Stati Uniti non è ancora arrivata risposta rispetto alla lettera che abbiamo inviato come Comune e Regione».
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Il Voip al Comune di Torino
Via Torino Scienza
Il VoIP approda al Comune di Torino: per telefonare si accende il computer. Alle linee telefoniche tradizionali si stanno affiancando nuove tecnologie, più economiche, per telefonare: è il “voice-over-IP”, cioè la telefonia via internet. Vediamo come funziona.
Cisco System, azienda leader mondiale nella produzione di apparati per le telecomunicazioni, ha installato negli uffici comunali oltre 10000 telefoni VoIP. Il motivo? Si spende di meno e si hanno dei servizi in più, con il VoIP.
Ma che cos’è questo VoIP di cui si sente tanto parlare? Non è altro che il trasferimento del traffico voce attraverso internet invece che attraverso la linea telefonica tradizionale (PSTN). Infatti, VoIP è l’acronimo di Voice over IP, cioè la voce attraverso la rete dati internet.
Molti utenti di internet hanno probabilmente già sperimentato uno dei servizi più noti in questo campo, Skype. Questo software utilizza un sistema proprietario che permette di mettere in comunicazione diretta due computer per la trasmissione di dati audio e video. Inoltre, grazie a dei “convertitori”, i voice gateway, il segnale può essere convertito e dirottato su una linea telefonica normale: così diventa possibile fare una telefonata da un computer ad un telefono.
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Diretta radiofonica congiunta delle radio universitarie
Venerdì 14 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, lo diretta radiofonica promossa da Raduni, l’associazione degli operatori radiofonici e televisivi universitari, affronterà i temi della riforma universitaria proposta dal ministro Gelmini, seguirà lo sciopero generale dell’Università e della ricerca, farà parlare i ricercatori. Tra gli altri ospiti del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo: Paola Cortellesi, Marco Travaglio, Alessandro Bergonzoni, Massimo Gramellini, Margherita Oggero, Davide Ferrario.
Inoltre Daniele Luttazzi, che racconterà la sua esperienza di aspirante ricercatore: «La situazione la conosco molto bene perché 25 anni fa fu il mio professore di gastroenterologia a spiegarmi che la situazione della ricerca medica in Italia era piuttosto disastrosa e che lui non avrebbe potuto aiutarmi – ricorda Luttazzi -. Mi spiegò un po’ come funzionavano i sistemi di assegnazione dei posti nell’Università Italiana, per quello che ne sapeva all’epoca, ed era già una situazione baronale impestata. Io decisi da quel momento che la cosa non mi interessava più. Nel frattempo i miei colleghi che hanno continuato a fare ricerca, ogni volta che ci si incontra casualmente mi dicono “Daniele ti sei salvato” perché purtroppo la situazione non ha fatto che peggiorare e incancrenirsi».
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