Torino, parte l'operazione Mirafiori

Dal Sole24Ore del 9 gennaio 2007

Entra nel vivo, a un anno dall’acquisto dei terreni ex Fiat, l’operazione per la riconversione di 300mila metri quadrati di su stabilimenti automobilistici nell’area di Mirafiori, a Torino. A gestire l’operazione è la società di trasformazione controllata al 40% da Comune di Torino e Regione Piemonte, con la Provincia e la stessa Fiat al 10% ciascuno. “Torino Nuova Economia” (Tne), che ha acquistato gli immobili da Fiat nel dicembre 2005 per 67 milioni, presenterà entro gennaio il master plan delle trasformazioni. Previsto il centro di design industriale del Politecnico (sarà il primo intervento), un incubatore per imprese innovative, spazi per nuove attività produttive innovative. Saranno coinvolte imprese di costruzione o sviluppatori immobiliari. Debutta questa settimana la nuova sezione del giornale “Città e Grandi Reti”, nuova sintesi dei filoni informativi già trattati su trasformazione urbana, immobiliare, infrastrutture, Project fmancing, opere pubbliche.

A un anno dall’acquisto di 300mila mq dello storico stabilimento Fiat di Mìrafori, Torino Nuova Economia (Tne), la società pubblica incaricata di valorizzare le aree, è pronta a muovere i primi passi per la realizzazione del Mobility Village, un distretto dì attività innovative di ricerca, formazione e produzione legale al settore della mobilità. Su un primo lotto (comparto A) è in arrivo l’accordo di programma per realizzare, entro agosto 2008, il centro del Design industriale del Politecnico, cofinanziato da fondi europei. Intorno a questo nucleo è allo studio un master pian (che potrebbe essere presentato già il 15 gennaio per il Cda di Tne) per capire quale sìa la strada da percorrere.

Sono aperte tutte le ipotesi: sia la vendita diretta dei terreni e degli edifici così come sono, sia la trasformazione delle aree per procedere in un secondo tempo alla cessione o all’affitto. “L’imperativo – spiega Mauro Zangola, amministratore delegato di Tne — è decidere entro uno o due mesi, per poter dare le prime risposte agli operatori che hanno manifestato interesse a insediarsi”. Sulla trasformazione delle aree lavora a ritmi serrati anche il Comune: la variante per il centro Design, inclusa nell’accordo di programma, prevede un ampliamento delle funzioni ammesse, sempre nell’ambito di quella produttiva attuale. L’accordo del 2005 A dicembre 2005 gli enti locali e la Fiat hanno siglato il protocollo d’intesa, seguito dagli atti di vendita, per l’acquisto da parte degli stessi enti locali di 300mila mq all’interno della fabbrica di Mirafiori (il 10% dello stabilimento) e dell’area di 300mila mq del Campo Volo, fra Torino e Collegno.

In cambio l’azienda si è impegnata a dar vita a un piano di rilancio di Fiat Auto che prevedeva, come prima azione, l’avvio a Torino di una linea della Punto. Le aree sono state cedute per 67 milioni di euro (60 per Mirafiori e sette per il Campo Volo): la valutazione è stata affidata a uno staff del Politecnico guidato dal professor Ricardo Roscelli. “La valutazìone – spiega Roscelli – è stata condotta senza un master pian definito ma partendo dello stato dei terreni e dei fabbricati, alcuni in ottime condizioni e altri da demolire. Sono state quindi valutate diverse ipotesi di trasformazione, tenendo conto di cubature più basse rispetto a quelle indicate nel Prg, che prevede indici elevati per le aree produttive, e calcolando anche eventuali costi di demolizione e bonifica”.

Forse oggi la Fiat non sarebbe più disposta a vendere i terreni per la stessa cifra: non a caso resta una clausola senza seguito (almeno per ora) quella inserita nel contratto di vendila che prevede una prelazione degli enti locali nel caso di dismissione di ulteriori 600mila mq di Mirafiori. Tuttavia è necessario tener conto del periodo di crisi che l’azienda attraversava nel 2005. Senza dimenticare che la Fiat mantiene il 10% del capitale di Tne. Società di trasformazione Le aree sono state acquisite da Torino Nuova Economia (Tne), società per azioni di nuova cosnruzione (Newco) a maggioranza pubblica, partecipata dal Comune di Torino tramite la Finanziaria Città di Torino Srl (40%) e dalla Regione Piemonte tramite la Finpiemonte (40%), dalla Provincia (10%) e da Fiat (10%). La società, attiva solo dallo scorso 10 ottobre, opera sul modello di una società di scopo o di una Stu e si avvale per ora della struttura operativa di Finpiemonte.

II centro Design L’area di Mirafiori è stata suddivisa in tre lotti. Il primo a essere sviluppato sarà il comparto A, che si estende per 150mila mq tra largo Orbassano e corso Settembrini, dietro il Motor Village Fiat e gli uffici della Ibm. In quest’area sorgerà il centro di Design industriale del Politecnico, un polo universitario cofinanziato per 4,5 milioni da fondi Docup 2000-2006 e oggetto di un protocollo d’intesa sigiato a gennaio 2005 fra Comune, Provincia. Regione e Ateneo. Per non perdere i finanziamenti europei, fra fine gennaio e inizio febbraio dovrà essere approvato l’accordo di programma: il centro, almeno per un primo lotto funzionale, dovrà essere operativo entro agosto 2008. Il progetto del centro Design, che sarà realizzato da Tne e su cui è già aperta la conferenza dei servizi, è stato sviluppato dallo studio Isolarchitettì su incarico di Siti, l’Istituto superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione presieduto da Roscelli e fondato dalla Compagnia di San Paolo e dal Politecnico: proprio a Siti la città, nel pieno della crisi Fiat, aveva già affidato uno studio sui possibili scenari di trasformazione per Mirafiori.

A far fronte alle spese di progettazione è stata la Compagnia,di San Paolo che appoggia Comune e Politecnico per lo start-up del centro Design e che ha consegnato il progetto a Tne. I centro si svilupperà su una superficie di circa 17mila mq di Slp (su 120mila mq di Slp del comparto), all’interno di una paRte del fabbricato ex Dai. Il progetto, che vale circa 30 milioni, è diviso in lotti. Un primo lotto prevede la creazione, per il 2008, di sei moduli che si sviluppano su due piani ciascuno, coperti dal tetto del capannone che viene mantenuto nella struttura ma modificato per permettere l’ingresso di fasci di luce. I moduli, caratterizzati dall’uso di materiali diversi, sono destinati a ospitare aule, biblioteca e spazi per la didattica.

In un momento successivo sarà invece realizzato un edificio cilindrico (in memoria dei gasometri dell’area) per ospitare un centro congressi, bar e ristoranti. L’Urban Center ha inoltre sviluppato, su richiesta della città, una prima ipotesi di master plan del comparto A che prevede la creazione di strutture per la ricerca, incubatori d’impresa, parcheggi, aree verdi e di una foresteria universitaria. La variante al Prg L’accordo di programma darà il via libera alla variante parziale per il comparto A di Mirafiori. L’area non cambierà destinazione d’uso: al contrario a fronte dì una diminuzione degli indici territoriali (da 2 a 0,8 mq/mq) saranno ampliate le funzioni inserendo a fianco del produttivo la possibilità di insediare attività ricettive, terziarie, di università, congressuali per un minimo dell ‘80% di Slp (compreso il produttivo) e di attività di servizio alle imprese e Aspi per un massimo del 20% di Slp di cui non più del 50% per attività commerciali. Zone B e C e Campo Volo Meno sviluppato il futuro dei restanti 150mila mq di Mirafiori, suddivisi nei lotti B e C. “Questi terreni – prosegue Zangola – saranno’ destinati a ospitare in prevalenza attività manifatturiere. Ci sono già giunte sette manifestazioni di interesse fra cui quella di Prima Industrie, azienda innovativa che si occupa di laser, e della Italcar di Rivalta, specializzata in veicoli elettrici. Scopo del master pian sarà definire condizioni e tempi per l’insediamento di imprese”. Nessuna idea, invece, sul futuro del Campo Volo: per i 600mila mq fra Torino e Collegno, che s’intrecciano con la riqualificazione di corso Marche, il futuro resta tutto in salita.

A fine marzo a Roma l'Innovation Forum 2007

L’Innovation Forum 2007 si terrà a Roma i prossimi 27 e 28 marzo, presso lo
Sheraton Roma Hotel & Conference Center.

Dopo il successo riscontrato nel 2006, il Forum manterrà la formula di Mostra Convegno, riproponendosi come il più importante “Learning Show” italiano sull’Innovazione Tecnologica a 360°, al quale interverranno i principali attori del cambiamento e dell’innovazione operanti nel nostro Paese.

L’Innovation Forum analizza l’impatto dell’innovazione tecnologica, di prodotto e di processo sulla trasformazione dei modelli di business delle imprese, sull’efficacia e produttività delle organizzazioni e sulla competitività dell’intero Sistema Paese. Questo appuntamento annuale ha l’obiettivo di supportare e favorire l’incontro tra i protagonisti della ricerca, del mondo accademico, dell’industria ICT e della politica nazionale e regionale, per confrontarsi sui problemi concreti e sulle reali opportunità dell’innovazione digitale.
L’Innovation Forum si colloca all’interno del progetto Forum dell’Innovazione Digitale, programma di iniziative pre-competitive promosse da IDC Italia insieme alle principali aziende ICT italiane, per creare know-how e accelerare lo sviluppo dell’innovazione basata
sulle tecnologie ICT, al fine di rilanciare la crescita del mercato e l’occupazione in Italia. Nel
corso del primo anno di attività, da maggio 2005 a maggio 2006, il Forum dell’Innovazione
Digitale ha promosso l’interazione fra aziende ICT e le istituzioni per il rilancio delle
politiche per l’innovazione, ha contribuito al “Piano italiano per la competitività e
l’innovazione” (PICO), ha organizzato il primo Learning Show “Innovation Forum” a
Roma, nel marzo 2006, con oltre 900 partecipanti, ha pubblicato il primo report “Il Sistema dell’Innovazione nelle Regioni Meridionali: ICT e Società dell’Informazione”.

Da giugno 2006 a giugno 2007, oltre all’organizzazione del secondo Learning Show
Innovation Forum a Roma nel marzo 2007, che costituisce il principale momento pubblico
del progetto, il programma delle iniziative del Forum è stato ulteriormente arricchito.
E’ stato lanciato il Project Lab, che comprende workshop interattivi sugli scenari di sviluppo dell’innovazione digitale nei più promettenti mercati verticali e che si propone di individuareiniziative innovative caratterizzate da un significativo potenziale di mercato. Tra i temi affrontati nel primo anno si possono citare Turismo e cultura digitale: la domanda
emergente, Sanità elettronica, Innovazione ICT per il Made in Italy.
Altra novità è costituita dalla creazione di una “Community degli Innovatori”, che fa capo
al nuovo portale del Forum dell’Innovazione Digitale 2007, una rete fra gli attori del sistema dell’innovazione in Italia comprendente distretti tecnologici, parchi scientifici e tecnologici, laboratori pubblico-privato, Agenzie per il Technology Transfer, Industrial Liaison Offices delle Università, Regioni, Comuni ed organizzazioni di sviluppo e finanziamento dell’innovazione sul territorio a livello nazionale e locale. Gli obiettivi comprendono lo scambio di esperienze, la definizione di posizioni comuni per lo sviluppo dell’innovazione sul territorio, la promozione del technology transfer, la preparazione di un Rapporto sugli Attori dell’innovazione in Italia, l’analisi del rapporto domanda-offerta di soluzioni e servizi ICT per la ricerca e l’innovazione.

Dal Barcamp Turin

La startup dell'anno si presenta

Seac02 è un’azienda nata nel 2003 con l’obiettivo di portare sofisticate tecnologie di realtà virtuale all’interno di nuovi mercati, come quello delle PMI, e a nuovi settori applicativi come il marketing. La missione di Seac02 è creare “la realtà virtuale a portata di mano”, che rende il virtuale accessibile ad un mercato di massa e fa crescere la customer counsciousness.

Storia
Tutto inizia nel 2003 con il primo premio del concorso “Galileo Ferraris” , oggi start CUP, come miglior idea imprenditoriale innovativa dell’anno a cui segue l’insediamento presso l’incubatore. Nello stesso anno Seac partecipa al Global Access Program, programma di formazione manageriale organizzato dalla Andersen school of business (UCLA) in collaborazione con Torino Wireless. A fine 2003, con 4 persone full time, Seac02 deposita il primo brevetto e inizia lo sviluppo delle tecnologie che diventeranno il cuore dei prodotti sostare di Seac. Il primo lavoro è la realizzazione di uno schermo di 15 metri installato presso un locale di torino (al tempo unico nel suo genere) ad altissima risoluzione e totalmente interattivo.
Nel 2004 anche il CIRA (Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali), diventa cliente di Seac02 e a settembre PiemonTech, fondo di seed capital costituito da Torino Wireless, entra nella compagine sociale.
Nel 2005 si consolida la posizione sul mercato grazie all’acquisizione di importanti clienti come Fiat, Aermacchi, Mediaset, Pininfarina ed altri nomi di rilievo nel panorama industriale italiano. A fine 2005 viene depositato un nuovo brevetto internazionale.
Il 2006 è l’anno della prima svolta importante con il rilascio della suite di prodotti di realtà virtuale e aumentata, il deposito di 3 brevetti internazionali, e la riorganizzazione della struttura per affrontare la crescita prevista nel 2007.

Prodotti
Linceo VR, un motore di rendering in grado di trasformare in tempo reale modelli CAD in fotografie ambientate in scenari reali, uno strumento così semplice da essere stato definito il Powerpoint dei modelli.
Archimede, lo specchio virtuale che permette alle persone inquadrate da una telecamera o webcam di indossare accessori, gioielli, occhiali virtuali vedendosi sullo schermo del proprio pc o su un totem presente in spazi pubblici.
Easy on, il lettore in realtà aumentata, con cui si può scaricare direttamente su pc il file e visualizzare l’oggetto virtuale sulla propria scrivania con una semplice telecamera. Il lettore permette anche di inquadrare una pubblicità su una rivista stampata e visualizzare il prodotto stesso nella propria casa o nel punto in cui sarà posizionato una volta acquistato.
eVA (easy video advertising) la nuova piattaforma per la pubblicità interattiva su web, iptv, mobile, digitale terrestre. Partendo da un filmato neutro è possibile creare infinite varianti dello stesso inserendo oggetti virtuali diversi per rivolgersi, ad esempio, a diversi target.

Il futuro
Il futuro di Seac02 si basa sul lavoro svolto finora e sulla capacità di eseguire la strategia di conquista e trasformazione del mercato.
L’interesse ed il potenziale di mercato sono enormi: le soluzioni Rendering oggi sul mercato sono vecchie di almeno 10 anni, mentre le alternative in campo Realtà Aumentata di fatto non esistono, essendo prototipi d’accademia, o soluzioni verticali dedicate ad un unico mercato.
Le soluzioni EasyON invece funzionano su pc, via web e persino dentro video già esistenti riducendo costi e tempi per la realizzazione di effetti speciali.
A conferma di ciò Seac02 ha ottenuto ed ottiene riconoscimenti da grandi aziende che hanno scelto i suoi prodotti: Samsung ha usato EasyShow, la soluzione Realtà Aumentata per l’entertainement, per presentare i suoi nuovi prodotti che sono “magicamente” apparsi in mano ai Product Manager che sul parco presentavano la gamma 2007.
Quattroruote, invece, ha presentato al Motorshow un’iniziativa che permetterà ai lettori della rivista di costruire un garage virtuale sulla loro scrivania. Un’altra importante azienda web aggiungerà ai suoi videoweb pubblicità in modo automatico.
Ma Seac02 non lascia la “sua” Torino: la scultrice Antje Rieck presenterà un’installazione video al Teatro Alfieri “movimentata” dai software Seac02.
Il più ambizioso programma di Seac02 resta comunque quello di rivoluzionare il modo di proporre prodotti, in modo simile a quello fatto da Adobe con la suite acrobat con la visualizzazione dei documenti. Da gennaio inizierà, infatti, la distribuzione del lettore di Realtà Aumentata che ognuno potrà installare sul suo pc e (tra qualche mese) sul suo cellulare per vedere aggiunte alla realtà filmata dall’obbiettivo gli oggetti messi in vendita dalle aziende. Uno scenario che soddisfa il cliente finale, ad oggi costretto a vedere un prodotto su un catalogo ed immaginarlo sul suo tavolo, e naturalmente le aziende produttrici che potranno vendere di più ed accrescere il livello di intimità e di contatto con il mercato.

La tecnologia al servizio della piccola e media impresa locale

Si svolgerà martedì 12 dicembre a Torino, con inizio alle ore 9.00, presso il Centro Congressi Torino Incontra – Sala Einaudi, in via Nino Costa 8, “Modelli di business per l’open source: esperienze, progetti e prospettive”, convegno organizzato da CSP in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, per presentare i risultati conclusivi dell’azione di CSP in DIADI2000.

Nell’ambito del progetto, alcune piccole e medie imprese piemontesi hanno potuto sperimentare Talea, il framework open source sviluppato da CSP, nato nel quadro delle iniziative sviluppate per favorire quel processo di crescita verso l’economia della conoscenza che è oggi in atto in Piemonte.
Talea è un ambiente software sperimentale, rilasciato con licenza open source, che permette la gestione della richiesta e della fornitura di beni e servizi tra i diversi soggetti interni ad una medesima filiera, attraverso un sistema di messaggistica declinabile su differenti dispositivi, quali personal computer, telefoni cellulari di ultima generazione, palmari e televisione digitale terrestre. La personalizzazione di Talea in diversi contesti produttivi ha permesso di sperimentare servizi di ottimizzazione dei processi all’interno di filiere di tipo sociale, turistico, informatico, agronomico, farmaceutico e commerciale.
Al convegno parteciperanno le aziende che hanno usufruito dei fondi a disposizione per la sperimentazione del framework Talea, un progetto realizzato nell’ambito di Diadi2000 in cui CSP ha svolto il ruolo di partner tecnologico.
A conclusione del periodo di testing, l’evento di chiusura dell’attività di CSP fornirà l’occasione per condividere gli esiti dell’iniziativa e discuterli con i soggetti impegnati nel processo di trasferimento tecnologico, istituzioni e imprese, che presenteranno i risultati dei progetti pilota.

L'elezione della Start Up dell'anno

All’Incubatore I3p dieci aziende spiccano il volo: fra queste è eletta la Start Up dell’anno

Lunedì 18 Dicembre alle ore 17.30 nei nuovi locali dell’Incubatore I3P, presso la Cittadella Politecnica, in Via Pier Carlo Boggio 59 – Torino verranno premiate le 10 imprese che hanno terminato con successo il periodo di incubazione nell’anno 2006.
Le aziende premiate saranno: ATS, Casper Technology, CSDomotica, Dynamic Fun, Faber Software, Iplug, Ovolab, Sc-Aip, Seac, Sicurante

Durante la premiazione verrà anche proclamata la Start-up dell’anno. Il premio si distingue dalla Start Cup perchè viene assegnato ad imprese già operanti sul mercato e non a progetti di imprese. in particolare la selezione avviene tra le imprese nate e cresciute presso l’incubatore e che quest’anno terminano con successo il percorso di incubazione.

Interverranno: Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino; Francesco Profumo, Rettore del Politecnico di Torino; Alberto Tazzetti, Presidente dell’Unione Industriale di Torino

Complexlab: big changes by little changes

ComplexLab è un Ambiente di Lavoro Collaborativo che facilita lo scambio e lo sviluppo di conoscenze tra persone che operano in organizzazioni complesse.

ComplexLab fornisce strumenti di visione e ascolto delle relazioni costitutive di realtà complesse quali aziende e organizzazioni umane e strumenti di intervento sulle relazioni per favorire una auto-organizzazione efficiente, creativa e innovativa.

ComplexLab opera in vista di una piena e consapevole integrazione tra attività
economico-produttive e scientifiche, per il benessere dei suoi operatori fisici e giuridici.

http://www.complexlab.it/

Costituita Adeite, l'associazione dei Distretti Tecnologici Italiani

I Distretti tecnologici italiani, nati dall’accordo programmatico tra enti pubblici territoriali e governo nazionale (MIUR), si sono riuniti nell’Associazione ADiTe: un ente senza scopo di lucro, aperto a tutti i Distretti tecnologici e volto a migliorare la loro capacità di lavorare in rete, con l’obiettivo di contribuire ad accelerare l’impulso positivo dell’innovazione tecnologica sul sistema produttivo socio-economico italiano.

ADiTe è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, svoltasi a Roma, alla quale ha partecipato il Ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione prof. Luigi Nicolais.

“I Distretti tecnologici – ha affermato il Ministro Luigi Nicolais – rappresentano uno strumento dalle grandi potenzialità, costituito allo scopo di accrescere il livello tecnologico e la competitività produttiva delle regioni e, quindi, di tutto il Sistema-Paese. L’Associazione ADiTe, costituita proprio in questi giorni in cui il Governo sta impostando le nuove strategie per i distretti – ha affermato Nicolais – contribuirà a promuovere e sviluppare il “modello” del Distretto tecnologico quale sistema di innovazione territoriale e a favorire la riconoscibilità di tale modello, creando un contesto interdisciplinare per l’innovazione tecnologica e per la creazione di valore”.

ADiTe (acronimo dell’Associazione dei Distretti Tecnologici) è stata costituita ufficialmente il 15 novembre su iniziativa di CBM Cluster in Biomedicine per il Distretto Tecnologico di Biomedicina Molecolare del Friuli Venezia Giulia, Fondazione Torino Wireless per il Distretto ICT piemontese, IMAST per il Distretto Tecnologico sull’Ingegneria dei Materiali polimerici e compositi e Strutture della Campania e Veneto Nanotech per il Distretto per le nanotecnologie del Veneto.

“Nella diversa vocazione tecnologica – ha spiegato il Presidente di ADiTe Rodolfo Zich – i Distretti membri di ADiTe hanno scelto di condividere metodologie ed esperienze specifiche a ciascuno di essi, allo scopo di potenziare i servizi offerti ai rispettivi territori. Proprio la complementarietà delle specializzazioni consentirà di promuovere la nascita di progetti e di imprese multidisciplinari e interregionali. Il coordinamento stretto tra i Distretti potrà consentire interventi di assistenza congiunta alle imprese che abbiano necessità di accedere alle competenze di dominio di uno o più dei partner. I membri dell’Associazione – ha concluso il Presidente – hanno inteso programmare anche momenti di formazione e trasferimento delle competenze affinché ADiTe possa trarre il maggior beneficio possibile dalla cross fertilisation. Le linee d’azione già in programma riguardano trasferimento tecnologico, supporto alla tutela della proprietà intellettuale, Business Plan Competition Internazionale, accesso alla finanza, rapporti con grandi imprese, ecc.

Nel corso della conferenza stampa è pervenuto il messaggio del sottosegretario allo Sviluppo Economico, sen. Paolo Giaretta, che ha confermato “la rilevanza della costituzione di una associazione che rafforzerà la capacità dei distretti tecnologici di lavorare in rete, associazione che sarà interlocutore importante per il Ministero”.

Sono seguiti gli interventi dei Presidenti dei Distretti, in particolare di Maria Cristina Pedicchio, Presidente di CBM Cluster in Biomedicine; Domenico Martorana, Presidente e Amministratore Delegato di IMAST; Nicola Trevisan, Amministratore Delegato di Veneto Nanotech; e Rodolfo Zich, Presidente di Torino Wireless nonché di ADiTe.

La premiazione della Start Cup Torino Piemonte al Valentino

La premiazione della Start Cup Troio Piemonte, svoltasi presso la Facoltà di Architettura del Politecnico, si è aperta con il saluto del Rettore del Politecnico Francesco Profumo, ed ha visto l’intervento dei rappresentanti ai massimi livelli degli enti locali che sostengono Start Cup: Andrea Bairati, Assessore all’Università e alla Ricerca della Regione Piemonte; Giuseppina De Santis, Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Torino; Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino.

“Start Cup Torino Piemonte – ha commentato l’assessore all’Università e alla Ricerca della Regione Piemonte, Andrea Bairati – rappresenta un’occasione importante per creare imprenditoria d’avanguardia e per far crescere progetti di imprese innovative nate nei laboratori di ricerca piemontesi. È inoltre uno dei più significativi esempi di collaborazione fra gli Atenei piemontesi e i rispettivi Incubatori di impresa. Lo scenario sul quale dobbiamo concentrare le nuove leve della competizione è proprio quello dell’innovazione. La ricerca sviluppata negli Atenei e nei centri di ricerca piemontesi e la nostra capacità di inventare soluzioni innovative rappresentano un considerevole contributo alla crescita del sistema economico del nostro territorio. La seconda edizione di Start Cup – ha concluso Bairati – prevede inoltre l’assegnazione di un Premio Regione Piemonte: 5.000 euro per il miglior business plan presentato da un team misto italo-francese.”

“La Provincia di Torino è lieta di collaborare anche quest’anno alla riuscita di Start Cup Torino Piemonte – ha sottolineato l’Assessore alle Attività Produttive Giuseppina De Santis – questo concorso rappresenta una buona occasione di stimolo del territorio per favorire la nascita di imprese innovative, in grado di partecipare ad una sempre maggiore qualificazione del sistema delle piccole e medie imprese. In questa seconda edizione – aggiunge – è motivo di soddisfazione constatare che molti dei progetti vincitori sono nati con il supporto del programma “Mettersi in Proprio”, il servizio gratuito di consulenza per aspiranti imprenditori realizzato dalla Provincia di Torino e consolidato in questi anni grazie al sostegno del Fondo Sociale Europeo, del Ministero del Lavoro e della Regione Piemonte.

“La Camera di commercio di Torino è impegnata nella promozione e nella crescita economica del territorio, un’attività concertata con tutti gli attori locali, verso la creazione di un vero e proprio sistema territoriale per la ricerca e l’imprenditoria innovativa – ha ricordato il Segretario Generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto -. Il Piemonte è fra le regioni italiane più sviluppate dal punto di vista della scienza e della tecnologia; in questo sviluppo la rete di Università e gli incubatori diffusi sul nostro territorio ricopre un ruolo insostituibile, così come le iniziative come Start Cup che mettono alla prova i giovani, fanno emergere le proposte migliori, forniscono un appoggio in fase di spin off, accompagnando le idee nel diventare imprese solide e durature”.

La premiazione ha avuto inoltre come testimonial d’eccezione Alberto Dal Poz, che ha portato la sua testimonianza di giovane imprenditore. “Sono particolarmente onorato di partecipare alla Cerimonia di Premiazione di Start Cup Torino Piemonte – ha commentato Dal Poz -. Come imprenditore giovane e come Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino, uno degli aspetti più belli di questa iniziativa è il vedere quanto voglia c’è di fare nuova impresa, di partire dalle proprie competenze che, condite con una buona dose di passione e coraggio, possono trasformarsi in qualcosa di nuovo. Il cuore dell’Italia che intraprende è la piccola e la piccolissima impresa, auguro a tutte le Start Up che hanno partecipato a questo Premio un futuro di crescita e di prosperità.

“La seconda edizione di Start Cup ha visto collaborare in grande sinergia i tre Atenei, ed è stata premiata dal numero e dalla qualità dei progetti concorrenti – ha sottolineato il Prof. Vincenzo Pozzolo, Presidente di I3P, l’Incubatore del Politecnico di Torino – Esprimo quindi la più viva soddisfazione per i risultati raggiunti e per lo spirito di collaborazione che si è instaurato sul tema dello scouting delle idee migliori e sull’accompagnamento alla creazione d’impresa. Lo spirito di collaborazione ha portato anche alla creazione dell’ILO, l’Industrial Liaison Office. Grazie al finanziamento del Ministero dell’Università e Ricerca, e al cofinanziamento della Regione Piemonte, i tre atenei si doteranno di un ufficio comune per il trasferimento tecnologico, con l’obiettivo di valorizzare i risultati della ricerca accademica e colmare il vuoto nel processo di trasferimento tra questi e l’industria. Vorrei evidenziare infine – continua Pozzolo – la prossima nascita di AI3: l ‘Associazione, nata grazie ad un consistente finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, unisce i tre Atenei piemontesi, i loro incubatori, l’Acceleratore del Politecnico di Milano, Torino Wireless, Piemontech e l’Unione Industriale di Torino. Il suo obiettivo è sostenere l’accelerazione e la crescita sul mercato nazionale ed internazionale delle giovani imprese ad alto contenuto di conoscenza. Credo che finalmente si stia “facendo squadra” per cercare di vincere le sfide che il nostro territorio deve affrontare”.

Il Prof. Cesare Emanuel, Pro-Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” ha sottolineato come “sia oggi motivo di grande orgoglio rappresentare l’Università degli Studi del Piemonte Orientale: nonostante la recente istituzione, l’Ateneo dimostra ancora una volta il suo dinamismo nel mondo della ricerca scientifica e in particolare nell’applicazione imprenditoriale di tali conoscenze. Le intuizioni di studenti, ricercatori e docenti hanno infatti condotto alla realizzazione di veri e propri progetti d’impresa che hanno ottenuto un largo consenso e un marcato riconoscimento nell’ambito del concorso Start Cup Torino-Piemonte. Gli sforzi per la creazione di un incubatore universitario strettamente collegato alle istituzioni locali, che ne costituiranno parte attiva, risultano pertanto pienamente ricompensati – ha concluso – e dimostrano l’interesse e la partecipazione del territorio di riferimento a iniziative di elevata caratura quali la Start Cup”.

“L’obiettivo di Start Cup è stimolare la ricerca e l’innovazione, sostenendo così lo sviluppo economico del territorio: assicura per tanto concretezza alle idee dei partecipanti e li mette in condizioni di affrontare adeguatamente la fase di start up di una nuova impresa – ha commentato il Prof. Silvio Aime, Presidente di 2I3T -. “In questo senso si può definire Start Cup una vera e propria palestra dell’innovazione, in cui gli aspiranti imprenditori possono esercitarsi a sviluppare la propria idea, farla valutare da esperti e ottenere i contatti giusti per portarla sul mercato. Questa palestra, attraverso i supporti forniti dalla Funzione “Dir.S.e L.” dell’Università e dalla Società “2I3T”, ha dato i suoi buoni frutti che si possono considerare eccellenti se si tiene conto che nel “Sistema Incubatore” dell’Università degli Studi di Torino una decina tra aziende e team imprenditoriali si stanno cimentando nelle start up”.

Al Valentino la premiazione della Start Cup

Mercoledì 25 ottore alle ore 17.30 presso il Salone d’Onore della Facoltà di Architettura di Torino al Castello del Valentino in viale Mattioli 39 a Torino si svolgerà la cerimonia di premiazione della Start Cup Torino Piemonte.

Start Cup Torino Piemonte ha scelto i suoi vincitori tra le decine di progetti proposti attraverso Politecnico, Università di Torino e del Piemonte Orientale.

I tre vincitori partecipano inoltre al Premio Nazionale per l’Innovazione, la coppa campioni dei progetti di impresa nati in ambito universitario che quest’anno vede in gara i vincitori di 12 competizioni locali (legate a 27 atenei italiani).

Interverrano tra gli altri Andrea Bairati, Assessore all’Università e Ricerca della Regione Piemonte; Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino; Alberto Dal Poz, Amministratore Delegato Co.Mec ; Giuseppina De Santis, Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Torino; Vincenzo Pozzolo, Presidente I3P e Presidente PNICube; Francesco Profumo, Rettore del Politecnico di Torino.

Il sito di Start Cup