Incubatori d’impresa valdostani nel settore biomedico

Via AostaSera

A testimoniare come gli incubatori di impresa valdostani riescano ad essere un importante atout capace di attrarre imprese caratterizzate da un forte tasso di innovazione è l’esperienza e quanto sta succedendo alla BioDigital Valley, da poco più di un mese new entry presso l’incubatore di Pont Saint Martin e azienda che ha in atto collaborazioni scientifiche con diversi importanti partner accademici, tra cui l’Università di Milano, il Mondino di Pavia, l’Università «Federico II» di Napoli, l’Università dell’Insubria, l’Ospedale Cardarelli di Napoli, il Politecnico di Torino, il Centro Ospedaliero Universitario di Pisa e l’IRCC di Candiolo. A darne notizia e relativi particolari è il blog Impresa VdA.

La BioDigital Valley è impegnata, infatti, nella creazione di un’applicazione digitale in grado di mettere a confronto, in tempi ragionevoli, tutte le radiografie giacenti nei vari ospedali del mondo di una qualunque malattia oncologica. Un progetto ambizioso che potrebbe aiutare la ricerca medica nel ridurre le tempestiche per creare nuovi farmaci e i relativi costi. Il progetto di ricerca allo studio si chiama «Image» (Image Meta Analysis and Exploitation) ed è stato finanziato dall’amministrazione regionale ai sensi dell’art. 8 della L. R. 84/1993 con un contributo di 541.585 euro.

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Dialogo sull’Innovazione

Aggiornamenti sul Working Capital Camp Torino

Siamo arrivati a quota 100 iscritti al Working Capital Camp Torino di mercoledì 8 giugno.
Si è anche definito un pezzo del programma: la tavola rotonda Dialogo sull’Innovazione con Gabriele Galateri (Telecom Italia), Francesco Profumo (Politecnico di Torino), Marco Cantamessa (I3P), Mario Calabresi (La Stampa), Gianluca Dettori (Dpixel). Modererà Vittorio Pasteris (La Stampa).
Seguirà la presentazione del progetto Working Capital e la formazione del programma del pomeriggio.

60 milioni di euro per il fondo nazionale per l'innovazione

Il Ministro Scajola ha presentato  un fondo nazionale per l’innovazione destinato a finanziare lo sfruttamento economico di brevetti. Il fondo verrà assegnato in via prioritaria ad operazioni finanziarie: adeguate a realizzare il finanziamento di  progetti aziendali innovativi basati sull’utilizzo economico dei titoli della  proprietà industriale, che coinvolgono gli attori della filiera dell’innovazione, in particolare Università e centri di ricerca,  in cui il soggetto intermediario proponente assicura l’apporto di competenze finanziarie e gestionali.

“Vogliamo rimuovere gli ostacoli che non consentono un adeguato incontro tra domanda e offerta di finanziamento per progetti basati su idee innovative e sullo sfruttamento industriale di brevetti e altri titoli della proprietà industriale”, ha detto il ministro Scajola nel presentare l’iniziativa.

Il Fondo, che mira a sostenere le PMI e a rafforzare il brevetto italiano, agirà come strumento di mitigazione del rischio di credito e di investimento per banche ed intermediari finanziari che parteciperanno al finanziamento di progetti innovativi basati sull’utilizzo economico dei brevetti. Tra gli obiettivi, favorire la trasferibilità dei titoli della proprietà industriale e aumentare la loro capacità di attrarre finanziamenti.

Il Fondo Nazionale per l’Innovazione

La marcia delle Pmi che resistono

Stefano Parola su Repubblica

Tutti in strada a protestare, in un lungo corteo da piazza Vittorio a piazza Castello composto da mille persone. Ancora una manifestazione contro la crisi. Non la solita, però. Nessuna tuta blu, né colletto bianco. Al massimo una polo o una camicia a quadri. Niente bandiere di sindacati o partiti.

Solo tre striscioni con su scritto: “Imprese che resistono”. Perché questa volta in piazza non ci sono scesi gli operai, ma direttamente gli imprenditori e le imprenditrici. Tutto è nato quasi per caso. Un gruppetto di aziende del Cuneese ha messo su un blog (blog. libero. it/pmicheresistono), è scattato il tam-tam, si sono tenute riunioni via via più partecipate, fino alla decisione: serve una protesta di piazza. Così Impresecheresistono, gruppo spontaneo di Pmi del Piemonte e del Nordovest, ieri ha sfilato per le vie di Torino. Un migliaio di uomini d´azienda messi alle corde dalla crisi economica ed esasperati dalle troppe cose che non vanno. Niente slogan o fischietti, ma un silenzio da marcia funebre. C´è anche qualche operaio, perché in fondo «soprattutto in aziende piccole come le nostre siamo tutti nella stessa barca». In testa al corteo c´è Luca Peotta, portavoce e ideatore del gruppo: «Siamo in mille, con 20 dipendenti a testa rappresentiamo 20 mila famiglie: in pratica siamo una Fiat». E in piazza Vittorio c´è solo una parte di chi ha aderito: «Alcuni non sono venuti, avevano paura di esporsi», aggiunge Peotta.
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A 15 giorni dal Working Capital Torino

Working Capital Torino sta decollando

Mancano poco meno di due settimane al Working Capital di Torino per l’8 luglio presso l’incubatore I3P del Politecnico di Torino. Ci sono già 66 iscritti, 11 interventi per l’elevator pitch e 12 interventi per il barcamp.

Il Politecnico di Torino, che ospita il Working Capital Camp di Torino, mette a disposizione di tutti i partecipanti all’evento l’accesso alla rete wi-fi dell’ateneo. E’ necessario registrarsi in anticipo per avere la connessione lasciando i propri dati personali e il proprio numero di cellulare. I dati per accedere al wi-fi del Politecnico di Torino saranno spedite via sms.

Working Capital Camp Torino FAQ

Una veloce guida per il Working Capital Camp di Torino

Il Working Capital Camp di Torino è il terzo incontro organizzato per presentare “Working Capital”, il progetto, promosso da Telecom Italia, che si propone di individuare e sponsorizzare nuove idee imprenditoriali che intendono operare nel mondo del web 2.0.
L’obiettivo è far incontrare interlocutori che, per motivi diversi, hanno in comune l’interesse per la tecnologia e il suo futuro: chi produce innovazione e conoscenza, cioè il mondo universitario; coloro che, per naturale desiderio di conoscere, sperimentano servizi e tecnologie e ne creano di nuovi, i blogger; le imprese che hanno un naturale interesse nell’ampliare il proprio business.

Programma
● 09:00 – 10:00. Accoglienza partecipanti
● 10:00 – 12:30. Tavola rotonda “Dialogo sull’Innovazione”, presentazione del progetto Working Capital, risultati dei primi mesi di lavoro
● 12:30 – 14:00. Pausa pranzo
● 14:00 – 19:00. Barcamp + Elevator Pitch

Che cos’è un barcamp
Il barcamp è una nonconferenza collaborativa, che nasce dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambiente aperto e libero. Si ha a disposizione un numero limitato di minuti: una parte dedicata  all’esposizione dell’argomento e un’altra dedicata alla discussione.

Che cos’è un elevator pitch
L’elevator pitch è il discorso che un imprenditore farebbe ad un investitore se si trovasse per caso con lui in ascensore. L’imprenditore,  quindi, si troverebbe costretto a descrivere sé e la propria attività sinteticamente, chiaramente ed efficacemente per convincere l’investitore  ad investire su di lui, ma nei limiti di tempo imposti dalla corsa dell’ascensore. L’elevator pitch è riservato a chi intende presentare un’idea o un progetto: si avranno a disposizione tre minuti per illustrare la pro pria idea più tre minuti per le domande e risposte.

Come si partecipa
Chi desidera partecipare e, soprattutto, chi vuole proporre un argomento di discussione può segnalare la propria intenzione in anticipo  attraverso il sito: http://blog.workingcapital.telecomitalia.it/torino/

Working Capital
Working Capital è il progetto con cui Telecom Italia intende sostenere  le migliori iniziative imprenditoriali nell’ambito del web 2.0 e delle  nuove frontiere di Internet. E’ uno strumento concreto per il rilancio  dell’innovazione tecnologica in Italia e si avvale di un investimento  complessivo equivalente a 5 milioni di euro in due anni. Un comitato  composto dal top management di Telecom Italia e da autorevoli esperti del settore avrà il compito di individuare progetti d’impresa in settori come i social media, le web tv, la musica digitale e il digital marketing.  Le migliori idee d’impresa tra quelle che verranno proposte potranno  usufruire delle infrastrutture e del know-how tecnologico di Telecom Italia, che diventerà loro partner tecnico e concorrerà all’effettivo sviluppo di servizi innovativi a favore della comunità, coerentemente con  l’obiettivo dell’azienda di contribuire alla promozione dell’innovazione e alla modernizzazione del Paese.

Working Capital Camp Torino 8 luglio 2009 – 9:00-19:00
I3P – Incubatore imprese innovative del Politecnico di Torino Via Pier Carlo Boggio n°59

Working Capital Camp Torino all’8 luglio

Fissata la data del Working Capital Camp Torino

Siamo esattamente a un mese di distanza dal Working Capital Camp Torino e l’organizzazione procede alacremente. L’appuntamento è per l’8 luglio alle 9:00 all’I3p, l’incubatore del Politecnico di Torino: trovate tutte le informazioni in questa pagina.

Per l’evento torinese, abbiamo deciso di innovare la formula. In mattinata abbiamo il panel istituzionale, la presentazione di come funziona il progetto Working Capital e la comunicazione dei primi dati sui progetti finanziati finora. Nel pomeriggio, dividiamo l’evento in due: da un lato, un barcamp con presentazione e discussioni di 30 minuti; dall’altro, l’elevator pitch dedicato a chi intende presentare progetti e idee al team che seleziona le iniziativa da sostenere.

Working Capital a Torino a luglio

Via Vittorio Pasteris

Oramai, anche se ci sono ancora da definire dei particolari organizzativi, la notizia è praticamente ufficiale. La professionalità sabauda, l’eccellenza del Poli, dell’Università torinese e delle aziende dell’innovazione piemontese e l’insistenza pasteriana hanno convinto Telecom a portare a Torino la terza tappa del tour del Working Capital Barcamp.

La data è ancora da definire,  nella settimana che inizia il 6 luglio. La sede è già definita presso l’Incubatore del Politecnico di Torino I3P, in via Piercarlo Boggio 59 a Torino, nella nuova cittadella Politecnica

Working Capital: materia per le idee, è un progetto di Telecom Italia per il rilancio dell’innovazione Italiana.  Working Capital vuole sviluppare idee imprenditoriali per il mondo web 2.0 e la nuova Internet.

Telecom Italia ha anche deciso di organizzare un ciclo di cinque barcamp collegati al progetto Working Capital. L’obiettivo è discutere di innovazione e venire in contatto con progetti e iniziative imprenditoriali di cui Telecom possa diventare partner.

Qui per iscriversi al Working Capital Barcamp di Torino e per informazioni sul  programma dell’evento.

Le ulteriori tappe successive saranno a settembre,  a Pisa dove il barcamp sarà  abbinato alla celebrazione del decennale della sede italiana del W3C.  A ottobre la seconda tappa meridionale con un incontro a Napoli. Infine  a novembre,  a Milano presso la Bocconi.

Intesa Sanpaolo lancia due fondi di venture capital per l’innovazione e lo sviluppo delle imprese

Intesa Sanpaolo,  attraverso la Divisione Corporate e Investment Banking,  lancia Atlante Ventures e Atlante Ventures Mezzogiorno, due fondi di Venture Capital nati con l’obiettivo di sostenere l’innovazione e lo sviluppo delle imprese italiane.

Il fondo Atlante Ventures, che ha fatto da apripista avviando la sua fase operativa nella seconda metà dello scorso anno, nasce con una dotazione iniziale di 25 milioni di euro interamente sottoscritti dal gruppo Intesa Sanpaolo che potrà essere ampliata per altrettanti 25 milioni. Con una durata prevista di 12 anni, il fondo vuole supportare le startup italiane contribuendo a colmare l’attuale carenza di strumenti finanziari a favore di spin-off universitari e aziendali e promuovendo accordi di partnership fra giovani realtà e aziende già consolidate. Grazie al network di relazioni del gruppo Intesa Sanpaolo, il progetto Atlante Ventures si pone come obiettivo principale il mettere le piccole imprese innovative in contatto tra loro, con aziende medio-grandi e con il mondo universitario e dei centri di ricerca, creando in tal modo un vero e proprio acceleratore di impresa di dimensioni quanto meno nazionali.

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TechGarage 2009: vince Critical City

Via Vittorio Pasteris

techgarageVenerdì scorso nella soleggiata e rovente Roma si è svolto il TechGarage, evento annuale nel quale vengono selezionate e premiate una decina di nuove e innovative start-up. All’interno della giornata ci sono stati diversi colpi di scena, ma partiamo dall’inizio.

Le finaliste di quest’anno erano: Mobatar, Koinup, Boober, Poken, SmartRm, iWikiPhone , KipCast, Eris4, CriticalCity e con un cambio all’ultimo minutoMobNotes ha preso il posto di Leyio che non si è potuto presentare per motivi personali.

I CEO – o in alcuni casi i semplici ragazzi – che sono saliti sul palco per presentare la propria idea hanno avuto 8 minuti ciascuno per illustrare il proprio progetto e sintetizzare il tipo di finanziamento di cui avevano bisogno. Alcune interessanti, altre meno, ma fra tutte, ce n’è una che ha conquistato immediatamente la platea, i giudici e soprattutto me che ho tifato spasmodicamente a un passo dalla giuria composta da investitori, imprenditori di successo ed esperti del mondo Web & New Media; si tratta di CriticalCity, un progetto che punta al sociale più che ai ricavi creato da 4 ragazzi che ci hanno messo passione, entusiasmo e freschezza. I giovani imprenditori e creativi – che non arrivano nemmeno a 30 anni ciascuno – hanno spazzato via tutte le altre star-up e hanno vinto tutti i premi in palio.

Sono saliti sul palco per ben tre volte consecutive stringendo le mani e ricevendo gli applausi della platea che li ha visti vincere in ordine: il TechGarage 2009 Users Choice Award consegnato da Marco Magnocavallo (dove gli utenti potevano votare la migliore start-up attraverso Downloadblog.it e decretarne il vincitore), il premio di Wired consegnato da Riccardo Luna e quello dell’ospite d’eccezione e giurato Saeed Amidi, fondatore di Plug and Play Tech Center, il più grande e conosciuto incubatore della Silicon Valley.
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