Nanotech 2008

Quasi 600 partecipanti provenienti da 23 paesi diversi, 8 sessioni in 5 giorni di convegni, 60 relatori, esibizione di 80 poster scientifici, 21 tra sponsor e supporter, 160 docenti e ricercatori e oltre un centinaio di aziende. Questi alcuni numeri di NANOTEC2008.it, primo Convegno Internazionale sulle nanotecnologie mai organizzato in Italia, in programma a Venezia dal 10 al 14 marzo 2008.

Aprirà la conferenza inaugurale di lunedì 10 marzo, alle 14.30 presso l’Auditorium Santa Margherita a Venezia, il Governatore della Regione Veneto, Giancarlo Galan. A seguire, Luca De Biase, Direttore di NOVA24 (Il Sole24Ore) modererà i diversi relatori che interverranno in questo importante evento che registra già il tutto esaurito: Pier Francesco Ghetti, rettore dell’Università di Venezia, Luigi Rossi Luciani, Presidente Veneto Nanotech, Andrea Bianchi, Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico, Matthew Nordan, Amministratore Delegato dell’americana Lux Research, azienda leader a livello mondiale per lo studio degli investimenti e della commercializzazione di nanotecnologie, Nicholas Deliyanakis, Direzione Generale Ricerca della Commissione Europea, Renato Ugo, Presidente AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale) ed Elvio Mantovani, Direttore di NanotecIT.

Il Convegno proseguirà poi da martedì 11 a venerdì 14 presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti a Venezia. Organizzato congiuntamente Veneto Nanotech e AIRI/Nanotec IT in collaborazione con la Regione del Veneto, Veneto Innovazione e Nòva24, NANOTEC2008.it metterà in evidenza come le nanotecnologie possono portare allo sviluppo di una nuova generazione di prodotti, dispositivi e processi in grado di rivoluzionare settori di grande rilevanza.

Il cervello trasparente

L’Accademia delle Scienze di Torino in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Studi Avanzati in Neuroscienze di Torino organizza per Lunedì 18 febbraio 2008 alle ore 16.30 un convegno dal titolo Il cervello trasparente. Imaging cerebrale e progressi delle neuroscienze. Parteciperanno Silvio Aime e Filippo Bogetto dell’Università di Torino e Christian Keysers del Neuroimaging Center di Groningen.

“Se fosse possibile vedere attraverso la scatola cranica e se la zona maggiormente eccitata fosse luminosa, si potrebbe seguire, in un uomo intento a pensare, lo spostamento incessante di questo punto luminoso, in un continuo cambiamento di forma e dimensione, e circondato da una zona d’ombra più o meno fitta”. Il sogno, che Ivan Pavlov formulava nel 1927, é diventata oggi una realtà di ricerca e di diagnosi.

Silvio Aime descriverà i nuovi potenti strumenti dell’Imaging Molecolare che permette di visualizzare “in vivo” molecole o eventi molecolari che si verificano nelle cellule e che rappresentano la “firma” di un determinato stato patologico. Filippo Bogetto (Il contributo dell’imaging allo studio delle malattie mentali) illustrerà come sia stata risolta nello studio delle malattie mentali l’apparente contrapposizione fra linee di studio della “mente senza il cervello” e del “cervello senza la mente”.

La nascita del Neuroimaging circa trent’anni orsono ha aperto infatti una “finestra sulla mente” ed oggi, nelle concezioni più avanzate si allea alla genetica molecolare nel campo della “neuroimaging genomics”. Infine Christian Keysers (L’imaging nello studio della cognizione sociale) ci parlerà di come attraverso queste tecniche di imaging si possa indagare la cognizione sociale, come cioè il nostro cervello interpreti i meccanismi mentali degli altri.

Le piante e il loro genoma

Perchè un pioppo è un albero che raggiunge i 20 metri di altezza senza difficoltà? Che cosa ha di diverso rispetto ad una piantina come Arabidopsis che in poche settimane conclude il suo ciclo vitale? Ma quando ci prendiamo un aperitivo, i geni della vite ci dicono perché quel calice di Pinot ha proprio quel profumo?

L’Accademia delle Scienze di Torino organizza una conferenza sul tema “Le piante e il loro genoma”. L’ incontro si terrà mercoledì 6 febbraio 2008 presso il Circolo dei Lettori in via Bogino, 9 con inizio alle ore 17,30.

Relatrice sarà Paola Bonfante, professoressa di Botanica presso l’Università di Torino e responsabile della Sezione di Micologia dell’Istituto per la Protezione delle Piante del CNR.

I milioni di geni e proteine che l’evoluzione degli studi sta continuando a scoprire hanno radicalmente cambiato alcuni settori della biologia, dalla salute umana all’ambiente, dall’agricoltura alle fonti di energia rinnovabile. Ne consegue che molti aspetti della conoscenza vengono affrontati con ottiche sempre nuove che consentono di unire i metodi della biologia molecolare a quelli informatici.

L’evoluzione dell’agricoltura, il miglioramento genetico delle piante coltivate e la Rivoluzione verde ci insegnano che le piante da sempre sono centrali nella storia evolutiva dell’uomo. Lo studio avviato nel 2000 ha portato a completamento i genomi di quattro piante: i lavori scaturiti da questi progetti forniscono un’infinità di dati che rivela interessanti somiglianze tra la struttura dei geni nei vegetali e negli animali.

L’incontro rientra nel ciclo di conferenze “I Mercoledì dell’Accademia”, istituito dall’Accademia delle Scienze allo scopo di promuovere e richiamare l’attenzione su tematiche che abbiano come comune denominatore il rapporto tra scienza e società, politica ed arte.

A Ravenna nell'ottobre 2008 un evento nazionale su rifiuti, acqua, energia

La gestione delle complessità ambientali a livello locale nei settori rifiuti, acqua, energia costituisce una vera e propria sfida per le regioni italiane, gli enti locali e il tessuto imprenditoriale. La sempre maggiore incidenza delle “bollette” rifiuti, acqua, energia sulle spese delle famiglie e delle aziende italiane impone anche un problema di sostenibilità economica. Tali aspetti richiedono a tecnici, economisti e politici la necessità di ripensare a quanto fatto nell’ultimo decennio e di definire le future strategie per un’efficacie gestione sostenibile.

Con questi scopi che è stato organizzato l’evento Ravenna 2008, che prenderà il via l’8 ottobre 2008. La tre giorni di Ravenna prevede diversi momenti di incontro caratterizzati da tematiche e livelli di approfondimento differenziati. In particolare, sono previsti:

  • 16 labMeeting. Si tratta di veri e propri momenti formativi e di approfondimento relativi a tematiche di interesse per operatori, professionisti, enti locali, svolti con l’ausilio di software dedicati e case-studies;
  • 6Workshop. Costituiscono momenti di dialogo tra esperti del settore: le conclusioni dei Workshop costituiranno le basi della discussione finale prevista nella conferenza internazionale di chiusura;
  • Una Conferenza. Strutturata su due sessioni di approfondimento dei temi chiave, costituirà il momento conclusivo di tutta l’iniziativa.

L’evento è organizzato da Labelab, il laboratorio per la gestione dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia, operante dal 2001 nel settore dei servizi pubblici locali con un team di 50 professionisti nazionali ed internazionali con esperienza decennale nel settore dei rifiuti, acqua, energia.

L’ing. Giovanni Montresori, responsabile della manifestazione, ha sottolineato come la sensibilità sui temi evidenziati è stata la base dello sviluppo dei portali internet creati da Labelab: Rifiutilab, Acqualab ed Energialab. In questi anni i siti di Labelab hanno rappresentato un momento di incontro virtuale per migliaia di tecnici contribuendo in modo concreto e fattivo alla crescita culturale di operatori specializzati nella gestione dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia. Con questa iniziativa Labelab allarga la propria piazza sul web, offrendo l’opportunità di approfondire le tematiche da sempre trattate nei portali dedicati. L’iniziativa, inoltre, verrà sviluppata in collaborazione con reti le esterne che aderiscono al progetto (associazioni di categoria, gruppi di lavoro internazionali, mondo accademico)

Il sito di Ravenna 2008

Al via la terza edizione della scuola di sicurezza alimentare 2008

La Scuola di sicurezza alimentare, promossa dalla Fondazione per le Biotecnologie di Torino, giunge nel 2008 alla sua terza edizione e si ripropone in una formula rivisitata nei programmi e nei contenuti. Lo scopo rimane quello di fornire uno strumento di informazione aggiornato sull’evoluzione che sta coinvolgendo il comparto agroalimentare, sia dal punto di vista della ricerca applicata ai diversi settori, sia nei confronti dei temi di maggiore attualità.

La Scuola, che si rivolge agli operatori del settore agricolo e agroalimentare, nonché al personale della pubblica amministrazione addetto alle attività di sorveglianza ed ispezione degli alimenti, nella nuova proposta formativa mantiene gli argomenti base delle passate edizioni, unendone altri emergenti dalle recenti normative o dalle tendenze del mercato, sempre più sensibile alla sicurezza alimentare in tutte le sue sfaccettature.

La maggior parte dei moduli è accreditata nell’ ambito del programma “Educazione Continua in Medicina” al Ministero della Salute per le figure professionali ritenute congruenti secondo gli obiettivi indicati dal Ministero della Salute. Gli eventi formativi che si terranno da marzo a dicembre 2008, si articolano in quattro aree: controllo e igiene degli alimenti, sicurezza alimentare e aspetti nutrizionali, agroalimentare e territorio, special events (convegni, workshop e seminari).

Il programma dettagliato dei primi 3 corsi si può visualizzare accedendo al sito www.scuolasicurezzaalimentare.it

Green Brand: il libro delle aziende "verdi"

Sarà dedicato alle aziende ‘verdi’, eco-compatibili e attente all’ambiente e comprenderà una ricerca in esclusiva per l’Italia, realizzata a livello internazionale da Ipsos-Mori, consultando cittadini e consumatori di tutto il mondo e analizzando la loro attenzione, il loro giudizio e i loro orientamenti nei confronti delle aziende che si dimostrano più o meno sensibili ai temi ambientali.
‘Green Brand’ è il volume che raccoglierà casi aziendali e buone pratiche di marchi e imprese impegnati nel promuovere politiche aziendali eco-compatibili e responsabili, in linea con uno Sviluppo sostenibile, e nell’abbinare le proprie attività economiche e produttive con la tutela dell’Ambiente, del territorio e delle risorse naturali.

E già il titolo in inglese è più che esplicito: ‘Marchio Verde’, a sottolineare che, per trovare posto all’interno del volume e nella panoramica di aziende e società che verranno presentate e descritte, di ogni dimensione e settore di attività, dalla media azienda alla grande multinazionale, dall’impresa alimentare a quella automobilistica o di Tlc, ciascuna azienda dovrà soddisfare dei requisiti e rappresentare caratteristiche di sostenibilità ed eco-compatibilità, in ogni possibile forma: dalla riduzione di Anidride carbonica prodotta, ad esempio riducendo gli spostamenti in auto o in aereo dei dipendenti, al riciclo della carta, al minor consumo di energia elettrica, passando per abitudini alimentari e sociali in genere.

Il volume ‘Green Brand’ è un’opera che B&p communication, società editoriale di Torino specializzata nei settori del marketing e della comunicazione, pubblicherà ad aprile 2008 e distribuirà in allegato gratuito in abbinamento a una tra le principali testate giornalistiche nazionali: ‘Green Brand’ rappresenterà infatti il secondo numero della collana editoriale ‘Brand Concepts’, dedicata alle tematiche e gli scenari più innovativi del branding, che prevede la pubblicazione, con periodicità quadrimestrale, di un nuovo e inedito volume monografico dedicato, di volta in volta, a un tema specifico e innovativo del Marketing, della Comunicazione, delle strategie aziendali, il cui primo numero, intitolato ‘Brand 2.0’, è stato pubblicato nel novembre scorso e distribuito in allegato gratuito con il settimanale Il Mondo.

Il volume raccoglierà quindi le ‘case-history’ e le buone pratiche di società e marchi che operino sul mercato italiano, “e che siano intervenuti o abbiano influito su prodotti, servizi, innovazione e stili di vita, affrontando a questione ambientale, dell’eco-compatibilità e dello Sviluppo sostenibile in modo opportuno” osserva Barbara Picollo, direttore editoriale di B&p communication: “è un lavoro a tutto tondo, a cui collaboreranno diversi enti, pubblici e privati, che possano certificare la qualità ‘Green’ anche dell’editore”.

Un libro e un progetto al quale collabora e prende parte, tra gli altri, anche Tandberg, azienda norvegese leader a livello mondiale nel settore delle video-conferenze, che ha concesso a B&p communication la pubblicazione in esclusiva per l’Italia della ricerca internazionale realizzata da Ipsos-Mori su consumatori e aziende ‘Green’. L’utilizzo delle video-conferenze diventa, tra l’altro, un modo concreto ed efficace per abbattere l’immissione di Anidride carbonica nell’aria, diminuendo il numero di spostamenti dei manager delle aziende, e il progetto ‘Green Brand’ è stato visto da Tandberg come un’opportunità per comunicare il proprio impegno in questo campo.

“Stiamo ora lavorando intensamente alla ricerca e selezione di aziende e società che abbiano i requisiti e
le caratteristiche giuste per prendere parte al progetto ed essere presenti all’interno del volume ‘Green Brand’, che sarà pronto in aprile” sottolinea Barbara Picollo, “e verrà presentato alla Stampa e al pubblico nel corso di un evento di livello internazionale collegato ai temi dell’eco-sostenibilità, dell’attenzione all’Ambiente nell’Economia e dello Sviluppo sostenibile”.

Il premio Eureka a un ricercatore sui polimeri

Il Premio Eureka per l’Innovazione Tecnologica, promosso dall’UGIS, Unione dei giornalisti scientifici italiani, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, è stato conferito a Alessandro Sannino, giovane ricercatore barese della facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento che svolge attività di ricerca nel settore dei polimeri, con particolare attenzione all’aspetto applicativo nel settore dei biomateriali, del processing industriale e delle plastiche biodegradabili.

Il Premio è stato consegnato presso il Circolo della Stampa di Milano dal Presidente e Vicepresidente dell’Ugis, alla presenza del ministro Luigi Nicolais.

“Giovanissimo ricercatore che ha saputo indirizzare gli importanti risultati delle sue ricerche direttamente verso applicazioni di innovazione tecnologica. Affiancando spirito imprenditoriale alle sue potenzialità scientifiche, che gli hanno consentito di ottenere decine di brevetti nazionali ed internazionali, ha creato Spin Off di successo. Applicando in Italia i risultati di attività di ricerca da lui svolte anche all’estero, ha creato innovative strutture nel settore della bioingegneria. I successi raggiunti lo rendono un testimone delle potenzialità che può esprimere la creatività dei giovani ricercatori nel nostro Paese”.

Siamo riusciti a evitare le fratture da osteoporosi

Marco Accossato su La Stampa

Due anni fa scoprirono che nel sangue di ogni donna in menopausa c’è una spia in grado di rivelare il rischio osteoporosi. Oggi, gli stessi studiosi del Centro di ricerca in medicina sperimentale dell’Università di Torino (Cerms) hanno dimostrato alle Molinette – per la prima volta «in vivo» – che l’utilizzo precoce di un farmaco specifico sulle pazienti per le quali si è accesa quella spia può cancellare il pericolo.

Trentotto donne a rischio sono state seguite nel centro di ricerca coordinato dal professor Giancarlo Isaia: di queste, le 25 trattate con residronato immediatamente dopo l’esame del sangue non hanno avuto fratture, malgrado fossero altamente esposte al pericolo. Le tredici curate invece con calcio e vitamina D ma senza residronato hanno avuto una frattura provocata dall’osteoporosi.

Un lavoro importante, che conferma implicitamente anche la bontà della scoperta fatta nel 2005, «e che – annuncia il professor Isaia – è stato accettato per la pubblicazione dal Journal of Bone and Mineral Research, la principale rivista dedicata alla patologia dell’osso». Una donna su quattro, in Italia, è preda della malattia che provoca fratture senza traumi («Una ladra silenziosa»). Si calcola che ogni anno le fratture siano oltre 100 mila: 70 mila del femore, 20 mila vertebrali, 19 mila al polso e in altri punti.

Gli studi compiuti a Torino nel 2005 hanno permesso di notare che nel sangue di queste donne i leucociti tendono, in misura molto maggiore rispetto al normale, a trasformarsi in osteoclasti, cellule destinate alla costruzione del tessuto osseo che prodotte in misura eccessiva portano al riassorbimento e all’indebolimento dell’osso. «Tre soli mesi di utilizzo del residronato sulle pazienti il cui esame del sangue aveva rivelato il rischio di fratture – sottolinea il professor Isaia – ci hanno consentito di rilevare già una diminuzione di oltre il 50 per cento degli osteoclasti, un abbattimento dell’80 per cento circa della loro vitalità, con un azzeramento quasi totale del riassorbimento dell’osso».

Lo studio – non sponsorizzato – è stato guidato in laboratorio dalla dottoressa Patrizia D’Amelio, che già per gli studi del 2005 si era avvalsa della collaborazione di un’altra giovane ricercatrice, Anastasia Grimaldi. La nuova scoperta, descritta su una tesi di laurea, è valsa all’autrice del trattato, Stefania Di Bella, il premio annuale dell’Accademia di Medicina di Torino.

Lo studio compiuto alle Molinette nell’arco degli ultimi due anni apre una speranza in più a tante donne in menopausa. «Dimostrata “in vivo” l’efficacia della somministrazione anticipata del residronato in quei casi dichiarabili a rischio sulla base dell’esame del sangue – conclude Isaia – l’intera procedura potrebbe essere da oggi utilizzata anche come marker».

Il premio Alfieri 2007 alle Molinette di Torino

Il 24 novembre 2007 presso il Circolo della Stampa di Milano, si è tenuta la XV^ edizione del Premio nazionale finalizzato alla lotta contro i tumori, con l’assegnazione dei primi Premi nazionali “Vittorio Alfieri” sulla Terapia innovativa dei tumori.L’Ematologia universitaria dell’ospedale Molinette di Torino si è aggiudicata ben due premi in due ambiti diversi. Sono stati premiati il professor Mario Boccadoro ed il professor Corrado Tarella , in rappresentanza dell’Azienda San Giovanni Battista di Torino, che si sono distinti per la terapia del mieloma multiplo e dei linfomi non-Hodgkin. Il mieloma multiplo rappresenta un ottimo esempio di come i nuovi farmaci abbiano permesso di cambiare la storia naturale della malattia.

“Recentemente sono state introdotte molecole che si sono dimostrate molto attive in pazienti in fase di ricaduta – spiega il prof. Boccadoro – molecole che il nostro Centro ha contribuito a sviluppare. E’ stato dimostrato che esiste una sinergia tra questi nuovi farmaci e la “vecchia” chemioterapia convenzionale: nuovo e vecchio insieme sono in grado di migliorare nettamente la risposta alla terapia e la sopravvivenza dei pazienti. Sono state anche applicate con grande successo nuove procedure di trapianto allogenico non mielo – ablativo, molto meno tossico e maggiormente efficace”. Anche i linfomi hanno fortunatamente conosciuto un crollo verticale della mortalità: “Grazie soprattutto a una serie di significativi passi avanti, più che di un singolo grande balzo – spiega il prof. Tarella – : tra questi, alcuni nuovi farmaci, come gli anticorpi monoclonali, una radioterapia più efficace e meno tossica, e soprattutto un impiego ottimale dei farmaci a disposizione”.

Torino e l’istituto Nazionale dei Tumori hanno per primi identificato il ruolo delle cellule staminali circolanti, che hanno permesso di abbattere drasticamente la mortalità da autotrapianto. Nei cosiddetti linfomi B ad alto grado, le sopravvivenze sono molto aumentate. Addirittura nei linfomi follicolari avanzati, finora considerati inguaribili, sono state ottenute lunghe sopravvivenze senza segni di ricaduta”.

I racconti della scienza 2007-2008

La Fondazione per le Biotecnologie con il Life Learning Center di Torino, in collaborazione con il Rasoio di Occam, propongono un corso per fornire a ricercatori e scienziati gli strumenti che gli consentano di interfacciarsi con i giornalisti e comunicare correttamente la scienza.

Gli obiettivi riguardano l’acquisizione di competenze di base nella comunicazione scientifica e nella gestione del rischio e l’approfondimento di aspetti particolari quali la comunicazione in radio e su web e l’organizzazione di mostre.

I racconti della scienza Il corso, destinato ad un numero limitato di utenti (30 posti), è articolato in quattro incontri di due giornate ciascuno. Ogni incontro è equamente suddiviso tra una trattazione teorica dei meccanismi alla base della trasmissione del sapere scientifico e simulazioni di situazioni nelle quali i partecipanti assumono il ruolo di comunicatori.

23/24 novembre 2007 – La scienza in radio – Elisabetta Tola

14/15 dicembre 2007 – Facciamoci capire: la comunicazione del rischio per condividere le soluzioni – Andrea Vico e Monica Mazzucco

18/19 gennaio 2008 – La scienza in mostre ed exhibit – Andrea Vico

22/23 febbraio 2008 – Dal lab al web: il multimediale nella didattica e nella divulgazione – Marika De Acetis

corso e-learning: La comunicazione della scienza nel campo della ricerca biomedica – Sergio Pistoi

Il corso è aperto ad un numero di partecipanti massimo di 30.

I partecipanti possono scegliere di iscriversi ad uno o più eventi in maniera indipendente. Il corso è aperto a ricercatori, scienziati, dottorandi in materie scientifiche, insegnanti e a giornalisti e comunicatori della scienza.

Il costo dei singoli moduli è di 150,00¤ più IVA (180¤ IVA inclusa) ad esclusione del corso erogato in modalità e-learning i cui prezzi verranno al più presto comunicati. Sono previste riduzioni per la partecipazione a tutti moduli del corso.

Per iscrizioni e per una informazione più completa consultare il sito www.fobiotech.org