Lugano Lifestyle: il design torinese e italiano tra i protagonisti della kermesse

La Lugano Design Week è in corso dal 10 al 13 ottobre 2024, un evento annuale che celebra l’innovazione, la creatività e l’eccellenza del design. Lugano diventa per questi giorni il punto di incontro di designer, architetti, creativi e aziende da tutta Europa, e quest’anno il focus cade in particolare sul design torinese e italiano. Torino e l’Italia, già famosi nel mondo per la loro tradizione e innovazione nel campo del design, stanno vivendo un momento di grande rilevanza grazie alla loro capacità di coniugare estetica, funzionalità e sostenibilità.

Il lusso estetico del design italiano

Il design italiano è noto in tutto il mondo per il lusso, la qualità e l’eleganza senza tempo. Durante la Lugano Design Week, l’Italia si conferma leader in questo settore, con aziende iconiche come Poltrona Frau, Cassina e Kartell che espongono collezioni in cui si fondono bellezza e innovazione. Il marchio Made in Italy è sinonimo di qualità artigianale e cura del dettaglio, ma con un occhio sempre attento al futuro e alla sostenibilità.

Le aziende italiane presenti all’evento mostrano un impegno crescente verso l’uso di materiali ecologici e pratiche di produzione rispettose dell’ambiente. I visitatori possono ammirare pezzi di arredamento che incarnano questo equilibrio tra lusso e responsabilità ambientale, confermando che il design italiano non solo crea bellezza, ma lo fa con un forte senso etico.

La vera novità di questo Salone sono i talk

Giovedì 10 Ottobre 2024: Un Inizio all’Insegna dell’Innovazione

L’evento si apre ufficialmente alle 14:00 con l’Apertura della Manifestazione, inaugurando una serie di talk e workshop dedicati a diverse tematiche.

Alle 15:00, in Sala A, l’Ing. Fabrizio Noembrini di TicinoEnergia condurrà un talk su come l’efficienza energeticapossa essere messa al servizio del comfort e della sostenibilità economica, sottolineando l’importanza dell’energia sostenibile nelle abitazioni moderne.

Contemporaneamente, alle 15:30 in Sala C, l’Arch. Fabio Fantolino discuterà del ruolo dell’Interior Designer, esplorando come creatività e strategia possano trasformare gli spazi, un tema essenziale per chi lavora nell’interior design.

Un momento culturale importante sarà la Presentazione della Stagione Teatrale e di Danza del LAC (Lugano Arte e Cultura), con Massimo Monaci alle 16:00 in Sala B, per gli amanti dell’arte e dello spettacolo.

Alle 16:30, il Vicesindaco di Lugano, Roberto Badaracco, terrà un talk in Sala B su Lugano e la Visione sul Futuro come Polo Internazionale degli Eventi, delineando l’importanza della città nel panorama globale.

Per chi desidera mettere le mani in pasta, alle 16:30, il noto chef Nunzio Zappile terrà una Cooking class su come fare la pasta fresca al Ristorante pad. 3.

Nello stesso momento, in Sala A, l’Arch. Caterina Cavo parlerà di Design for All, spiegando come progettare spazi inclusivi, accessibili a tutti, un tema sempre più rilevante nel design contemporaneo.

In Sala C, alle 17:00, l’Arch. Marco Piva esplorerà il tema del Beauty by Design, mostrando come il design possa arricchire il mondo del lusso e del lifestyle.

La giornata si chiuderà con una serie di eventi culturali e di intrattenimento: alle 18:30 in Sala B, Eleonora Pelli Postizziterrà il talk Chiacchiere sul divano, un momento più informale per discutere di temi legati al design e alla vita quotidiana. A seguire, alle 19:00 in Sala A, Maurizio Galimberti presenterà il suo show Energia Comfort ed Estetica su misura, un mix di performance e design. Infine, alle 20:00, il comico Raul Cremona intratterrà il pubblico con il suo Live Show in Sala B.

Venerdì 11 Ottobre 2024: Design, Investimenti e Innovazione

Il secondo giorno della manifestazione si apre con il talk dell’Arch. Nicola Maglione alle 11:30 in Sala C, che affronterà il tema della crescita del valore immobiliare attraverso la ristrutturazione con materiali di qualità, esplorando soluzioni innovative per gli investimenti immobiliari.

Alle 14:00 seguirà la Premiazione degli LL Awards, un momento di celebrazione dei migliori progetti nel campo del design, guidata da Renato Stauffacher.

Alle 15:30 in Sala B, il celebre designer Andrea Castrignano parlerà di abitare contemporaneo, offrendo spunti interessanti per creare ambienti moderni e funzionali.

Per gli amanti della cucina, alle 16:30, Nunzio Zappile tornerà con una cooking class sul sushi al Ristorante pad. 3, insegnando l’arte della cucina giapponese. Nello stesso orario, in Sala C, l’Arch. Luca Maria Lavezzi approfondirà l’uso del Feng Shui nell’arredamento, unendo tradizione e modernità per creare spazi armoniosi.

Un altro talk degno di nota sarà quello di Marcello Foa alle 18:00 in Sala B, dove discuterà delle dinamiche complesse che ci impediscono di essere padroni del nostro destino. Subito dopo, alle 18:30 in Sala C, Ines Brunner Giussanipresenterà un talk sul Personal Voyager, esplorando mete e tendenze per una luna di miele da sogno.

La serata si chiuderà con uno spettacolo di Mentalismo del performer Federico Soldati alle 20:00 in Sala B, un evento che promette di affascinare e intrattenere.

Sabato 12 Ottobre 2024: Arte, Design e Innovazione Tecnologica

Il sabato comincia con un’analisi approfondita del mercato edilizio ticinese, grazie all’intervento dell’Arch. Manola Magri alle 11:00 in Sala C. In contemporanea, in Sala A, l’Arch. Rossi di Albizzate discuterà il rapporto sempre più stretto tra design italiano, arte e moda, mentre in Sala B, la designer Sara Ricciardi terrà un talk su Design & Storytelling, esplorando come il design possa essere usato per raccontare storie di vita personale e professionale.

Alle 13:00, l’Ing. Pierluigi Bonomo parlerà di come il fotovoltaico stia diventando un materiale da costruzione, aprendo nuove prospettive per l’architettura sostenibile.

Il celebre critico d’arte Vittorio Sgarbi sarà presente alle 15:00 in Sala B per discutere della dimora della bellezza, mostrando come l’arte possa arricchire la vita quotidiana.

Nel pomeriggio, alle 17:30 in Sala C, l’Arch. Peter Pichler esplorerà i nuovi approcci contemporanei verso l’architettura, urbanistica e design, offrendo una visione innovativa sulle città del futuro.

Lugano Design Week si conferma un evento straordinario, capace di offrire una panoramica completa e innovativa su design, architettura e tecnologia, promettendo di ispirare professionisti e appassionati.

Domenica 13 Ottobre 2024

L’ultima giornata della Lugano Design Week inizia alle 11:00 in Sala B con Kathya Bonatti che esplorerà un tema molto personale e sensibile: il tradimento dei genitori, partner e di se stessi, offrendo rimedi per trovare un modo per essere vincenti nella vita.

Alle 11:30 in Sala C, l’Arch. Arturo Tedeschi parlerà di come si possa cercare la bellezza attraverso la tecnologia, esplorando come le nuove tecnologie stiano ridefinendo l’estetica e le possibilità creative nel mondo del design. Un altro momento atteso è il talk delle 14:00 in Sala C, dove la Designer Gabriella Cevrero presenterà l’argomento dell’armonia dei colori in casa, guidando il pubblico attraverso l’uso strategico dei colori per migliorare l’atmosfera e la funzionalità degli spazi interni.

L’evento si concluderà con un’esplorazione del futuro della tecnologia e del design. Alle 15:30 in Sala C, Luigia Gabriele terrà un talk su come la tecnologia blockchain stia rivoluzionando l’architettura e il design, e alle 16:30 in Sala A, Simone Poggi parlerà di come la domotica stia rendendo le case sempre più smart e integrate.

La Lugano Design Week 2024 si dimostra un appuntamento irrinunciabile per chiunque desideri immergersi nel futuro del design, dove creatività, tecnologia e innovazione si fondono per creare un’esperienza unica e stimolante.

Interiorissimi: la rivista torinese nel “salotto” ticinese

Uno dei protagonisti di spicco della Lugano Design Week 2024 è la rivista torinese Interiorissimi, che con il suo approccio al design d’interni e all’architettura sta attirando l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori. Interiorissimi è nota per il suo impegno nel promuovere la cultura del design accessibile e sostenibile, ponendo particolare enfasi sull’importanza del colore e della luce negli ambienti domestici.

Collaborazione e innovazione: il futuro del Design

Un aspetto chiave della Lugano Design Week è l’attenzione alla collaborazione tra diverse discipline. Molti progetti esposti dimostrano come l’unione tra artigianato e tecnologia possa dar vita a soluzioni creative e innovative. Questo spirito di cooperazione è particolarmente evidente nei progetti torinesi e italiani, che esplorano nuove frontiere del design attraverso l’uso di tecnologie avanzate come la stampa 3D e l’intelligenza artificiale.

Le installazioni in mostra rivelano come il design possa evolversi per rispondere alle sfide del mondo contemporaneo, affrontando questioni legate alla sostenibilità, alla personalizzazione degli spazi e all’integrazione della tecnologia. Torino si distingue anche in questo campo, con una presenza significativa di designer che stanno reinventando il modo in cui concepiamo gli ambienti, mettendo al centro il benessere e la qualità della vita.

Torino protagonista al Lugano Lifestyle 2024: Il Design e l’Arte del Vivere

Dal 10 al 13 ottobre 2024, il Lugano Lifestyle si conferma uno degli appuntamenti più attesi nel mondo del design, arte e lifestyle, attirando l’attenzione di espositori, professionisti e appassionati da tutta Europa.

Quest’anno, Torino avrà una presenza di rilievo grazie alla partecipazione di Interiorissimi, la rivista torinese che sta emergendo come punto di riferimento nel panorama dell’interior design e dell’architettura sostenibile, e di Gabriella Alison Cevrero, una delle massime esperte italiane di design del colore, originaria proprio del capoluogo piemontese e fondatrice di APeD – Associazione Progettisti e Designer.

Interiorissimi: da Torino al Mondo

Nata a Torino, Interiorissimi non è solo una rivista di design, ma un vero e proprio punto di incontro per chiunque sia interessato alle nuove tendenze nel mondo dell’architettura e dell’interior design. Grazie alla sua visione internazionale, la rivista riesce a dialogare con le più avanzate correnti artistiche globali, mantenendo però radici profonde nel contesto torinese. Il legame con la città è evidente, non solo per la sua tradizione artistica e architettonica, ma anche per la capacità di anticipare e promuovere il design sostenibile e innovativo, un valore chiave oggi più che mai importante​.

Un elemento chiave del salone sarà costituito da una serie di conferenze e talk, tenuti da personalità di spicco come l’architetto Peter Pichler, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e la designer Sara Ricciardi.Discuteranno temi di grande rilevanza come l’impatto emotivo dell’architettura e l’importanza del design nella creazione di spazi abitativi inclusivi e sostenibili.

L’eccellenza torinese nel Colore e nell’interior Design

Uno degli appuntamenti più attesi della fiera è senza dubbio la conferenza di Gabriella Alison Cevrero, in programma domenica 13 ottobre alle 14:00. Cevrero, interior e color designer, è una delle figure di spicco del mondo del design torinese. Con una lunga esperienza nel campo della teoria e psicologia del colore, Cevrero ha sviluppato una carriera incentrata sul benessere attraverso l’uso consapevole del colore. La sua presenza a Lugano rappresenta un’opportunità unica per esplorare l’impatto che le tonalità possono avere sulla qualità della vita e sul benessere psicofisico​.

La sua conferenza, intitolata “Armonia dei colori in casa: strategie per migliorare la qualità della vita”, esplorerà come il colore non sia solo un elemento decorativo, ma uno strumento fondamentale per migliorare l’atmosfera degli ambienti, ridurre lo stress e favorire il relax. Grazie alle sue competenze in Feng Shui e psicologia del colore, Cevrero è in grado di creare spazi che rispecchiano sia le esigenze pratiche che emotive delle persone, trasformando la casa in un rifugio di benessere​.

Torino: Capitale del Design e dell’Innovazione

Negli ultimi anni, Torino ha saputo affermarsi come una delle capitali italiane del design, grazie alla presenza di istituzioni di prestigio come il Politecnico di Torino e una fitta rete di aziende innovative. Questo ambiente fertile ha permesso a realtà istituzionali ma anche imprenditoriali svilupparsi e affermarsi su scala internazionale. La partecipazione a eventi di grande respiro come il Lugano Lifestyle ne è una prova concreta​.

Il Salotto di Lugano: un evento da non perdere

Il Lugano Lifestyle si distingue per il suo approccio multisensoriale, unendo design, arte e benessere in un unico percorso espositivo. Più di 200 espositori saranno presenti, offrendo un’ampia gamma di soluzioni per il vivere moderno, con un’attenzione particolare all’artigianato di qualità e alla sostenibilità. La fiera è concepita come un vero e proprio salotto, dove visitatori e professionisti possono immergersi in un’esperienza unica e scoprire le ultime tendenze in fatto di arredamento e lifestyle​.

Oltre agli spazi dedicati all’arredamento e al design, l’evento ospiterà una sezione enogastronomica che celebra le eccellenze culinarie locali. Questa combinazione di arte, design e gastronomia rende il Lugano Lifestyle un evento imperdibile, in grado di offrire ispirazioni a 360 gradi​.

Bussoleno celebra i 600 anni del Drapò: la bandiera del Piemonte

Il Comune di Bussoleno si appresta a festeggiare i 600 anni del Drapò, simbolo del Piemonte, con un evento straordinario fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale previsto per sabato 12 ottobre 2024. L’iniziativa, sostenuta dal Consiglio Regionale del Piemonte, promette di essere un’occasione importante per la comunità locale e per tutti coloro che sono legati alla storia e alle tradizioni piemontesi.

La giornata inizierà alle 10:30 con il ritrovo dei partecipanti in Piazza Cav. di Vittorio Veneto, a cui seguirà una parata lungo le vie del centro storico. Questa sfilata sarà accompagnata dalla Filarmonica, dalle Associazioni locali e dai cittadini. Alle 11:30, è previsto il ritorno nella piazza, dove si terrà un discorso istituzionale e la cerimonia dell’alzabandiera. Durante questo momento solenne, verrà eseguito l’inno ufficiale del Piemonte e il Coro Alpi Cozie Valsusa offrirà una performance.

Il pomeriggio proseguirà alle 14:30 con una mostra di veicoli del club piemontese “Motor Vej d’la Valsusa 22”. A partire dalle 16:00, presso il Teatro Don Bunino in Piazza Cavour, avrà luogo una serie di interventi culturali e musicali. Tra i protagonisti dell’evento ci sarà il Laboratorio di canto popolare de L’Asola di Govi, che presenterà un’esibizione intitolata Il popolo canta. Parteciperanno anche artisti locali come Ombretta Mantoan, Nicoletta Ciari e Pino Potenza. Saranno presenti lo storico Alberto Borgatta, che terrà una conferenza sui 600 anni del Drapò, e Michele Bonavero, che offrirà un approfondimento sulla lingua e le tradizioni del Piemonte.

Alle 18:00, per concludere la giornata, sarà offerta una “Merenda Sinoira” presso il Bar Ferrari, in Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, accompagnata da una band musicale. La prenotazione è gradita entro il 9 ottobre.

Questo evento segna un momento importante nella celebrazione della storia piemontese, con particolare attenzione al Drapò, il vessillo che ha radici profonde nel passato della regione, risalenti al 1424, quando fu creato sotto la dinastia dei Savoia. Come evidenziato anche dal Laboratorio Alte Valli, il Drapò ha accompagnato per secoli il Piemonte, rappresentando simbolicamente la sua autonomia e il suo spirito. L’evento di Bussoleno è quindi un’occasione per riscoprire e valorizzare questo importante simbolo, portando avanti una tradizione che unisce storia e comunità.

Cenni Storici sul Drapò 

Nel 1424, il duca Amedeo VIII assegnò al figlio Amedeo junior il titolo di Principe di Piemonte, rendendolo erede al trono. In quell’occasione apparve per la prima volta lo stemma di Savoia con il lambello azzurro, che identificava un’area geografica precisa, comprendente approssimativamente Aosta, Nizza, Torino, Vercelli e Biella. Lo stemma rosso con la croce d’argento, comune nel Medioevo, era utilizzato dalle famiglie alleate con l’Imperatore, come testimonia anche Novara, che esibiva lo stesso simbolo. Il lambello azzurro, una sorta di rastrello a tre denti, era l’evoluzione grafica dei nastri che pendevano dall’elmo dei primogeniti. L’azzurro del Drapò, adottato più recentemente, si ispira al colore dinastico dei Savoia, legato alla loro devozione alla Vergine Maria, tradizione risalente al XIV secolo.

Claudio Pasqua
Giornalista scientifico
Direttore ADI – Agenza Digitale Italiana

Ultimi due giorni per visitare Expocasa all’Oval Lingotto con ingresso gratuito

Expocasa 2024 sta per concludersi, ma restano ancora due giornate da non perdere per chi ama il design e l’arredamento. Sabato 5 e domenica 6 ottobre, dalle 10:00 alle 21:00, il pubblico avrà l’opportunità di visitare gratuitamente l’Oval Lingotto di Torino e prendere parte a numerosi eventi ispiratori.

Il programma continua con workshop e incontri formativi, rivolti sia ai professionisti del settore che a chi desidera rinnovare la propria casa. Tra i temi principali, si discuterà di sostenibilità, uso del colore, restauro e decluttering, oltre a incentivi dedicati alle strutture ricettive.

Un momento particolarmente apprezzato è stato l’intervento di Gabriella Alison Cevrero, docente e Color e Interior Designer, che ha presentato un workshop su la Scienza del Colore per il Design e l’Arredo Casa. Cevrero ha illustrato come il colore possa influenzare positivamente il benessere psicofisico e ha offerto consigli pratici per armonizzare gli spazi. Il suo approccio, che integra estetica e funzionalità, ha riscosso grande successo, mettendo in luce la capacità del colore di interagire con materiali, luce e forme per creare ambienti equilibrati e piacevoli.

La Scienza del Colore nel Design: un approccio Integrato per l’Armonia degli Spazi

Il colore è molto più di una semplice preferenza estetica o una questione di gusto personale. Nell’ambito del design e dell’arredamento, il colore ha un ruolo fondamentale nel plasmare la percezione degli spazi e influire sul benessere psicofisico di chi li vive. La Scienza del Colore, come spiegato da Gabriella Alison Cevrero durante la sua esposizione a Expocasa 2024, ci permette di comprendere il funzionamento del colore in termini scientifici e di sfruttarlo al meglio per ottenere ambienti armoniosi e funzionali. Questo articolo esplora i principali concetti dietro la scienza del colore, approfondendo come fisica, chimica, neurofisiologia e psicologia si intreccino nel processo di progettazione cromatica.

Gabriella Alison Interiors – www.alisoninteriors.it

Il Colore: Un Fenomeno Scientifico

Alla base della comprensione del colore c’è la fisica, che ne definisce la natura come una forma di energia. Il colore che vediamo non è altro che il risultato dell’interazione tra la luce visibile e la materia, che riflette o assorbe determinate lunghezze d’onda dello spettro luminoso. Questa proprietà fisica del colore ci permette di visualizzare gli oggetti in diverse sfumature a seconda della loro composizione e della luce presente.

Gabriella Alison Cevrero ha mostrato esempi pratici di come i colori appaiono differenti sotto varie condizioni di luce. Per esempio, le tonalità calde come il rosso o l’arancione vengono esaltate dalla luce naturale o calda, mentre i colori freddi, come il blu o il verde, possono risultare spenti o virare verso il grigiastro in ombra. Questo fenomeno dimostra come il colore non sia una scelta fissa, ma un elemento in continua evoluzione in base alle condizioni ambientali​.

Gabriella Alison Interiors – www.alisoninteriors.it

Materiali e Colore: Una Relazione Intrinseca

Il colore non agisce mai da solo. In un progetto di design, esso entra in rapporto con altri elementi come i materiali, la luce, le forme e lo spazio tridimensionale. Ogni materiale ha una propria tonalità intrinseca, che può essere valorizzata o bilanciata attraverso l’uso del colore complementare.

Cevrero ha spiegato come, nella fase di progettazione, si possa partire da un materiale – come il legno, il metallo o il vetro – e immaginarne il colore naturale per poi campionarlo e costruire una palette cromatica coerente. Un esempio concreto è l’utilizzo del marmo “Rosso Verona”, un materiale con tonalità ben definite, che richiede accostamenti cromatici mirati per valorizzare sia il colore guida che il colore complementare. Attraverso l’uso di moodboard, strumento fondamentale del designer, è possibile verificare in anticipo l’effetto visivo complessivo e correggere eventuali difetti o incongruenze prima della realizzazione del progetto​.

Gabriella Alison Interiors – www.alisoninteriors.it

La Neurofisiologia del Colore: Come Percepiamo le Tonalità

La percezione del colore è il risultato di un complesso processo neurofisiologico, che coinvolge i recettori visivi presenti nell’occhio umano. I neuroni del rosso e del verde, ad esempio, rispondono in modo differente agli stimoli luminosi, generando immagini postume quando un colore viene rimosso dal campo visivo. Questo principio, noto come visione opponente, è alla base della nostra percezione dei contrasti cromatici e delle sfumature successive.

La neurofisiologia studia come il cervello elabora il segnale luminoso trasformandolo in segnale elettrico, permettendo così di vedere e percepire i colori. Il colore, quindi, non è un’entità fissa, ma dipende in gran parte dalla modalità in cui viene elaborato dal nostro sistema nervoso. Cevrero ha sottolineato come queste conoscenze scientifiche possano essere applicate nel design per creare spazi che non solo siano esteticamente piacevoli, ma che rispondano anche alle esigenze psicofisiche degli individui​.

La Psicologia del Colore: Emozioni e Percezione degli Spazi

Il colore ha un impatto significativo sul modo in cui percepiamo gli spazi e viviamo le nostre esperienze quotidiane. La psicologia del colore studia come i diversi colori influiscano sul nostro umore e sulle nostre emozioni. Per esempio, colori caldi come il rosso e l’arancione possono stimolare l’energia e l’interazione sociale, rendendoli ideali per spazi comuni come cucine e soggiorni. Al contrario, colori freddi come il blu e il verde promuovono la calma e il rilassamento, risultando perfetti per camere da letto o spazi dedicati al relax.

Cevrero ha spiegato anche il concetto di contrasto cromatico, che si manifesta in diverse forme, come il contrasto simultaneo e il contrasto di complementari. Il contrasto simultaneo si verifica quando due colori posti vicini interagiscono visivamente, modificando la percezione reciproca. Questo effetto è particolarmente evidente quando si utilizza lo stesso colore su sfondi diversi, poiché può apparire differente a seconda del contesto. Il contrasto di complementari, invece, si riferisce all’accostamento di colori opposti nel cerchio cromatico, come il rosso e il verde, che creano un effetto visivo equilibrato e dinamico​.

Gabriella Alison Interiors – www.alisoninteriors.it

Errori da Evitare nel Design Cromatico

Un errore comune nella scelta dei colori per gli interni è seguire ciecamente le tendenze del momento senza considerare l’effetto che avranno sullo spazio specifico. Cevrero ha sottolineato l’importanza di analizzare la struttura della stanza e la sua illuminazione prima di decidere i colori. Una stanza poco illuminata, ad esempio, può risultare opprimente se dipinta con tonalità scure, mentre una stanza grande e spaziosa può sembrare fredda e poco accogliente se arredata esclusivamente con colori neutri.

Un altro errore è l’uso eccessivo di colori vivaci senza una strategia precisa. I colori accesi devono essere bilanciati con tonalità più neutre o complementari per evitare che l’ambiente risulti sovraccarico visivamente. Cevrero ha spiegato come, attraverso l’uso di accenti cromatici e una disposizione strategica degli elementi, sia possibile valorizzare al meglio gli spazi senza compromettere l’equilibrio complessivo​.

Gabriella Alison Interiors – www.alisoninteriors.it

Il Cerchio Cromatico e la Gestalt: Teoria e Applicazione

Uno degli strumenti più utili per comprendere e applicare la scienza del colore è il cerchio cromatico, che rappresenta la relazione tra i colori primari, secondari e terziari. Questo strumento permette ai designer di scegliere combinazioni cromatiche armoniose e bilanciate, evitando distorsioni visive che possono compromettere la percezione dello spazio.

Inoltre, Cevrero ha integrato nella sua presentazione i principi della Gestalt, una corrente psicologica che studia come le persone percepiscono forme e colori. La legge della buona forma e la legge della somiglianza, per esempio, sono fondamentali per creare spazi ordinati e visivamente coerenti. Utilizzando questi principi, è possibile migliorare la percezione degli ambienti e creare una gerarchia visiva che guidi l’attenzione verso gli elementi più importanti del progetto​.

E per chi desidera approfondire il tema colore, Gabriella Alison Cevrero sarà nuovamente protagonista al prestigioso evento Lugano Lifestyle (www.luganolifestyle.ch), che si terrà dal 10 al 13 ottobre a Lugano. Durante il suo intervento, previsto per domenica 13 ottobre alle ore 14:00, Cevrero parlerà dell’Armonia dei Colori in Casa, mostrando come le giuste tonalità possano trasformare l’atmosfera degli ambienti domestici e migliorare la qualità della vita. L’evento, che riunisce professionisti di architettura, design e arte, rappresenta un’importante piattaforma di dialogo su tendenze e innovazioni nel settore​.

Casartigiani Piemonte a Expocasa 

Casartigiani Piemonte ha giocato un ruolo centrale nell’organizzazione di questo e altri eventi durante il Salone, con un focus particolare sull’arredamento e la scienza del colore. La collaborazione tra Casartigiani  (www.sindart.it) e Accademia Telematica Europea ha portato alla creazione di un programma formativo e divulgativo rivolto sia ai professionisti del settore che agli appassionati di design e arredamento.

Oltre all’approfondimento sul colore, Casartigiani Piemonte ha organizzato un incontro con l’artigianato tessile che è stato protagonista dell’evento “Dal Filo alla Maglia: Idee per Arredare Casa”. L’incontro, curato dall’artigiana Maria Brunetti di ArteMaglia, ha offerto idee innovative e sostenibili per l’arredamento della casa, con un focus particolare sul tessile.    

Il biglietto per entrare gratuitamente a Expocasa è a questo link https://www.expocasa.it/241389/casartigiani

Dettagli utili

LuogoOval Lingotto, Torino
Location: Area Eventi, Expocasa
Organizzato da: Casartigiani Piemonte

Salone del Libro: INPS presenta “20 opere per 20 regioni”

Una nuova e intraprendente iniziativa lanciata dall’INPS, denominata “20 Opere per 20 Regioni”, ha evidenziato il ricco patrimonio culturale e artistico del Piemonte. Questo progetto dimostra il ruolo significativo dell’istituto non solo come ente previdenziale, ma anche come attivo sostenitore della cultura italiana.
ADI – Agenzia Digitale Italiana  promuove un filmato realizzato dall’INPS per l’evento al Salone Internazionale del Libro 2024, che ha visto la partecipazione di dirigenti dell’istituto a livello regionale e nazionale.
Il filmato è un elemento del progetto ambizioso “20 Opere per 20 Regioni”, che intende valorizzare il notevole patrimonio artistico presente nelle sedi dell’INPS. Questa iniziativa mette in evidenza il valore dell’arte nella cultura italiana e il ruolo cruciale dell’INPS come promotore culturale.


Diego De Felice
, Direttore centrale Comunicazione dell’INPS, ha sottolineato l’obiettivo del progetto di aprire le sedi INPS a tutti gli italiani, offrendo loro la possibilità di scoprire opere d’arte solitamente celate. In questo contesto, l’arte serve da connessione tra passato e presente, arricchendo così la comunità e l’identità nazionale.

Filippo Bonanni
, Direttore Regionale dell’INPS in Piemonte, ha manifestato il suo entusiasmo per l’iniziativa, evidenziando il valore celebrativo del patrimonio artistico regionale e il suo impatto nel stimolare riflessioni sulla storia sociale e culturale del Piemonte. Secondo Bonanni, le opere trascendono la mera estetica, agendo come collegamenti tra le generazioni e fonti di ispirazione e apprendimento per chiunque.

Sergio Moschetti, dirigente dell’Area Centro di produzione eventi e prodotti per la comunicazione, ha illustrato che la selezione delle opere abbraccia una vasta gamma di stili e periodi storici, assicurando che ciascuna narri una storia unica, creando un percorso artistico che arricchisce lo spettatore e fornisce nuove prospettive sulla regione.

Il progetto “20 Opere per 20 Regioni” emerge come un esemplare luminoso di come le istituzioni pubbliche possano svolgere un ruolo fondamentale nella promozione della cultura e dell’educazione, andando oltre una mera esposizione per configurarsi come un dialogo aperto tra l’INPS e la comunità, enfatizzando il ruolo dell’arte come strumento di coesione e sviluppo sociale.

Questo volume va oltre ad essere un catalogo d’arte e si presenta come un’escursione tra le variegate espressioni artistiche presenti nelle sedi INPS del Piemonte, offrendo agli studenti e ai lettori una rinnovata visione della storia e cultura della loro regione. Le pagine si trasformano in un cammino educativo che stimola i giovani a scoprire e valorizzare l’arte come mezzo di conoscenza e sviluppo personale.

Il progetto “20 Opere per 20 Regioni” dell’INPS mira a democratizzare l’accesso all’arte, particolarmente per i giovani, evidenziando come l’arte possa servire da chiave per una più profonda comprensione del presente attraverso le lenti del passato. Questa iniziativa invita gli studenti del Piemonte, e non solo, a esplorare le storie dietro ciascuna opera, a riflettere sui loro significati e a lasciarsi ispirare dalla bellezza che li circonda.

In definitiva, l’opera si configura come un’opportunità educativa straordinaria, fungendo da collegamento tra le generazioni e come un mezzo per riscoprire e valorizzare il ricco patrimonio artistico regionale, invitando alla sua esplorazione e apprezzamento.

ADI – Agenzia Digitale Italiana

Lo storico Gianni Oliva presenta il suo ultimo libro al Circolo dei Lettori di Torino

Giovedì 11 aprile 2024 alle 18, al Circolo dei Lettori di Torino in via Bogino 9, presentazione del libro “45 milioni di antifascisti. Il voltafaccia di una nazione” (edito da Mondadori) di e con Gianni OLIVA.
 

 

 

L’evento vedrà, oltre all’autore, i relatori Andrea MALAGUTI direttore de La Stampa e Riccardo ROSSOTTO scrittore e storico e sarà organizzato e moderato da Giovanni FIRERA, Presidente dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati e Presidente ADI – Agenzia Digitale Italiana.  

 

Riccardo Rossotto e Andrea Malaguti

Gianni Oliva e Giovanni Firera
Gianni Oliva e Giovanni Firera

«In Italia sino al 25 luglio cerano 45 milioni di fascisti; dal giorno dopo, 45 milioni di antifascisti. Ma non mi risulta che lItalia abbia 90 milioni di abitanti»: la frase attribuita a Winston Churchill fotografa con la forza del sarcasmo la condizione di un paese che nel 1940 è entrato in guerra inneggiando allaggressività fascista e tre anni dopo se ne è prontamente dimenticato.

Dopo la Conferenza di Pace di Parigi del 1946, tutte le responsabilità della disfatta vengono infatti attribuite esclusivamente a Mussolini, ai gerarchi e a Vittorio Emanuele III. Una volta eliminati i primi a Dongo e in piazzale Loreto ed esautorata la monarchia con il referendum del 2 giugno, lItalia può riacquistare la sua presunta integrità politica e morale usando la Resistenza, opera di una minoranza, come alibi per assolversi dalle responsabilità del Ventennio.

Quando i perdenti salgono sul carro dei vincitori la memoria storica viene spazzata via e ha inizio una nuova stagione. Per eliminare una classe dirigente bisogna però averne unaltra a disposizione: come defascistizzare tutto e tutti se in quegli anni pressoché tutto e tutti erano stati fascisti?

La rottura con il passato si rivela così un brusco e disarmante riciclo senza pudore di uomini, di strutture e di apparati: come nel caso eclatante di Gaetano Azzariti che, da presidente del Tribunale della Razza, massimo organismo dellaberrazione razziale, diventa ventanni dopo presidente della Corte costituzionale, massimo organismo di garanzia della democrazia, senza che nessuno gli abbia chiesto di ritrattare, né il monarchico Badoglio, né il comunista Togliatti, né il democristiano Gronchi.

Gianni Oliva ci costringe, ancora una volta, a guardare alla storia con onestà, facendo luce su quanto i «conti non fatti sul passato» pesino ancora sul presente.

L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti. È possibile prenotare il posto nelle prime file con la Carta Io leggo di Più: per contattare l’organizzazione si può scrivere alla mail [email protected] oppure chiamare il numero 011 8904401.

Scarica il Comunicato Stampa [PDF] 

Un convegno per i 360 anni della Cappella dei Mercanti di Torino

Sabato 14 ottobre si è svolto un convegno presso la Cappella dei Mercanti, via Garibaldi 25 Torino, in occasione dei 360 anni dalla sua fondazione

L’avvio dei lavori è stato tenuto dal Prefetto della Pia Congregazione: Gianfranco Favarato. Dopo un intervento a cura della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino, della Regione Piemonte: Assessorato Regionale alla Cultura, Turismo e Commercio, e della Città di Torino: Circoscrizione 1 si sono avvicendati i vari relatori:

  • Arch. Luisa Papotti: “La Cappella dei Mercanti: storia di un’architettura”
  • Arch. Giovanni Milone e Paolo Giannetto: “Il cantiere del restauro e dell’illuminazione”
  • Dott.ssa Valeria Moratti: “L’apparato fisso e mobile della Cappella e la sua storia conservativa”
  • Padre Vincenzo Tristaino: Congregazione dei Giuseppini del Murialdo, “La fede, aspetto fondante della Pia Congregazione”.

A conclusione, alcuni brani musicali a cura del violinista Maestro Anton Gerasumou

Al termine dell’incontro sono stati donati alcuni cadeau ai relatori consegnati dal tesoriere della Cappella dei Mercanti Annamaria Olivero.

Restaurata nell’ambito di un progetto di recupero delle chiese del centro storico cittadino grazie ai 350mila euro, che facevano parte di un finanziamento complessivo di oltre 25 milioni di euro della Compagnia di San Paolo, la Cappella è tornata a splendere.

Il fondamentale intervento di restauro è stato reso possibile grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, con il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con la supervisione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per il Comune e la Provincia di Torino e l’impegno di tutti i congregati tra cui ricordiamo, all’epoca dei restauri l’allora prefetto Lorenzo Masetta e vicepresidente Luigi Pasqua e gli attuali vice prefetto Silvana Govich, segretario Antonio Spadaccini, prefetto di sacrestia Giuseppe Orsi.

La visita alla Cappella dei Mercanti lascia senza parole per la magnificenza delle decorazioni e dell’abbondanza di elementi dorati. Prima di attraversare il portone di via Garibaldi, è difficile immaginare l’esistenza di questo tesoro, che accoglie i visitatori come un prezioso scrigno nascosto. Per il restauro, gli esperti hanno inizialmente eliminato gli effetti dei due interventi di restauro avvenuti nei secoli precedenti, che avevano reso opache le pitture, ma oggi sono rinate con i loro colori originali. La Cantoria in legno è adornata con pannelli intagliati e dorati realizzati con la tecnica del guazzo; per riportarli al loro antico splendore, è stato necessario un intervento profondo per rimuovere la gommalacca che li copriva. Per quanto riguarda la copertura a tempera, è stata ripristinata la monocromia del XVIII secolo, che si trova su gran parte dell’organo, un’opera dei fratelli Conconi risalente alla metà del Settecento.

Questo edificio religioso, eretto alla fine del XVII secolo come luogo di riunione e di preghiera per la Congregazione dei Banchieri, dei Negozianti e dei Mercanti, è considerato un autentico gioiello del Barocco italiano. Nel corso dei secoli, ha subìto diversi danni, compresi quelli causati dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, finalmente, le pareti adornate da dipinti su tela, la cantoria, le sculture lignee e il soffitto affrescato dal Legnino sono stati restituiti al loro antico splendore originale.

Per approfondire:

https://cappelladeibanchieriemercanti.blogspot.com/

https://www.museotorino.it/view/s/f8eb7d9d3a5a4a23b7edd92842a25faa

 

cappella mercanti

Piero Luigi Carcerano intervista Cleto Munari in diretta radio

Una intervista curata dall’Architetto Piero Carcerano davvero esclusiva, dove avrete il piacere di scoprire la storia artistica e creativa di Cleto Munari, nonché la sua visione sulla moda e il design. Il professor Liborio Termine, famoso critico cinematografico e docente presso l’Università di Torino, ci aiuterà a esplorare l’universo creativo di Munari, dove la bellezza è sempre il progetto, intendendo la ricerca e l’espressione della verità che si trova al di fuori dei protocolli del genere in cui si inserisce.

La conversazione si è snodata in un racconto coinvolgente e emozionante sulle esperienze professionali e umane del nostro ospite, dalle prime prove in campo artistico di Munari fino alla  attuale posizione di rilievo nel mondo del design e della cultura italiana. Una parte importante dell’intervista riguarda la passione di Munari per la moda, il suo atteggiamento irriverente verso le “regole” del settore e il suo desiderio di trasmettere emotività attraverso i suoi progetti.

Il prof. Liborio Termine ha sottolineato l’approccio di Cleto Munari all’estetica, evidenziando il significato e il valore dell’arte e della bellezza. Tra i temi toccati l’approccio multidisciplinare di Cleto nella realizzazione delle sue creazioni che mettono in  relazione il valore dell’opera d’arte come veicolo di ulteriore creatività, e la capacità dell’arte di “tenere insieme” le diverse sfere della vita umana che nel tempo rimodellano la creatività.

La conversazione si è incentrata sulla storia artistica e creativa di Munari, dalla sua prima esperienza in campo artistico fino alla sua posizione di rilievo nel mondo del design e della cultura italiana. In particolare, è stato esplorato l’approccio di Munari a una visione irriverente e innovativa del design e ai modi elaborati per trasmettere emozioni attraverso  i suoi progetti.

La trascrizione dell’intervista è disponibile a questo link

 

 

Ricodiamo che la biografia di Cleto Munari è disponibile sul sito  www.antennauno.com nella sezione blog, dove potrete trovare tutte le sue opere e molte anticipazioni sulle prossime trasmissioni. Grazie ancora per averci seguito e grazie mille ai nostri ascoltatori.

Piero Luigi Carcerano: lo spazio architettonico come esperienza sensoriale

 

di Veronica Presti

 

Piero Luigi Carcerano è un architetto e designer italiano con una vasta esperienza professionale in ambito nazionale ed internazionale: in un recente articolo pubblicato su Interiorissimi, rivista internazionale di Architettura e Design, ha affronteremo un tema caro a chi intenda esplorare lo spazio architettonico, esaminando gli aspetti teorici legati agli spazi fisici, con l’obiettivo ultimo di approfondire la comprensione dei rapporti tra architettura ed esperienza percettiva.

La relazione tra spazio fisico e spazio astratto: complessità e astrazione nella percezione dell’uomo

Attraverso la formulazione di teorie matematiche e geometriche che descrivono lo spazio astratto, spiega l’architetto Carcerano,  l’umanità ha creato un universo cognitivo separato dalla sua esperienza concreta e diretta dello spazio fisico, privando i rapporti dell’uomo con l’ambiente di alcuni aspetti emotivi e sensoriali, tuttavia le teorie astratte, rappresentano un tentativo di quantificare e definire la nostra relazione con lo spazio in termini comprensibili e utili.

La relazione dell’uomo con lo spazio ha radici esistenziali, gli individui cercano di instaurare un equilibrio dinamico con l’ambiente e il concetto di spazio è parte integrante di ogni orientamento dell’uomo.

Lo spazio architettonico ha una sua percezione temporale: una relazione tra architettura, cultura e tecnologia nel corso del tempo

Gli spazi architettonici hanno sempre avuto un ruolo centrale nella vita degli esseri umani. Il dualismo tra l’uomo e lo spazio è infatti un elemento essenziale per comprendere appieno l’architettura e la sua evoluzione nel tempo.
L’architettura e lo spazio sono strettamente legati alla percezione temporale dell’uomo. Sebbene gli spazi architettonici siano definiti e immutabili nelle loro dimensioni spaziali, la quarta dimensione, ovvero il tempo, è un elemento essenziale per comprendere appieno l’architettura e la sua relazione con l’ambiente che nel tempo si relaziona con modalità culturali e che mutano.

I progetti architettonici, i disegni, i dipinti, e la fotografia possono costituire strumenti importanti per comprendere come uno spazio architettonico, benché nella sua forma architettonica e urbana non cambi, si modifichi nel tempo in funzione dei mutamenti degli usi e costumi delle persone, dei cambiamenti tecnologici e dell’evoluzione delle comunicazioni.

La quarta dimensione, il tempo è un elemento fondamentale nella relazione tra l’uomo e lo spazio architettonico.
La percezione che l’osservatore ha dello spazio è legata al movimento attraverso cui lo attraversa, diventando il punto di riferimento di un sistema che viene percepito sotto forma di relazioni e distanze con gli altri elementi della scena.

Architettura e percezione visiva: l’importanza del tempo e della fotografia nella comprensione degli spazi architettonici

La percezione dell’uomo dello spazio non è solo una questione visiva, ma è strettamente legata alla dimensione del tempo e alla sua esperienza pregressa dello stesso spazio e della percezione visiva dell’uomo e della psicologia della visione.

La fotografia ha permesso una diversa valutazione della realtà rispetto a quella fornita dal disegno, è infatti strumento capace di fornire un certo grado di oggettività e movimento, consentendo di approfondire il meccanismo percettivo proprio del fruitore di uno spazio.

La fotografia, ci consente di vedere il mondo con occhi diversi e di acquisire nuove conoscenze sulla relazione tra spazio e percezione. Ma ciò che rende la fotografia ancora più interessante, è la sua capacità di fermare il tempo e di creare immagini che diventano testimonianze storiche e culturali di un determinato periodo.

L’articolo completo è consultabile a questo link

 

Corso di dizione a Torino? Quali sono i migliori?

La dizione è un aspetto fondamentale per coloro che lavorano nel mondo della comunicazione. Nella conduzione radiofonica, la capacità di pronunciare correttamente le parole e di modulare la propria voce è cruciale per trasmettere il messaggio in modo chiaro ed efficace.

Un corso di dizione può essere un’opzione molto vantaggiosa per migliorare le proprie abilità nella conduzione radiofonica. Durante un tale corso, gli studenti apprendono le basi della pronuncia corretta delle parole, imparano a modulare la voce in modo adeguato e a migliorare la loro intonazione. Inoltre, acquisiscono la capacità di utilizzare pause e inflessioni vocali per sottolineare i punti salienti del loro messaggio.

Uno dei maggiori vantaggi di un corso di dizione per la conduzione radiofonica è che aiuta gli studenti a sviluppare una maggiore consapevolezza della propria voce. Questo aiuta a riconoscere i propri difetti vocali e a correggerli. Ad esempio, possono apprendere come evitare di mormorare o parlare troppo rapidamente, o di avere un tono di voce monotono o poco interessante.

Un corso di dizione può anche contribuire ad ampliare la conoscenza della lingua italiana degli studenti. Ciò è particolarmente rilevante per chi lavora nella radio, poiché il pubblico si aspetta che il conduttore sia in grado di parlare in modo fluente e preciso. Grazie a un corso di dizione, gli studenti possono migliorare la loro grammatica, espandere il loro vocabolario e apprendere la pronuncia corretta di parole difficili.

Un altro vantaggio del corso di dizione per la conduzione radiofonica è che aiuta gli studenti a gestire il tempo in modo più efficace. La radio richiede rapidità, e il conduttore deve trasmettere il proprio messaggio in modo chiaro e conciso. Un corso di dizione può aiutare gli studenti a imparare a parlare in modo efficace senza sprechi di tempo o divagazioni.

Infine, un corso di dizione può aiutare gli studenti a sviluppare la propria personalità e stile comunicativo. Ogni conduttore ha il proprio modo di parlare e di trasmettere il proprio messaggio, e un corso di dizione può aiutare gli studenti a trovare il loro stile e a svilupparlo in modo efficace. Ad esempio, un conduttore può imparare a utilizzare il tono giusto per creare un’atmosfera di suspense o di divertimento, o a utilizzare le pause per creare effetti drammatici.

In sintesi, un corso di dizione è un’importante risorsa per chiunque voglia lavorare nella conduzione radiofonica. Questo tipo di corso può aiutare gli studenti a migliorare la loro pronuncia, modulazione vocale, gestione del tempo e sviluppo dello stile comunicativo. Grazie a un corso di dizione, si possono acquisire importanti competenze nella conduzione radiofonica. ridurre l’accento per comunicare in modo più efficace e professionale.

Gestione dell’ansia: parlare in pubblico può essere stressante e generare ansia, ma un corso di dizione può aiutare gli studenti a gestire questa ansia e a sentirsi più a proprio agio nel parlare in pubblico.

Inoltre, un corso di dizione può anche insegnare tecniche di recitazione e di interpretazione, utili per chi desidera intraprendere una carriera di attore o di doppiatore.

In generale, un corso di dizione può essere utile per chiunque desideri comunicare in modo più efficace e professionale. Attraverso esercizi specifici, gli studenti possono sviluppare le proprie abilità di pronuncia, articolazione e modulazione della voce, migliorando la propria dizione e la propria capacità di comunicare in modo chiaro ed espressivo.re stressante e generare ansia, ma un corso di dizione può aiutare gli studenti a gestire questa ansia e a sentirsi più a proprio agio nel parlare in pubblico.

Inoltre, un corso di dizione può anche insegnare tecniche di recitazione e di interpretazione, utili per chi desidera intraprendere una carriera di attore o di doppiatore.

In generale, un corso di dizione può essere utile per chiunque desideri comunicare in modo più efficace e professionale. Attraverso esercizi specifici, gli studenti possono sviluppare le proprie abilità di pronuncia, articolazione e modulazione della voce, migliorando la propria dizione e la propria capacità di comunicare in modo chiaro ed espressivo.