Il piano di E-government 2012 del Governo

Via Vittorio Pasteris

Berlusconi e Brunetta, hanno presentato oggi il Piano E-Government 2012.

La sintesi del piano.

Per leggere la versione estesa del progetto: parte primaparte seconda

Un nuovo modello per lo sviluppo dell'e-government

Inclusione, cooperazione, programmazione negoziata, riuso sono le nuove parole d’ordine per l’innovazione della Pubblica Amministrazione. Se ne è discusso oggi a Torino, in occasione del convegno nazionale “Strategie locali per l’e-government”, promosso dalla Regione Piemonte e organizzato dal CSI-Piemonte e dal Centro Regionale di Competenza per l’e-government e la Società dell’Informazione.

Si tratta di temi chiave per il futuro della PA digitale italiana, che su iniziativa della senatrice Beatrice Magnolfi (Sottosegretario per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione) sono stati approfonditi pubblicamente per la prima volta proprio in Piemonte, una delle Regioni più attive in questo senso a livello nazionale.

Due gli obiettivi dell’appuntamento: proporre un nuovo momento di confronto sul modello di governance cooperativa e dare voce ad alcune fra le più significative esperienze di cooperazione interregionale. Per ottenere una reale innovazione del settore, infatti, occorrono non solo nuovi assetti organizzativi e di programmazione, ma anche rapporti forti fra le istituzioni e una visione comune di politiche e strategie a livello nazionale, regionale e locale.

Per discuterne sono intervenuti alcuni dei rappresentanti degli Enti protagonisti dell’innovazione della PA centrale e locale: oltre alla senatrice Beatrice Magnolfi, Andrea Bairati (Assessore all’Innovazione della Regione Piemonte), Alessandra Speranza (Assessore al Sistema Informativo della Provincia di Torino), Nicola Melideo (Responsabile Area Innovazione per le Regioni e gli Enti Locali del CNIPA) e Renzo Rovaris (Direttore Generale del CSI-Piemonte).

Al convegno hanno partecipato inoltre realtà del “Sistema Nord-Ovest” come le Regioni Liguria e Valle d’Aosta, che stanno per sottoscrivere con il Piemonte una convenzione per la condivisione di esperienze e soluzioni finalizzate al potenziamento della Società dell’Informazione e dell’e-government nei relativi territori.
Compito delle Regioni Sardegna ed Emilia Romagna, invece, è stato quello di illustrare le iniziative avviate rispettivamente per il riuso di alcune componenti del Sistema Informativo Agricolo piemontese e per facilitare il processo di decentramento catastale e di pianificazione e gestione amministrativa e fiscale del territorio (progetto “Sigma Ter”). Senza dimenticare l’accordo siglato fra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna per lo sviluppo di politiche sulla ricerca e l’innovazione.

Il convegno ha offerto infine l’occasione di approfondire i temi del “Riuso” e delle “ALI – Alleanze Locali per l’Innovazione”, le due azioni di sistema introdotte con la seconda fase dell’e-government e incentrate rispettivamente sulla diffusione territoriale dei servizi per cittadini e imprese e sull’inclusione dei piccoli Comuni nell’attuazione
dell’e-government. Due approcci sui quali il Governo ha deciso di continuare a investire, come elementi essenziali del modello cooperativo che si va delineando.

«L’iniziativa della Regione Piemonte – ha dichiarato la Senatrice Magnolfi– è la prima occasione per parlare dei contenuti del “Progetto Paese – Patto per l’Attuazione del Sistema Nazionale di e-government nelle Regioni e negli Enti Locali”. Si tratta di un disegno fondato su un modello cooperativo, per una “riforma sostanziale” della Pubblica Amministrazione. Non solo informatizzazione degli uffici e dei servizi, ma utilizzo
intelligente e sistematico delle tecnologie ICT, come leva per ripensare interamente l’organizzazione dei processi amministrativi, rendendoli più semplici, più efficaci, meno costosi e capaci di generare servizi di qualità».

«Le tecnologie di nuova generazione che stanno dando luogo in tutti i paesi avanzati al “Ciclo della convergenza digitale” – ha concluso la Senatrice Magnolfi – possono diventare anche gli strumenti di una nuova “convergenza istituzionale”, fondata sulla matrice culturale della Rete e sul principio della cooperazione/condivisione che è alla base della società della conoscenza».

«Sui temi dell’e-government – ha sottolineato l’Assessore Bairati – la collaborazione interregionale è essenziale, per favorire la diffusione di soluzioni innovative che riguardano i processi amministrativi e per promuovere la condivisione di pratiche ed esperienze nell’utilizzo delle ICT per l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese. Per la prima volta, proprio in Piemonte, vengono trattati alcuni dei punti più significativi
per il futuro della PA digitale: dal concetto di “riuso” alla cooperazione fra istituzioni diverse». «Sono tematiche su cui il Piemonte è in prima fila», ha aggiunto Bairati.

«In Italia abbiamo adottato per primi un’innovativa strategia di politica industriale pubblica con l’utilizzo della Piattaforma di Gestione Documentale, un prodotto informatico open source in grado di gestire, archiviare e condividere la documentazione elettronica delle Amministrazioni Piemontesi. Grazie a questo progetto agiremo su quattro assi di intervento: la collaborazione fra Enti pubblici e mondo accademico, la dematerializzazione e semplificazione dei processi amministrativi,
l’utilizzo di soluzioni e tecnologie open source e il sostegno alla crescita delle imprese ICT piemontesi».