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Categoria: Raccontare
La WebRadioAteneiPiemonte segue l'Universiade invernale
Nasce da un’idea dell’Assessorato regionale all’Innovazione e si chiama W.R.A.P. che sta per Web Radio Atenei Piemontesi. La finalità è fornire strumenti tecnologici che possano permettere alle realtà radiofoniche piemontesi di aggregarsi per produrre nuovi modi di agire e interagire grazie alla banda larga.
Nascono così le AZIONI DI WEB RADIO di W.R.A.P. in cui, in pieno spirito di condivisione della conoscenza, redazioni radiofoniche diverse e di diverse aree territoriali, si uniscono e danno vita ad un’unica radio condividendo studi, attrezzature, palinsesti ed esperienze.
Cura la parte tecnica e tecnologia la Regione Piemonte attraverso il Consorzio TOP-IX che mette a disposizione uno spazio per lo sviluppo di nuovi strumenti e per la sperimentazione di nuovi modelli.
Le azioni di W.R.A.P. hanno una valenza formativa importante: sono occasioni in cui gli studenti degli atenei possono confrontarsi con la vera pratica radiofonica e redazionale realizzando interviste, collegamenti in studio, pianificazione di palinsesto durante eventi e manifestazioni sempre dense di avvenimenti e notizie.
Infatti se le AZIONI DI WEB RADIO di W.R.A.P. del 2006 sono state dense ed emozionanti, il 2007 si apre con un appuntamento di tutto rispetto: le Universiadi invernali.
Il Palazzetto Aldo Moro ospita Casa Universiade, il grande laboratorio creativo allestito dalla Regione Piemonte per presentare il mondo universitario piemontese, in cui è collocata W.R.A.P. La redazione commenterà i momenti più significativi di questi 10 giorni che ci aspettano, osservando tutto dalla finestra che W.R.A.P. apre su Casa Universiade: in diretta tutti i giorni dalle 10 alle 19 su www.studyinpiemonte.it/wrap
ToShare Piemonte Share Festival, alla 3° edizione, ospiterà una mostra, conferenze, incontri, tavole rotonde, workshop e performance. Levento assume la dimensione di un soft-rave (una versione addolcita di un rave) o un party collettivo in cui la magia del happening crea unatmosfera di festa e di divertimento, di scambio creativo a livelli diversi di coinvolgimento del pubblico: artistico, ludico, dance, culturale, conviviale.L’ingresso a tutta la manifestazione è totalmente gratuito e le conferenze saranno in italiano e inglese.
Il tema del 2007 è Digital Affinity/communities now, un tema trasversale che influenza i contenuti del Festival, dalle conferenze alle performance, attraverso un sampler, una campionatura delle espressioni creative applicate alle tecnologie digitali (arte, musica, performance, installazioni interattive, animazione 3D, software art).
Il tema sarà sviluppato attraverso la presentazione dei meccanismi che regolano le Community allinterno del processo creativo e innovativo, con incontri e tavole rotonde.
Le Community sono oggi sono uno dei paradigmi che guidano la trasformazione, che consentono alla collettività di entrare pienamente nellepoca della conoscenza e dellinformazione; le Community sono dei moltiplicatori di intelligenze, perché danno valore alle competenze individuali e diventano motore di crescita per la società.
Le comunità quindi non sono solo nuove forme di aggregazione, ma un modo di essere e di vivere, un progetto collettivo e umanitario, una cultura che connette oggi un miliardo e 80 milioni di persone. I legami tra queste persone non sono più solo geografici o famigliari, ma ispirati da affinità culturali, ideologiche e politiche.
Inaugurazione Martedì 23 gennaio ore 18:00
Da mercoledì 24 a domenica 28 gennaio 2007
Accademia Albertina di Belle Arti
Mercoledì, giovedì, venerdì dalle 10.00 – 20.00
Sabato e domenica dalle 14.00 – 20.00
Da La Stampa del 10 gennaio 2007
Dopo anni di incertezza sulle prospettive economiche dellItalia, il 2006 si è chiuso su segnali di ripresa, al punto che, nella conferenza stampa di fine anno, Romano Prodi ha creduto di poter consegnare al passato il lungo dibattito sul declino che ha accompagnato il confronto sulle misure di politica economica.
Ma quali sono i caratteri della ripresa economica in atto? E soprattutto si tratta di un fenomeno congiunturale, destinato a esaurirsi nel breve termine, o esso ha radici strutturali?
Alcuni spunti di riflessione vengono dai dati che lUfficio Studi dellUnione Industriale di Torino sta per diffondere e che aiutano a comprendere i cambiamenti avvenuti nel tessuto produttivo. Va subito detto che leconomia torinese ha chiuso lanno con un aumento del prodotto interno lordo stimabile in un 2-2,2 per cento a livello provinciale, un valore dunque superiore alla media nazionale. Un effetto delle Olimpiadi, si dirà, in linea col fatto che il sistema economico locale si è retto, in annate grigie come il 2004 e il 2005, sul settore delle costruzioni, impegnato a portare a termine le opere in programma per i Giochi invernali.
Non è così: a trainare la ripresa è stato un motore tradizionale come lindustria manifatturiera, che ha rilanciato investimenti ed esportazioni. Per quanto riguarda i primi, si è registrata uninversione di tendenza: gli investimenti sono infatti cresciuti di oltre il 3 per cento, dopo la contrazione del 2005 e lincremento molto modesto degli anni precedenti. Le esportazioni sono salite del 6,3 per cento, mettendo fine a un lungo periodo tuttaltro che positivo. Lindicatore più significativo riguarda i mercati emergenti, ma il risultato appare apprezzabile anche sui mercati tradizionali come l’Europa.
Merito del rilancio della Fiat, allora? Certo la ripresa del maggiore protagonista delleconomia locale di Torino ha avuto il suo peso, ma non tutto quello che è avvenuto nel 2006 è ascrivibile allazione di recupero della grande impresa.
Gli indicatori economici non permettono sempre di intravedere il lavorìo che si è compiuto nel profondo del sistema delle imprese: il 2006, da questo punto di vista, rappresenta il momento di svolta rispetto alla prolungata fase di stasi avviatasi nel 2001.
Ne sono state artefici imprese che, magari senza conquistare la scena pubblica, hanno dato prova di uneccellente capacità di sviluppo.
Quando si farà un bilancio di questo inizio del Ventunesimo secolo, si dovranno ricordare le sigle e i marchi di aziende come la Seven che, incorporando la Invicta, si è aggiudicato un ruolo di leader nella produzione di zainetti, o come Azimut, nella fabbricazione di barche di prestigio, o come Prima Industrie, allavanguardia nelle tecnologie di taglio dei metalli mediante laser.
Ma si dovranno altresì citare la F.M.T., leader nella meccanica strumentale, o la Bitron, che opera nell’ambito della meccatronica. E ancora sta emergendo un’«azienda cervello» come la Spea, che realizza macchinari per testare i microchip.
Nellinsieme, si delinea il profilo di una Torino neoindustriale che si organizza a sua volta attorno alla novità dellultimo decennio, enfatizzata dalle ricerche di Mediobanca e Unioncamere: larcipelago in espansione delle medie imprese, le «multinazionali di nicchia» che rappresentano lattore innovativo e dinamico del nostro sistema economico.
In questo senso, un altro degli elementi di originalità da registrare è costituito dal processo di convergenza in atto fra i sistemi del Nord Ovest e del Nord Est, avvicinati oggi dal ruolo di punta che esercitano le medie imprese e che rende meno divaricati del passato due assetti produttivi a lungo contrapposti nei loro assi portanti.
Questa ricognizione autorizza a ritenere – come mostra l’analisi congiunturale dellUnione Industriale – che il potenziale di sviluppo dellindustria torinese potrà essere mantenuto anche nel 2007, seppure con un tasso di crescita un po inferiore allanno passato. Al di là delle cifre, tutto lascia pensare che l’industria torinese proseguirà nella propria metamorfosi, fino ad approdare alla stabilità di un nuovo assetto.
ICT e Sviluppo Economico del Piemonte: Quali relazioni?
Il 7 dicembre 2006, l’Osservatorio ICT Piemonte organizza la Tavola Rotonda su:
ICT e Sviluppo Economico del Piemonte: Quali relazioni?
I temi di discussione prenderanno in considerazione il rapporto tra le ICT e l’economia regionale. L’attenzione sarà rivolta agli aspetti economici della diffusione delle ICT e, in particolare, allanalisi della situazione del settore ICT nella regione piemontese. Si cercherà di evidenziare le criticità e le potenzialità che possono fare delle ICT un nuovo o, quanto meno, un vero e proprio settore propulsivo delleconomia regionale.
Presso l’IRES Piemonte, ore 14:30, Sala Conferenze, via Nizza 18, Torino.
La nonna del computer
Via Torino Scienza
Pochi sanno che la storia dell’informatica può essere fatta iniziare a Torino, esattamente 150 anni fa. Era la fine del 1840 e si svolgeva presso l’Accademia delle Scienze torinese il secondo congresso degli scienziati, o, come si diceva allora, dei “filosofi italiani”. Dall’Inghilterra arrivò anche il matematico Charles Babbage, oggi considerato il primo informatico della storia. Lo accompagnava un amico piemontese, Federico Prandi, che viveva in esilio a Londra, essendo stato condannato a morte per aver partecipato ai moti liberali del 1821, e che proprio in virtù della sua amicizia con Babbage aveva ricevuto uno speciale salvacondotto per un breve ritorno in patria. Più tardi Prandi sarà graziato e diverrà uno dei più attivi imprenditori del Regno.
Complexlab: big changes by little changes
ComplexLab è un Ambiente di Lavoro Collaborativo che facilita lo scambio e lo sviluppo di conoscenze tra persone che operano in organizzazioni complesse.
ComplexLab fornisce strumenti di visione e ascolto delle relazioni costitutive di realtà complesse quali aziende e organizzazioni umane e strumenti di intervento sulle relazioni per favorire una auto-organizzazione efficiente, creativa e innovativa.
ComplexLab opera in vista di una piena e consapevole integrazione tra attività
economico-produttive e scientifiche, per il benessere dei suoi operatori fisici e giuridici.
Il nobel dimenticato
Da quando fu insignito del premio Nobel cento anni fa (il primo a un italiano), la sua fama è stata offuscata da una grande sconfitta scientifica: quella della teoria del neurone. Ma l’opera di Golgi è stata fondamentale per la storia della biologia.
E’ assai probabile che uno studente di medicina o di biologia di fronte a termini quali “complesso di Golgi” o “apparato di Golgi” non abbia la più pallida idea che si stia facendo riferimento al primo ricercatore italiano insignito di un premio Nobel per la medicina.
Lorganizzazione delle Olimpiadi Invernali ha rappresentato per Torino uno straordinario successo in termini di immagine e di risultati. Perché questo possa continuare, occorre però che la città si dimostri capace di mantener e un livello qualitativamente levato in ogni settore per affrontare le sfide di competitività nel confronto con altre realtà urbane.
Sono questi i temi indagati dal primo rapporto Benchmarking della competitività e della coesione urbana in Europa realizzato da EU-POLIS e SiTI, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, che sarà presentato e discusso il prossimo 24 novembre presso il Centro Congressi Torino Incontra.
Per partecipare ai lavori, è gradita una segnalazione.
Per informazioni e iscrizioni si può contattare EU-POLIS, tel.011.5647402, [email protected]
Torino lascia il segno
La Fondazione Eni Enrico Mattei, con il patrocinio della Provincia di Torino, presenta mercoledì 6 dicembre 2006 dalle ore 9.00 presso l’auditorium della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in Via Modane 16 i risultati del progetto ORME 2006, realizzato in collaborazione con Turismo Torino, grazie al contributo della Compagnia di San Paolo.
Obiettivo del progetto è la valorizzazione turistica di Torino e della sua area metropolitana,
attraverso la realizzazione di un piano di marketing turistico, inteso come strumento di
creazione dellimmagine, di promozione del luogo e della sua commercializzazione.
Linteresse dei soggetti coinvolti nel progetto ORME 2006 è giustificato dalla crescente
importanza che il turismo riveste per la diversificazione delleconomia di Torino. È questa
unopportunità che Torino sta cercando di cogliere, facendo leva sulleffetto catalizzatore e sul ritorno dimmagine offerti dai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006.
Al fine di suggerire azioni e strumenti per integrare le strategie di promozione turistica dei
diversi soggetti presenti sul territorio, è stata condotta unanalisi approfondita dellimmagine di Torino, così come viene percepita dai turisti e comunicata dai principali operatori. Sono stati inoltre effettuati un benchmarking internazionale, che ha consentito di posizionare Torino rispetto ad altre città europee competitor, e uno studio dei più importanti mercati turistici europei, in modo da evidenziare le opportunità che questi rappresentano per Torino.
Attraverso lelaborazione dei dati emersi da questionari somministrati ai turisti tra agosto 2005 e agosto 2006, il gruppo di ricerca ha elaborato un’analisi della città di Torino, che evidenzia i punti di forza e di debolezza e allo stesso tempo individua le opportunità e le minacce future, per lo sviluppo e la valorizzazione turistica della città.
A supporto dellattività di ricerca è stato realizzato il sito web www.blogtorino.com, il primo
blog sulla Torino turistica. BlogTorino, progettato con la stessa filosofia dei weblog, consente a chiunque abbia interesse verso Torino di reperire, commentare e pubblicare opinioni e recensioni su eventi, descrizioni di luoghi, racconti di esperienze reali e di emozioni vissute, lacui “genuinità e attendibilità” è garantita dal fatto che chi li ha scritti è una “persona comune” proprio come chi li sta leggendo.
Lefficacia del blog nel settore turistico è basata sullinterattività che lo strumento realizza e
sul passaparola come fonte di informazione credibile e controllabile dallutente. Il valore
aggiunto di www.blogtorino.com consiste dunque nella volontà di trasmettere unimmagine di Torino alternativa, in modo meno convenzionale rispetto a quanto fatto dai siti istituzionali. Allo stesso tempo, integra e supporta i siti di carattere informativo e promozionale già realizzati da altri soggetti attivi sul territorio.