Torino ospita soprattutto Traffic Free Festival: cinque giorni di eventi gratuiti che vanno dal cinema allarte, dalla letteratura alla musica. Chi non potrà seguire levento dal vivo, lo potrà fare in diretta streaming sul sito www.wipie.org o sul sito ufficiale del festival, dove «Tele Wi-pie traffic», una televisione creata ad hoc per documentare e rendere ancora più fruibile levento, trasmetterà da pomeriggio a sera i più importanti appuntamenti.
Questa moderna tecnologia è realizzata dal Programma Wi-pie, che, con il forte appoggio della Regione Piemonte, si propone di dotare in pochi anni tutto il territorio torinese di un sistema di connettività a banda larga diffuso e integrato a strumenti
tecnologici davanguardia.
Le due postazioni della televisione-web saranno il backstage del palcoscenico della Pellerina, dove si terranno i più importanti concerti, e i pomeriggi dei giardini reali con il
momento letterario.
Categoria: Raccontare
La cartolina di Robin Good dal festival dell'innovazione
Live Earth 7/7/07
Live Earth 7/7/07 è il grande concerto-evento di 24 ore pper difednere la terra e il clima che si terrà il 7 luglio contemporaneamente in 7 continenti.
Un evento che si preannuncia come un avvenimento mediatico globale senza precedenti che vedrà coinvolti, a livelo mondiale, i principali network radiofonici e televisivi oltre a siti Internet e canali tv online, quali NBC, BBC, Rede Globo Brasil, Fuji Television, Foxtel in Australia e in Italia La7 e MTV.
http://www.youtube.com/watch?v=DeRZL12SFJk
Su MTV Italia sarà possibile assistere all’intera diretta di 24 ore del concerto che si aprirà a Sydney e si chiuderà nel New Jersey negli Stati Uniti.
Durante la giornata del 7 luglio, anche su LA7 si potrà seguire l’evento grazie a finestre con collegamenti dai vari concerti oltre a servizi dedicati alla manifestazione. .
Le esibizioni musicali dal vivo di Live Earth 7/7/07 si prevede coinvolgeranno più di 100 artisti sui diversi palchi delle varie città del mondo e verranno seguite da oltre 2 miliardi di spettatori. L’evento è promosso dall’organizzazione Live Earth che, insieme ad altre Ong, Associazioni e Governi, chiede attenzione nei confronti dei cambiamenti climatici e quindi azioni concrete per proteggere il pianeta Terra.
Con Live Earth 7/7/07 prenderà avvio anche una campagna a sostegno di questi temi che prevede un impegno e una sensibilizzazione costante per i prossimi anni.
L’ex vice presidente degli Stati Unti Al Gore, ora Presidente dell’Associazione “Alliance for Climate Protection”, è il principale partner e sostenitore di Live Earth e del concerto 7/7/07.
Ad oggi sono state confermate le seguenti sedi per i concerti: il Giants Stadium nel New Jersey, il Wembley Stadium a Londra, l’Aussie Stadium a Sydney, la spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, il Cradle of Humankind a Johannesburg, il Makuhari Messe a Tokyo e l’Hamburg Arena ad Amburgo. Ancora da definire, invece, le location dei concerti di Shanghai e Istanbul.
Madonna, Bon Jovi, Genesis, The Police, Sheryl Crow, Linkin Park, Black Eyed Peas, Foo Fighters, Fall Out Boy, Duran Duran, Red Hot Chili Peppers, Kanye West, Beastie Boys, Smashing Pumpkins sono solo alcuni degli artisti che hanno già aderito a Live Earth 7/7/07.
Il caso Open Reply
Regione Piemonte ha recentemente avviato un progetto denominato Open Innovation per diffondere conoscenza e utilizzo dell'open source nelle imprese come leva di nuovo business e ha organizzato un ciclo di seminari dedicati ad approfondire e analizzare i diversi modelli di business. Il primo seminario verterà sul cosiddetto Commercial Enhancement Model, martedi' 10 luglio, ore 17.30, Sala Torino, Unione Industriale di Torino.
110 sere: la radio che si muove
110, videowebradio e community dell’Università di Torino, esce per la prima volta dagli studi di Via Verdi. 110 propone una fresca, iniziativa a tutti coloro che hanno idee, progetti in evoluzione e sono alla ricerca di nuovi canali di espressione.
Dall’aperitivo agli incontri by night, 110 sere ci trascinerà in un universo insolito ed originale, negli spazi più amati e ricercati della movida torinese.
Due sere a settimana, dalle otto a mezzanotte, un ricco ed estroso assortimento di musica e non solo: personaggi stravaganti, artisti, v-dj’s, musicisti, videoperformances, ballerini, funamboli e saltimbanchi, aspiranti attori o affermate star… siamo alla ricerca di intuizioni e spunti alternativi…
Fiat 500 ieri e oggi
Il giornalismo dell'innovazione
Esiste un filone di ricerca sul giornalismo dell’innovazione. Il problema che propongo è semplice. Che cosa distingue il giornalismo dell’innovazione dal giornalismo tout court? La materia, si dirà. Ma questa materia ha delle implicazioni metodologiche molto importanti.
Perché se c’è qualcosa che distingue il lavoro giornalistico non è certo la tessera professionale o l’appartenenza a un giornale. È piuttosto la dedizione all’informazione con un preciso metodo caratterizzato da:
1. Servizio al pubblico (l’informazione è orientata all’interesse del pubblico, mentre la comunicazione è orientata all’interesse delle fonti, imho).
2. Prassi metodologica organizzata intorno all’ascolto critico delle fonti e alla verifica dei fatti.
3. Ricerca sulla struttura del linguaggio per migliorare costantemente la fruibilità dell’informazione in funzione dell’evoluzione dei media.
Nel caso del giornalismo dell’innovazione, il metodo giornalistico subisce necessariamente un’evoluzione. Perché in questo caso la verifica dei fatti serve a chiarire quanto siano attendibili i fatti accertati ma non basta a stabilire che un fatto appartenga al dominio dell’innovazione. La verifica che un fatto sia effettivamente un’innovazione non può che essere spostata nel futuro. Dunque, mentre è verificabile un fatto non è verificabile che quel fatto sia un’innovazione se non aspettando di vederne le conseguenze. Un’innovazione infatti non è solo una cosa nuova: è una cosa nuova che deve rispondere in modo nuovo a un problema specifico. Ma se non funziona per qualche motivo non è un’innovazione ma un fiasco.
Il giornalismo dell’innovazione deve dunque sviluppare un metodo specifico per decidere se un fatto vada annoverato nel campo dell’innovazione. Deve in sostanza prevederne le conseguenze.
Ci sono metodi buoni e meno buoni:
1. Si sceglie di stare con i frame dominanti. Dunque si decide che un fatto è innovazione se viene considerato tale dalla maggioranza degli osservatori e dagli altri media. Questo metodo presenta gravi difetti. Determina delle mode interpretative che portano a distorsioni gravi, come nel caso della bolla speculativa del 1998-2000.
2. Ci si limita a selezionare i fatti più importanti tra quelli che la comunicazione indica come innovativi. Il lavoro è orientato solo alla selezione e alla scelta delle fonti più importanti o credibili. Questo metodo offre alle aziende alle organizzazioni più importanti un potere immenso. Per esempio rende possibile che un fatto comunicato dal Mit o dalla Microsoft o da Nature appaia più importante per il giornalismo dell’innovazione rispetto a un fatto comunicato da un’università meno nota, un’azienda meno potente, una rivista meno importante. Le conseguenze possono essere altrettanto gravi.
3. Chi fa giornalismo dell’innovazione ha una sua struttura di ricerca, sviluppo e innovazione. In questo modo prova le novità che si presentano all’attenzione e riesce a distinguere attraverso la partecipazione all’ecosistema dell’innvovazione i fatti più rilevanti da quelli meno rilevanti, indipendentemente dalla fonte e dalla moda. Questo metodo appare nettamente il più efficace.
Scegliere il terzo metodo significa partecipare alla comunità degli innovatori. Significa elaborare una propria competenza pratica e su questa costruire un approccio critico. La partecipazione a diversi network di innovatori e a diversi progetti innovativi diventa in questo caso determinante. Il giornalismo dell’innovazione ha dunque bisogno di appoggiarsi a una struttura che unisce la competenza giornalistica a quella della ricerca e sviluppo. Un giornale dell’innovazione che alimenti un suo “laboratorio” può nel tempo diventare particolarmente efficace. Se sceglie questa strada, però, deve difendersi dalla tentazione dell’effetto nih: not invented here. Al di sotto di ogni giornalismo, specialmente del giornalismo dell’innovazione, l’umiltà e la passione del ricercatore sono elementi fondamentali per raggiungere il successo.
Cresce ancora la radio centodieciwebradio
In streaming audio e video, 24 ore su 24, 7 giorni a settimana 110 è la voce della comunità universitaria, favorisce lo scambio di idee, contenuti ed esperienze e valorizza la creatività incoraggiando la sperimentazione di linguaggi multimediali e lo sviluppo di nuove tecnologie.
110 è audio,video e parole, un laboratorio multimediale, strumento per tutti gli studenti dell’Ateneo torinese per sperimentare la contemporaneità. La linea editoriale affonda le proprie radici negli obiettivi istituzionali, dell’Università di Torino. Ricerca e didattica sono il fulcro su cui si muove la sperimentazione di linguaggi e nuovi media.
La programmazione di 110, ad alto contenuto internazionale, multiculturale e multimediale, è principalmente rivolta al mondo universitario degli studenti, dei docenti e del personale tecnico amministrativo dell’Ateneo e comprende tre grandi macro-aree: informazione, musica e creatività.
Parte la TV della Torino Valley
Iniziano le sperimentazioni pubbliche di Torino Valley TV , una Net-TV di comunità che utilizza la nuova piattaforma di Mogulus .
Torino Valley TV trasmetterà eventi, approfondimenti, informazioni, interviste e altro ancora sulla Torino Valley, sull’innovazione, sulla scienza e sulla tecnologia.
E’ anche stato aperto un forum per commenti o per proposte di filmati.
Se volete inserirla nei vostri bookmark
http://www.torinovalley.com/tv/
La città internazionale
ll convegno annuale della Rete delle Città Strategiche, organizzato insieme alla Città di Torino e all’Associazione Torino Internazionale con il sostegno di Intesa Sanpaolo, affronta il tema del profilo internazionale della città, portando l’attenzione su due argomenti specifici: la realizzazione di grandi eventi come occasioni di sviluppo del territorio e le strategie internazionali delle città come fattore di alleanze e competitività.
Si tratta di un’occasione per confrontare esperienze italiane e straniere, mettendo sul tavolo scenari plausibili e scelte auspicabili per una stagione in cui il confronto fra gli operatori può fare la differenza nell’efficacia con cui si progetta lo sviluppo della nuova città e della nuova economia.
Venerdì 29 Giugno 2007, ore 9.30-17.30
Centro Congressi Torino Incontra, Sala Cavour
via Nino Costa 8 – Torino
Programma
ore 9.30 Registrazione
ore 10.00 Saluto
Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino e Presidente Rete Città Strategiche
ore 10.15 Città, creatività e complessità
Cristiano Antonelli, Università di Torino
ore 10.45
FOCUS UNO: Grandi eventi. Occasioni per il rilancio delle città.
Introduce
Piervincenzo Bondonio, Università di Torino e Centro Ricerche Eventi Olimpiadi
Esperienze:
Atene, Olimpiadi 2004
Lione, candidata Capitale Europea della Cultura 2013
Londra, Olimpiadi 2012
Napoli, candidata Forum Universale delle Culture 2013
Milano, candidata Expo 2015
Pesaro, Rossini Opera Festival
Saragozza, Expo 2008
Torino, Dalle Olimpiadi Invernali 2006 a Italia 150
Modera:
Fabio Rugge, Università di Pavia
ore 13.00 Buffet
ore 14.00
La banca come partner nei progetti infrastrutturali
Marcello Mentini, Business Unit Public Finance Intesa Sanpaolo
ore 14.30
FOCUS DUE: Alleanze e competitività. Strategie e politiche delle città.
Introduce:
Christian Lefèvre, Università Paris 8
Esperienze:
Barcellona; Bari; Budapest; Firenze; Genova; Torino; Parigi; Trento; Zlin.
Modera: Bruno Dente, IRS Milano
16.45 Conclusioni
Giuseppe Berta, Torino Internazionale