La Settimana Mondiale dell’Imprenditoria

L'Italia e' una delle 37 nazioni che partecipera' alla prima edizione della manifestazione mondiale  per la celebrazione dello spirito imprenditoriale. L'annuncio viene fatto ufficialmente a Londra alla manifestazione che vede la partecipazione di leader e imprenditori di varie nazioni. Luigi Orsi Carbone di First Generation Network (1GN) rappresentera' l'Italia alla manifestazione.

La Settimana Mondiale dell’Imprenditoria (Global Entrepreneurship Week – GEW) e' la manifestazione piu' grande al mondo per la celebrazione e la promozione della imprenditoria fra i giovani. Nella settimana che va dal 17 al 23 Novembre 2007, milioni di persone parteciperanno agli eventi organizzati da migliaia di organizzazioni in centinaia di citta' nel mondo. L'obbietivo e' quello di creare una nuova generazione d'imprenditori, inspirando le persone con attivita' che saranno svolte nelle classi, sul posto di lavoro e su Internet.
 
L'iniziativa ha il supporto di un gran numero di leader e imprenditori nel mondo:
 
"La settimana dell'Impresa e' un enorme successo in Gran Bretagna – con piu' di 5000 eventi in programma questa settimana. Dall'anno prossimo sara' legata a campagne di promozione dell'impresa nel mondo attraverso la Settimana Mondiale Dedicata a fare Impresa. Liberando la creativita' e le idee dei giovani in tutto il mondo, possiamo creare i prodotti e le imprese di successo del futuro”.
Gordon Brown, Primo Ministro Inglese
 
“I giovani sono impegnati nella creazione d'impresa in tutto il mondo, e utilizzano la loro creativita', ingenuita' ed energia per creare nuove aziende e risolvere problemi. Questo spirito imprenditoriale – che e' al centro della Settimana Mondiale Dedicata a Fare Impresa – e' una risorsa di valore inestimabile che il mondo deve utilizzare se vogliamo estendere i benefici della crescita economica a piu' persone nel mondo e risolvere le sfide complesse che stiamo fronteggiando tutti".
Carl Schramm, Presidente e CEO, Kauffman Foundation
 
 
Commentando l'iniziativa, Guido Corbetta, dell'Universita' Bocconi ha affermato: “Gli imprenditori sono persone che desiderano raggiungere risultati “challenging”: vogliono realizzare il proprio sogno! Il loro sogno non e' fare soldi. Vogliono creare nuovi prodotti o servizi e venderli a clienti soddisfatti e vogliono creare una comunita' all'interno e all'esterno della loro azienda. La Settimana Mondiale Dedicata a Fare Impresa e' un'opportunita' per molte persone di scoprire che e' possibile avere un sogno e realizzarlo”
Guido Corbetta – Direttore del Centro di Ricerca Enter, Universita' Bocconi
 
Commentando l'iniziativa, Alessandro Fracassi, Fondatore di Mutui Online ha affermato: "L'imprenditoria e' uno dei fattori piu' importanti per la crescita economica: incredibilmente, pero', in molte nazioni, i governi e le universita' fanno relativamente poco per lo sviluppo dell'imprenditoria fra le nuove generazioni. Credo che la visione della Settimana Mondiale Dedicata a Fare Impresa, di coinvolgere persone in nazioni e ruoli diversi, facendo conoscere e stimolando gli sforzi a livello locale, possa dare un notevole impulso."
Alessandro Fracassi – CEO Divisione BPO MutuiOnline Group
 
Commentando l'iniziativa, Marco Palombi, Fondatore di Splinderi ha affermato: "In un periodo di sviluppo tecnologico in accelerazione che sta cambiando l'innovazione nell'economia, nella cultura e nella societa', l'imprenditorialita' e' sempre piu' necessaria per tenere il passo del cambiamento. Le iniziative come la Settimana Mondiale Dedicata a Fare Impresa sono importanti per celebrare una nuova propensione al rischio fra le nuove generazioni."
Marco Palombi – Fondatore di Splinder
 
Ogni Nazione iniziera' ora a costruire una larga coalizione di partner allo scopo di organizzare una vera campagna dal basso fra un anno.

 http://www.unleashingideas.org/ 

Marchionne torinese dell'anno

La crescita di un paese è realizzata da tanti che compiono il proprio dovere quotidianamente, ma è anche guidata da alcuni uomini e donne che offrono un contributo speciale nel proprio settore di attività: l’economia, l’arte, la scienza o il sociale. Fra gli italiani che si sono distinti numerosi sono i torinesi, di nascita o di adozione.

 

A loro è dedicato il premio Il Torinese dell’Anno, che la Camera di commercio di Torino assegna, da trent’anni, a nome delle categorie produttive della provincia.

Alessandro Barberis e la Giunta della Camera di commercio di Torino hanno insignito Sergio Marchionne Amministratore delegato di Fiat del Premio Il Torinese dell´anno per l´anno 2006.

La motivazione dell'assegnazione
per le sue doti professionali di manager, ma anche per la sua straordinaria capacità di credere nel successo. Un manager che non insegna 'che cosa fare', ma che chiede alla squadra dei suoi collaboratori il coraggio di obiettivi ambiziosi, condividendo insieme a loro fatica, dedizione e impegno, valori tipici dell'operosità torinese. Un manager che ha contribuito a far appassionare i torinesi al destino della loro città e a rilanciare l'immagine di Torino nel mondo

Gli altri vincitori del premio 

Torino diventa Surfin Torino sul grande schermo

via Korazym.org

Torino, cosa è Torino? La città elegante ma trendy dei Giochi Olimpici che due miliardi di persone hanno visto in tv oppure la città grigia e industriale che ancora molti ricordano? A provare a raccontare, più che a rispondere, il dilemma ci sta provando un insospettabile: Boosta, il mitico tastierista nonché molto altro dei Susbonica, al secolo Davide Dileo. Con un film a metà tra il clip e il documentario, “Surfin’ Torino”, diretto insieme a Chiara Pacilli e prodotto da Raicinema. Un progetto importante, su cui Giancarlo Leone in persona ha puntato 100.000 euro, inaugurando così la produzione di documentari da parte della Rai (in questo caso in collaborazione con la Film Commission del Piemonte). Se il progetto-pilota su Torino avrà successo, infatti, l’idea è quella di dar vita ad una vera e propria serie di documentari sul cambiamento delle città italiane.

Il film, di cui in questi giorni si stanno terminando le riprese, parte con grandi ambizioni. Girato in alta definizione, anche se è pensato per essere distribuito soprattutto in home video, sarà pronto per fine estate: i festival di Venezia, Roma e Torino potrebbero vederlo proiettato su grande schermo, per poi probabilmente uscire in sala nelle principali città italiane. “Non sarà il classico documentario palloso”, scherza Boosta. E difatti ha tutta l’aria di non esserlo, perché una delle sue componenti principali sarà la musica: la storia, che vede come protagonista-conduttore lo stesso Boosta, dj nottambulo, si svolge nell’arco di una notte, dal tramonto all’alba, e tocca tutti quei luoghi che hanno fatto la storia di Torino e ne sono il simbolo.

Il trailer di Surfin Torino

La memoria va all’indietro, e riannoda i fili a partire dal 1977 per arrivare ad oggi: trent’anni di storia non solo torinese ma italiana che, come sottolineano Boosta e Chiara Pacilli, “affonda le sue radici nel terrorismo degli anni di piombo, nei grandi scioperi, nelle manifestazioni”, di cui ci saranno molte immagini d’archivio. Piazza San Carlo, per esempio, teatro delle più importanti manifestazioni e lotte degli anni Settanta e Ottanta, “oggi è diventato il salotto buono della città, dove prendere un caffè costa di più che in piazza San Marco a Venezia”, spiega Boosta. Ma era proprio in quella città che, pur svegliandosi e andando a dormire con la Fiat, dove prima e dopo una certa ora per strada non si trovava anima viva e che negli anni Ottanta divenne una capitali dell’eroina, già c’erano i germi per una rinascita.

“Già allora c’erano luoghi comuni e luoghi che stupiscono. Noi vogliamo raccontare questi ultimi, non dare un’immagine da cartolina della città. C’erano luci e ombre prima e ci sono anche oggi: la città dell’arte, della musica, del design, del nightclubbing è la stessa dei problemi di immigrazione e integrazione di San Salvario o dello spaccio del Tossic Park”. Continua Boosta: “Gli stessi Murazzi del Po sono l’emblema della città, il suo paradosso e la sua forza vitale: negli anni Ottanta erano solo grate dove la gente andava a comprarsi una birra o droga, eppure ci sono state persone che hanno deciso di fare apparentemente una cosa assurda, ossia aprire dei veri e propri locali lungo le sponde del fiume. Oggi non esiste un posto al mondo così: nell’arco di cinquecento metri hai i locali fighetti, i centri sociali, gli immigrati che spacciano, e i club dove si fa e si crea musica, arte”.

Le mille sfaccettature del cambiamento e della nuova identità della città sabauda vengono raccontate soprattutto da personaggi più o meno noti di Torino, che dj Boosta incontra nel suo girovagare nottambulo. Oltre a figure come operai dalla doppia vita, di giorno al tornio la sera pr nei club, ci sono tra gli altri Luciana Littizzetto, John Elkann, Davide Ferrario, gli Africa Unite, i Mau Mau, Ugo Nespolo, Cristina T. “Spesso le loro opinioni, i loro racconti, contrastano tra di loro, tratteggiando un ritratto della città in chiaro scuro – precisa la Pacilli – Alcuni criticano la scelta imposta dall’alto di riconvertire la città alla produzione culturale solo perché la cultura va di moda. Non ci sono però politici o figure istituzionali direttamente coinvolte nel documentario, ma emergono dalle riflessioni degli intervistati, perché abbiamo voluto ‘partire dal basso’, vedere come la gente percepisce la città e le possibilità che questa le offre come fruitori qualunque”. A tirare le somme sarà un “grande vecchio”, profondo conoscitore dell’animo torinese: lo scrittore Carlo Fruttero. “Gli sottoporremo questo nostro documentare la città cambiata alla fine delle riprese, e vedremo cosa dirà. Sarà il mio contralto, un filo rosso durante tutto il film”, aggiunge Boosta.

Altro fil rouge fortemente caratterizzante il documentario, che sarà di circa un’ora, è, immancabilmente, la musica: le trasmissioni di Radio Flash, una delle “storiche” radio libere, e le canzoni di tutti i gruppi a partire dal 1977 che hanno segnato la scena torinese sino ai giorni nostri, con inediti dello stesso Boosta e pezzi di giovani emergenti prodotti da Casa Sonica. Lo stile visivo e il montaggio, serrato, vitale, come una scossa elettrica o la presa di corrente che accende una chitarra, ne seguiranno i ritmi e le suggestioni.

Teqnopolis, i poli di competitività

Per la prima volta in Europa, il 28 novembre 2007  al Crowne Plaza Hotel di Milano, l'Italia ospiterà un importante evento che riunisce Poli di Competitività, Distretti Tecnologici e Parchi Scientifici allo scopo di favorire collaborazioni scientifiche, industriali e di business tra i centri di ricerca e le imprese italiane e francesi.

Teqnopolis è il primo forum internazionale dedicato ai poli di competitività francesi e ai distretti tecnologici e ai parchi scientifici italiani.

La manifestazione voluta e promossa dall'Ambasciata di Francia, coinvolge vari Ministeri Francesi e Italiani, Ubifrance (l'Agenzia Francese per l'Internazionalizzazione delle Imprese), OSEO (l'Agenzia Francese per Innovazione Tecnologica) ed è patrocinata da varie associazioni tra cui l'AFIRIT (l'Associazione Franco-Italiana per la Ricerca), l'ADITE (il Club dei Distretti Tecnologici) e l'APSTI (l'associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani).

Le conferenze
L'evento prevede una conferenza plenaria, workshops dedicati alle principali tematiche relative all'innovazione e atelier di presentazione dei poli di competitività francesi.
Confermata la partecipazione all'evento dei Ministri italiani Fabio Mussi (Università e Ricerca) e Luigi Nicolais (Riforme ed Innovazione nella Pubblica Amministrazione) e del Ministro francese dell'Industria e del Commercio Estero Hervé Novelli.

L'expo
Nell'arco della giornata sarà attiva un'area espositiva a disposizione di clusters e operatori francesi e italiani per presentare le loro eccellenze tecnologiche e favorire
business-meetings.

Teqno camp
Novità esclusiva saranno i Teqno'Camp, momenti di incontro che si ispirano alla filosofia del Barcamp, ovvero di una 'nonconferenza' collaborativa, che nasce dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambiente aperto e libero dove chiunque può "salire in cattedra", proporre un argomento e parlarne agli altri, con lo scopo di favorire lo scambio, l'incontro e il confronto.  

Il sito di Teqnopolis 

Il Sistema Ferroviario Metropolitano

Il 12 novembre convegno e tavola rotonda sul Sistema Ferroviario Metropolitano (SFM), il progetto di ampio respiro, nato su proposta della Regione Piemonte nel 1998, volto a potenziare il trasporto su ferro, sfruttando al meglio gli interventi in corso di realizzazione sul nodo ferroviario di Torino

Nel corso del 2006, l´Agenzia per la Mobilità Metropolitana ha ripreso la pianificazione del SFM alla luce delle nuove conoscenze e nel quadro delle più recenti valutazioni di sistema. È stata esaminata in dettaglio la programmazione sia delle future linee ferroviarie metropolitane sia degli altri servizi ferroviari regionali che contestualmente operano nel Nodo di Torino.

Alla fine di questa prima fase progettuale si è delineato un quadro di insieme in cui il SFM costituisce il primo livello il dell´architettura del sistema di trasporto pubblico dell´area metropolitana.

La conferenza
Sala Conferenze GAM
via Magenta 31, Torino
12 novembre 2007, ore 9.15

Programma:

9.15 Registrazione dei partecipanti
9.30 Sistema Ferroviario Metropolitano. Interventui strutturali per la mobilità sostenibile.
Apre i lavori
Giovanni Nigro Presidente Agenzia Mobilità Metropolitana
Intervengono: Mercedes Bresso, Presidente Regione Piemonte
Antonio Saitta, Presidente Provincia di Torino
Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino
Alessandro Bianchi, Ministro dei Trasporti
Mauro Moretti, Amministratore Delegato Ferrovie dello Stato S.p.A.
Giancarlo Guiati, Presidente GTT

11.00 Coffee Break

11.15 Ripresa lavori
Aldo Manto, Direttore Trasporti – Regione Piemonte
Carlo Alberto Barbieri, Istituto Nazionale di Urbanistica, Torino Internazionale
Giuseppe Catizone, Sindaco di Nichelino
Mario Virano, Presidente Osservatorio Collegamento Ferroviario Torino-Lione
Willi Hüsler, studio IBV-AG – Zurigo – Università Sassari
Maria Grazia Sestero, Assessora alla Viabilità e ai Trasporti Comune di Torino
Franco Campia, Assessore ai Trasporti e Grandi Infrastrutture Provincia di Torino
Daniele Borioli, Assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture Regione Piemonte

13.15 Lunch

14.30 Tavola rotonda: Attese e prospettive realizzative del S.F.M.
Coordina Pier Luigi Gentile
Intervengono:
Lorenzo Livrieri, RFI
Claudio Teti, Trenitalia
Ilario Signoretti, GTT
Arduino Baietto, CGIL-CISL-UIL
Paolo Balistreri, Confindustria Piemonte
Maria Grazia Pellerino, Università di Torino – EDISU
Agostino Petruzzelli, Associazioni Pendolari
Michele Noce, Associazioni Studenti
Cesare Paonessa, Agenzia Mobilità Metropolitana Torino

Per un mese Torino torna capitale nel nome dell'arte

Laura Siviero sul Sole 24 Ore Nordovest

Inizia a Torino «Contemporary arts, il mese dedicato all’arte contemporanea. Mostre suoni, luci concorsi e iniziative ruotano intomo ad Artissima, fiera internazionale giunta alla 14esima edizione. Da venerdì al 17 novembre la kermesse del Lingotto sarà protagonista degli eventi. Guidata da Andrea Bellini, quest’anno ha destinato ampio spazio a 17 giovani gallerie d’avanguardia provenienti da otto Paesi che per la prima volta sono ammessi alla fiera su un totale di 131 gallerie presenti.

Convegni e dibattiti completano l’esposizione, insieme a “Shanghype!”, una rassegna video dedicata alla nuova scena artistica cinese, performance ed eventi musicali con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell e neo-avanguardie artistich e e musicali.

Durante Artissima, nell’ambito di “Contceporary Arts Torino Piemonte” musei, fondazioni, spazi pubblici e privati ospiteranno inaugurazioni e mostre internazionali. Da ieri sono tornate le “Luci d’artista” e, sabato – durante la “Notte delle arti contemporanee” – si potranno visitare gallerie, musei e altriluoghi espositivi. Ci sarà anche un grande evento musicale realizzato da Club to Club, il festival internazionale dì musica e arti elettroniche. Il 28 aprirà la mostra “Io espongo” legata all’omonimo concorso, promossa dall’Associazione Azimut, che ha visto passare in questi 10 anni di attività 1500 artisti. «Contemporary art – spiega Francesco De Biase direttore dipartimento arti visive del Comune di Torino – è un’operazione nata per aggregare i soggetti verso una stagione delle arti contemporanee».

La kermesse è considerata premiante anche dagli indicatori nazionali. Secondo l’ultima ricerca del Laboratorio Nomisma sul Commercio dei beni artistici – “L’arte moderna e contemporanea e il suo mercato in Italia”, presentata ad artVerona a fine ottobre – emergono alcune peculiarità del Nord-Ovest. Il report, che prende in esame 464 tra case d’asta e le gallerie sul territorio nazionale, evidenzia come aspetto negativa dell’area che le gallerie non partecipano alle fiere nazionali e internazionali. «Si tratta di un mercato un po’ chiuso – spiega Stefano Stanzani, direttore scientifico del Laboratorio Nomisma -, con regole di marketing locali. Artissima. invece, ha un respiro internazionale». Mentre nel resto d’Italia il 40% (in media) utilizza un ufficio stampa, nel Nord-Ovest per promuovere aste ed esposizioni si resta ancora legati ai cataloghi riviste e siti internet. Un altro dato significativo, che movimenta il dibattito sul mercato dell’arte, è quello relativo alla tipologia di clienti che nel Nord-Ovest sono principalmente i musei e gli enti pubblici, un comparto che vale il 15% rispetto al 5,6% della media nazionale.

«Da un punto di vista economico – interviene Luca Beltrametti, ordinario di economia alla facoltà dì Economia dell’Univesrità di Genova – si assiste a costi di transazioni delle case d’asta elevatissimi, anche il 25% e oltre per le più blasonate, con regole molto meno strutturate ad esempio del mercato finanziario. Visto che ci sono in gioco rilevanti interessi pubblici e privati nell’utilizzo del mezzo arte, in particolare nel Nord-Ovest, è utile chiedersi se esista una bolla speculativa, anche per salvaguardare l’allocazione delle risorse pubbliche. Sono dunque benvenute iniziative d’informazione come quella de “Il Sole-24ore” che, insieme al Giornale dell’arte, produce “Plus 24 sull’arte”».

Giovedì Scienza edizione 22

Con una tradizione e una formula ormai consolidate, ed un successo di pubblico che si conferma di anno in anno, riparte anche quest’anno il ciclo dei Giovediscienza. Giunto alla sua 22ª edizione giovedì scienza è caratterizzato dalla divulgazione e dalla semplicità del linguaggio scientifico, in cui si calano gli stessi protagonisti dei vari settori della scienza e della tecnologia.

Leggi su Torino Valley Blog 

Il calendario completo degli appuntamenti 

I martedì dell'Europa

I maggiori centri di ricerca sull'Europa del Piemonte inseme con la  Fondazione Giovanni Agnelli e la Fondazione Luigi Einaudi presentano "I martedì dell'Europa" un ciclo di incontri rivolti alla cittadinanza torinese per il cinquantenario dei Trattati di RomaIl programma

Fondazione Luigi Einaudi
Via Principe Amedeo 34
ore 17.00

6 novembre 2007
Massimo L.Salvadori
I presupposti storici, politici e ideologici del processo di integrazione europeo

13 novembre 2007
Sergio Pistone
Alberto Spinelli teorico e poltico dell'integrazione europea

20 novembre
Lucio Levi
Il federalismo e l'integrazione europea

Fondazione Giovanni Agnelli
Sala Conferenze
Via Giacosa 38
ore 17.00

27 novembre 2007
Giuseppe Porro
Il quadro giuridico- istituzionale dell'unificazione europea

4 dicembre 2007
Valerio Castronovo
Gli aspetti economici dell'integrazione europea

11 dicembre
Giorgio S.Frankel
L'Europa e il mondo nel 1957
Umberto Morelli
L'Europa politica, oggi