All’UE dobbiamo chiedere che combatta la concorrenza sleale.

Presto ci saranno le Elezioni Europee ed e` facile immaginare che le forze politiche faranno parecchie proposte su temi dove la competenza del Parlamento Europeo non c’e’. Una materia su cui il parlamento UE ha certo competenza e potere e` quella della concorrenza sleale. Oggi in Europa la Germania fornisce indebiti aiuti di stato alle sue imprese finanziandone una cospicua parte del loro costo del lavoro. In questo modo quelle imprese vengono ad essere piu’ competitive delle nostre. A confermare cio’ e` un ministro del governo federale tedesco, Michael Roth.
I nostri eurodeputati dovranno chiedere con forza che politiche del genere vengano interrotte subito e mai piu’ si ripresentino. Il mercato unico ha senso se si rispettano le regole.

I grulli festeggiano il calo dello spread

La notizia del momento e` che lo spread italiano non e` mai stato cosi’ basso se non in tempi assai lontani. Evviva!
Peccato che lo spread sia solo una misura della rischiosita` del prestare ad un paese rispetto ad un altro, ma nulla ci dica della facilita` o difficolta` nel sostenere un debito. Sarebbe un po’ come se il geometra Pautasso facesse i suoi conti confrontando l’interesse che paga sul suo mutuo con quello pagato dalla signora Ferrero e gioisse o piangesse al ridursi o all’accrescersi di questa differenza. Pura idiozia. Il geometra Pautasso sa benissimo che per lui il peso dei debiti cresce quando il tasso d’interesse cresce piu’ dell’inflazione e diminuisce, quando l’inflazione cresce piu’ del tasso di interesse; quanto paghi la signora Ferrero sui suoi debiti, per il destino di Pautasso e` semplicemente irrilevante. Cio’ che conta e` il tasso di interesse reale. E allora? E allora 12 mesi fa l’Italia pagava il 4,21% quando l’inflazione era al 2,4% e pagava un tasso reale del 1,77%. Oggi l’Italia paga un interesse del 3,87% quando l’inflazione e dello 0,7% e quindi paga un tasso reale del 3,15%. C’e` davvero da festeggiare. I tassi reali sono in forte crescita, l’Italia si sta indebitando a tassi assai piu’ cari e cio’ rendera` tutto piu’ difficile.  E al Corriere della Sera chi glielo spiega?

Lo smantellamento del sistema industriale italiano

Il Financial Times del 28 gennaio 2014 conferma quello che molti gia` sanno.

Vi e` un processo di acquisizione da parte di medie aziende tedesche delle piccole-medie imprese italiane.

L’acquisizione in se` sarebbe gia` problematica per  i suoi effetti negativi sulle partite correnti della bilancia dei pagamenti (dividendi in uscita dall’Italia) nonche` sulla sostenibilita` finanziaria dell’Italia, ma vi e` di peggio.

La parte a piu’ alto valore aggiunto delle imprese viene trasferita in Germania. In Italia in molti casi non resta che il lavoro manuale e, a volte, neanche  quello. Leggi tutto “Lo smantellamento del sistema industriale italiano”

Letta e` peggio di Monti

Perche` Letta e` peggio di Monti? Monti aumentava le tasse e faceva tagli. Letta fa lo stesso, ma riesce a farsi notare meno, tagliando oltre al presente, il futuro degli italiani, vendendo le poste, i cantieri, le quote azionarie,  ed altre proprieta` dello Stato nonche` regalando denaro ai partecipanti di Banca d’Italia . In questo modo gli Italiani percepiscono meno il dolore del taglio, anche se la ferita` e` assai piu’ profonda.

Detto cio’, ripeto:  Letta  e` un mero esecutore. Dietro di lui c’e` il sistema finanziario che vuole agire indisturbato, impossessandosi per pochi soldi dei beni altrui. E ad esso che dobbiamo guardare. E` esso che dobbiamo regolamentare.

Benefici oggi, in cambio di disastri domani.

“Benche` le operazioni che comportano con bassa probabilita`grandi perdite e con alta probabilita` piccoli guadagni, possano portare dei disastri, esse possono sembrare attrattive  a molti per lunghi periodi o sempre.

Piacciono a tutti quelli in affari o in politica hanno una prospettiva di breve termine. Questi oggi sono la maggioranza. I benefici si vedono ora, i costi, se ci saranno,  saranno il problema di qualcun’altro.”

John Kay sul FT del 11/12/2013

Irlanda: se questo e` un successo, …

L’eurozona in ripresa, l’export italiano che migliora sempre, ma sopratutto il risanamento dell’Irlanda. Questi sono i grandi successi delle recenti politiche europee. Ricordo per chi si fosse distratto che l’eurozona nel terzo trimestre 2013  e` stata in recessione cosi’ come si prevede per tutto il 2013 (-0,4 %)  nel suo insieme e  che l’export italiano tra gennaio e settembre e` diminuito dello 0,3% rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente. Beh, almeno possiamo consolarci con l’Irlanda, infatti. L’Irlanda e` tornata ad indebitarsi sui mercati finanziari ad un tasso abbastanza basso (3,5%) , ma le cose non vanno bene.  Il debito e` a livelli quasi italiani (124%) con la differenza che in gran parte il loro e` posseduto da stranieri. Il loro deficit al7,4%  e` terzo dopo Grecia e Cipro, in compenso sono in recessione (-0,3 nel 2013). Per trovare un valore a due cifre, bisogna guardare alla disoccupazione (12,5%).  IrelandSe questo e` un successo, cos’e` una sconfitta?

Il divorzio tra Tesoro e banca d’Italia e la lotta all’inflazione

Qualcuno pensa che il divorzio nel 1981 tra Tesoro e Banca d’Italia che tanto e` costato all’Italia in termini d’ interessi reali   e che fece esplodere il debito pubblico italiano  sia almeno servito a farci combattere l’inflazione.

Cio’ e` falso. L’Italia negli anni 70 era fortemente dipendente dal petrolio e tra il 1973 ed il 1981 il prezzo del petrolio passo’ da circa 16 a circa 75 dollari al barile, praticamente aumentando del 400% . Per l’economia Italiana si tratto’ evidentemente di un colpo durissimo che avrebbe potuto portare una catena di inflazione fortissima. La Banca d’Italia invece, pur comperando i titoli del Tesoro riusci’ ad avere un inflazione che solo occasionalmente tocco’ qualche punta prossima al 20%.

“Si’ pero’ poi dopo il divorzio l’inflazione diminui’!” . Vero. Ma diamo un ‘occhiata al  prezzo del petrolio negli anni successivi al divorzio. Esso precipito’, ovviamente con l’effetto di condurre ad assenza di inflazione o addirittura alla riduzione dei prezzi.

E’ il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia che ha ridotto l’inflazione? No. E` il fortissimo calo del prezzo del petrolio. Invece  che il divorzio abbia fortemente contribuito a far crescere gli interessi reali e` altamente probabile.

Oggi ricongiungere tesoro e banca centrale, far si’ che la banca compri i titoli del tesoro, non porterebbe nessuna pazza inflazione, ma ridurrebbe fortemente gli interessi che noi dobbiamo pagare sul debito, bloccandone  la crescita e liberando risorse per  far vivere il paese.

 

Seminario sull’Euro alla Camera dei Deputati

 

Il 4 novembre  alla Camera dei Deputati c’e` stato un seminario sull’euro con

Sergio Cesaratto, ordinario a Siena

Riccardo Bellofiore, ordinario a Bergamo

Gustavo Piga,  ordinario a Roma Tor Vergata

Guido Jodice, divulgatore e fondatore del Keynesblog.

Detto seminario e` stato organizzato dai gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Ho partecipato anch’io. Il mio intervento principale e` al minuto 17.

Qui sotto  i testi che ho presentato:

131104 esposizione fatta alla Camera dei Deputati

131103 export ed import

131103 export ed import recente

 

 

 

La comunicazione innanzi tutto: il trionfo di Berlusconi

Proprio nelle ore in cui si decide il futuro parlamentare di Silvio Berlusconi credo sia giusto riconoscere uno dei suoi piu’ grandi successi: il trionfo della comunicazione sulla realta`.  Comunque  vada a finire il suo destino e` un fatto che Silvio Berlusconi ha convinto quasi tutti del suo vangelo. Non importa cio’ che si dice, importa come lo si dice. E la realta`, dietro cio’ che si dice, conta ancora meno. Non conta il messaggio che si da, conta la forma con cui lo si trasmette. Non importa avere delle idee, basta sapere comunicare. Non conta che ci sia un monaco, basta che si veda la tonaca.

La gente non dice piu’: “Tizio ha detto una sciocchezza” o “Tizio non sa manco come si chiama”. Dice invece: “Tizio comunica male”.

Amici e nemici di Berlusconi tendono comunque a seguire la sua logica: il medium conta piu’ del messaggio. In questo sta il suo trionfo. Il nulla se ben comunicato puo’ diventare piu’ importante di un libro sacro. Non esiste il vero o il falso. Esiste solo un modo avvincente per dire le cose.

I latini  dicevano: “Rem tene, verba sequentur”. Se sai cosa vuoi dire, troverai le parole per dirlo, mentre  se non hai nulla da dire, non ci sara` tecnica comunicativa che dia significato al nulla.

La coperta corta di Letta e la soluzione che c’e`.

 

Letta per ridurre l’IMU e l’IVA riduce gli sgravi fiscali ed i sussidi.

E` la coperta corta: per coprire un lato si scopre l’altro. Operazione senza senso, che non avra` effetti positivi.
La cura c’e`: si chiama avere una banca centrale che versa al tesoro il necessario per pagare gli interessi sul debito: il ripristino del “canale tesoro” di creazione della moneta. Non volere intraprendere questa cura significa accanirsi su di un paese gia` gravemente malato e demolirlo.  Il ripristino del canale tesoro, se attuato limitatamente agli interessi,  non creerebbe una significativa inflazione, perche`  gli interessi (l’85% di essi)  vanno alle banche ed alle istituzioni finanziarie nazionali ed estere, ma quelle non consumano (per definizione) ne’ prestano (di fatto). Se non consumi e non presti non puoi incidere sui prezzi.   In questo modo, avremo un bilancio in pareggio, quest’anno 33 miliardi (il prossimo anno 46)  disponibili per servizi,  famiglie ed imprese, un po’ di crescita ed un debito in calo.  Tutto cio’ porterebbe anche ad una riduzione dei costi delle imprese, avendo quindi effetti non inflattivi.

Quest’anno invece di pagare 20 miliardi di debiti se ne potrebbero pagare 53 ed il prossimo anno si potrebbe saldare ogni rimanente debito con le imprese.  Queste inizierebbero a depositare in banca e a prendere prestiti, riattivando tutto il mercato del credito. Tutto cio’ tenendo una spesa pubblica in servizi (sanita`,  sicurezza, istruzione, ecc) e trasferimenti (pensioni, casse integrazione e disoccupazione) uguale alle entrate di tasse e contributi. Insomma un bilancio primario in pareggio.

A tutto cio’ si dovrebbe accompagnare un aggiustamento del cambio, che oggi e` per noi troppo svantaggioso. In queste condizioni esportare e` arduo e si importa troppo.

E` ora di chiedere con decisione queste cose o accettare di veder morire il paese.

Va invece evitato in ogni modo di chiedere soldi al Meccanismo Europeo di Stabilita’. Vorrebbe dire  trasformare il debito pubblico italiano da debito di diritto italiano, quindi modificabile dalla legge italiana, in debito di diritto non italiano e quindi non soggetto alle nostre leggi.   Tutto cio’ sarebbe letale.

Ripristinare il canale tesoro ed aggiustare il cambio.

Non dobbiamo distinguere tra politici belli e brutti, buoni e cattivi, santi e malfattori, vivi e morti.

Dobbiamo distinguere tra chi vuol fare queste cose e chi non le vuol fare. Tutto il resto e` vanita`.