L’Italia e` un paese con troppa inflazione?

Che oggi l’Italia sia  in deflazione, che i prezzi scendano, lo sanno anche i muri. I prezzi scendono, il PIL scende e i debiti restano dove sono. Il rapporto debito/PIL cresce.
Non e` stato sempre cosi’. Mi spiegano che l’Italia non ha saputo beneficiare dell’euro perche` a causa della troppa inflazione ha perso competitivita`. Dal 99 ad oggi i prezzi italiani sono cresciuti di un 15% piu’ di quelli tedeschi. Cerco di capire. Chiedo ad amici sindacalisti e mi spiegano che sono stati i commercianti, gli artigiani e le imprese in genere ad approfittare dell’euro, a speculare ed a metterci in questo guaio. Chiedo ad amici imprenditori e mi spiegano che il sindacato ha difeso una rigidita` del lavoro senza senso e per questo i nostri prezzi sono saliti troppo. Sono molto confuso. Sembrano avere ragione entrambi.  Qualcuno poi mi spiega che la nostra bassa competitivita` deriva dal fatto che i nostri beni incorporano il costo della politica corrotta, di una burocrazia eccessiva e della mafia.  Ma come e` possibile?

Non mi resta che tornare ai numeri. Ma e` vero che siamo un paese dove    l’inflazione e corsa? E` vero’ che i prezzi qui da noi sono cresciuti in maniera anormale?

141021 inflazione nei paesi ricchi

 

Tra il 1999 ed il 2014 i prezzi da noi non sono cresciuti in modo  anormale. Sono cresciuti non solo meno che  in Grecia ed in Spagna, ma anche meno che in Norvegia, Australia, Lussemburgo, Canada… meno che negli USA… meno che nel Regno Unito. L’Italia  ha avuto l’inflazione mediana. E allora da dove derivano i nostri problemi? Essi derivano dal fatto che abbiamo accettato come modello di inflazione la Germania. Statisticamente, direi  oggettivamente, la Germania e` un paese non normale. Con il Giappone e la piccola Svizzera fa parte dei paesi con inflazione anormalmente bassa.

Prendere la Germania come riferimento e` un po’ come prendere come modello di alimentazione un vegano. Se uno sottoscrive un impegno a diventare vegano e poi talvolta beve un bicchiere di latte o mangia un uovo fritto, non e` un criminale. E` solo uno che ha sottoscritto un impegno un po’ stupido, perche` non adatto a lui. La cosa sensata e` recedere da quell’impegno e tornare serenamente a mangiar uova e formaggi e bere latte. Non cercare delle spiegazioni astruse per spiegare come mai si e` dei vegani falliti.

L’Italia e` un paese normalissimo, con inflazione tendenzialmente bassa. Ne’ i commercianti, ne` i sindacati, ne’ le imprese, ne’ la burocrazia, ne’ la corruzione, ne` i sindacati ne han fatto un paese ad alta inflazione. E` solo il paragone che ci siamo imposti che non ha fondamento alcuno.

Guardiamo ai numeri, non ai pregiudizi. Smettiamola di parlar male dell’Italia. L’Italia e` grande paese normale.

 

 

 

La coperta corta di Letta e la soluzione che c’e`.

 

Letta per ridurre l’IMU e l’IVA riduce gli sgravi fiscali ed i sussidi.

E` la coperta corta: per coprire un lato si scopre l’altro. Operazione senza senso, che non avra` effetti positivi.
La cura c’e`: si chiama avere una banca centrale che versa al tesoro il necessario per pagare gli interessi sul debito: il ripristino del “canale tesoro” di creazione della moneta. Non volere intraprendere questa cura significa accanirsi su di un paese gia` gravemente malato e demolirlo.  Il ripristino del canale tesoro, se attuato limitatamente agli interessi,  non creerebbe una significativa inflazione, perche`  gli interessi (l’85% di essi)  vanno alle banche ed alle istituzioni finanziarie nazionali ed estere, ma quelle non consumano (per definizione) ne’ prestano (di fatto). Se non consumi e non presti non puoi incidere sui prezzi.   In questo modo, avremo un bilancio in pareggio, quest’anno 33 miliardi (il prossimo anno 46)  disponibili per servizi,  famiglie ed imprese, un po’ di crescita ed un debito in calo.  Tutto cio’ porterebbe anche ad una riduzione dei costi delle imprese, avendo quindi effetti non inflattivi.

Quest’anno invece di pagare 20 miliardi di debiti se ne potrebbero pagare 53 ed il prossimo anno si potrebbe saldare ogni rimanente debito con le imprese.  Queste inizierebbero a depositare in banca e a prendere prestiti, riattivando tutto il mercato del credito. Tutto cio’ tenendo una spesa pubblica in servizi (sanita`,  sicurezza, istruzione, ecc) e trasferimenti (pensioni, casse integrazione e disoccupazione) uguale alle entrate di tasse e contributi. Insomma un bilancio primario in pareggio.

A tutto cio’ si dovrebbe accompagnare un aggiustamento del cambio, che oggi e` per noi troppo svantaggioso. In queste condizioni esportare e` arduo e si importa troppo.

E` ora di chiedere con decisione queste cose o accettare di veder morire il paese.

Va invece evitato in ogni modo di chiedere soldi al Meccanismo Europeo di Stabilita’. Vorrebbe dire  trasformare il debito pubblico italiano da debito di diritto italiano, quindi modificabile dalla legge italiana, in debito di diritto non italiano e quindi non soggetto alle nostre leggi.   Tutto cio’ sarebbe letale.

Ripristinare il canale tesoro ed aggiustare il cambio.

Non dobbiamo distinguere tra politici belli e brutti, buoni e cattivi, santi e malfattori, vivi e morti.

Dobbiamo distinguere tra chi vuol fare queste cose e chi non le vuol fare. Tutto il resto e` vanita`.