Buoni taxi vincolati al reddito: i disabili insorgono

Finora se ne parlava come di un rischio, ma ora pare stia diventando realtà. L’assessore ai trasporti di Torino, Claudio Lubatti, ha comunicato la decisione di vincolare l’erogazione dei buoni taxi per i disabili al reddito familiare Ise/Isee, con una minima compartecipazione da parte del Comune. Le associazioni di categoria insorgono, denunciando una palese violazione del diritto alla mobilità.

Tra gli enti capofila nella battaglia contro il nuovo sistema di erogazione c’è l’Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) piemontese. In questi giorni l’associazione ha scritto una lettera al sindaco Piero Fassino, chiedendo un suo intervento per risolvere il problema. E se fino a qualche settimana fa i toni erano allarmati, ma concilianti, ora la protesta si fa serrata, dura e senza mezzi termini. “Nel piano del Trasporto Pubblico Locale evidentemente non c’è più posto per i disabili” si legge nella lettera. Secondo Enzo Tomatis, presidente regionale Uici, la situazione che si prospetta avrebbe come unico risultato “emarginare i ciechi assoluti e i disabili motori gravi, facendoli ripiombare agli anni Settanta”. Leggi tutto “Buoni taxi vincolati al reddito: i disabili insorgono”

A rischio i buoni taxi per i ciechi torinesi

Quando, all’inizio degli anni ’90, il comune di Torino estese ai ciechi assoluti il servizio di buoni taxi inizialmente previsto solo per i disabili motori, la decisione aveva il sapore di una conquista storica. Finalmente arrivava una risposta pratica, pensata per chi non poteva prendere autonomamente i mezzi pubblici. In vent’anni di ‘onorato servizio’ i buoni taxi hanno permesso a tanti ciechi torinesi di raggiungere con tranquillità il luogo di lavoro e di studio, di girare la città senza rischi, di avere una vita sociale. Ma ora i tempi sono cambiati e lo stesso Comune che a suo tempo fu all’avanguardia nell’innovazione rischia di fare una pericolosa marcia indietro. Leggi tutto “A rischio i buoni taxi per i ciechi torinesi”