TheFork Veganuary 2023

Se parliamo di ristoranti, il 73% dei rispondenti tra chi si è dichiarato onnivoro, si mostra propenso a provare indirizzi vegetariani, contro un 13% di preferenze per i vegani. Diventa sempre più importante per il settore arricchire il proprio menù con proposte non onnivore: il 26% degli intervistati ordina spesso o sempre piatti privi di derivati animali, un dato destinato a crescere se si guarda ai food trend del prossimo anno.

Il 1° gennaio è partita una nuova edizione di Veganuary 2023, la challenge internazionale lanciata per la prima volta nel 2014 nel Regno Unito che invita le persone a provare un’alimentazione vegana per i 31 giorni di gennaio. Nel 2022 oltre 620.000 persone da tutto il mondo hanno partecipato all’iniziativa, in particolare l’Italia si è posizionata al 5° posto per numero di iscrizioni – seconda solo alla Germania tra i Paesi europei – e Milano al 3° posto tra le città dopo Santiago e Londra.

Oltre 45 aziende hanno sostenuto la challenge lo scorso anno, tra queste TheFork – app leader per la prenotazione di ristoranti online – che rinnova il proprio supporto per il 2023 e lo fa coinvolgendo la sua community e i dipendenti dell’ufficio di Milano.

Un 2023 all’insegna del riduzionismo
TheFork ha condotto un sondaggio sui propri utenti[1] rilevando che il 58% prevede di mantenere o intensificare un ridotto consumo di alimenti di derivazione animale nel 2023. Gli aspetti che maggiormente guidano questa scelta sono nell’ordine la salvaguardia degli animali, l’intenzione di limitare il proprio impatto ambientale e motivi di salute. Il 24% degli intervistati dichiara inoltre che prenderà parte alla sfida Veganuary mentre un 34% si dice ancora incerto complice probabilmente la misinformazione circa gli effetti di una dieta vegana: il 35% dei rispondenti infatti crede che mangiare vegano sia meno sano dell’avere un’alimentazione onnivora.
Se parliamo di ristoranti, il 73% dei rispondenti tra chi si è dichiarato onnivoro, si mostra propenso a provare indirizzi vegetariani, contro un 13% di preferenze per i vegani. Diventa sempre più importante per il settore arricchire il proprio menù con proposte non onnivore: il 26% degli intervistati ordina spesso o sempre piatti privi di derivati animali, un dato destinato a crescere se si guarda ai food trend del prossimo anno.
Vegano ma non solo, una selezione di TheFork
A proposito di TheFork
TheFork, brand di Tripadvisor® è la principale piattaforma per le prenotazioni online di ristoranti in Europa e Australia. Grazie alla sua rete di quasi 60.000 ristoranti partner in 12 diverse nazioni, la missione di TheFork è offrire meravigliose esperienze gastronomiche a milioni di utenti. Con oltre 30 milioni di download della sua app, 20 milioni di recensioni pubblicate dalla community e più di 20 milioni di visite mensili, TheFork è diventata la soluzione più smart per prenotare un tavolo! Attraverso TheFork (sito e app), così come su Tripadvisor, gli utenti possono facilmente selezionare un ristorante in base alle loro preferenze (per esempio localizzazione, tipo di cucina e prezzo medio), consultare le recensioni degli utenti, controllare la disponibilità in tempo reale e prenotare immediatamente online 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per i ristoranti, TheFork fornisce un software, TheFork Manager, che consente di ottimizzare le prenotazioni e le operazioni, e di migliorare servizio e ricavi. Segui TheFork su: Facebook, Instagram, Twitter.

Autore: Isabella Scuderi

Nata nel mese di ottobre, attualmente vive e lavora a Milano. Un Master in Giornalismo Enogastronomico presso l'Accademia Telematica Europea. Dopo alcune esperienze lavorative nel settore commerciale della comunicazione intraprende l'attività di consulente per aziende del food ed editorialista per alcune testate a diffusione nazionale. Giornalista, Scrittrice, trendsetter, dopo alcuni anni passati a farsi le ossa in giro per l'Italia è ora libera professionista nel campo più ampio della comunicazione di eventi legati alla cultura/lifestyle/travel, ed enogastronomia di nicchia. Appassionata d'arte, musica e letteratura, la scrittura per lei è sempre stata la sua forma di espressione più viscerale, l'intezione era quella di diventare scrittrice, per poter raccontare luoghi, persone, e pezzi di vita così diversi tra loro. Scrivere è stato un modo di riconoscersi, di mettere insieme piccoli frammenti di verità, ricordi, emozioni, destinati a prendere vita in una forma letteraria. Sceglie di firmare i suoi libri sotto pseudonimo Isabel Sheldon, sensibile e curiosa, "abbiate anche una piccola fede, e non c'è nulla che non potrete fare", è il suo mantra.