The World’s 50 Best Restaurants 2019

Mauro Colagreco col suo ristorante Mirazur sale sul podio; il 1° posto dei The World’s 50 Best Restaurants 2019 è suo.

Il Mirazur, si trova a Mentone (Francia), ha raggiunto i voti di valutazione più alti per la giuria di The World’s Best Restaurant 2019, ma non si ferma qui, ritira un doppio premio per il suo ristorante, il; The Best Restaurant in Europe 2019, che ricordiamo essere sponsorizzato da S.Pellegrino & Acqua Panna.

26 ristoranti dislocati in vari paesi di tutto il mondo, la lista del 2019 si presenta così. Accoglie 12 ristoranti esordienti e 3 che ritornano sulla lista.

L’Italia figura con due posizionamenti: il Piazza Duomo di Enrico Crippa a Alba al No.29

Le Calandre di Max e Raffaele Alajmo a Rubano al No.31

Il Noma, sito a Copenaghen (Danimarca), è stato annunciato come Highest New Entry, facendo il suo debutto nella lista alla posizione No.2

Nella sua nuova incarnazioneL’Azurmendi, sito a Larrabetzu (Spagna), si aggiudica il Westholme Highest Climber Award, salendo di 29 posti fino alla posizione No.14

Alain Passard dell’Arpège, sito a Parigi (Francia), è stato votato dai suoi colleghi come vincitore dello Chefs’ Choice Award, sponsorizzato da Estrella DamIl Den a Tokyo (Giappone), si aggiudica l’Art of Hospitality Award, sponsorizzato da Legle Il Schloss Schauenstein, sito a Fürstenau (Svizzera), si porta a casa il Sustainable Restaurant Award

Tra i vincitori dei premi speciali già annunciati che hanno ricevuto tali riconoscimenti alla cerimonia, vi sono:

Daniela Soto-Innes, chef residente a New York, vincitrice del The World’s Best

Female Chef Award 2019

José Andrés, chef e filantropo spagnolo, premiato con il primo American Express

Icon Award

 Il ristorante italiano Lido 84, vincitore del Miele One To Watch Award 2019

 Jessica Préalpato, chef francese, nominata The World’s Best Pastry Chef 2019,

sponsorizzata da Sosa

 Il giovane chef canadese Andersen Lee, a cui è stata assegnata la 50 Best BBVA

Scholarship

 

Le stelle del mondo della ristorazione si sono riunite questa sera (25 giugno 2019) per la premiazione dei The World’s 50 Best Restaurants 2019, sponsorizzati da S.Pellegrino & Acqua Panna, tenutasi presso il Marina Bay Sands a Singapore.

Il riconoscimento conferito al Mirazur, situato su una Costa Azzurra mozzafiato, è una testimonianza dell’amore che lo chef Colagreco nutre per i prodotti locali, la maggior parte dei quali sono coltivati nel giardino a tre piani del ristorante, a pochi metri dalla sala da pranzo.

The World’s 50 Best Restaurants 2019

Il premio The Art of Hospitality Award, sponsorizzato da Legle, viene assegnato al Den di Tokyo (No.11). Il ristorante è molto apprezzato per il suo approccio olistico nel servire gli ospiti, dal momento in cui si siedono a tavola fino al momento in cui concludono il loro pasto.

Nuovo per il 2019, l’American Express Icon Award è stato conferito allo chef e filantropo spagnolo José Andrés, residente negli Stati Uniti. Questo prestigioso riconoscimento celebra un personaggio che ha apportato un contributo eccezionale al mondo della ristorazione nel corso della propria carriera fino a oggi, la cui portata va ben oltre l’ambito culinario.

Infine, il Lido 84 a Gardone Riviera (Italia) si aggiudica il Miele One To Watch Award, premio che celebra una stella nascente tra i ristoranti di tutto il mondo presenti nella classifica ampliata, un ristorante che possiede il potenziale per fare la differenza nelle classifiche dei prossimi anni. Adesso è al 78° posto, ma chissà dove arriverà nelle classifiche future.

I seguenti ristoranti sono stati nominati No.1 nei The World’s 50 Best Restaurants dalla nascita della lista e quindi non potevano ricevere voti nel 2019 o successivamente:

  • El Bulli (2002, 2006-2009)

  • The French Laundry (2003-2004)

  • The Fat Duck (2005)

  • Noma – sede originaria (2010-2012, 2014)

  • El Celler de Can Roca (2013, 2015)

  • Osteria Francescana (2016, 2018)

  • Eleven Madison Park (2017)

www.theworlds50best.com.

Autore: Isabella Scuderi

Nata nel mese di ottobre, attualmente vive e lavora a Milano. Un Master in Giornalismo Enogastronomico presso l'Accademia Telematica Europea. Dopo alcune esperienze lavorative nel settore commerciale della comunicazione intraprende l'attività di consulente per aziende del food ed editorialista per alcune testate a diffusione nazionale. Giornalista, Scrittrice, trendsetter, dopo alcuni anni passati a farsi le ossa in giro per l'Italia è ora libera professionista nel campo più ampio della comunicazione di eventi legati alla cultura/lifestyle/travel, ed enogastronomia di nicchia. Appassionata d'arte, musica e letteratura, la scrittura per lei è sempre stata la sua forma di espressione più viscerale, l'intezione era quella di diventare scrittrice, per poter raccontare luoghi, persone, e pezzi di vita così diversi tra loro. Scrivere è stato un modo di riconoscersi, di mettere insieme piccoli frammenti di verità, ricordi, emozioni, destinati a prendere vita in una forma letteraria. Sceglie di firmare i suoi libri sotto pseudonimo Isabel Sheldon, sensibile e curiosa, "abbiate anche una piccola fede, e non c'è nulla che non potrete fare", è il suo mantra.