Starbucks Approda A Milano: Grande Apertura

Al via l’Inaugurazione di Starbucks a Milano: piazza Cordusio, grande affluenza e fermento per la storica catena di caffetteria più internazionale al mondo, l’ispirazione è partita proprio dal bel paese, lo storico amministratore delegato di Howard Schultz, in viaggio proprio a Milano nel 1983, prese spunto di portare in America la realtà della caffetteria italiana e i suoi segreti, usando le migliori qualità di caffè nel mondo.


Starbucks all’attivo ha quasi 13mila store in quasi tutto il mondo, Il nuovo Starbucks milanese è piazzato nel palazzo delle ex Poste aggiudicandosi il primato dello store più grande d’Europa.

Al pubblico aprirà venerdi 7 settembre, hanno puntato a una torrefazione di prima classe, infatti la linea Reserve roastery, è presente solo in altri due luoghi al mondo, Seattle e Shanghai.



 

Caffè espresso è altri possibili varianti, si possono gustare biscotti, torte, donuts, tramezzini salati, succhi di frutta, bevande al cioccolato e il notissimo frappuccino, (latte, caffè, latte condensato, zucchero di canna, ghiaccio, gocce di cioccolato, Panna montata spray). Il Frappuccino al cioccolato di Starbucks è dolce, dolcissimo, avanti golosi.

Per omaggiare la cultura italiana, sono state pensate cinque nuove tipologie di caffè che si aggiungono alla miscela tradizionale e al classico espresso.

Autore: Isabella Scuderi

Nata nel mese di ottobre, attualmente vive e lavora a Milano. Un Master in Giornalismo Enogastronomico presso l'Accademia Telematica Europea. Dopo alcune esperienze lavorative nel settore commerciale della comunicazione intraprende l'attività di consulente per aziende del food ed editorialista per alcune testate a diffusione nazionale. Giornalista, Scrittrice, trendsetter, dopo alcuni anni passati a farsi le ossa in giro per l'Italia è ora libera professionista nel campo più ampio della comunicazione di eventi legati alla cultura/lifestyle/travel, ed enogastronomia di nicchia. Appassionata d'arte, musica e letteratura, la scrittura per lei è sempre stata la sua forma di espressione più viscerale, l'intezione era quella di diventare scrittrice, per poter raccontare luoghi, persone, e pezzi di vita così diversi tra loro. Scrivere è stato un modo di riconoscersi, di mettere insieme piccoli frammenti di verità, ricordi, emozioni, destinati a prendere vita in una forma letteraria. Sceglie di firmare i suoi libri sotto pseudonimo Isabel Sheldon, sensibile e curiosa, "abbiate anche una piccola fede, e non c'è nulla che non potrete fare", è il suo mantra.