Portofino Gran Gala Yachting Azimut Benetti

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C’è uno stile inimitabile che contraddistingue  il gruppo Azimut Benetti  il più antico cantiere navale Italiano di superaycht.

28 giugno Portofino l’attenzione è tutta rivolta al gran Gala Azimut Yachting VШ, il piacere della navigazione prende forma nei modelli allineati nella cornice di Portofino  Atlantis: 34 43 – 50,  Magellano: 43 – 53 – 66 (Premiere 2015),  Azimut Fly: 45 – 50 – 54 – 60 – 64 – 70 – 80,  Azimut S: 55S – 77S, Azimut Grande: 95RPH, appaiano in tutta la loro leggendaria importanza.

Le aspettative della serata non sono mancate, grazie ad una tecnologia all’avanguardia ed una manifattura rivoluzionaria di primo ordine, affezionati e clienti abituè hanno celebrato l’esclusiva manifestazione, non sono mancati le celebri  partnership, Damiani, G.H. Mumm, Absolut Elyx, Maserati, Villeroy & Boch,  Technold partners Volvo Penta.

Azimut Magellano 43- 53- 66-  le Premier 2015 valorizzano lo stile tutto Italiano, dalle prestazioni eccellenti e consumi ridotti, negl’ultimi anni la società ha conquistato una grossa fetta di mercato riscontrando un alto valore commerciale, ricordiamo il  premio European Powerboat of the Year 2015, aggiudicato dall’Azimut Yachts 50 Fly.

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Feruccio Luppi Amministratore Delegato del Gruppo Azimut Benetti, ha reso il gala un grande incontro, in grado di trasmettere il prestigio e la vittoria di un settore dalla potenzialità  Italiana in forte espansione.

Quest’anno il Gala è stato libertà di espressione in tutti i sensi, la scelta della raccolta fondi per importanti cause umanitarie si ripete come giusta causa verso valori di solidarietà.

 

Dopo aver visto e partecipato in anteprima allo stile Azimut yachting gala, posso sicuramente affermare che lo stile in mare è Azimut Benetti.

 

Alla galleria d’arte del Turati Sette Art Residence la mostra “Parole in cornice”

Turati Sette Art Residence, struttura aperta del 2013 che prende il nome dall’omonimo corso della città di Torino, martedì 9 giugno alle ore 19 rinnova l’appuntamento dedicato all’arte. 

In stile industrial, all’interno di una tranquilla corte immersa nel verde, la Galleria d’Arte, messa gratuitamente a disposizione dei più promettenti artisti emergenti, ospita la Mostra “Parole in Cornice” curata da Angelo Cauda dell’Associazione Culturale Teatrale EraOra .
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L’esposizione – visitabile gratuitamente fino al 12 luglio 2015, da lunedì a sabato dalle ore 12 alle 18 – propone 16 brani selezionati tra poesie e testi teatrali di vari autori italiani e non.
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Tema dell’esposizione, uscire dallo stereotipo di lettura delle parole fatta sulla carta stampata. Leggerle come un quadro, incorniciate, da condividere insieme ad altri oppure in solitudine. I testi proposti seguono il gusto e le sensazioni del selezionatore, proiettati a creare emozioni anche solo per il tempo di una sosta.
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Un rinfresco offerto dai nostri Partners concluderà il vernissage.
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TURATI SETTE ART RESIDENCE. A pochi metri dal centro cittadino, un ambiente esclusivo ed elegante Vi aspetta. Dodici prestigiosi loft, per ospitare fino a 4 persone, dotati di ogni comfort (zona living, cucina attrezzata e zona notte) sono a disposizione per garantire momenti di vero relax in un contesto sobrio e riservato.
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ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRALE “ ErAOrA” . Nasce dalla volontà condivisa di creare qualcosa di diverso, che vada oltre alla realizzazione di spettacoli teatrali.
Il teatro è e rimane il primo amore, ma EraOra vuole mettersi in gioco cercando di declinarlo sotto ogni forma artistica: musica, canto, espressione corporea e tanto altro.
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CA’ D’OR NOBLE ITALIAN WINE. Marchio tutto made in Italy, un segno distintivo, un brand che non passa inosservato, capace di unire alla tradizione della sua storia, datata 1501, la vocazione aziendale di reinterpretare marketing e commercializzazione in chiave moderna. Gusto ed arte: è questo il connubio creato da due realtà – TuratiSette Art Residence e Ca d’Or – che condividono la continua ricerca dell’eccellenza e per questo motivo hanno deciso di collaborare al fine di garantire sensazioni uniche ai propri clienti.

La tutela dei re dei salumi: love Culatello

hjyfigopjTradizione Parmense e stile Milanese. Un evento servito nel centro congressi di Eataly Smeraldo, il tutto organizzato dal Consorzio di tutela del Culatello Dop. 8 maggio l’attenzione è indirizzata a favore di un tema che ci coinvolge tutti: “la frode Italiana”, il caso del Culatello, si sono uniti orgogliosi è agguerriti i rappresentanti e i produttori dei prodotti di nicchia del made in Italy, qualche nome? Davide Paolini, Oscar Farinetti,  Paolo Marchi, il Prof. Giovanni Ballarini, Massimo Pezzani, e Massimo Spigaroli nonché Presidente del Consorzio e straordinario chef dell’Antica Corte Pallavicina (Parma).

Il lancio del tema ha acquistato una rilevanza maggiore con la realtà Expo, al centro di un’importanza a portata di eccellenze Italiane, che saranno al centro di un futuro da difendere, contro gli oramai falsi d’autore.

Il Culatello è il protagonista di questa giornata, una tavola rotonda che ci racconta una storia lunga più di trecento anni, un alimento così pregiato che traccia la storia dei salumi, che lo rendono l’autentico re. E’ decisamente importante denunciare la minaccia dell’Italian sounding, ma ulteriormente importante, e necessario, è ricercare un decreto effettivo che dal punto di vista costituzionale ne difenda il patrimonio e l’eredità originale. Proprio in questa causa Carlo Pedrini si è speso a favore della stessa, indirizzando una lettera che sensibilizzasse  l’allora Ministro Zonato, a non disperdere ed omologare la produzione del Culatello di Zibello ad altri rispettosi salumi.

L’ora degli assaggi è molto sentita, si schierano affettatrici a perdita d’occhio, un’inconfondibile panorama di Culatelli rendono l’evento qualcosa di unico, appassionati, critici, buongustai, e turisti arrivati dalle centinaia di Nazioni per l’Expo, cedono al sapore del famoso salume, la testimonianza del consumatore e del pubblico è sempre più essenziale, rappresenta un fattore di tutela e di difesa delle tradizioni  per favorire lo scambio dell’eredità della filiera

Il verbo è tutela, ma anche un sano approccio ad educare le persone  alle grandi e piccole ricchezze enogastronomiche dalla firma tutta Italiana.

Ispirate  dalle tradizioni, e deliziate dal sapore prezioso del Culatello di Zibello, ci sentiamo parte di un simbolo gourmet, una testimonianza molto intensa oserei dire.

Isabella Scuderi

 

 

 

I grandi numeri di Expo al debutto dopo dodici giorni dal via ufficiale, si discute di funzionalità, biglietti venduti, e risultati raggiunti

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Milano Expo 2015, 13 maggio, Cascina Triulza.

Al debutto con la stampa dietro al banco dei grandi nomi Expo, appaiono soddisfatti:  il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, Maurizio Martina, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano e Sergio Silvotti, Presidente della Fondazione Triulza, con in mano le statistiche, e senza troppe polemiche si incontrano con i medea.

Sono 11.300.000 i biglietti venduti finora, questa è la traccia che preferisce Giuseppe Sala, assolutamente fiero ed esplicito negli intenti e nei risultati ottenuti.  E poi, decisamente interessante la volontà di portare avanti la promozione sul territorio, con la collaborazione di Explora, l’iniziativa è rendere disponibili delle guide per un tour all’interno del Sito Espositivo ad un prezzo sostenibile che va dai 20 euro per adulto ai 10 euro per il prezzo ridotto. Diverse richieste sono pervenute, di cui la possibilità di prolungare l’orario di apertura, “ una probabilità che ci vede tutti uniti verso questa direzione”. Non c’è dubbio le prospettive sono solo in crescita, a fronte dei pochi detrattori Expo.

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Viene trattato anche il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il Presidente della Repubblica Mattarella sarà in visita all’ Expo Milano 2015, il 5 giugno. Il Ministro Martina vanta tanti contenuti, sul piano delle risposte ci fa ben presente cosa pesa nel piatto della bilancia, i volti dei bambini, i discorsi soddisfatti dei visitatori, godersi il pout pourri del fascino quotidiano, il palinsesto dei Partecipanti è ricco di appuntamenti ogni giorno,con un totale di 100.000 firme. E’ uno scatto che ci reputa sempre in continuo fermento.

Pisapia praticamente ha esordito con grande entusiasmo, al fianco di Marroni, ci siamo impegnati a mantenere impeccabile i servizi Expo, e tra i vari in particolar modo i servizi pubblici, il sistema ha retto l’impatto perfettamente, la mobilità nel quattro ruote nel comparto nord-ovest è fluida.  Expo in Città registra 25.000 eventi in programma per il semestre, una raccolta di iniziative dove la città risorge. Protagonista anche l’offerta sanitaria Expo Milano 2015 efficiente ed operante; 241 pazienti visitati in totale nei tre punti di primo intervento presenti nel Sito Espositivo.

Segni di un Expo nella Milano che riassume un primo resoconto di tutto rispetto.

 

Isabella scuderi

Fashion e Taste: Cibo, Moda, Expo, Partner Ufficiale La Cucina Italiana

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Elegante, gourmet, impeccabile: Fashion e Taste, l’evento fuori Expo dove la moda incontra il gusto, organizzato da CHI E’CHI in collaborazione con La Cucina Italiana, si è svolto in una delle location più glamour di sempre: Carlton Hotel Baglioni di Milano, 6 maggio, un evento per associare il buon gusto, al gusto, il risultato niente di scontato, ma un potpourri di Taste the Fashion. Non mancano dettagli, Francesca Senette, giornalista e wellness coach, presenta il tema, matrice deluxe, uno stile che ci cattura, letteratura design, numeri che ci hanno svelato grandi cose.

 

 

E poi non sono mancati gli special guest,  Gianluca Bauzano, giornalista di Sette del Corriere della Sera esperto di moda, costume e mondo dello spettacolo e Paola Buratto Caovilla, signora delle scarpe gioiello, pittrice e creativa cosmopolita autrice anche dei libri Haute Couture in Cucina e Taste the Fashion. Tra i volti noti riconosciamo Fiammetta Fadda giornalista enogastronomica contributing editor de La Cucina Italiana.

All’appello dei premiati vediamo lo chef Filippo La Mantia, premiato da Gianluca Bauzano e Paola Buratto, il riconoscimento? “miglior chef”, segue Pietro leemann, lo chef più ingegnoso del panorama food, incoronato da Cristina Schieppati direttore CHI E’ CHI, come miglior ristorante, il suo Joia restaurant è una realtà per un’occasione giusta. Ettore Mocchetti direttore de La Cucina Italiana, premia l’azienda Finagrigola come eccellenza nostrana.

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Nel reparto assaggi i produttori ci presentano ognuno le loro specialità dal Consorzio di Tutela Vini D.O.P Salice Salentino, Olio Extra Vergine di Oliva collina di Brindisi , Gaggia Milano produttore di macchine peri il caffè , Muraglia Antico Frantoio, Pasticceria Angela Milano, Sandrino il Gelato al Naturale, Santoro Salumi d’eccellenza e Tartufi e Friends con il suo risotto al tartufo.

E poi la Kermesse continua, prossimamente si terranno i prossimi appuntamenti rispettivamente: il 4 giugno e l’ 8 luglio per premiare tre categorie del Food milanese: migliore Chef, migliore ristorante per il lunch e miglior locale di tendenza. La giuria è composta dagli oltre 10.000 abbonati alla newsletter di CHI E’ CHI e sul sito www.chiechi.it che, attraverso un sondaggio, hanno decretato i vincitori.

Niente è stato scontato, note di gusto sono state abbinate alla moda, il tutto insieme ad un mood frizzante dove la parola magica è Taste the Fashion.

Generazione libri: Il Codice dell’Imperatore

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Edito da De Agostini Libri, oggi vi presento un prezioso thriller concepito da una oramai più che promessa scrittrice Italiana: Annalisa Canestrelli, “Il Codice dell’Imperatore”. Si tratta di un capolavoro dal genere misterico unito a degli aspetti dal significato esoterico posto in relazione al Santo Graal. Fa emergere avvenimenti che si intrecciano con arcani segreti, rimandando a uno dei reperti mistici esoterici su cui Hitler covava il suo desiderio di dominare il mondo.

La trama

Inquietante e coinvolgente, da vita ad una storia che si intreccia col presente e il passato della protagonista, Marta Atti. Mette al centro della storia un delitto e un’amicizia, che la troveranno coinvolta in un turbine di avvenimenti che scoprono una sconvolgente verità. Costanza Pardi la donna che accenderà la ricerca della conoscenza, lascerà ulteriori segni indelebili nell’anima oramai segnata di Marta, in un vissuto che non è mai stato rimosso.

Arrivata a Milano dietro quell’apparenza scialba, Marta chiuderà col proprio passato, realtà e finzione, l’amore di Luca, un matrimonio sui pilastri degli agi, una sofisticata vita sociale, nulla calpestava il suo equilibrio. Per quanto sicura la sua vita scorreva immutata, la cornice dorata delle proprie certezze andrà a pezzi, in un susseguirsi di interazioni che hanno lo scopo di mettere i protagonisti di fronte al proprio destino.

Segreti inimmaginabili compariranno in una serie di indizi che Costanza lascerà in eredità a Marta, dopo la sua morte per assassinio, che la trascinerà alla ricerca dei misteri esoterici di un oggetto dai poteri paranormali, nascosto in una tomba su un’isola di San Giulio.

 

Un libro che ci Regala pillole d’informazioni che toccano aspetti narrativi e psicologici che stimolano la nostra curiosità. Una narrazione che crea nei lettori una grande aspettativa, un romanzo con una buona dose di adrenalina, ambientato in una Milano inaspettata. L’autrice è riuscita a creare una storia completa, davvero un bel libro, un thriller degno di essere letto senza sosta.

 

Annalisa Canestrelli è nata a Roma e vive a Milano con il marito, due figli e due gatti. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali, ha sempre coltivato la passione per l’Arte e la Storia. “Il codice dell’imperatore” è il suo secondo romanzo.

 

“Il Codice dell’Imperatore” resta per settimane in testa alle classifiche online. Il suo debutto in libreria prende il via il 28 aprile, dopo una revisione completa da parte dell’autrice.

 

Isabella Scuderi

Gianluca Miglietta: lo stilista padre della Cosmesi Selettiva di qualità

Gian Lvca Miglietta, stilista in Cosmesi Selettiva, rappresenta oggi una sicurezza ed una garanzia, attraverso la realizzazione dei suoi trattamenti concentrati, puri ed allo stesso tempo efficaci ed altamente performanti, vantando una clientela estremamente selettiva.
Gianluca Miglietta


Come nasce l’idea di una linea esclusiva di bellezza?

 

L’obiettivo primario di Naturelle Haute Cosmetique è la cura della membrana cellulare, barriera naturale, da cui le cellule traggono il nutrimento necessario per il loro benessere, ed espellono le tossine, con il risultato di una pelle giovane e vitale.

Diversamente dalla cosmetica tradizionale, ha permesso di creare trattamenti basati sui più efficaci ed importanti estratti officinali, caratterizzati da rilevanti proprietà fitocosmetiche, le quali utilizzate in combinazione ottimale tra loro, garantiscono Alta Qualità, Alta Tollerabilità ed una Forte Azione Antinvecchiamento.


Si tratta di trattamenti dalla forte azione antinvecchiamento: quali sono le differenze rispetto ad altri prodotti sul mercato?

Si possono elencare una serie di peculiarità tra cui:

  • La selezione di estratti officinali puri e non materie prime industrializzate.
  • La realizzazione attraverso Formulazioni Bilanciate.
  • La realizzazione a Mano per non surriscaldare i principi attivi e perderne la loro efficacia.
  • L’attesa di 24 ore prima dell’invasettamento a mano
  • I trattamento sono realizzati quotidianamente, offrendo massima freschezza e concentrazione degli attivi.
  • Possibilità di ottenere un trattamento quasi su misura.
Naturelle Haute Cosmetique Creme di bellezza anti age
Naturelle Haute Cosmetique
Per esempio non sono utilizzati petrolati, parabeni, lanoline, paraffine, ppg, tensioattivi chimici, nichel, grassi animali, fragranze sintetiche, coloranti sintetici, ecc. che negli anni, hanno dimostrato dare fenomeni allergici.  I prodotti non sono testati sugli animali, semplicemente perché non sono allergenici.
Non inseriamo gli emulsionati, affinché possa penetrare subito sino al 4° strato della membrana cellulare e prendersene cura della medesima, responsabile dell’invecchiamento cutaneo.

I trattamenti sono puri e consigliati come mantenimento dopo la chirurgia estetica e offrono garanzie ampie, da non richiedere la sospensione anzi la continuità nel tempo…

Un prodotto a un costo superiore a creme di qualità inferiore?
È sicuramente rivolto a un target di nicchia, dato anche l’elevato costo delle materie prime che svolgono una azione rigenerante della cute. La qualità ha un costo e la bellezza non ha prezzo.

Il costo è dovuto a realizzazione e contenuti e senza investire in pubblicità invasive, non desideriamo rivolgerci al mass market…  Ci differenziamo, così, nella nicchia selettiva.

Chi apprezza e conosce questi prodotti, chi sa come prendersi cura della propria pelle per il proprio benessere, comprende le differenze tra i prodotti mass market…

I costi non sono mai elevati se si punta alla qualità, e soprattutto su misura, si spende molto di più per brand commerciali, sicuramente di minor qualità.


A che età si consiglia di iniziare con una crema antietà?


I trattamenti dovrebbero essere utilizzati a partire dai 20/25 anni di età mentre la cura della membrana cellulare dai 30 almeno… come di dominio pubblico la pelle inizia il suo invecchiamento a partire dall’adolescenza.

 

È un bene cambiare la crema regolarmente o è meglio tenerla per una stagione?


Si tratta trattamenti puri, naturali, in alta concentrazione non richiedono sospensione nemmeno cambiamento, anzi la continuità nel tempo, questo grazie alle formule bilanciate.  Ricordo soprattutto di prevenire con un ottima detenzione, sempre con la stessa linea di trattamenti. aggiungendo uno scrub o maschera 2 volte a settimana.
In ogni caso è possibile contattare e porre domande  direttamente tramite il sito web www.gianlucamiglietta.com oppure visionare le caratteristiche dei prodotti sul sito  www.naturellehautecosmetique.com

Turati Sette Art Residence apre al pubblico la sua Galleria d’Arte

Turati Sette Art Residence, struttura aperta del 2013 che prende il nome dall’omonimo corso della città di Torino, martedì 14 aprile alle ore 19 inaugura la sua Galleria d’arte.
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In stile industrial, all’interno di una tranquilla corte immersa nel verde, lo spazio sarà messo gratuitamente a disposizione dei più promettenti artisti emergenti. A partire da Veronica Maniscalco e Valentina Mazzetti, curatrici di una mostra fotografica sul mondo della magia, torinese e non solo, realizzata in collaborazione con il Cadm.
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L’esposizione – visitabile gratuitamente fino al 17 maggio 2015, da lunedì a sabato dalle ore 12 alle 18 – propone un’attenta selezione di ritratti su pellicola degli artisti del Circolo Amici della Magia di Torino: un’eccellenza nel mondo magico internazionale, presente in città da oltre quarant’anni.
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Tutte le immagini esaltano le esibizioni degli artisti sotto una luce “naturale”, quella del palcoscenico, in quanto catturate senza l’utilizzo del flash. Ed è così che due espressioni artistiche, la fotografia e la magia, si fondono per creare emozioni e colori che potrebbero convivere con la prosa e la poesia: un caleidoscopio mondo fatto di fantasia, colore, prospettiva e illusione.
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TURATI SETTE ART RESIDENCE. A pochi metri dal centro cittadino, un ambiente esclusivo ed elegante Vi aspetta. Dodici prestigiosi loft, per ospitare fino a 4 persone, dotati di ogni comfort (zona living, cucina attrezzata e zona notte) sono a disposizione per garantire momenti di vero relax in un contesto sobrio e riservato. 
 
 
CIRCOLO AMICI DELLA MAGIA (CADM). Una delle associazioni magiche più attive del mondo. Il Circolo è un’associazione culturale, senza scopo di lucro, che si prefigge di ricercare e conservare l’Arte Magica. Ha formato artisti del calibro di Arturo Brachetti, Marco Berry, Alexander fino ai più recenti giovani  Luca Bono e Andrea Petrosillo
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TURATI SETTE Art Residence
Corso Filippo Turati 7/n Torino
www.turatisette.it

Vinitaly 2015: storie di vini ed emozioni

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Vinitaly è sempre la testimonianza di come il salone internazionale del vino sia il filo diretto tra regia e spettatori. Nessun dubbio nell’affermare che saranno quattro giorni leggendari, il tutto è partito  domenica 22 marzo, per poi concludersi mercoledì 25 Marzo, in questo splendido soggiorno ci avventuriamo per testimoniarvi le numerose varietà di cantine e non solo, protagoniste di questo meraviglioso mondo.

Si parla di oltre 4mila aziende da 24 Paesi, 120 nazioni che operano in rappresentanza di tutti i continenti,  e non vi deve stupire se gireremo oltre 90mila metri quadrati nati a  disposizione per gli espositori.

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L’approccio al Vinitaly  è sempre energicamente originale, perché non comunica solo le realtà vinicole, ma ci da modo di confrontarci verso vari percorsi, infatti si svolgono anche Sol and Agrifood, che ci guida verso le mille facce dell’agroalimentare di qualità,  lanciando  oltretutto appuntamento con Enolitech,  la tecnologia innovativa per la filiera dell’olio e del vino.

Il seme della qualità nella storia del vino rappresenta l’Italia, in cui in essa si lanciano nuovi progetti  che ci permettono di cogliere opportunità importanti come Expo Milano 2015, dove il Padiglione Vino sarà memoria principale della grandezza senza frontiere che può essere l’ Italia, in un momento storico di crisi economica, quindi si capisce che il Made in Italy è un grandissimo valore, forma di potenza per affrontare questo duro momento di prova.

Vincere il Premio Internazionale del Vinitaly, istituito da Veronafiere nel 1996 è un risultato straordinario, la tradizione incorona la famiglia Friulana , L’azienda di Livio Felluga, che si aggiudica il riconoscimento per il prestigio e l’eccellenza raggiunta, in vista agli onori figura anche Pierre Lurton, Chateau Cheval Blanc, Premier Grand Cru Classé A de Saint-Émilion, è universalmente riconosciuto essere uno dei 10 più importanti e famosi vini rossi del mondo.

Al via le grandi degustazioni che ci porteranno a testare le proprietà organolettiche dei wine Italiani e internazionali, la partenza si svela in modalità work araund dei vini della guida tre Bicchieri, selezionata dal Gambero Rosso che ha catalogato in categorie le diverse tipologie di vini, premi speciali miglior rosso, miglior bianco, migliori bollicine, i tre bicchieri sotto i 15 euro ben 108, e i tre bicchieri prodotti dalle aziende sensibili alla sostenibilità ambientale.

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Il vino è come l’amore se è buono non placa la sete, e la mia sete inizia assaggiando un rosso DOCG sublime, il Barolo Cannubi le cinque vigne DAMILANO, racconta di un vitigno nebbiolo 100%, invecchiato 24 mesi in botte grande e 12 mesi di affinamento in bottiglia, generoso e sapiente come l’età che lo caratterizza, ampio e morbido con l’inconfondibile tocco della pienezza del Barolo. Questo tour mi accompagna insieme al mio fedele calice a proseguire entusiasta nell’assaggio di queste meraviglie, incontro la Toscana, che ha catturato il mio interesse con il Brunello di Montalcino 2009 Biondi Santi Tenuta Il Greppo, frutto di una vendemmia eccezionale.

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Nel Trentino trovo sempre delle etichette indimenticabili, Trento Pas Dosé Balter Ris 2009 Nicola Balter, ottenuto dall’80% da Chardonnay e per il 20% da Pinot nero, il risultato? bouquet molto delicato, incisivo, saporito, eccentrico, fresco, e di lunga durata, persiste al palato.

 

La parola rigore è abbandonata, mi lancio con decisione a non perdermi gli assaggi migliori, Amarone della Valpolicella  2010  cantina Allegrini è il vino più complesso che conosca, e io amo le cose complesse, esso merita una grande riverenza.

E’ stato un vero paradiso enologico, la missione del Vinitaly non si smentisce, da gli strumenti necessari per creare l’incessante fluire della cultura vinicola Italiana, insieme alle sue mille sfumature associate. Il profumo del vino ci parla di cose appartenute, vissute, tramandate,  credo nell’anima del vino che racconta la sua creazione, e fa riflettere. E’ questo ciò che realmente mi appassiona scrivendo delle mie impressioni vissute, di una giornata al Vinitaly,  non sempre bisogna essere i migliori nel riconoscere un’etichetta, si può sempre essere i migliori amando quel calice …

 

Che sia questo l’effetto del Vinitaly?

La massoneria e la Chiesa in affari

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In Vaticano si accendono i riflettori. E’ lo scandalo e il mistero che coinvolge le mura sante, col passare del tempo la lista Pecorelli trova nuove conferme, a far chiarezza dei presunti nomi e prelati, sono pochi coraggiosi  che ci invitano a leggere la verità, una via scomoda da percorrere, non tanto per l’omertà e le smentite, quanto al rischio in questione, la propria tranquillità. Il nodo oscuro resta appunto una morale senza pietà, la vita vale meno del fine di ogni scopo, “soldi”, “potere”, aspirazioni che creano il male in se, se l’uso è deviato, oscuro, la dilagante corruzione non lascia fuori, neanche gli uomini di Dio, i cosiddetti conduttori della fede.

In tempi passati lo scandalo della loggia p2 mette il lista numerosi Vescovi, Cardinali, come non citare il Vescovo Paul Casimir Marcinkus (1922-2006), presidente dello IOR, presente nella lista, le gerarchie ecclesiastiche della Chiesa Cattolica non hanno lasciato dubbi alla presunta verità, il lato segreto della Chiesa è massone.

Logge potentissime e schieramenti che si dividono nella massoneria organizzata, quelle ecclesiastiche, l’indicazione sui fatti avvenuti nel 2011,  ricollegandosi  al vescovo Miccichè, ha reso un fardello troppo pesante da sostenere. Insabbiare le manovre dello Ior, l’atmosfera di un rapporto di scontro non ha evitato il declino finale,  che non ha risparmiato nemmeno Papa Benedetto XVI, succube del cardinale Tarcisio Bertone, a quanto pare spregiudicato del potere economico politico, il giudizio alla fine non sono righe di parole in un giornale, la posizione della chiesa non è lontana alle società del potere, le vicende accadute in passato non sono di certo rimaste un caso isolato, Calvi, Sindona, Ortolani, Lercaro, sono esempi e nomi che continuano ad essere costanti nella conferma di questi rapporti impenetrabili, rapporti pericolosi, che hanno contaminato tanti esponenti del Vaticano.

La domanda sorge spontanea, come può accadere che delle figure di alto simbolo religioso, abbracciano gli ideali della massoneria, che tanto si contrappongono a quelli della Chiesa Cattolica? non bisogna andare troppo lontano con i ragionamenti, la religione del potere è l’unico credo.

Potrà anche essere la mia visione condivisa da altrettante considerazioni, ma di certo il frutto col passare del tempo matura, e può accadere che caschi dall’albero prima di essere raccolto.

Parliamoci chiaro, ci sono cose che fanno riflettere attribuite alla responsabilità della Chiesa alle logge massoniche, tali questioni minano il credo di tanti cristiani di buona volontà, alla luce dei giorni odierni, in questo momento di dura prova esistenziale del nostro paese, l’esigenza della verità spirituale, non può essere offerta dietro le spoglie di finte obbedienze, tale legge divina ha bisogno di essere riconsegnata ai cattolici nella dimensione più leale da parte della Chiesa, quando sarà ristabilito tale compito si ridimensionerà il principio della massoneria deviata.

Tutti alla fine dobbiamo rendere conto ad un giudizio finale, ma quello che urge preservare è la posizione della nostra anima, qualunque sia la nostra religione.

 

Isabella Scuderi