«Carlos Garaicoa guarda le città, le architetture e i sogni sottesi, quelli dismessi e quelli ancora realizzabili; ne legge le trame, le offese e i ricordi incancellabili e poi con instancabile creatività traccia altre prospettive, innesta vecchio e futuro, disegna nuove linee di fuga e cerca il comune e la moltitudine quali soggetti di un incessante divenire altro.» Fino al 4 febbraio la Fondazione Merz ospita “El Palacio de las Tres Historias”, la mostra personale dell’artista cubano Carlos Garaicoa (nato a L’Avana nel 1967, vive e lavora tra Madrid e Cuba). Leggi tutto “Da Cuba a Torino: “El Palacio de las Tres Historias” di Carlos Garaicoa”
Jazz: Uri Caine al Conservatorio con “Piano Solo”
A due mesi dal concerto al Folkclub, Uri Caine torna a Torino sabato 13 gennaio, e questa volta a far da cornice al concerto “Piano Solo” sarà il Conservatorio Giuseppe Verdi.
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Artisti ad Auschwitz. I “Percorsi interrotti” di Nora Levi e Giorgio Tedeschi
Una mostra doverosa, un atto di riconoscenza nei confronti di due talenti artistici cancellati dalla tragedia della Shoah. Si intitola “Percorsi interrotti” la mostra ospitata fino al 27 dicembre dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino (Piazza Carla Alberto 3). Curata da Giovanna Galante Garrone, si propone di far conoscere, attraverso circa 150 opere, l’attività artistica di Eleonora Levi e di suo figlio Giorgio Tedeschi, brutalmente interrotta dalla deportazione ad Auschwitz, dove entrambi morirono, la prima all’arrivo, nell’aprile 1944, il secondo durante l’evacuazione del gennaio 1945, la tragica Todesmärsche. Leggi tutto “Artisti ad Auschwitz. I “Percorsi interrotti” di Nora Levi e Giorgio Tedeschi”
Al CineTeatro Baretti di Torino British Irish Film Fest: spettacoli, musica e enogastronomia
E’ partito venerdì 25 Settembre il British Irish Film Fest, una tre giorni all’insegna della cultura d’oltremanica organizzata da The Italian British Society con il patrocinio di Consiglio Leggi tutto “Al CineTeatro Baretti di Torino British Irish Film Fest: spettacoli, musica e enogastronomia”
I ricami nella loro storia in mostra a Palazzo Madama in tutto il loro sfarzo
I merletti saranno i protagonisti del mostra che farà rivivere dal 29 luglio al 16 novembre prossimi a Palazzo Madama i fasti del ricamo. Sarà esposto un prestito eccezionale, un abito baiadera di Leggi tutto “I ricami nella loro storia in mostra a Palazzo Madama in tutto il loro sfarzo”
Ottavio Mazzonis dialoga con opere del passato nella mostra alla Fondazione Accorsi
Nella Torino estiva un tuffo nel passato è sicuramente piacevole farlo con una visita al Museo di Arti Decorative della Fondazione Accorsi Ometto, dove è allestita la mostra dedicata alle opere di Ottavio Leggi tutto “Ottavio Mazzonis dialoga con opere del passato nella mostra alla Fondazione Accorsi”
Alla Reggia di Venaria rivivono i fasti del convitto del Bernini
Il Gran Parterre dei giardini della Reggia di Venaria costituiscono la fastosa cornice dello spettacolo della rassegna di Teatro a Corte dal titolo “Il falso Convitto”, su progetto e realizzazione di Alice Leggi tutto “Alla Reggia di Venaria rivivono i fasti del convitto del Bernini”
Al teatro Regio a luglio è il trionfo dell’opera italiana
Continua fino al 26 luglio prossimo la kermesse al Teatro Regio dal titolo “The Best of Italian Opera”, offerta culturale proposta nell’ambito di Expo To, che si articola nella messinscena di quattro grandi opere del panorama italiano: la Boheme di Giacomo Puccini, il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, la Traviata di Giuseppe Verdi e la Norma di Vincenzo Bellini. Protagonisti il Coro e l’Orchestra del Teatro Regio. La Boheme viene proposta il 14, 18 e 23 luglio nella storica versione con bozzetti e figurini firmati da Eugenio Guglielminetti, per la regia di Vittorio Borrelli. Protagonista Barbara Frittoli, con Stefano Secco, Maria Teresa Leva e Markus Werba, per la direzione del giovane Andrea Battistoni. Saranno protagonisti del Barbiere di Siviglia (il 15, 19 e 24 luglio) importanti cantanti lirici che si distinguono nel genere buffo, come Antonino Siragusa, Marco Filippo Romano, Chiara Amaru’ eRoberto De Candia. La Traviata, premiata dalla critica giapponese nel corso della tournée del Teatro Regio nel Sol Levante, nel 2010, è firmata dal regista Laurent Pelly e diretta da Francesco Ivan Ciampa. Nel ruolo di Violetta Desiree’ Rancatore, accanto a Piero Pretti e Luca Salsa. Alberto Fassini firma l’allestimento della Norma, che verrà rappresentata il 17, 22 e 26 luglio, con, sul podio, un direttore moto affermato, Roberto Abbado.
Gli appassionati potranno anche acquistare un carnet di abbonamento a quattro opere, al costo di 250, 190 o 150 euro a seconda del settore, o a tre ( a 200, 150 o 120 euro a seconda del settore). L’acquisto può avvenire alla biglietteria del Teatro Regio o telefonicamente allo 0118815270, tramite carta di credito.
Sulle note di Rachmaninov e Cajkovskij si conclude il Festival pianistico di Primavera della Rai
Sesto e ultimo appuntamento con il Festival pianistico di Primavera giovedì 18 giugno alle 21 all’Auditorium Rai di Torino e in diretta su radio 3 con l’ Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dopo l’esibizione il 17 giugno alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano. Il Festival si conclude con la pianista Olga Kern, prima donna a vincere il primo premio e la medaglia d’oro in oltre 50 anni di storia della Van Cliburn International Piano Competition che ogni anno si svolge in Texas a Fort Worth. Apprezzata interprete di Sergej Rachmaninov, ne eseguirà il Concerto n. 3 in re minore op. 30 per pianoforte e orchestra, celeberrima pagina tardo romantica risalente al 1909, la cui fama si è accresciuta grazie all’impiego della stessa nel film Shine del 1996. A dirigere il direttore principale dell’Orchestra Nazionale della Rai, Juraj Valcuha. Il concerto prevede anche l’esecuzione della Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Cajkovskij del 1888, in cui trovano spazio tutti i caratteri peculiari del celebre compositore russo: il lirismo melodico, la malinconia, i valzer gioiosi dei suoi balletti e il tono maestoso tipico del repertorio tradizionale russo
Tra il fasto del grand-opera e la dimensione intimistica il Faust visionario di Poda e Noseda al Regio
In scena al teatro Regio di Torino fino al 14 giugno il Faust di Charles Gounod, nel nuovo allestimento coprodotto con la Israele Opera di Tel Aviv e l’ Opera di Losanna, per la regia di Stefano Poda. Artista tra i più poetici della scena internazionale, firma anche i costumi, le scene, le luci e la coreografia. Protagonisti in scena, diretti da Gianandrea Noseda, Ilda Abdrazakov nel ruolo di Mefistofele, Charles Castronovo in quello di Faust, Irina Lungu in quello di Margherita e Vasilij Ladjuk in quello di Valentin.
Orchestra e Coro del Teatro Regio sono diretti da Carlo Fenoglio. In occasione delle recite del Faust i lavoratori del teatro Regio e il Circolo Ricreativo culturale e sportivo del teatro promuovono la raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Nepal.
Gould era interessato al Faust di Goethe, di cui lesse la traduzione in francese di Gerard De Nerval, come soggetto per un’opera già dalla fine degli anni Trenta dell’Ottocento e nel 1849 aveva abbozzato la scena della chiesa. Tuttavia il progetto prese corpo soltanto nel 1857, quando Jules Barbier accettò di realizzare il libretto, proponendo di collaborare con Michel Carré, autore di una commedia ispirata allo stesso soggetto, poi utilizzata come base per l’elaborazione librettisti. Il libretto per Gould reintrodusse elementi forti dell’opera originale, come la morte di Valentin, la Notte di Valperga e la prigionia di Marguerite. L’opera venne accolta trionfalmente al Theatre Lyrique nel 1859 e fu subito trasformata da opera-comiche, con le parti recitate tra un numero musicale e l’altro, in grand-opera, interamente cantata, forma nella quale è normalmente rappresentata e che corrispondeva all’idea originale di Gould. Nella versione londinese del 1864 fu introdotta la preghiera di Valentin e in quella del 1869, all’Opera, comparvero i balletti del quinto atto. L’opera risultò un modello di fusione perfetta del fasto del grand-opera con un’inclinazione intimista e sentimentale.