Sabato 6 marzo, alle ore 15.00, il secondo appuntamento del ciclo di conferenze «ARS ET INDUSTRIA», organizzato dal Museo del Tessile di Chieri, sarà dedicato alla storica manifattura Lenci. La curatrice e storica dell’arte Melanie Zefferino, Presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e del Museo del Tessile, ci guiderà in un viaggio nella Torino del Novecento alla scoperta di artisti, sarte e…bambole! (altro…)
Il tessile e la creatività nel passato, nel presente e guardando al futuro. Un ciclo di conferenze in cui la tradizione della manifattura tessile chierese si intreccia con l’arte contemporanea. Il Museo del Tessile di Chieri organizza, a partire da sabato 20 febbraio, il ciclo di conferenze «ARS ET INDUSTRIA», 15 appuntamenti, tra incontri, eventi e mostre, con cui si inaugura il nuovo corso culturale del Museo, ed il parziale riallestimento delle collezioni (il Museo riaprirà ai visitatori il 27 marzo).
«Il divenire continuo della storia dell’arte si svolge attraverso successive mutazioni della cifra segreta e assoluta dell’opera». Castello di Rivoli ospita fino al 28 marzo «Le Chef-d’oeuvre inconnu», mostra che ripercorre i sessant’anni di produzione artistica di Giulio Paolini.
Fino al 7 novembre, Fotografiakm0, un insolito spazio mostre nell’Antica Tettoia dell’Orologio di Porta Palazzo, ospita le fotografie contenute nell’antologia «Chi vuol esser padre sia. Racconti riflessioni, flussi di pensiero», (altro…)
Una trentina di fotografie extra-large di spiagge, parchi, piscine e discoteche sono le «Costellazioni umane» realizzate negli ultimi venticinque anni da Massimo Vitali, in mostra fino al 20 dicembre al Museo Ettore Fico di Torino. (altro…)
«Ho fotografato storie di guerra, magia, abbandono, e piano piano, inconsapevolmente, mi sono trovato a rifare quello che facevo da ragazzo in quel luogo, nascondermi nei miei mondi immaginari e inventare storie». Un artista multiforme, versatile, eclettico, visionario, (altro…)
«Pratico un’arte del togliere, del poco, del meno, sperando di arrivare a un’arte del niente». Lastre di piombo segnate da ferite-sorgenti da cui sgorga acqua. Diafani alabastri che lasciano trasparire dall’interno foglie d’oro. (altro…)
Un cubo sembra fluttuare leggero nello spazio ma avvicinandosi si scopre che è fatto con fini tubi di acciaio, simili a filo spinato, che lo rendono respingente, anzi “Impenetrable”, come recita il titolo dell’installazione della libanese Mona Hatoun (1952), una delle 17 artiste protagoniste di «PUSH THE LIMITS», progetto espositivo corale tutto al femminile che la Fondazione Merz ospita fino al 31 gennaio. (altro…)
Un bambino del Mali affascinato dall’indaco diventato creatore di tessuti, un’impiegata di banca giapponese diventata un’artista di washi di fama mondiale, un apprendista calderaio, oggi maestro orafo nel gruppo Hermés, (altro…)
Ossidazioni, idrogrammi, inversioni tonali, immagini solarizzate, sfere liquide, cerchi luminosi macchie biomorfe, vibrazioni visive, matasse filanti: 50 immagini che raccontano la transizione dalla fotografia oggettiva al non figurativo tra la metà degli anni Trenta e la fine dei Cinquanta, grazie a sette grandi fotografi italiani capaci di rivoluzionare il linguaggio fotografico attraverso la sperimentazione di nuove tecniche. (altro…)
«Per me il valore primario di una fotografia è il suo valore di documento, di testimonianza di un certo evento, di un certo momento storico, è la memoria delle persone, di ognuno di noi». Nel 1998, in occasione di Artissima, Guido Bertero, appassionato collezionista di arte moderna e contemporanea, acquista per le figlie due fotografie dell’artista americana Jan Groover. (altro…)
«Fotografo ciò che mi attrae, le cose che trovo interessanti o belle. Il tipo di mondo che vorrei. Non è il mondo in cui vivo». Fino al 20 settembre la GAM di Torino ospita «Works», retrospettiva dedicata al fotografo di moda più famoso del XX secolo, Helmut Newton, organizzata in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino, in occasione del centenario della nascita dell’artista (Berlino, 1920. Morirà a Los Angeles nel 2004) . (altro…)
Opere dal forte impatto emotivo, cariche di drammaticità e pervase di crudeltà, che indagano sulla condizione umana e su temi universali come il dolore, la violenza del mondo, il corpo, la memoria, la redenzione. Fino al 15 marzo la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita «Aletheia», mostra dell’artista belga Berlinde De Bruyckere (Gand, 1964), curata da Irene Calderoni. (altro…)
Un po’ Dylan Dog, un po’ The Exorcist (la serie targata Fox). Ecco “Samuel Stern”, il nuovo fumetto horror, creato da Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro. Una coraggiosa scommessa per l’editoria a fumetti italiana, quella lanciata dalla giovane BUGS Comics con questa serie mensile distribuita in edicola. (altro…)
Il 27 settembre del 1967, a Genova, alla Galleria La Bertesca, “nasceva” l’Arte povera. Quella sera si inaugurava la mostra Arte povera Im-Spazio, curata da Germano Celant. Tra gli artisti selezionati, Giulio Paolini, Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto Luciano Fabro, Pino Pascali…ed Emilio Prini, presente con l’opera Perimetro d’aria. Originario di Stresa (dove nacque nel 1943), Prini è stato il più concettuale tra gli esponenti dell’Arte povera, “un artista che si muove nel vuoto” (la definizione è di Celant), geniale, sfuggente, enigmatico, ironico, provocatore. Fino al 9 febbraio la Fondazione Merz omaggia Emilio Prini con una mostra che raccoglie oltre quaranta opere dal 1966 al 2016 (l’anno della morte, a Roma). (altro…)