Torino Film Festival 29 – appunti in corsa

Qualche riflessione al volo su quello che è stato finora il Torino Film Festival (siamo ad un terzo della manifestazione).

Sale piene, quasi sempre quasi per ogni tipo di film.
Da sempre il TFF ha una grande attenzione ai film ed è difficile imbattersi in una fregatura. Il pubblico lo sa e riempie le sale.

L’organizzazione dei biglietti blu per accreditati e abbonati ha praticamente cancellato le code davanti alle sale.
Il sistema è stato rodato l’anno scorso ed ora funziona bene.
Per evitare la coda per prendere i biglietti blu per evitare la coda basta non presentarsi nella prima ora di apertura delle casse ed il gioco è fatto.

Tra le cose negative ci metto sicuramente la mancanza della navetta, che era funzionale e comodissima.
Non so da cosa dipenda (problemi con FIAT?) ma è un peccato che manchi (sebbene camminare per le vie di Torino avanti e indietro sia uno spettacolo!).

Poi le polemiche immancabili.
Si è cominciato con quella su Penelope Cruz, si è continuato con la scomparsa di Aki Kaurismaki (a proposito il suo film non mi ha entusiasmato) ed è di ieri il clamoroso taglio della proiezione per la stampa del film con Fabio Volo (vomitevoli problemi di anteprime e di autorizzazioni a scrivere)

I film.
Ne ho visti finora una decina e non ho ancora beccato quello in grado di sconvolgermi e di ricordare a vita (di solito i succede ogni anno almeno con una pellicola).
Però ho visto roba bella, dal film di Woody Allen, al divertentissimo A good old fashioned orgy,  al thriller di Balaguerò davvero teso, alle grandi interpretazioni attoriali di Adrien Brody e Gilbert Sicotte.

Potete comunque seguire questa pagina che aggiorno costantemente con i link alle mie recensioni.

A presto per nuove considerazioni volanti…

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO