#TFF32 The editor, tutto il thriller all’italiana anni 70 in un solo film

Metetetvi comodi perchè qui c’è da fare un discorso serio. The editor è una figata assoluta, ma solo se siete amanti del thriller italiano anni ’70 e ne conoscete ogni risvolto. Più siete esperti e più il film di Matthew Kennedy e Adam Brooks vi piacerà.

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Un montatore di film di bassa, bassissima lega (la sua promettente carriera è stata stroncata dopo aver perso quattro dita di una mano) prosegue il suo quotidiano cercando di far innamorare del montaggio la sua giovane assistente.
Sul set dello sguelfissimo set in cui stanno lavorando si verificano però una serie di omicidi tremendi che decimano gli attori.
E tutti i cadaveri hanno le quattro dita di una mano mozzate.

Stile, ambientazione, colore, tipo di immagine, tutto è realizzato come se ci trovassimo in Italia negli anni ’70.
Perfino i nomi e l’accento dei protagonisti scimmiottano quelli italiani.
E ovviamente non mancano un sacco di donne nude e il poliziotto molto baffuto.

Leggete dell’ironia? Bravi! perchè l’omaggio è fortemente ironico. Si ride dal primo all’ultimo minuto riconoscendo stili, situazioni, ingenuità titpiche di quel periodo.

Ma soprattutto c’è da perdersi nel mare delle citazioni.
Scene riprese in maniera esemplare, altre riproposte in maniera molto ironica. Sono decine i film citati in maniera più o meno evidente. Si va da Argento a Fulci, da Lenzi ad Avati, fino a sconfinare in Shining di Kubrick ed altri titoli che esulano dal centro dell’omaggio.

Sequenze rigirate, nomi de personaggi, titoli di libri, singole inquadrature, battute. Un crogiuolo enorme e diverrtente che butta tutto in un calderone davvero imperdibile.

Giuro che vien voglia di mettersi lì a rivederlo con carta e penna per provare a segnarsi tutto. Facciamo una gara a chi ne individua di più?

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO