Il Torino Fringe Festival apre al cinema sperimentale con un omaggio a Shirley Clarke

Il Torino Fringe Festival è, per la prima volta nella sua storia, anche cinema. Oltre al ricco cartellone teatrale, nel 2019 viene infatti proposta la rassegna “Pellicola in scena”, curata da Clizia Centorrino, che celebrerà alla libertà espressiva del cinema sperimentale.

In apertura della rassegna, è prevista l’inaugurazione, nella giornata di giovedì 9 maggio alle 18, della mostra “Portrait of Shirley”, allestita all’Unione Culturale Franco Antonicelli e curata da Reading Bloom.

Con fotografie, home movies e cortometraggi renderà omaggio, per la prima volta in Italia, alla film-maker Shirley Clarke. Martedì 14 maggio è anche in programma la proiezione del suo film d’esordio “The Connection” (1961), premiato a Cannes ma censurato negli Stati Uniti.
Clarke fu l’unica donna firmataria del Manifesto del New American Cinema Group, un movimento artistico in opposizione a Hollywood che andava sviluppandosi nei primi anni Sessanta al Greenwich Village intorno a cineasti come Stan Brakhage e Jonas Mekas. Proprio Mekas, scomparso lo scorso gennaio, ricorda come la generazione eroica e perduta della Clarke, sebbene oggi rischi di essere relegata nell’oblio, ha dato un contributo essenziale alla storia del cinema.

La rassegna propone, poi, una serie di proiezioni tra l’Unione Culturale e l’Arteficio che vogliono essere uno sguardo sul presente attraverso performance di artisti-cineasti francesi e italiani e produzioni contemporanee tutte in pellicola. Protagonisti Atelier MTK, collettivo e laboratorio indipendente nato nel 1992 a Grenoble (Francia), con proiezioni multiple; Gaëlle Rouard, cineasta sperimentale che proietta film in 16mm; Unzalab, laboratorio indipendente di Milano che si occupa della valorizzazione del cinema analogico; Andrea Saggiomo aka 70fps che presenta progetto di cinema espanso.

«I formati a cosiddetto “passo ridotto” (super 8 e 16 mm) saranno dunque protagonisti: si scoprirà in questo modo che l’immagine cinematografica, sia quando viene concepita sia quando viene proiettata, vive attraverso lo sguardo complice degli spettatori» afferma la curatrice.

MOSTRA FOTOGRAFICA A CURA DI READING BLOOM

“PORTRAIT OF SHIRLEY” all’Unione Culturale Franco Antonicelli, via Battisti 4

INAUGURAZIONE giovedì 9 maggio ore 18. DURATA MOSTRA: dal 9 al 19 maggio.

“In Portrait of Jason Shirley Clarke è un maledetto genio” – John Cassavetes. Per la prima volta in Italia, una mostra di fotografie, home movies e cortometraggi rende omaggio a Shirley Clarke (1919-1997), una delle autrici più rappresentative del cinema indipendente americano, riscoperta grazie alla casa di distribuzione Milestone Film.

Ingresso gratuito.

PROIEZIONI

“ANCORA NO!”, venerdì 10 e mercoledì 15 maggio alle 21 all’Arteficio, via Bligny 18/L.

ANCORA NO!

70 FPS aka ANDREA SAGGIOMO – Napoli

super8, b/n, 2018, 30 min

Una pellicola super8 sulla quale sono stampati manualmente (con la tecnica del rayogram) insetti e foglie insieme a ritagli di altri film. La pellicola non presenta una continuità lineare di fotogrammi; è un collage di immagini ed impronte. Nella proiezione (a velocità variabile) queste immagini si animano, entrano in relazione fra di loro, producono rumore: quella striscia inerte di immagini diventa un film nell’occhio di chi guarda lo schermo nel momento in cui guarda. Non c’è il film prima che qualcuno lo proietti e qualcun altro lo guardi e lo ascolti.

“MOGADISCIO”, sabato 11 e domenica 12 maggio alle 21 all’Arteficio, via Bligny 18/L.

MOGADISCIO

UNZALAB – Milano

16 mm / super 8, sonoro, 40 min

Mogadiscio è un progetto di Giuseppe Chito e Tiziano Doria di musica elettronica improvvisata e proiezioni in 16mm, super8 e diapositive. Si sviluppa all’interno di Unza! e del collettivo UnzaLab. Il nome del progetto si riferisce chiaramente alla capitale Somala per moltissimi anni colonia italiana e al centro di controverse guerre civili e intricate faccende internazionali. Un’area geografica tanto rigogliosa quanto povera, un po’ come gli strumenti e i suoni generati dal duo. In entrambi i casi ciò che ne viene fuori dai synth e da obsoleti proiettori, è il frutto di maniacali raccolte imprudentemente mescolate a materiali originali realizzati per la performance.

“THE CONNECTION”, martedì 14 maggio alle 21 all’Unione Culturale Franco Antonicelli, via Battisti 4.

THE CONNECTION, Shirley Clarke

1961, b/n, 103 min

Proiezione a cura di Reading Bloom – Torino

Lungometraggio d’esordio di una delle film-maker più influenti del New American Cinema, The Connection è considerato oggi una pietra miliare del cinema indipendente. Nell’adattamento della pièce di Jack Gelber, messa in scena dal Living Theatre, un gruppo di eroinomani, tra cui un quartetto di jazzisti, attendono l’arrivo del “contatto” in un appartamento del Greenwich Village di New York. Nel frattempo un regista e un cameraman tentano di girare un documentario “onesto e umano” sulla vita dei tossici, finendo per essere coinvolti nell’azione. Musiche di Freddie Redd e Jackie McLean.

“RIUH SAUDARA”, lunedì 13 e sabato 18 maggio alle 19,30 all’Unione Culturale Franco Antonicelli, via Battisti 4.

ATELIER MTK (Lucrecia, Loïc Verdillon et Riojim) – Grenoble, FR

RIUH SAUDARA (famiglia vociferante)

performance per 3 proiettori 16mm, sonoro, 40min

Immagini e suono realizzati in Indonesia con Lab labalaba (Jakarta) e i musicisti del gruppo SARANA (Samarinda).

Si dice che colui che beve dal fiume Mahakan sarà condotto a ritornare a Borneo. Si dice che l’uomo innamoratosi della donna samarindiana non ripartirà tutto intero… Prima che (ri)scompaiano, tre vagabondi dell’atelier MTK vorrebbero condividere qualche grano d’immagine catturata, qualche barlume di canto, di vibrazione, qualche briciola della storia dell’arcipelago.

“FÉCULA ES-TU LÀ ?”, lunedì 13 alle 21,30 e domenica 19 alle 19,30 all’Unione Culturale Franco Antonicelli, via Battisti 4.

ATELIER MTK (Lucrecia, Loïc Verdillon et Riojim) – Grenoble, FR

FÉCULA ES-TU LÀ ?

performance per 3 proiettori 16mm, sonoro, 40min

Le immagini sono fatte di fecole di patata colorate. Ispirati dalla scuola dell’«emulsione non-sensibile» del professore Guillaume Ferry, i tre artisti giocano con i limiti dell’immagine unica, fragile e difficile da riprodurre, quasi anti-cinematografica, adattando il procedimento dell’autocromia brevettato dai fratelli Lumière alla pellicola. I proiettori e i proiezionisti posizionati nella sala, diventano parte integrante del film: lo spettatore potrà sia guardare lo schermo che voltare lo sguardo verso la fonte della luce. Volete parlare di cinema?

“UNTER”, giovedì 16 maggio alle 21 all’Arteficio, via Bligny 18/L.

GAËLLE ROUARD – Grenoble, FR

UNTER

2011, 16mm, b/n, sonoro, 20 min

La schiuma del mare. Grigio, bianco e nero ovunque. Gli abissi e le montagne. Acqua… solo acqua! E niente in grado di assorbire tutta quell’acqua! Poi un altro shock. Veloce occhiata del capitano. L’ago si sposta imperturbato. Poi. subito il sonar. Immersioni e argento dappertutto nelle profondità, poi di nuovo in superficie, verso la luce e il ghiaccio. Gaëlle Rouard è il timone di questa barca. Segui il suo sguardo.

“ZOOSCOPIE”, venerdì 17 maggio alle 21 all’Arteficio, via Bligny 18/L.

GAËLLE ROUARD – Grenoble, FR

ZOOSCOPIE

2012, 16mm, colore, sonoro, 16 min

Per il freddo inverno, lo scrosciare della pioggia, il corto ondeggiare, la tempesta violenta, le gelate precoci o altro ancora, se la caduta delle foglie tarda, se il fumo sale alto, e poi si abbassa, se le foglie volteggiano o se la polvere turbina, se le rane ripetono le loro monotone lamentele alle paludi, e quando i venti generali diventano favorevoli.

“M…H”, giovedì 16 e venerdì 17 maggio alle 21 all’Arteficio, via Bligny 18/L.

GAËLLE ROUARD – Grenoble, FR

M…H

2016, 16 mm, b/n e colore, 36 min

“Ispirato da O. W. in persona in qualità di W. S.

Un film interpretato in diretta

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO