La Regione Piemonte incontra gli emissari di Microsoft

La presidente della Regione, Mercedes Bresso, l’assessore regionale alla Ricerca ed Innovazione, Andrea Bairati, ed i vertici degli enti locali, degli atenei e degli istituti bancari incontreranno nel pomeriggio di martedì 12 settembre Jennifer Chaise, responsabile del Microsoft Research Center di Richmond. Al centro della discussione tra le istituzioni e la vice di Bill Gates la prospettiva della realizzazione a Torino di un centro di eccellenza tecnologica dell’azienda statunitense.

Creative Economy a Torino

Martedì 12 settembre viene presentata la ricerca “Creative Economy a Torino – I nuovi artigiani che fanno impresa nella cultura, nei nuovi media e nell´entertainment”, realizzata dalla CNA di Torino su incarico della Camera di commercio di Torino.

Lo studio focalizzato sulle piccole imprese attive nei settori delle produzioni legate al mondo della cultura, dei nuovi media e dell’entertainment torinese, fa emergere un quadro interessante di questo comparto, che si presenta dinamico e qualificato, pur in presenza di oggettivi limiti del contesto torinese.

www.to.camcom.it

Mondobit 2006

Siamo nel 2006, anno in cui la città dove viviamo è cresciuta rapidamente in termini di spinta propulsiva alla conoscenza ed all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Tanto è stato fatto e la città ha ora una connotazione, sia a livello nazionale che a livello internazionale, molto più innovativa. Nel Polo Tecnologico della nuova Torino trovano infatti sede avanzati enti di ricerca tra i quali l’Istituto Boella con i suoi laboratori che tramite l’evento Mondobit, giunto alla settima edizione, intende far “sentire” al grande pubblico lo spirito che animerà il nostro futuro e la nostravita quotidiana, fatta di soluzioni alternative per gli “straconsumi” dielettricità, di potenzialità estreme nella tracciabilità di qualsiasi generedi articolo, di utilizzo delle innumerevoli bande e spettri elettromagnetici e di interazione fra scienze Matematiche/Ingegneristiche e scienze della medicina e della biologia.

Il programma di Mondobit 2006 alla sala conferenze della GAM
lunedì 2 ottobre 2006
POCA E INTELLIGENTE
Dalla sfida dei chip ai consumi di energia
Pietro Terna, Mario Cipriano
lunedì 9 ottobre 2006
IL TAPPO CHE SA LA STORIA DEL VINO
Il percorso di una bottiglia
Giovanni Malnati, Angelo Garibaldi
lunedì 16 ottobre 2006
LA MOLTIPLICAZIONE DEGLI SPETTRI
Le comunicazioni verso la scomparsa dei fili
Edoardo Calia, Giovanni Roso
lunedì 23 ottobre 2006
LA VITA DIGITALE
Lo straordinario incontro tra il carbonio e il silicio
Nicola Bellomo, Alberto Piazza

Approvato il progetto di fusione fra San Paolo – Imi e Banca Intesa

logo_sanpaolo.gifIl Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo IMI ha approvato le linee guida del progetto di fusione con Banca Intesa.
Il Gruppo risultante dalla fusione si collocherà tra i leader del sistema bancario europeo e sarà in grado di competere nel settore dei servizi finanziari a livello sovranazionale, tramite un rafforzamento di natura domestica che presenta caratteristiche uniche.
Il nuovo Gruppo, già prima delle sinergie, si collocherà tra i primissimi gruppi bancari dell’eurozona con una capitalizzazione di mercato di oltre 65 miliardi di euro e sarà leader in Italia con oltre 13 milioni di clienti e con una quota di mercato mediamente nell’ordine del 20% in tutti i segmenti di attività.
Il nuovo Gruppo si collocherà tra i primissimi gruppi bancari dell’eurozona, già prima delle sinergie

Riassumendo cosa determinerà la fusione

Il nuovo Gruppo sarà leader indiscusso in Italia, con una quota di mercato mediamente nell’ordine del 20% in tutti i settori di attività
La rete di sportelli del nuovo Gruppo, oltre 6000 in Italia, sarà capillare e ben distribuita su tutto il territorio, con quote di mercato superiori al 15%
Sede legale della società post fusione sarà Torino. Le sedi operative della Direzione saranno a Torino e Milano
Rapporto di concambio di 3,115 azioni ordinarie di Banca Intesa per una azione ordinaria di Sanpaolo IMI
Sinergie ante imposte stimate in 1,3 miliardi di euro a regime nel 2009
Oneri di integrazione “una tantum” stimati in 1,5 miliardi di euro ante imposte
Sistema di corporate governance costituito dal Consiglio di Sorveglianza e dal Consiglio di Gestione

La Fondazione per le biotecnologie

Se oggi le biotecnologie non fanno più notizia in quanto tali, e sono percepite come un ramo innovativo ma ormai ben assestato della ricerca scientifica, lo si deve anche a istituzioni come la Fondazione per le biotecnologie, che ha contribuito a fare di Torino uno dei principali centri di gravità per l’Italia in questo campo.

La Fondazione è nata in un’epoca in cui le aziende italiane che volevano occuparsi di biotecnologie dovevano chiamare specialisti dagli Usa, dal Canada o dal Nordeuropa.

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