Mercoledì 7 Ottobre alle ore 17.00 al Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino sarà presentato il libro: “Le industrie culturali e i pubblici partecipativi, dalle comunità di fan ai social media” di Aracne Leggi tutto “Il 7 Ottobre al Campus Luigi Einaudi si presenta il libro Le industrie culturali e i pubblici partecipativi, dalle comunità di fan ai social media”
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A Torino la super scuola di management
Investire sul futuro anche in periodi di crisi, quando, anzi, occorre farlo di più. Con questa filosofia nasce a Torino la Scuola di Alta Formazione al Management, prima iniziativa dell’Associazione per la Formazione d’Eccellenza, voluta e promossa dalla Fondazione Giovanni Agnelli, dalla Fondazione Edoardo Garrone e dalla Fondazione Pirelli, insieme all’Association du College des Ingenieurs di Parigi, una delle più autorevoli istituzioni europee della formazione al management.
La Scuola, i cui corsi avranno inizio il prossimo 7 settembre, si rivolge a giovani laureati in ingegneria e in discipline scientifiche ed economiche (15 il primo anno, 40 a regime), offrendo loro un Master in Business Administration full-time basato su quattro mesi di formazione in aula e 6 mesi in azienda, dove saranno inseriti come consulenti junior.
Si arriverà a regime, nel giro di tre anni. Particolare innovativo e che sottolinea la volontà di premiare il merito, il master sarà gratuito per i corsisti, che verranno anzi retribuiti, grazie ad una assunzione con contratto a termine per tutta la durata del periodo di formazione.
Le lezioni in aula, in lingua inglese, si svolgeranno in parte insieme ai docenti ed agli allievi del College des Ingenieurs nelle sedi di Parigi, Stoccarda e San Gallo, in parte nella sede di Torino, con docenti provenienti da politecnici ed università italiane e dal mondo dell’impresa. Tra le aziende, che hanno già dato la propria disponibilità ad aderire all’iniziativa, con un costo di 25.000 euro per i sei mesi di stage, vi sono Azimut, Fiat, Pirelli, Erg e Prysman.
Il miraggio dei 1000 euro
Andrea Rossi su La Stampa
Quando va bene lavorano. Ma come? E soprattutto, con quale reddito? Mille euro è una soglia psicologica. Per tanti un miraggio. Qualcuno lo agguanta subito, altri lo inseguono per anni portandosi dietro frustrazioni a non finire. Ma, all’inizio, capita a pochi. Il primo stipendio – vero, lavoro per vivere – viaggia tra 450 e 1100 euro al mese. E c’è un paradosso, per molti una beffa: più hai studiato, meno guadagni. Qualche esempio: a parità di ore lavorate, spesso, un cameriere, o un barista, guadagna più di un ingegnere o un laureato in Storia. Il perché è semplice, e lo spiega Marco Giustino, universitario fino a sette mesi fa e oggi impiegato in un’azienda. «Ho finito Economia, ma non ho trovato nulla che somigliasse a quel che avevo studiato. E così correggo bozze». Eccolo, il perché: i laureati faticano a trovare occupazioni «da laureati» e così ripiegano su lavori per i quali non servono qualifiche speciali. Potrebbe essere accettabile, se durasse poco. Il rischio però è di rimanere invischiati. E, nel frattempo, invecchiare.
Un nuovo polo formativo sulle biotecnologie
E’ l’istituto di istruzione superiore Olivetti di Ivrea il capofila del nuovo polo formativo dedicato alle Biotecnologie. Insieme all’istituto Olivetti anche il Biotecnology Park del Canavese, oltre a numerosi altri istituti di Torino e provincia, agenzie formative, centri di ricerca e Università, tutti partner nel progetto.
Il Polo rappresenta uno dei 18 canali formativi post-secondari che la Regione ha realizzato per formare tecnici specializzati, e proprio in Regione, ieri, si è tenuta la presentazione alla presenza dell’assessore all’istruzione Gianna Pentenero.
«Ricordo – ha sottolineato Pentenero – che la realizzazione dei poli è frutto di un accordo territoriale sottoscritto da Regione, Province Piemontesi e Ufficio Scolastico Regionale per la formulazione e l’individuazione di Poli Formativi. Un processo questo, che mira a valorizzare e sviluppare le specificità territoriali e settoriali, in coerenza con il quadro di programmazione dell’offerta formativa regionale e che vuole rafforzare la centralità dell’alta formazione».
Mediapedia, l'enclopedia dei media in rete
Nell’ambito degli incontri promossi da Sottodiciotto Filmfestival 2008 la Fondazione per la Scuola della
Compagnia di San Paolo presenta con l’Università degli Studi di Torino, cattedra di Storia e teoria dei media, il portale on line Mediapedia: uno strumento per pensare ( o ripensare) al rapporto tra media e insegnamento nelle scuole superiori e un progetto di collaborazione attiva con gli insegnanti.
Il titolo dell’incontro è “Educare ai media, educare con i media. Presentazione del progetto Mediapedia”, si svolgerà il 4 Dicembre 2008 alle ore 16.30 presso il Centro di Produzione RAI, Sala del Museo della radio e della televisione in Via Verdi 16 a Torino
Sviluppato dal lavoro congiunto della Fondazione per la Scuola e della cattedra di Storia e teoria dei media dell’Università di Torino, Media-Pedia è un progetto che prevede uno sviluppo progressivo attraverso la collaborazione continua con il mondo della scuola. Gli insegnanti interessati possono contribuirvi sia proponendo osservazioni, critiche e integrazioni alle informazioni che vi sono contenute sia offrendo esempi di pratiche didattiche e commentando i suggerimenti e le pratiche proposte da altri.
Il patrimonio di sapere così elaborato, a partire da un primo nucleo di voci che saranno disponibili in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico, sarà costantemente in crescita ma sempre sotto la responsabilità scientifica di esperti riconosciuti. Può essere sia utilizzato dall’insegnante per la propria informazione e formazione sia usato per costruire unità didattiche da usare con le classi.
Innovazione nella formazione, formazione all'innovazione
Nello scenario contemporaneo formazione e innovazione stanno convergendo progressivamente come elementi complementari e imprescindibili per una crescita del territorio.
Le nuove strategie della formazione continua e dell’educazione permanente saranno il tema affrontato nel convegno che il COREP ha organizzato per il 22 e 23 maggio in occasione del ventennale della sua costituzione.
La prima giornata intende presentare alcune significative esperienze di trasferimento della conoscenza cercando di individuare le prassi e le metodologie alla base degli interventi attuati negli ultimi anni nel panorama formativo italiano e, in particolar modo, piemontese. Saranno presi in esame sia programmi di formazione tradizionali, come i Master, sia programmi di formazione sperimentali.
La seconda giornata sarà dedicata a illustrare strumenti ed esperienze di formazione continua, nonché il Sistema dell’Alta Formazione Industriale in Piemonte, l’originale modello formativo che integra capacità e conoscenze del mondo aziendale con quelle del mondo accademico, al fine di far crescere le competenze e il potenziale competitivo del sistema delle imprese.
Cervelli italiani nel mondo: unitevi!
Via Lastampa.it
Siamo pragmatici ma con princìpi. Non che il problema della fuga dei cervelli non sia importante. Ma lincontro che abbiamo organizzato per il 13 e 14 aprile a Washington, fra oltre 120 professori italiani che insegnano scienze umane in Nordamerica, punta semplicemente a fare i conti con un dato di fatto. Sono 244, negli USA e in Canada, i nostri colleghi umanisti con tenures, che insegnano cioè stabilmente. In un mondo in cui entriamo comunque tutti in rete, vogliamo cooptarli, coinvolgerli, non farli sentire esuli, reinserirli di fatto in un circuito. Creare una rete permanente dellirradiamento culturale italiano nelle scienze umane e sociali. Offrire un servizio, e nello stesso tempo sottolineare il peso della nostra presenza nellorganizzazione scientifica e accademica di alcuni dei paesi più avanzati del mondo».
A parlare è Aldo Schiavone, direttore del SUM, lIstituto Italiane di Scienze Umane. Un network che sotto questa sigla comprende non solo lIstituto di Studi Umanistici dellUniversità di Firenze, la Scuola Superiore di Studi Umanistici dellUniversità Bologna e quelle omonime delle Università di Siena e Roma La Sapienza, ma anche la Scuola di Formazione nelle Scienze Umane e Sociali dellUniversità di Napoli e la Scuola Europea di Studi Avanzati, in cui sono a loro volta riuniti tre altri storici istituti napoletani, lOrientale, il Suor Orsola Benincasa e lIstituto di Studi Filosofici.
Questa rete di «scuole di eccellenza» creata da Schiavone affiancato, a Bologna, da Umberto Eco, oltre che da cattedratici di lungo corso tra cui Mario Citroni, Franco Cardini, Maurizio Bettini, Omar Calabrese, Andrea Giardina, Ernesto Galli della Loggia è stata oggi trasformata dal Ministero dellUniversità in un unico Istituto di alta formazione dottorale con ordinamento speciale, inserito a tutti gli effetti nel sistema universitario pubblico. E tuttavia sostenuto anche da sponsor privati: «È stato il nostro principio di autoregolamentazione etica – spiega Schiavone – a farci sostenere anche da risorse private, e non solo da quelle pubbliche, specie per iniziative come questa di Washington: non un euro dei contribuenti è stato speso per lincontro, che è interamente pagato dalle risorse private della Fondazione SUM».