A giorni la notte dei ricercatori

Il 28 settembre 2007, Torino, Vercelli, Biella e Alessandria ospitano la seconda edizione della Notte dei Ricercatori, un appuntamento con il mondo della ricerca nato dalla collaborazione tra enti piemontesi attivi sul fronte della ricerca e dell’innovazione, dell’istruzione, della divulgazione scientifica e del sostegno alle imprese.

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Torino verso altre olimpiadi ?

L’Unione Matematica Italiana, sta verificando la possibilità di organizzare per la prima volta in Italia le Olimpiadi Internazionali della Matematica nel 2012: Torino sarà la città candidata ad accogliere l’evento.IL 19 settembre in Rettorato, in via Verdi 8, i rappresentanti dell’Unione Matematica Massimo Gobbino e Roberto Dvornicich, il Rettore Prof. Ezio Pelizzetti, il Prof. Franco Pastrone, del Comitato Organizzatore, il Prof. Alberto Conte, Preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e il Prof. Angelo Negro, Direttore del Dipartimento di Matematica hanno illustrato i dettagli per la realizzazione dell’iniziativa e per la definizione della candidatura ufficiale da presentare al Ministero della Pubblica Istruzione a esponenti della Regione Piemonte, della Provincia, del Comune di Torino, della Compagnia di San Paolo, della Fondazione Crt, del Torino Convention Bureau.

Il Prof. Franco Pastrone sottolinea: “C’è stata ampia disponibilità dei presenti per far partire l’iniziativa”. Si è inoltre deciso di istituire un tavolo di lavoro, organizzato dalla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e del Dipartimento di Matematica che in breve tempo dovrà presentare un progetto definitivo.

La formulazione di un progetto condiviso sarà un’occasione per confermare la capacità organizzativa e ricettiva dell’Università, degli enti locali e dei soggetti del territorio coinvolti.

Si avvicina la notte dei ricercatori

Il 28 settembre 2007, Torino, Vercelli, Biella e Alessandria ospitano la seconda edizione della Notte dei Ricercatori, un appuntamento con il mondo della ricerca nato dalla collaborazione tra enti piemontesi attivi sul fronte della ricerca e dell’innovazione, dell’istruzione, della divulgazione scientifica e del sostegno alle imprese. Tutti insieme con l’obiettivo di ricordare ai cittadini che se la qualità di vita migliora il merito è anche dei risultati della ricerca che, applicati alla vita quotidiana, permettono di progredire.

Capofila del progetto è l’Università degli Studi di Torino, in partenariato con Unioncamere Piemonte (coordinatore della comunicazione), Politecnico di Torino, Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Istituto Superiore Mario Boella e CentroScienza Onlus.

L’iniziativa, che si svolgerà contemporaneamente in tutt’Europa toccando non solo gli Stati membri ma anche alcuni degli Stati associati come Turchia e Israele, è promossa e coordinata dalla Commissione europea nell’ambito del VII Programma Quadro Europeo di Ricerca e Sviluppo Tecnologico per sensibilizzare il pubblico sul ruolo dei ricercatori nella società.

La notte dei ricercatori 2007 – logo completo La Notte dei Ricercatori riproporrà a giovani e meno giovani un’occasione unica per avvicinarsi in modo semplice e diverso ai più recenti campi d’applicazione della ricerca, per giocare e riportare alla luce un’antica passione della nostra regione per le scienze. Le quattro città piemontesi si stanno infatti preparando al meglio per offrire ai cittadini una serata all’insegna di esperimenti scientifici, giochi interattivi e spettacoli teatrali che si avvicenderanno a conferenze divulgative e a proiezioni di filmati multimediali.

L’evento a Torino propone diverse iniziative a partire già dalla mattinata con il Convegno “Donne, ricerca impresa. Innovazione e nuove progettualità” presso il Centro Convegni Torino Incontra e con la “Maratona della Ricerca” organizzata dal CNR in collaborazione con la Circoscrizione 10.

A partire dalle 16.00 in Piazza Vittorio Veneto aprono gli stand che proporranno una “Caccia al tesoro” per i più piccoli, un torneo a squadre, esperimenti, informazione, interazione, esperienze scientifiche e gastronomiche. Presso la Fondazione Eni Enrico Mattei – via Po, 53 – si svolge invece la competizione di disegno per le scuole primarie “Disegna un Ricercatore”. I disegni premiati verranno pubblicati sul sito di Torinoscienza.

L’Osservatorio Astronomico di Pino Torinese e l’Archivio di Stato propongono l’inaugurazione di due mostre presso la sede dell’Archivio di via Piave 21: “Nel fuoco del sole” e “Esplorare le strade del cielo. Dal passato al presente”.

Alle 18.30 presso il Museo Nazionale del Cinema sono di scena i “Caffé della Scienza e dell’Innovazione”. In chiusura della giornata, alle 21.00 al Teatro Gobetti, Via Rossini 12, lo spettacolo gratuito “Isaac Newton: a Matter of Gravity” con Peter Joyce nel ruolo di Newton; alle 21.15 in Piazza Vittorio Veneto il Concerto del Gruppo Jazz – dell’ Associazione per le attività musicali degli studenti universitari del Piemonte diretto da Gian Luigi Panattoni.

Il Museo di Anatomia Umana “L. Rolando” – corso Massimo D’Azeglio, 52, il Museo della Frutta – via Pietro Giuria, 15, e il Museo Regionale di Scienze Naturali – via Giolitti, 36, saranno aperti sino a mezzanotte.

Il sito della notte dei ricercatori 

Onde quadre, la radio del Politecnico

Con OndeQuadre, il Politecnico di Torino vuole continuare un percorso didattico e di ricerca che vede l’Ateneo in prima linea per fornire agli studenti sempre nuovi strumenti, per innovare progetti, processi, nuovi ambienti, per crescere come persone e come professionisti del mondo del lavoro.

In quest’ottica, OndeQuadre diventa uno spazio per sperimentare nuove tecnologie nel campo dell’Information Tecnology, integrandole con uno studio accurato dei contenuti trasmessi, in maniera sinergicamente coerente allo spirito pioneristico della cultura politecnica.

Una cultura che in questi anni è diventata sempre più poli-etnica e internazionale, e che sarà la vera protagonista di OndeQuadre. OndeQuadre, è un vero e proprio amplificatore della voce, delle potenzialità e della vitalità dell’Ateneo in quanto straordinario strumento di comunicazione agli studenti, per gli studenti, dagli studenti, nonché dei docenti e del personale tecnico amministrativo.

Il sito di Onde Quadre 

Bruce Sterling a Torino

Come sarà il nostro futuro? quali forme avranno gli oggetti di domani? quali delle tendenze economiche attuali prevarranno? A queste domande propone una risposta Bruce Sterling, scrittore di fantascienza con un libro visionario “La Forma del Futuro” edito da Apogeo. Un saggio dedicato agli sviluppi del design postindustriale che sviluppa i concetti-chiave anticipati da Sterling nel libro precedente Tomorrow Now e che descrive le modalità contemporanee di dare forma alle cose, agli oggetti (titolo originale Shaping Things).

Sterling prospetta un’ulteriore evoluzione di ciò che oggi chiamiamo web 2.0. Fenomeni come il social-networking e la Radio Frequency IDentification (RFID) stanno dando vita a una nuova internet delle cose, che qualcuno ha già battezzato come web 3.0. Una visione che indica un design di “interazione conversazionale” e parla di una cambiamento epocale: quello dal gingillo tecnologico all’oggetto-SPIME (neologismo di Sterling che unisce SPACE + TIME) e quella parallela dal destinatario-utente all’intermediario: l’oggetto partecipato. Cioè i blobjects, gli spime, gli arphids, i nomi degli oggetti del presente e del prossimo futuro.

La presentazione del libro “La Forma del Futuro” di Bruce Sterling si svolgerà giovedì 27 settembre alle ore 18.00 presso il Circolo dei Lettori, Via Bogino 19, Torino. All’incontro interverranno lo stesso Bruce Sterling, Andrea Bairati (Assessore all’Università, Ricerca , Innovazione e Internazionalizzazione della Regione Piemonte), Luca De Biase (direttore di Nòva 24 /Il Sole 24Ore), Claudio Germak (Politecnico di Torino – Word Design Capital Torino 2008) . Moderano Simona Lodi e Chiara Garibaldi (direzione Share Festival).

La prima fiera Open Source

Nell’area Cen Ser di Rovigo Fiere si svolgerà dal 26 al 28 Settembre la prima Fiera “Open Source” articolata con esposizione, conferenze e workshop. Il fenomeno Open Source,  software libero che può essere modificato e rielaborato e sempre in evoluzione con la partecipazione di tutti, è una realtà  ormai affermata sul mercato italiano.Questa prima edizione è dedicata agli utilizzatori professionisti e dirigenti  nelle imprese e nella pubblica amministrazione nonché al mondo della scuola e dell’università, ma anche a tutti coloro che desiderano informarsi ascoltando e interagendo con i maggiori esperti del settore a livello nazionale e internazionale, tra cui spiccano Stefano Marzorati (IBM), Zeev Suraski (Zend), e Clint Aron (Sugar); Richard Matthew Stallman (Movimento free software), Maurizio Paolini (Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia) e Walter Bergamaschi (Ministero della Salute).

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Nasce il premio Lagrange

Nasce in Italia il primo  riconoscimento internazionale dedicato alla ricerca sulla  scienza della Complessità: il premio Lagrange Fondazione Crt,  promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, con il  coordinamento scientifico della Fondazione Isi, uno degli  istituti più importanti a livello mondiale in questo campo di studi. 

Il Premio metterà ogni anno a disposizione 175.000 euro  complessivi da destinare a due scienziati, italiani o stranieri,  e a un professionista della comunicazione (giornalista,  divulgatore, editore) che si sia distinto nella diffusione della  cultura della Complessità.

 
Lo studio dell’organizzazione di sistemi complessi (per  esempio il mercato azionario, il traffico, internet, i sistemi  di telecomunicazione) ha potenziali applicazioni in numerosi settori: meteorologia, internet, economia, management aziendale.

Il premio nasce nell’ambito del Progetto Lagrange della Fondazione Crt, che in quattro anni ha finanziato 133 borse di  dottorato presso gli atenei piemontesi e assegnato 233 borse di ricerca. Sono coinvolte oltre 200 aziende del territorio di  settori tecnologicamente avanzati.

 
«Il progetto e il Premio  Lagrange – ha dichiarato il presidente della Fondazione Crt,  Andrea Comba – rappresentano una testimonianza importante  dell’impegno della Fondazione nel settore della ricerca
avanzata. L’obiettivo è offrire un sostegno attivo alla ricerca  sulla scienza della Complessità, ma anche diffondere una nuova  cultura dell’innovazione presso le imprese».

A Torino nasce la carrozzina multifunzionale

La carrozzina B-Free Multifunction è un prodotto rivoluzionario sia dal punto di vista estetico sia da quello funzionale. Concepita come un vero e proprio oggetto di design è bella da vedere, pratica da usare e pensata per la massima autonomia.

Il progetto nasce dall’intuito di un giovane designer e imprenditore, egli stesso in carrozzina, che alla luce della propria esperienza personale e professionale ha saputo reinterpretare le esigenze delle persone diversamente abili.

Il valore intrinseco del prodotto è la multifunzionalità, in quanto al modello base è possibile aggiungere con facilità diversi accessori, come il sistema di scampanatura delle ruote posteriori indispensabile per giocare a tennis, la ruota antiribaltamento, le ruote tassellate per lo sterrato e quelle specifiche da spiaggia.

Telaio pieghevole, superleggero in alluminio
Parafanghi in carbonio ad alta efficienza
Pedane il lexan trasparente o in carbonio
Sistema multiregolazione ruote anteriori e posteriori

La carrozzina B-Free ha un design accattivante ed è altamente personalizzabile, oltre ai 4 allestimenti B-Free Beach, B-Free 4X4 e B-Free Sport, permette di scegliere fra diversi colori e modelli di cerchioni.

Innovazione, indipendenza, multifunzionalità sono i valori che accomunano il prodotto B-Free Multifunction e l’azienda Able che lo produce. Danilo Ragona, giovane e brillante Industrial designer diplomato presso lo IED di Torino, è diventato imprenditore per dare vita all’intero progetto ed esprimere un punto di vista fortemente evolutivo sul mondo delle diverse abilità. Attraverso un approccio di sdrammatizzazione e demedicalizzazione, è arrivato a concepire la carrozzina come un oggetto di design personale, piacevole, mirato a migliorare la qualità della vita.

Torino, Vercelli, Novara, Milano, Pavia, Alessandria, Asti, Torino in treno come fosse una metro

Maurizio Tropeano su La Stampa

La licenza per la società di trasporto è la numero 47. Ed è stata rilasciata il 6 luglio scorso dal ministero dei Trasporti alla ArenaWays, società privata formata da un pool di imprenditori piemontesi che ha deciso di investire, per iniziare, 50 milioni. In queste settimane, sempre da Roma, dovrebbe arrivare il titolo autorizzatorio, certificato necessario per la nascita dell’impresa e avviare così le procedure per la selezione e formazione del personale. Un percorso che richiede circa 18 mesi di lavoro. Poi nell’aprile del 2009 partirà il pre-esercizio. Le corse passeggeri inizieranno a settembre sul tracciato circolare Torino-Vercelli-Novara-Milano-Pavia-Alessandria-Asti-Torino. In tutto 343 chilometri su cui correranno 9 convogli.

La società privata ArenaWays farà concorrenza a Trenitalia – che continuerà a gestire il trasporto pubblico locale – su uno dei settori più difficili del mercato: il traffico locale. Un mercato con grandi potenzialità visto il malcontento dei pendolari. La concorrenza non avverrà tanto sul fattore prezzo – i soci di Arenaways contano di rientrare dall’investimento proprio grazie alla vendita di ticket e abbonamenti – quanto sul servizio alla clientela: sedili più comodi, tavoli per lavorare, possibilità di collegamenti per computer e telefonini. E poi assistenza a bordo potenziata e massima attenzione alla pulizia. Il servizio non sarà affidato a terzi ma gestito direttamente dall’azienda che, a regime, impiegherà 56 persone.

La scommessa di ArenaWays è quella di offrire un sistema di trasporto ferroviario quasi metropolitano: – ci sarà un treno ogni ora e il servizio dovrebbe coprire l’orario 5-24 – che fornisca un servizio di qualità ai pendolari, soprattutto su tratte lasciate scoperte o poco servite da Trenitalia. Il piano industriale si regge anche perché la compagnia punta ad abbattere alcuni dei costi fissi come, ad esempio, il servizio di biglietteria. I ticket non si potranno acquistare a terra ma solo via Internet o direttamente sui convogli dove saranno installati dei distributori automatici. I posti a sedere sono 240 con uno spazio vitale per il passeggero più ampio garantito dall’acquisto del nuovo materiale rotabile.

I convogli utilizzeranno binari e stazioni di proprietà di Rfi, naturalmente pagando l’affitto, a volte, come nel caso della stazione di Torino Dora, utilizzano scali quasi dimenticati. Dora, ad esempio, diventerà un nodo importante per l’interscambio con il collegamento ferroviario per Caselle. Sotto la Mole sono previste altre due fermate: Porta Susa e Lingotto. Poi i convogli viaggeranno in senso circolare toccando, per ora, le stazioni dei capoluoghi di provincia.
La base logistica della nuova compagnia ferroviaria sarà ad Alessandria dove esiste un numero consistente di binari e di spazi liberi da attrezzare. Anche le officine per la manutenzione e riparazione del materiale rotabile dovrebbero essere localizzate nell’alessandrino, fuori dal capoluogo in altri Comuni dove esistono ampi spazi serviti da rotaie.
L’obiettivo di ArenaWays è quello di partecipare, nel prossimo futuro, alle gare per l’assegnazione del trasporto pubblico locale indette dalla Regione. Gare che valgono 200 milioni di finanziamento pubblico all’anno.