Premiata la Start Cup 2007

Le università premiano i migliori progetti di impresa, alta qualità e sicurezza per il Web, composti naturali per la ricerca biomedica e riscaldamento più economico ed ecologico. I vincitori in gara per la finale nazionale di Napoli

Start Cup ha i suoi vincitori, selezionati dalle università piemontesi tra le oltre 160 idee di impresa presentate e i 50 business plan in gara per la finale (e un totale di quasi 400 aspiranti imprenditori). Una rigida selezione basata sulla validità tecnologica ed imprenditoriale garantisce la qualità dei progetti di impresa vincitori, gli incubatori universitari faranno il resto, garantendo alle neo-imprese i servizi e il tutoraggio necessari per crescere e decollare sul mercato nazionale ed internazionale. Start Cup Torino Piemonte, giunta alla III edizione, è la competizione regionale per progetti di impresa innovativi promossa dai tre atenei piemontese ed organizzata dai rispettivi Incubatori di Impresa.

Primo classificato Vieweb.it, nato con l’obiettivo di soddisfare le crescenti esigenze di comunicazione delle imprese e la sempre maggiore richiesta di contenuti video di alta qualità per l’intrattenimento in ambiente Internet. La tecnologia impiegata consente con semplicità e senza alcuna pre-installazione di software di veicolare messaggi video in qualità HD, inclusi lungometraggi, e di creare Conference Room in grado di accogliere in contemporanea migliaia di utenti, ciascuno seduto alla propria scrivania (abilitati a interagire in voce e video, anche con un modem a 56Kb). Sarà possibile quindi partecipare alle conferenze anche in treno, o in aeroporto in attesa dell’imbarco, seguendo l’intervento dello speaker e il materiale presentato, anche tramite palmari. Tutto senza costi di comunicazione (VVOIP – Voice&Video Over IP). Inoltre, chi produce contenuti televisivi, cinematografici o pubblicità non è in grado spesso di sfruttare il canale web in modo ottimale: per la mancanza di protezione dei contenuti e di validi strumenti per monitorare da chi è stato visto il filmato e per quanto tempo (condizione necessaria ad es. per la vendita di spazi pubblicitari). Vieweb, permettendo di tracciare il comportamento degli utenti, consente di indirizzare e personalizzare il comportamento del sito contenente il messaggio video, in base al comportamento dell’utenza.

Al secondo posto due progetti pari merito: Ingenia e VivaChem.
VivaChem è un progetto sviluppato nei laboratori dell’Università del Piemonte Orientale basato sulla produzione e scoperta di composti naturali utilizzabili come sonde molecolari e standard di riferimento nell’industria e nella ricerca biomedica, nutraceutico-alimentare e cosmetica, colmando una carenza che caratterizza questi settori. L’innovazione introdotta da VivaChem consiste nello sfruttare molecole di origine naturale per attivare specifiche funzioni cellulari, facilitando così lo studio dei processi di reazione (ad esempio nella ricerca delle malattie devastanti). Un aiuto quindi del tutto naturale alla ricerca biomedica: VivaChem utilizza in molti casi biomasse derivate da piante normalmente utilizzate in campo industriale (canapa da fibra), agricolo, ornamentale, e persino piante considerate infestanti (tapsia, iperico).

Ingenia, team del Politecnico di Torino, ha sviluppato EcoThermo, un sistema wireless che permette di convertire le caldaie centralizzate in impianti a controllo e contabilizzazione dei consumi indipendenti per ogni abitazione (non richiede la sostituzione della caldaia e si adatta a tutti i sistemi di generazione e distribuzione del calore, compreso il teleriscaldamento). EcoThermo permette inoltre di integrare in un unico dispositivo il controllo dei consumi domestici (oltre al riscaldamento, acqua e gas). Innegabili i vantaggi in termini di comfort termico (risolve il problema degli scompensi termici per cui appartamenti in piani diversi dello stesso edificio sono troppo caldi o troppo freddi) ma soprattutto di risparmio energetico e quindi minor impatto ambientale. Si può risparmiare infatti fino al 35% impostando la temperatura in base all’effettivo bisogno: minori consumi quindi, e soprattutto minori emissioni inquinanti nelle città. I vantaggi economici infine: grazie al risparmio sui consumi e agli incentivi statali in pochi anni si rientra dell’investimento per acquisto e installazione.

I tre vincitori riceveranno rispettivamente 20.000 e 12.500 euro ciascuno (per i due pari merito) di contributo dopo aver dato vita all’impresa ed essersi installati presso uno degli incubatori a disposizione. Il vincitore del primo premio potrà inoltre avvalersi dell’impegno da parte di Piemontech, il Fondo di Capitale di rischio delle imprese piemontesi, ad investire 50.000 euro nell’impresa che trae origine dal business plan primo classificato.

Mario Draghi alla Facoltà di Economia

Venerdì 26 ottobre, alle ore 10.00, in diretta dall’ Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università di Torino il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, tiene la lezione di apertura della 48° Riunione Annuale della Società Italiana Economisti  Le telecamere di 110 video-webradio trasmetterano la diretta streaming audio/video dell'intero incontro.

La Riunione della Società, che proseguirà anche nella mattinata di sabato 27, vedrà la partecipazione di docenti universitari ed esperti del settore provenienti da ogni parte d’Italia che si confronteranno su vari temi tra cui l’organizzazione industriale, la produttività delle imprese, il commercio internazionale e la distribuzione del reddito e dello sviluppo.

La Società degli Economisti si propone di favorire relazioni per stimolare la ricerca scientifica in Italia, promuovere pubblicazioni e inchieste, favorire tutte le iniziative che rafforzino la ricerca nelle discipline economiche e la conoscenza dei suoi risultati.

Il sito della Società degli Economisti

Linux Day 2007: orgoglio Open Source

Sabato 27 ottobre sarà ancora una volta festa nazionale per l’open source di casa nostra: in più di 100 città italiane va in scena il Linux Day 2007, settima edizione dell’oramai tradizionale appuntamento con la celebrazione e la diffusione di concetti quali software libero, sistemi operativi aperti e informatica svincolata dall’influenza delle corporazioni e dei patent troll in circolazione.

Per quanto il mondo di Tux il pinguino sia attualmente al centro di crescenti tensioni legali tra piccoli e grandi attori della scena informatica internazionale, Linux vuol dire soprattutto tecnologia e passione, la stessa passione che animerà i ritrovi del Linux Day variamente organizzati in tutta Italia, con mezzi che vanno dall’autarchia e autogestione più pure alla sponsorizzazione di un gigante come l’americana IBM e sale universitarie dedicate.

Promosso e coordinato come sempre dalla associazione pro-bono Italian Linux Society, il Linux Day è in realtà una manifestazione-ombrello organizzata e gestita localmente dai tanti Linux User Group e gruppi di free software sparsi per il territorio: a tali organizzazioni di aficionado del pinguino sta decidere cosa fare e quali tematiche affrontare durante la giornata, lavorando in totale autonomia ma nel rispetto delle linee guida stilate da ILS.

Una delle condizioni qualificanti per un Linux Day degno di tale nome e pienamente rispettoso della filosofia open sancisce la gratuità obbligatoria dell’ingresso e della partecipazione agli eventi, pena la riconsiderazione della candidatura del LUG colpevole di infrazione per l’edizione del prossimo anno. Ogni realtà locale è libera di promuovere donazioni, raccolta fondi o vendita di materiale promozionale, ma tutti gli eventuali gadget forniti da ILS non potranno che essere distribuiti senza chiedere un centesimo in cambio.

Se quindi lo scopo principale dell’evento è “promuovere l’uso e la conoscenza del sistema operativo GNU/Linux e del software libero”, le modalità di tale promozione sono materia di decisione da parte dei LUG stessi: c’è chi ospiterà interventi su OpenOffice.org e il Trusted Computing, chi porrà l’accento sul fatto che col pinguino ci si può anche far girare i videogame, chi presenterà le novità della distro Ubuntu 7.10 e chi affronterà le problematiche introdotte nell’universo open dalla discussa GPL v3.

La tendenza generale è quella di offrire una trattazione a più livelli a quanti volessero avvicinarsi al mondo di Linux e del software a codice aperto o volessero approfondire l’argomento, con interventi specialistici a tema ma anche l’immancabile punto di raccolta – o per meglio dire di prelievo – delle distro più apprezzate e accessibili come Ubuntu, e le “install fest” nel corso delle quali i volontari si offriranno di riconvertire il PC dei partecipanti in macchine motorizzate Tux.

Il numero di località coinvolte nel Linux Day conta al momento di scrivere 111 città, ma non è escluso che di qui a sabato possa aumentare ancora visto che è sempre possibile aggiungere nuove iniziative dei LUG alla lista. Al Linux Day partecipa praticamente tutta Italia, ma nonostante questo emerge piuttosto chiaramente il fatto che la rappresentanza è molto più fitta tra le regioni centro-settentrionali rispetto a quelle del meridione. Il maggior numero di città ad ospitare il Linux Day si trova in Veneto (14), Lombardia (13) e Toscana (11).

Piuttosto singolarmente tra i convitati al Linux Day di quest’anno potrebbe esserci anche Microsoft: il gigante del software, che secondo alcuni openattivisti è il Diavolo con cui Novell ha stretto patti pericolosi per Linux e l’interno mondo open risulta tra gli sponsor di QuiFree, la due-giorni di “software libero e liberi saperi” che nell’ambito del Festival della Creatività di Firenze ospiterà il Linux Day della città toscana. Apparentemente anche altri due sponsor sono legati a Microsoft, mentre un quarto non avrebbe alcun collegamento con il soggetto della manifestazione, ovvero il software libero e gratuito.

Un ospite imprevisto che, a ben spulciare tra le linee guida della manifestazione – la numero sei in particolare, che ne sancisce il carattere indipendente, non commerciale e teso esclusivamente a promuovere gli obiettivi propri del Linux Day – potrebbe accollare all’edizione fiorentina il mancato rispetto del vademecum messo a punto da ILS. Ma ecco cosa accadrà sul territorio.

Le Linux fest sul territorio:
Offrire un quadro completo di quanto ha da offrire l’edizione 2007 della festa di Linux è impossibile, il luogo migliore per informarsi rimane il sito dedicato, ma mettere in fila alcuni tra gli happening più interessanti può rilevarsi importante per raccontare lo spirito delle cento e passa iniziative messe a punto dai sostenitori volontari del pinguino. Tanti sono gli sforzi di far conoscere le specificità del mondo open a chiunque volesse togliersi la curiosità, approfondire tematiche o perché no, provare a fare lo switch con l’aiuto di una guida esperta.

Il sito dell’evento

Una scuola di buona politica

Quattro Istituti torinesi di cultura, intitolati rispettivamente a Gobetti, Gramsci, Rosselli e Salvemini, hanno fatto nascere a Torino una Scuola per la buona politica, prendendo a modello la Scuola omonima creata a Roma dalla Fondazione Basso.

Obiettivo della Scuola è l’attivazione di una sfera pubblica, ossia di uno spazio di discussione per la rivitalizzazione di una opinione pubblica critica, diffusa ed estesa. L'autonomia morale e intellettuale che contraddistingue i nostri Istituti di cultura impone di perseguire questo obiettivo in modi e forme del tutto indipendenti da partiti e prospettive di partito e più in generale da progetti o interessi di gruppi e/o istituzioni politiche nazionali o locali.

Perciò la Scuola, nella sua struttura e nelle sue attività, intende differenziarsi chiaramente dalle numerose iniziative in apparenza simili che stanno pullulando in Italia. La Scuola intende inoltre differenziarsi anche dall’impostazione seguita da altre istituzioni culturali, universitarie o para-universitarie, che adottano il cosiddetto modello “dell'eccellenza”, in quanto non si propone compiti di “alta formazione”, bensì di educazione ed auto-educazione alla cittadinanza democratica, richiamando l'attenzione attiva dei suoi fruitori su questioni rilevanti per il cittadino come tale, che voglia essere un soggetto critico e incisivo nella società civile e nella società politica.
 
La Scuola intende privilegiare come allievi-interlocutori le figure dei “mediatori”, con particolare attenzione al mondo delle professioni educative e comunicative, e cioè ad insegnanti, soprattutto ai più giovani, a giornalisti, ma anche a pubblici amministratori delle più diverse sedi e livelli e a soggetti che operano nel mondo del volontariato civile.

 Il sito della scuola

Parte Agora Torino Valley, il network di blog di divulgazione scientifica

Abbiamo lanciato in rete Agora Torino Valley, una nuova iniziativa di Torino Valley.
ATV vuole essere un network di blog che si occupano di diverse tematiche di divulgazione scientifica.

L’obiettivo di Agora Torino Valley è di accrescere la quantità e la qualità della divulgazione in rete utilizzando uno strumento potente e flessibile come il blog.

Al lancio, Agora Torino Valley parte con una prima squadra di blogger che si occuperanno di medicina, biologia, matematica, ma anche delle città della scienza o dell’utilizzo del web 2.0 nella scienza. A questa prima infornata di blog ne seguiranno a breve altri a coprire altri campi dello scibile scientifico e tecnologico

Il feed aggiornato sugli ultimi articoli scritti è reperibile presso
feeds.feedburner.com/torinovalley/agoranetwork

Research4energy: il nuovo portale italiano dell'energia

La consapevolezza di quanto sia strategico il controllo, la gestione, lo sfruttamento delle risorse energetiche ha imposto negli ultimi anni profondi mutamenti nella trattazione del tema “energia” da parte di aziende, istituzioni, opinione pubblica in genere.

I cambiamenti avvenuti nel settore energetico, associati alla necessità di dover “strutturare” una nuova società basata non più sulle fonti energetiche fossili ma su fonti alternative, porta alla necessità di avere a disposizione informazioni, conoscenze, know-how tecnico, economico e gestionale.

E sulla base di queste motivazioni che nasce research4energy, un portale web e insieme un pacchetto di servizi informativi interamente dedicati al tema “energia”, pensati per aziende e professionisti del settore, istituzioni pubbliche e finanziarie, fondazioni, istituti di ricerca, etc …

Research4energy vuole quindi fornire a produttori, distributori, rivenditori, traders, istituzioni finanziarie, regolatori, ricercatori, ecc., uno strumento affidabile e autorevole in grado di:

  • fornire un approfondimento editoriale mediante articoli tecnico/scientifici su argomenti di rilievo, tramite un magazine settimanale
  • raccogliere e filtrare le più importanti novità e tendenze, selezionando news provenienti da fonti online, tramite cinque rassegne tematiche settimanali denominate inrete.oggi

I temi trattati da magazine e rassegne inrete oggi sono quattro:

  • Mercato: prezzi dell’energia primaria e secondaria; certificati di mercato e quote CO2; liberalizzazione, borsa elettrica e del gas; finanza e credito come investimento e supporto nel settore energia, project financing, private equity, ecc.
  • Normativa&Governance: politiche, indirizzi e piani a livello mondiale, europeo, nazionale e locale, in materia di approvvigionamento, efficienza e risparmio energetico, sviluppo di fonti rinnovabili; indirizzi regolatori dell’approvvigionamento e sfruttamento delle fonti energetiche tradizionali e alternative; progetti d’investimento, bandi e sovvenzioni in campo energetico
  • Tecnologia: tecniche e tecnologie per la ricerca, l’estrazione, la raffinazione, la produzione e la distribuzione delle risorse fossili, per la produzione e distribuzione dell’energia da fonti rinnovabili, la creazione delle filiere, per lo smaltimento e sfruttamento degli scarti di produzione; novità dal mondo della ricerca, progetti pilota su nuove fonti energetiche, miglioramento dell’efficienza nella produzione e distribuzione di energia
  • Risparmio energetico: opportunità di mercato derivate da uno sviluppo socio-economico “sostenibile”, introduzione di soluzioni energetiche efficienti nel settore produttivo, residenziale e nei trasporti; linee guida per azioni volte al risparmio energetico

Al via il Salone del Vino

Un punto d’incontro privilegiato per interpretare le tendenze del mercato e i gusti dei consumatori: il Salone del Vino di Torino, dal 26 al 29 ottobre.  Una manifestazione, nel quartiere fieristico del Lingotto, che trasforma Torino per quattro giorni nella capitale di Bacco. Il tema scelto per l’edizione 2007 è “Le regioni del vino, le ragioni del vino”.

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Al salone del vino si parla anche di business e finanza

Un punto d’incontro privilegiato per interpretare le tendenze del mercato e i gusti dei consumatori: il Salone del Vino di Torino, dal 26 al 29 ottobre, si conferma uno dei più importanti osservatori per esplorare l’intero universo enoico del Belpaese. Una manifestazione, nel quartiere fieristico del Lingotto, che trasforma Torino per quattro giorni nella capitale di Bacco.

Il tema scelto per l’edizione 2007 è “Le regioni del vino, le ragioni del vino”, a significare che la rassegna si propone sia di esplorare tendenze e valore economico del comparto enologico, sia di mettere a fuoco la cultura del vino e l’evoluzione dei più importanti territori del vigneto Italia. Da sempre il Salone del Vino – che anche in questa occasione è concomitante con Dolc’è, la rassegna dedicata all’arte della pasticceria che si tiene sempre al Lingotto Fiere – offre a tutti i produttori pari opportunità d’incontro con il mercato e agli enoppassionati un’occasione unica di scoprire il meglio della produzione vitivinicola nazionale, oltre che di partecipare a eventi e degustazioni che incrementano la conoscenza e la consapevolezza del vino.

Al centro della rassegna torinese ci sono tre momenti particolarmente significativi che scandiscono altrettante aree tematiche. Il primo è il convegno inaugurale dedicato al tema “Vino e Finanza: le strategie per crescere”, organizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore, che di fatto apre le “contrattazioni” economiche che saranno incentrate sul Workshop Internazionale. Il secondo tema è la scoperta dei territori e delle peculiarità dell’enologia italiana, con il Terzo Forum sugli autoctoni: vitigni e vini. Il terzo tema è la cultura del vino che si estrinseca in primissima battuta con i Laboratori del Gusto di Slow Food, che ha scelto il Salone del Vino anche per presentare la sua autorevole “Guida al vino quotidiano”.

Di fatto i Laboratori Slow aprono la nutritissima proposta di degustazioni e sono l’anteprima alle due giornate di sabato e domenica, quando il Salone del Vino accoglierà il pubblico degli enoappassionati, che anche in questa edizione potranno approfittare dello “Shopping di Bacco”. Metà dei 12 euro del biglietto d’ingresso potrà essere infatti investita nell’acquisto dei vini dei produttori che espongono in fiera.

Questa apertura al pubblico tuttavia non fa venire meno il carattere esclusivamente professionale del Salone del Vino che, mettendo in contatto diretto le cantine con i consumatori, apre di fatto un canale di “direct marketing” per le aziende espositrici. Queste avranno una ulteriore possibilità di contatto diretto con i loro clienti nella giornata conclusiva della rassegna: lunedì 29 ottobre è infatti il giorno dedicato espressamente ai ristoratori, ai gestori di enoteche e wine bar, che potranno esplorare tra gli stand di Lingotto Fiere il meglio della produzione italiana.

Gli incontri con i buyer animeranno invece il Workshop Internazionale, con la presenza di oltre 50 operatori provenienti da venti differenti nazioni, previsto per venerdì 26 ottobre, giornata inaugurale della rassegna. Ma il Salone del Vino anche nella sesta edizione si conferma come l’osservatorio privilegiato per fare un bilancio della vendemmia appena trascorsa. Allo scopo servono i numerosi focus che sono stati dedicati ad esplorare ed approfondire i diversi aspetti della produzione vitivinicola.

Network Humanitatis

La Conferenza GARR 2007 “Network Humanitatis – un filo di luce che unisce il sapere" si terrà a Roma dal 29 al 31 Ottobre 2007 presso il Teatro Palladium. Il tema principale dell'evento sarà l'applicazione di tecnologie e servizi telematici avanzati ai Saperi tradizionali, dalle Arti alla Medicina.

Verranno esplorate tecnologie innovative quali la presenza remota, la realtà virtuale e la teleimmersione, strumenti di collaborazione didattica e ricerca a distanza ed il modo in cui il loro utilizzo potrà cambiare il modo di fare Cultura.

Il filo conduttore è fatto di luce: una luce che viaggia nella rete telematica nazionale per la Ricerca e l’Istruzione, rendendo possibile l’incontro, non solo “virtuale” tra diverse realtà.

Da un lato, gli esperti di tecnologie avanzate, dall’altra quelli dell’umanità nelle sue varie sfaccettature: artisti, umanisti, medici e ricercatori, bibliotecari e sovrintendenti ai beni culturali.

Questi mondi si stanno sempre più avvicinando grazie alla creazione di una nuova sensibilità ed all'introduzione di strumenti tecnologici sempre più intuitivi e "trasparenti", aperti anche ad utenti che non abbiano una formazione prettamente scientifica o tecnologica.

La conferenza annuale della rete GARR riunisce gli esperti tecnici, gli utenti di applicazioni avanzate ed innovative, ed il mondo accademico italiano per discutere dei principali temi e novità che riguardano il settore. I contributi, presentati da relatori di livello internazionale, raccolgono i maggiori progetti in essere nel settore, nonché i maggiori vendor internazionali di tecnologie avanzate per la rete, la multimedialità e l'innovazione.

Quest’anno il tema della conferenza è focalizzato su applicazioni ed esperienze nei settori medico, musicale, museale e culturale: pertanto, all’interno dei comitati e del programma verranno rappresentate le maggiori iniziative esistenti in materia a livello nazionale.

Tutte le informazioni sulla conferenza 

La metamorfosi

Emanuela Minucci su La Stampa

Tre linee di metrò auto e treni sottoterra diversi poli produttivi più cultura e «loisir»

Tre linee di metropolitana (di cui una leggera). Quartieri discarica che si convertono in cuori produttivi della metropoli. Grattacieli oltre i 150 metri che osservano dall’alto gli edifici-memoria dell’ex capitale dell’auto. Viali alberati e isole pedonali tutti da vivere nel cui sottosuolo sfilano treni ad alta velocità, auto e vagoni del metrò. Tutt’attorno un fermento di cultura e loisir.

E’ la Torino del futuro. Una città post-olimpica che ormai si trova a distanza siderale da quella disegnata, alla fine degli Ottanta, dalla coppia di urbanisti Cagnardi e Gregotti. Il loro piano regolatore, dal 1993 ad oggi è stato modificato da 1500 varianti: «un’umiliazione», per la sinistra radicale; un modo per poterlo applicare in maniera puntuale, secondo la giunta Chiamparino, assessore all’Urbanistica Mario Viano in primis. Ed è proprio a lui che il sindaco ha affidato, circa un mese fa, l’incarico di elaborare una complessa delibera-quadro che, senza dover ricorrere a un nuovo piano regolatore, risolvesse nodi come l’area di Spina 2, o «Bor.Set.To», o ancora Lingotto e corso Marche, senza che per far questo ogni volta si blocchi il Consiglio comunale. Empasse che ogni volta costringe il sindaco a convocare una riunione di maggioranza sul tema «diritti edificatori».

L’assessore Mario Viano ha deciso di anticipare a «La Stampa», i grandi temi che affronterà in quel documento da approvare nella primavera prossima. E’ come portare avanti le lancette dell’orologio sino al 2015, salire su un elicottero e scoprire, quartiere per quartiere, come cambierà Torino. Al di là di novità già ampiamente celebrate come corso Marche, che il suo ideatore Cagnardi definisce «la Spina del nuovo millennio.

Il nodo Stura e la To-Mi
E’ una delle zone che scandirà il futuro urbanistico di Torino secondo la «vision» di Mario Viano. «L’area a ridosso della stazione Stura – spiega l’assessore – dovrà trasformarsi radicalmente dal punto di vista trasportistico. E la sua metamorfosi servirà a rendere più accessibili i siti industriali e, magari ad accoglierne di nuovi. Intanto inaugureremo la nuova stazione Stura, poi l’ultimo tratto dell’autostrada Torino-Milano dovrà trasformarsi in viale aperto, scandito da rotonde e raggiungibile da tutte le strade possibili». Continua: «Sempre di qui passerà la linea 4 che avrà gli stessi pregi di una metropolitana se verrà interrata nel tragitto fra corso Novara e corso Sommeiller».

Fermata Vanchiglia
«Anche l’area Vanchiglia avrà notevole importanza dal punto di vista trasportistico e dei collegamenti con il resto della città – spiega ancora Viano – perché qui si realizzerà il nuovo nodo d’interscambio fra il metrò che va in direzione Porta Nuova e la statale 11 per Chivasso.

La nuova Mirafiori
Ma dal punto di vista neo-produttivo l’amministrazione non fa mistero di puntare molto sul cuore della Torino fordista: Mirafiori. «Partendo dal fatto che qui si stanno trasferendo parti qualificate del Politecnico come il polo del Design e quello dell’Ingegneria dell’Auto, anche tutt’attorno alla Fiat intendiamo attrarre nuovi insediamenti». Non solo auto quindi, ma ancora siti produttivi per la nuova vita di corso Agnelli e dintorni.

La città dei grattacieli
Rifondazione e Sinistra democratica (ma anche qualche cittadino comune che ha avviato una raccolta di firme contro la torre di porta Susa firmata Piano) contestano «la frenesia dello «skyline». Ma devono rassegnarsi. Entro il 2020 Torino sarà punteggiata di grattacieli. Da quelli firmati Fuksas e Piano (il primo per la Regione all’ex Fiat Avio, il secondo su Spina 2 per il Sanpaolo, sino a un terzo nell’ex Mater Ferro. «Magari cambieranno le altezze, ma il committente c’è anche per quello della Spina che ci renderà 22 milioni. E dire che qualcuno sosteneva che l’asta sarebbe andata deserta».