Chi dice che i piemontesi sono chiusi dovrà ricredersi. Il Piemonte sceglie la filosofia “open” e dà un tocco innovatico ai suoi confini informatici. Ovvio, non sto parlando di un’improvvisa svolta espansiva dei torinesi, ma di un’attesa piccola rivoluzione tecnologica. L’Assemblea Legislativa di Palazzo Lascaris ha infatti approvato il 17 marzo la proposta di legge che prende in considerazione nuove norme in materia di pluralismo informatico e portabilità di documenti informatici nelle Pubbliche Amministrazioni.
Come cita il documento presentato da Luca Robotti dei Comunisti Italiani, si tratta di una proposta volta a garantire la libera scelta nella realizzazione di piattaforme informatiche, abbattendo qualsiasi barriera dovuta all’incompatibilità o alla diversità di standard. I politici si sono dunque accorti che adottare software open source non può che giovare alla loro economia, riducendo drasticamente i costi di licenza e portando innovazione.
Un altro importante passo, un altro piccolo mattoncino per la creazione di una struttura open source che possa finalmente diventare un punto di riferimento per tutte le realtà sia pubbliche che private. La proposta di legge inoltre stanzia finanziamenti interessanti per enti sia pubblici che privati che promuovano o valorizzino lo sviluppo del software libero. Servirà ad incentivare il salto tecnologico?
Categoria: Valley
Efficienza tedesca? No, torinese
Via Repubblica.it
Tutto cominciò tre anni fa, con una station wagon: «Tre anni fa Porsche ci ha chiesto di creare un allestimento per un piccolo evento. Abbiamo caricato qualche traliccio e un po´ di pannelli su una Fiat Marea e siamo partiti. Pochi giorni dopo la casa tedesca ci ha chiamati per una manifestazione un po´ più grande, poi per un´altra ancora più grande, fino a oggi: abbiamo otto furgoni, tre bilici e stiamo pensando di comprarne un quarto». A raccontare l´escalation è Roberto Picogna, il titolare del Gruppo Vento, una società di comunicazione di Torino attiva da 15 anni. Si occupa di pubblicità e marketing, ma da qualche tempo ha deciso di diversificare: «Di fronte a una crisi del settore pubblicitario abbiamo iniziato ad occuparci anche di allestimenti ed è iniziata la nostra collaborazione con Porsche».
Una scelta azzeccata, perché la casa automobilistica ha gradito il servizio offerto e ha fatto diventare il Gruppo Vento il fornitore ufficiale per tutte le nove tappe della Porsche Carrera Cup Italia, il campionato monomarca che il costruttore tedesco organizza negli autodromi del Belpaese: «Il nostro compito – dice Picogna – è creare hospitality, cioè strutture ricettive, che pur montate in 24 ore siano simili ad hotel a cinque stelle, con pavimenti in parquet, installazioni video e tutto il necessario per mettere a proprio agio le persone invitate alle gare».
Grandi ed eleganti stand, il cui prezzo può variare dai 3 ai 40 mila euro, per i quali i tedeschi vanno matti, tanto da imporre gli standard utilizzati dal Gruppo Vento a tutti i fornitori europei. Non solo: «Adesso – racconta il titolare della società – abbiamo anche un contratto importante per gestire l´hospitality dell´edizione francese del campionato e ci stiamo preparando per un maxi-progetto che riguarda le competizioni che si svolgono in Nord America e che partirà nel 2010».
Ai tedeschi, però, piace anche l´organizzazione logistica della società torinese: «Abbiamo centralizzato – spiega Picogna – tutto il materiale per gli allestimenti in un magazzino e lo mettiamo a disposizione per tutta Porsche Italia. Diventa una sorta di grande noleggio, vantaggioso per noi, per la casa madre e per le 34 concessionarie italiane».
Blogbar sulla sicurezza informatica
Mercoledì 25 marzo 2009 alle ore 18.00 alla Fnac di Torino Blogbar Classic: Quando l’hacker suona al campanello: sicurezza informatica per tutti.
Il tema è la sicurezza ifnormatica vista da diversi punti di vista: quello aziendale e quello del normale utente di internet, cercando di fornire semplici istruzioni per l’uso.
L’ avrà come ospiti Vincenzo Costantino di Symantec, Roberto Emanuele di Bakeca e Vincenzo Aguì di Tecnobadanti . Il tutto condotto da Vittorio Pasteris
Torinoquidomani, il video
A Torino la super scuola di management
Investire sul futuro anche in periodi di crisi, quando, anzi, occorre farlo di più. Con questa filosofia nasce a Torino la Scuola di Alta Formazione al Management, prima iniziativa dell’Associazione per la Formazione d’Eccellenza, voluta e promossa dalla Fondazione Giovanni Agnelli, dalla Fondazione Edoardo Garrone e dalla Fondazione Pirelli, insieme all’Association du College des Ingenieurs di Parigi, una delle più autorevoli istituzioni europee della formazione al management.
La Scuola, i cui corsi avranno inizio il prossimo 7 settembre, si rivolge a giovani laureati in ingegneria e in discipline scientifiche ed economiche (15 il primo anno, 40 a regime), offrendo loro un Master in Business Administration full-time basato su quattro mesi di formazione in aula e 6 mesi in azienda, dove saranno inseriti come consulenti junior.
Si arriverà a regime, nel giro di tre anni. Particolare innovativo e che sottolinea la volontà di premiare il merito, il master sarà gratuito per i corsisti, che verranno anzi retribuiti, grazie ad una assunzione con contratto a termine per tutta la durata del periodo di formazione.
Le lezioni in aula, in lingua inglese, si svolgeranno in parte insieme ai docenti ed agli allievi del College des Ingenieurs nelle sedi di Parigi, Stoccarda e San Gallo, in parte nella sede di Torino, con docenti provenienti da politecnici ed università italiane e dal mondo dell’impresa. Tra le aziende, che hanno già dato la propria disponibilità ad aderire all’iniziativa, con un costo di 25.000 euro per i sei mesi di stage, vi sono Azimut, Fiat, Pirelli, Erg e Prysman.
Al setaccio i finanziamenti in cultura
Grinzane, ma non solo. La Commissione Cultura del Consiglio regionale ha chiesto all’assessore Gianni Oliva, di conoscere i nomi di associazioni, fondazioni culturali e ricreative, enti locali, musei e biblioteche a cui sono stati assegnati contributi superiori a 100 mila euro. I consiglieri sono intenzionati ad approfondire le modalità e i criteri con cui sono stati erogati questi contributi. Un passo che si aggiunge alla volontà della presidente della Regione, Mercedes Bresso, di mettere sotto la lente di ingrandimento i contributi concessi non tanto a fondazioni ed enti locali ma soprattutto alle associazioni.
In alcuni casi si tratta di contributi legati ad accordi di convenzione. L’assessorato sta preparando nei dettagli i contributi del 2008 ma si può lavorare sui dati del 2007 che evidenziano una spesa di quasi 37 milioni di euro di contributi superiori ai 100 mila euro. Il 31,5 per cento di questi fondi regionali si concentra tra i 100 e i 250 mila euro. In tutto si tratta di 26 enti che si dividono 11,6 milioni. Sedici associazioni (il 24,7%) ricevono un sostegno tra i 250 e il mezzo milione per complessivi 9,1 milioni. Sei tra enti ed associazioni ricevono contributi fino ad 1 milione di euro per 10,5 milioni totali. Mentre 3 enti superano il milione e assorbono 5,6 milioni.
Ma di quali enti si tratta? L’associazione culturale Castello di Rivoli ha una convenzione che nel 2007 prevedeva un contributo regionale di 2 milioni e 160 mila euro. La Fondazione Film Commission 2,5 milioni, la fondazione circuito teatrale del Piemonte 900 mila euro. La Regione ha una convenzione che vale 800 mila euro con la fondazione internazionale del cavallo di Venaria; la fondazione Teatro Piemonte riceve 1,5 milioni. E poi c’è l’associazione Yoshin Riu (280 mila euro per le arti visive), l’associazione culturale Marcovaldo di Caraglio riceve 700 mila euro; 214 mila vengono destinati all’associazione Museo Ferroviario Piemontese, 200 alla Libra di Biella; 260 mila all’associzione Qunat Arte e spettacolo; 600 mila per le Settimane Musicali di Stresa. E poi l’associazione Apriticielo di Pino Torinese (200 mila euro) e il Comitato per la Biblioteca digitale dell’informazione Giornalistica (300 mila euro). E ancora: 882 mila euro per la fondazione Teatro ragazzi. E tra le convenzioni ci sono quella con il museo Nazionale della Montagna (220 mila euro), con Fitzcarraldo (220 mila euro), 500 mila euro con la Fondazione Fiera del Libro, 300 mila euro per la fondazione Sandretto.
Uno sponsor per la periferia
Alzi la mano chi ha detto che le periferie non possono trovare sponsor. E non si tratta della solita Compagnia di San Paolo o della Fondazione Crt, etichette quasi scontate sotto la Mole. Questa volta scendono in campo due marchi diversi: Vodafone e Allianz. In entrambi i casi attraverso le fondazioni che le società hanno creato per intervenire nel sociale e nelle situazioni di disagio: Fondazione Vodafone e Umana Mente.
L´area di intervento è quella di via Cecchi, all´angolo con via Cigna, dove si trovano le ex officine municipali, tra la zona di Porta Palazzo e Borgo Aurora. Una riqualificazione attesa da tempo, ma sempre rinviata causa mancanza di risorse. La Fondazione Vodafone e Umana Mente, interessate ad interventi nelle periferie per favorire l´integrazione, hanno invece deciso di scommettere sull´operazione portata avanti dagli assessori Ilda Curti e Marta Levi.
Google Apps e Moodle a braccetto
Google ha annunciato l’integrazione di Google Apps Education e Moodle per dare vita una vera e propria piattaforma a supporto dell’apprendimento e insegnamento
Google Apps Education è offerta gratuitamente a istituzioni scolastiche e onlus ed è un insieme di applicazioni web che permette a studenti e docenti di lavorare insieme anche a distanza su documenti, elaborati, ricerche
Le funzionalità di Moodle, la piattaforma open-source più usata dalle scuole di tutto il mondo, permettono la creazione e organizzazione di corsi e lezioni on-line, con strumenti come forum, quiz, blog.
Google Apps vanta attivi oltre 80 mila account nelle università italiane. Pionieri nell’abbracciare la tecnologia sono state l’Università di Ferrara che ha attivato i servizi nel 2007 , l’Istituto Europeo di Design e la Johns Hopkins University di Bologna. A questi atenei, tra la metà del 2008 e l’inizio del 2009, si sono aggiunti l’Università di Torino, di Messina, di Sassari, di Camerino e lo Iuav di Venezia.
Festa della Matematica 2009
Venerdì 20 marzo 2009 si svolgerà presso i locali dell’8 Gallery, in via Nizza 230, al 1° piano, la 6° edizione della Festa della Matematica, il grande evento per gli appassionati dei numeri e della logica, che riunisce esperti dell’ambito e dilettanti.
Ideatrice e promotrice della gara è l’associazione Subalpina Mathesis, Sez. Bettazzi, in collaborazione con il Liceo Scientifico N. Copernico di Torino e con il sostegno della Compagnia di San Paolo. A partire dalle 9,30 il professore Franco Pastrone e i rappresentanti del comitato organizzatore dell’evento presenteranno le attività della giornata in una delle multisale del cinema Pathè. A seguire, il prof. Antonio Fasano presenterà nella relazione “Quando la matematica esce dal suo habitat” alcune possibili applicazioni della matematica a processi industriali, alla biologia, alla medicina e ai beni culturali.
Successivamente nella conferenza “Chi ha paura della matematica?”, i Rudi Mathematici, fondatori dell’omonimo sito web di ricreazioni matematiche, proporranno al pubblico il volto inedito e non convenzionale della scienza dei numeri.
Nel pomeriggio, dopo l’intervento delle Autorità, avrà luogo la Gara olimpica, destinata ad una delegazione ufficiale di ognuno dei 28 istituti della provincia di Torino che partecipano al progetto, alla quale è affiancata la Gara del pubblico, una competizione a squadre senza limiti di iscrizione.
Scienza e tecnologia per i disabili
La pratica sportiva per le persone con disabilità è sempre più diffusa, anche grazie all’impiego di materiali innovativi e di supporti tecnologici che aiutano le persone svantaggiate. Un nuovo accordo siglato oggi tra Politecnico di Torino e Comitato Italiano Paralimpico, rappresentato dal presidente Luca Pancalli e dalla presidente della sezione regionale Tiziana Nasi, si propone di potenziare le attività di studio e ricerca per favorire, con l’utilizzo di risorse qualificate e strumenti adeguati, la promozione e la pratica di attività sportive da parte di persone con disabilità, assicurando condizioni di uguaglianza e pari opportunità.
Tra il Politecnico e il Comitato Italiano Paralimpico sono già consolidate forme di collaborazione tra le quali tirocini, tesi e seminari didattici, che proseguiranno grazie all’accordo, ma ora le due istituzioni intendono instaurare anche un rapporto di partenariato su progetti condivisi di interesse comune. Obiettivo dell’accordo, di durata quadriennale, è quello di conseguire uno stretto collegamento tra la realtà accademica e quella sportiva per la promozione della ricerca scientifica e per la diffusione delle conoscenze tecnologiche nell’ambito dello sport per persone con disabilità fisica, mentale o visiva.
