Non è la versione definitiva, perché i lavori sono stati svolti all´80 per cento e per il completamento occorrerà aspettare fino a giugno. Però le novità già oggi sono tante. Tra quelle pratiche, la più evidente è costituita proprio dagli ingressi: si può di nuovo accedere dalle due storiche porte frontali che si affacciano su corso Vittorio Emanuele II, così come dalle due rinnovate aperture laterali di via Nizza (dove c´è la biglietteria) e di via Sacchi. Insomma, niente più circumnavigazioni per arrivare ai binari.
Ma la nuova versione di Porta Nuova è diversa soprattutto dal punto di vista estetico. «A me piace considerarla un po´ come un´opera d´arte», dice l´architetto Moretto. Per buona parte degli interni è stato semplicemente rivitalizzato il colore originale delle mura della stazione, ma sono stati anche posizionati tanti elementi dalla tinta vivace, sia nella galleria creata nella porzione che dà verso via Sacchi, che nell´atrio che dà verso i binari: «Qui il soffitto prima era tutto nero – spiega il direttore artistico – così abbiamo scelto di alleggerirlo con questo grigio-argento. Poi abbiamo piazzato questi pannelli colorati. Sono duecento metri quadri lineari, che hanno quelli che secondo me sono i colori della città: c´è il verde della collina, il rosso della passione, il lilla della montagna. Vuole essere un po´ un manifesto dei cambiamenti di Torino, che non può più essere considerata la città grigia di un tempo».
Nel centro geometrico della stazione c´è uno spazio verde, che idealmente conserva la memoria di quello che un tempo era il giardino Magnolia, e tutto attorno ci sono i tanti spazi destinati ai negozi. Gradualmente quelli al piano terra si animeranno uno ad uno, mentre il nuovo piano mezzanino diventerà operativo soltanto a giugno, con la conclusione di tutti i lavori. Entro quel mese termineranno anche i lavori del nuovo ingresso, quello che parte dalla stazione della metropolitana e si inserisce direttamente nell´atrio di Porta Nuova. Anche quest´ultimo è cambiato molto: «Con la nuova copertura in vetro – spiega Moretto – abbiamo cercato di dare una luce più “positiva”, meno grigiastra rispetto a quella che c´era prima».
A partire da qui altre fotografie della nuova Porta Nuova
Categoria: Muoversi
Porta Susa Sotterranea
Forse non ve ne sarete ancora accorti, perché ne ha parlato soltanto ieri sera il TG Regionale del Piemonte con un servizio, ma oggi è stata ufficialmente aperta la nuova stazione di Torino Porta Susa. Si tratta di un evento storico: è da venticinque anni che le Ferrovie, con i tempi biblici dello Stato italiano, lavorano alla realizzazione del passante ferroviario e della nuova stazione. Il servizio di ieri sera era piuttosto celebrativo, ma si è dimenticato di dire alcune cosette – per esempio, se tutti i treni ora fermano là sotto oppure no. Pertanto, oggi all’ora di pranzo, passando in zona, sono andato a fare un piccolo reportage.
Il risultato è stato scoprire che, come intuibile, la notizia dell’apertura è un tre quarti di bufala: al momento, la stazione è servita soltanto da nove treni al giorno, con destinazione Bra o Chieri; tutto il resto transita dalla stazione vecchia. Infatti, sono aperti soltanto i due binari 5 e 6, e soltanto in direzione Torino Lingotto; il resto del passante e della stazione è ancora da finire, e in certi casi proprio da costruire; anche dentro la parte aperta della stazione, incuranti degli scarsi passeggeri (ok, quando ero lì l’unico treno in un’ora era il regionale per Chieri delle 13:26), ci sono operai ovunque che montano piastrelle e sistemano cavi.
Sull’orario Trenitalia, comunque, la stazione viene indicata a parte, con nome Torino Porta Susa Sotterranea, o abbreviato Torino P.SS; potete quindi effettuare ricerche specifiche da o per essa, anche se generalmente vi verrà proposto di “cambiare” andando alla (normale) Porta Susa mediante “Percorso interno alla stazione”.
Anche solo arrivare alla stazione è difficile: sono aperti soltanto tre ingressi. Uno è identificato come “Ingresso C corso Inghilterra” e consiste in una scalinata (niente scala mobile) sul marciapiede di corso Inghilterra circa all’angolo di via Susa; il secondo, sempre sul marciapiede di corso Inghilterra, si chiama “Ingresso D corso Inghilterra” è circa all’altezza di via Duchessa Jolanda, verso via Grassi, e ha anche la scala mobile (solo in salita) e l’ascensore. Esiste infine un terzo ingresso, che rappresenta l’unica forma di comunicazione con il centro di Torino e con Porta Susa di superficie: si trova nel corridoio dell’ingresso D, dal lato opposto, dove una scaletta di una dozzina di gradini (segno che la stazione è davvero poco in profondità) sbuca direttamente all’estremità sud del marciapiede del binario 3 di Porta Susa, ben oltre la fine della pensilina. Grazie a questo trucco, le due stazioni sono intercomunicanti; ma l’unico modo che avete per sbucare in piazza XVIII Dicembre è riscendere nel sottopasso di Porta Susa vecchia e uscire di lì.
Per design e logistica sostenibile
Il 3 dicembre 2008 al Centro Congressi Regione Piemonte, Corso Stati Uniti 23, a partire dalle ore 9.00 si svolgerà il convegno della Associazione per la Logistica Sostenibile con cui si vuole affrontare la strategica sfida della sostenibilità.
Per Logistica Sostenibile si intende una logistica che mira ad offrire le condizioni di servizio richieste dal mercato, ricercando nel contempo tutte le soluzioni più efficienti e rispettose della qualità della vita.
Purtroppo in Italia questo importante concetto non è ancora molto diffuso, infatti si è spesso portati a pensare che eco-sostenibilità sia sinonimo di qualità modesta ma a prezzi più alti. Così non è: infatti ridurre gli sprechi, ottimizzare i consumi e indirizzarsi al riciclo, non solo comporta un notevole risparmio ambientale, ma contribuisce ad incrementare i guadagni ed avere interessanti ritorni di immagine.
L’utilizzo ottimale delle infrastrutture di mobilità già esistenti, la riprogettazione dei prodotti e dei processi affinché sia facilitato il riuso dei componenti per ridurre l’impatto ambientale sono solo alcune delle tante soluzioni che esistono nel campo della logistica e che troppo spesso rimangono nell’ombra perché poco pubblicizzate.
Il convegno ha lo scopo di esporre al meglio il problema, confrontandosi con le diverse esperienze a livello europeo e trovare delle possibili soluzioni. Tra i molti importanti relatori ricordiamo anche la partecipazione al convegno di Edward C. Prescott, Premio Nobel per l’Economia 2004, e Jean-Paul Fitoussi, Coordinatore del Piano di Sviluppo e di Sostenibilità per il Governo francese.
La sostenibilità diviene così una strategia forte per emergere nel mercato della crisi economica, divenendo una vera occasione di sviluppo per le imprese, un dovere morale ed etico del presente e un diritto per le generazioni future.
Primo test drive per Phylla
Phylla, il veicolo urbano multi-ecologico e sostenibile, è ai nastri di partenza, pronto a mostrare concretamente le prerogative di una city car diversa da tutte le altre. Presentata nel maggio scorso durante “Uniamo le Energie”, Phylla è diventata realtà nell’anno di Torino Capitale Mondiale del Design: è elettrica, si avvale dell’impiego combinato di fonti di energia tradizionale e alternativa, è totalmente riciclabile, racchiude soluzioni sperimentali che minimizzano i consumi energetici e materiali ad elevata efficienza strutturale.
E’ flessibile perché dotata di un’architettura che consente di applicare nel tempo soluzioni per migliorare le performance e contenere i costi, è multiuso nell’utilizzo e nella personalizzazione, annulla le emissioni di gas inquinanti e di anidride carbonica nelle aree urbane (zero emissioni), riduce l’impatto ambientale durante e al termine della sua esistenza. Inoltre, è in grado di raggiungere livelli di costo chilometrico molto inferiori rispetto a una city car a benzina.
Il percorso del prototipo di Phylla è iniziato il 28 novembre dal totem fotovoltaico dell’Environment Park di Torino, alla presenza della presidente della Regione, Mercedes Bresso, e dell’assessore alla Ricerca, Innovazione ed Energia, Andrea Bairati.
La sfida lanciata dalla Regione è stata raccolta dai partner del progetto, che hanno unito le proprie competenze per Oltre alla Regione, ente promotore e finanziatore, hanno partecipato con impegno al progetto l’Environment Park, che ha contribuito a definire e selezionare le tecnologie innovative per l’ambiente, il Centro Ricerche Fiat, a cui in qualità di vehicle project leader sono state demandate le scelte tecniche e architetturali per lo sviluppo del dimostratore marciante, il Politecnico di Torino, con il ruolo di programme manager per la gestione complessiva del progetto e il coordinamento dei partner. Hanno inoltre collaborato la Camera di Commercio di Torino con il progetto From Concept to Car, l’Istituto Europeo di Design e l’Istituto di Arte Applicata e Design, Novamont e il Consorzio Proplast, Sagat, Enecom, Sydera e Bee Studio.
Le diverse fasi del progetto sono documentate nel volume “Phylla, il sole a quattro ruote”, edito dall’Associazione Tecnica dell’Automobile, che racconta l’avventura dello sviluppo di questo veicolo-laboratorio, il suo know-how e le tecnologie più innovative utilizzate per realizzarlo.
Parte una nuova porzione della Torino del futuro
L’impegno di spesa approvato ieri dalla giunta su proposta dell’assessore all’Urbanistica Mario Viano è di «appena» 3 milioni di euro, ma ha un alto valore simbolico. Con quei soldi verranno pagati parte dei lavori necessari per sistemare l’area davanti all’ex-stabilimento Savigliano, cioè il tratto di corso Mortara che sta fra l’edifico industriale trasformato in eleganti e costosi loft con il nascente Parco Dora della Spina 3, quella con le case colorate, il grattacielo che di notte s’llumina di blu e il multisala Medusa. Lavori che rappresentano il primo tassello di una trasformazione urbana che anticipa la Torino del futuro.
La Torino cioé che si svilupperà a Nord, là dove oggi c’è la grande discarica di via Germagnano, la Falchera, l’arrivo della Torino-Milano circondata da capannoni industriali. Una trasformazione che intorno al 2012 imporrà una rivoluzione alle abitudini degli automobilisti e cambierà la prospettiva sulla città, dove si potrà entrare non solo da corso Giulio Cesare come già avviene oggi, ma dal nuovo «Viale della Spina» che correrà, come in corso Castelfidardo da largo Orbassano a corso Vittorio Emanuele, sopra il Passante ferroviario che sarà ultimato quell’anno. I lavori di sistemazione davanti all’ex-Savigliano sono diventati possibili perché a dicembre il traffico ferroviario di Porta Susa verrà trasferito nelle prime due canne delle quattro che si stanno costruendo nelle viscere dell’immensa area compresa fra corso Inghilterra e corso Bolzano.
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Il mese dello scorpione: i festeggiamenti Abarth
A Torino giovedì 13 novembre sarà inaugurata “Da 0 a 100”, una mostra per celebrare il centenario di Karl Abarth che nasceva a Vienna il 15 novembre 190. Karl Abarth fu mente e cuore dell’omonima azienda specializzata nell’elaborazione sportiva delle automobili. Performance, velocità e potenza sono, da allora, i tratti distintivi del brand dello scorpione.
Dal 16 novembre al 9 gennaio 2008 Torino Esposizioni ospiterà il percorso espositivo che ripercorrerà le tappe fondamentali della vita Karl Abarth: i visitatori scopriranno i momenti più importanti, le curiosità, i successi del marchio, seguendo un filo conduttore che lega il passato, il presente e il futuro della casa dello scorpione. Il tutto completato dalla scenografica esposizione di alcuni dei modelli più celebri della storia di Abarth.
In occasione delle celebrazioni del centenario di Karl Abarth, un vero mese dello scorpione, con l’inaugurazione della mostra a lui dedicata, gli amministratori delegati di Intel e Abarth presenteranno il primo risultato della loro partnership. L’evento sarà inoltre occasione di approfondimento sulle ultime novità dai mondi Intel e Abarth.
Per gli amanti dello «Scorpione», siano essi di lunga data o meno, domenica 16, in contemporanea all’apertura della mostra al pubblico, si svolgerà l’«Happening Abarth»: un’opportunità per confrontarsi con altri fedelissimi del marchio e passare una giornata con le nuove vetture. Ma anche l’occasione per visitare le nuove officine e la nuova sede dell’Abarth Spa.
A Torino parte il bike sharing
Il Consiglio comunale, con 32 voti favorevoli e 7 contrari, ha approvato una deliberazione che introdurrà anche a Torino il bike sharing. Un servizio per incentivare l’uso delle biciclette, soprattutto nella zona centrale della città. Sono previste più di cento postazioni, ciascuna con una dotazione di dieci cicli. Distanza media tra una e l’altra, circa 300-350 metri.
L’idea è quella di offrire a chiunque la possibilità di prendere a noleggio una bicicletta per un breve periodo – magari vicino a dove si è parcheggiata l’automobile – per “passare” da un punto all’altro del centro cittadino, trovando sempre la possibilità di riconsegnare le due ruote in un punto diverso rispetto a quello di partenza, sul modello del car sharing già avviato alcuni anni fa.
Una rete capillare, inizialmente con 116 “stazioni” (che potranno arrivare a 130, sempre con dieci biciclette ciascuna), che sarà gestita per 12 anni da un unico concessionario, il quale potrà disporre di spazi pubblicitari fino ad un massimo di 12 metri quadri per ogni punto bici.
Torino verso un wi-fi pubblico
Via Vittorio Pasteris e Via Blog Webnews
Il WiFi pubblico nella città di Torino potrebbe diventare presto realtà. Espletate le ultime formalità burocratiche nel corso delle prossime settimane, il progetto per fornire connettività wireless in numerose aree del capoluogo piemontese dovrebbe passare alla fase operativa. La percezione di essere ormai vicini alla realizzazione dell’iniziativa avviata dalla città circa due anni fa è ormai forte e supportata dalle segnalazioni di alcuni torinesi, che hanno notato la comparsa dei primi hotspot in talune aree del centro di Torino.
La gestazione dell’iniziativa non è stata semplice e il progetto ha richiesto un paio di anni per essere realizzato. Nel corso del mese di maggio del 2006 il Comune aveva approvato un piano di massima per coprire alcune aree della città con una connessione a banda larga senza fili. Nelle centrali via Po e via Garibaldi erano stati installati alcuni punti di accesso sperimentali nell’ambito di un primo progetto denominato “Web Cafè” che riscosse un discreto successo tra i torinesi, non aumentando sostanzialmente le possibilità di connessione alla Rete in mobilità.
A distanza di due anni dalle prime sperimentazioni, il Comune sembra essere ora pronto per l’implementazione di un network di access point lungo alcune delle arterie principali di Torino. La realizzazione tecnica e la messa in opera dell’infrastruttura è stata affidata alla società AEMnet, parte del Gruppo Iride Spa, che sta implementando una piattaforma di rete a banda larga per le telecomunicazioni nel capoluogo piemontese. Stando alle prime informazioni, gentilmente fornite dal Comune di Torino, al momento AEMnet ha già realizzato e reso operativi 15 hotspot in varie aree della città per valutare reattività ed efficienza del sistema. La rete è al momento chiusa in attesa degli ultimi test e dell’affidamento del servizio a un concessionario.
Access point – Piazza Carlo FeliceQuando il WiFi pubblico sarà definitivamente operativo, ogni utente avrà la possibilità di accedere a tutti i portali turistici e della pubblica amministrazione di Torino gratuitamente e senza limiti. Ciò consentirà ai cittadini del capoluogo piemontese di consultare documenti, delibere, informarsi sugli ultimi bandi comunali o richiedere certificati, mentre permetterà ai turisti di ricevere informazioni su come muoversi in città e che cosa vedere durante il proprio soggiorno. L’accesso al resto di Internet sarà, invece, a pagamento e gestito da un concessionario privato, che dovrà attenersi alle regole concordate con il Comune per l’attivazione e la gestione delle tariffe per la connessione. I titolari della “identità digitale della Città”, prevista dal progetto di e-gov Torinofacile, potranno usufruire di uno sconto per connettersi alla rete pubblica WiFi.
Grazie alle soluzioni di “cross autenticazione” sviluppate da AEMnet e dalle società partner del progetto, gli utenti delle reti locali WiFi di pubblica utilità avranno la possibilità di collegarsi al network implementato per la città di Torino. Gli studenti dell’Università degli Studi, per esempio, potranno sfruttare gli account forniti dall’ateneo per le connessioni nei campus e nelle strutture universitarie anche nelle aree cittadine in cui sarà avviato il WiFi pubblico, semplificando ulteriormente le possibilità di fruizione della nuova rete. Stando alle prime informazioni, un progetto analogo interesserà anche il Politecnico di Torino e il suo network wireless. La filosofia di una rete aperta e polifunzionale proposta da AEMnet consentirà ad altre istituzioni e imprese di unirsi al progetto anche in corso d’opera, espandendo così il WiFi pubblico in città senza eccessivi oneri per il Comune.
Nonostante le quindici aree già individuate abbiano passato il collaudo, il sistema per la connettività wireless dovrà attendere ancora alcune settimane prima di diventare operativo e aperto agli utenti. In questi giorni, infatti, l’ufficio legale della città di Torino sta rifinendo il capitolato necessario per l’identificazione di un concessionario per la rete WiFi cittadina. Il documento dovrebbe essere pronto nel corso delle prossime settimane. Assegnata la concessione, Torino potrebbe diventare uno dei primi grandi centri urbani italiani dotati di connettività wireless pubblica.
Seconda Red Bull Soap Box Race a Torino
Domenica 28 settembre ci sarà la seconda edizione della Red Bull Soap Box Race Torino: una corsa nella quale macchine costruite con qualsiasi forma e materiale si sfideranno per la città, spinte solo dalla forza dell’equipaggio.
Il percorso di 500 metri parte alle ore 14.00 da Via Giardino (Monte dei Cappuccini) e si conclude in Corso Fiume.
Alla gara parteciperanno 70 squadre provenienti da tutta Italia.
La Bella Estate di Torino World Design Capital
Il calendario di Torino 2008 World Design Capital offre numerose possibilità; a tutti coloro che trascorreranno agosto in città o che vi giungeranno per trascorrere le proprie vacanze.
Prosegue infatti fino al 31 del prossimo mese la mostra “L’oro del design italiano”, presso la Scuderia Juvarriana della Reggia di Venaria, che espone oltre 500 oggetti che hanno fatto la storia del design italiano.
Alle Ex-carceri “Le Nuove” di Torino, sarà possibile visitare fino al 12 ottobre Flexibility, la mostra che racconta il leit-motiv dell’anno, mentre passeggiando sotto i portici di via Po e piazza Vittorio Veneto si potrà ammirare l’esposizione open-air “Passeggiando nel design” che raccoglie una selezione degli oggetti scelti per la loro forza innovativa in relazione al periodo in cui sono stati concepiti.
Bisogna invece affrettarsi per visitare “Olivetti. Una bella società” in mostra ancora per pochi giorni presso la Promotrice delle Belle Arti.