Come realizzare e definire un progetto di business

Iban, Italian business angel network, con la collaborazione di Kpmg, Aifi e Intesa San Paolo ha presentato la prima guida che illustra come realizzare e definire un progetto di business a supporto di una idea innovativa e come tale progetto deve essere sviluppato e presentato per ottenere supporto da parte di business angel.

Chiunque sia interessato all’utilizzo completo della Guida, può richiederne copia integrale all’Associazione IBAN, sia in formato elettronico (fornendo le coordinate personali e i recapiti del richiedente), sia in formato cartaceo presso gli uffici dell’Associazione previo appuntamento.

Per informazioni: www.iban.it

Ai confini della coscienza

In occasione di ESOF 2008 un gruppo di giovani torinesi approda a Barcellona con un progetto innovativo dal titolo “Ai confini della coscienza”, dove rigore scientifico e creatività artistica si uniscono con la sfida di comunicare al grande pubblico un tema delicato come l'alterazione dei meccanismi della coscienza dovuta a lesioni cerebrali.

Il progetto, promosso dall’Università di Torino – Facoltà di Psicologia – Prof. Anna Berti, Dott. Lorenzo Pia, ideato e realizzato da Lorenza Accusani, offre quattro diverse sindromi neuropsicologiche alle intuizioni creative di giovani artisti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Il risultato è una mostra interattiva e multimediale che conduce il visitatore a riflettere sulla relativa precarietà della percezione consapevole del Sé e della realtà che ci circonda.

Le quattro installazioni artistiche coinvolgono il visitatore a livelli diversi, intellettuali ed emozionali, permettendogli di immedesimarsi con l’esperienza patologica e sperimentare direttamente gli effetti di alcune deprivazioni sensoriali e distorsioni percettive, così come le vivono i pazienti.

Negli ultimi anni la neuroscienza è stata oggetto di attenzione crescente grazie agli importanti risultati ottenuti in ambito clinico e
sperimentale. Le osservazioni derivate dallo studio dei pazienti cerebrolesi hanno fornito preziose informazioni sul funzionamento del sistema cognitivo contribuendo al chiarimento di alcuni meccanismi fondamentali della mente umana e allo sviluppo di nuove tecniche di indagine e di trattamento di patologie neurologiche e neuropsicologiche di grande impatto sanitario e sociale.

L’ESOF, EuroScience Open Forum (www.esof2008.org), è una piattaforma internazionale creata con l’obiettivo di rafforzare i legami tra scienza e società, di sviluppare il dibattito e la comunicazione scientifica in Europa e nel mondo e di proporre un confronto fra i diversi stati europei sulle politiche legate allo sviluppo e al finanziamento delle attività scientifiche e tecnologiche. E’ una manifestazione di divulgazione scientifica a respiro mondiale che conta 200.000 visitatori. La prossima edizione si terrà a Torino nel 2010.

Start Cup Torino Piemonte 2008 agli sgoccioli

Si avvicinano i termini per le domande per la quarta edizione della Start Cup Torino Piemonte.

Sono oltre 140 le idee di impresa in gara per la IV edizione di Start Cup Torino Piemonte. La sfida organizzata dagli incubatori di impresa dei tre Atenei piemontesi è ancora aperta: c’è tempo infatti fino al 16 luglio per presentare i business plan e concorrere ai premi in denaro previsti per la fase finale del concorso.

La partecipazione al Concorso è gratuita ed è riservata a singoli o a gruppi di proponenti. Per modalità di partecipazione, criteri di ammissione e di assegnazione dei premi fa fede il Regolamento ufficiale del concorso.

Changing the Change a Torino

Changing the Change è una conferenza internazionale in programma a Torino International Conference il 10-11-12 luglio 2008, sul ruolo e le potenzialità della ricerca in design nella transizione verso la sostenibilità. La conferenza ha luogo nel quadro di Torino World Design Capital 2008. E’ promossa dal Coordinamento dei Dottorati Italiani di Ricerca in Design e dalla Conferenza dei Presidi ed è organizzata congiuntamente dai Politecnici di Milano e Torino. Ha inoltre il patrocinio di diverse istituzioni internazionali come: Icograda, Beda, Cumulus e Design Research Society.

La sua finalità è quella di contribuire ad ri-orientare verso la sostenibilità la direzione dei rapidi, profondi ma, sfortunatamente, altamente insostenibili, cambiamenti in corso nella società e nei sistemi produttivi. Per farlo essa presenta visioni e proposte di modi di vivere e di produrre più sostenibili, e gli strumenti progettuali necessari per metterli in pratica così come stanno emergendo dalla ricerca progettuale in diverse regioni del mondo. Queste presentazioni sono integrate ed arricchite da qualificati interventi di esperti e progettisti di fama internazionale.

La Conferenza è concepita per essere un punto di incontro tra designer (professionisti, ricercatori e studenti) interessati alla ricerca progettuale, alla sia teoria ed alla sua pratica. Data la valenza culturale ed operativa del tema, essa però può essere di grande interesse anche per quel più vasto insieme di attori sociali che riconoscono le potenzialità del design e della ricerca progettuale.

I temi trattati in Changing the Change toccano diversi aspetti della vita delle persone: dall’alimentazione, alla salute, dalla residenza alla mobilità, dal lavoro al turismo. Per ciascuno di essi vengono presentate visioni generali (come queste attività potrebbero ri-configurarsi nella prospettiva della sostenibilità) e soluzioni specifiche (come potrebbero essere risolti dei ben definiti problemi).

I numeri primi vincono il premio Strega

Un giovane debuttante vince la sessantaduesima edizione del Premio Strega, rompendo la tradizione che storicamente lo ha affidato a grandi e affermati nomi della narrativa italiana. È Paolo Giordano lo scrittore che si è aggiudicato il riconoscimento letterario con il libro “La solitudine dei numeri primi” che ha ottenuto 163 voti.

Paolo Giordano si è laureato nel 2008 in fisica delle interazioni fondamentali presso l’Università di Torino ed è vincitore di una borsa di Dottorato di ricerca in fisica e astrofisica, presso la Scuola di Dottorato in Scienza ed alta Tecnologia.

Il nuovo View Award

Lo scorso anno, il View Award ha portato giovani incredibili animatori all’attenzione del pubblico e delle maggiori case di produzione mondiali. Dopo il successo internazionale delle edizioni 2005, 2006, e 2007 il View Award è pronto ad ampliare i suoi orizzonti con nuovi partecipanti.

Ancora una volta VIEW accetterà opere digitali realizzate sia da studenti che da non-studenti, che avranno realizzato un cortometraggio usando animazione 3D e VFX negli ultimi 3 anni, facendo diventare il nostro premio più competitivo e interessante di sempre.

Ad ogni modo, i lavori degli studenti saranno particolarmente benvenuti, dal momento che VIEW vuole sempre essere il luogo giusto per esprimere e scoprire nuovi talenti digitali. Basta compilare il modulo d’iscrizione e inviarlo.

Ecco la lista delle categorie del VIEW Award 2007.

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Il nuovo master in giornalismo

E’ stato pubblicato sul sito www.formazione.corep.it/giornalismo   il nuovo bando per l’ammissione di venti allievi per il biennio 2008/2010 al Master Universitario di primo Livello in Giornalismo di Torino . Il master è istituito dall'Università degli Studi di Torino e dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti  – in collaborazione col Corep (Consorzio per la ricerca e l’educazione permanente) e con l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

I candidati interessati, di età non superiore ai 35 anni,  devono essere in possesso del diploma di laurea (triennale, vecchio ordinamento o specialistica), ottenuto entro il 31 luglio 2008 o di altro titolo equipollente conseguito all'estero. Ogni aspirante deve compilare la Domanda di Iscrizione scaricabile dal sito o reperibile presso la Segreteria del COREP (C.so Trento 13, 10129 Torino – 011.564.5107).

La domanda di iscrizione, compilata in ogni sua parte, deve pervenire entro il 5 settembre 2008 alla Segreteria del COREP oppure può essere inviata via fax allo 011/564.5110 o via e-mail all’indirizzo [email protected] con specificato nell’oggetto “Iscrizione Master Giornalismo”. Le prove di selezione (scritta e orale) si svolgeranno a partire da metà settembre 2008.

Secondo le nuove norme dettate dall’ordine dei Giornalisti il Master di Torino ha ottenuto  il riconoscimento come struttura formativa valida per l'accesso alla professione giornalistica.
E’ diretto dal sociologo Carlo Marletti e coordinato dalla giornalista Vera Schiavazzi. Affronta il suo terzo biennio dopo quattro anni positivi: tutti gli studenti della prima edizione (2004-2006) sono attualmente occupati, con varie tipologie contrattuali, in redazioni o uffici stampa, mentre quelli della seconda edizione (2006-2008) si stanno preparando a sostenere l’esame professionale e sono impegnati negli stage estivi nelle principali testate italiane: Repubblica-Gruppo Espresso, La Stampa, Rai, Sole XIX Ore, Mondadori, Sky, Mediaset, Tuttosport, Ansa e Agi.

Anche per la terza edizione, il modello formativo sarà rappresentato dall’intreccio tra preparazione teorica (etica dei media, geografia politica, storia contemporanea, giustizia penale e civile, economia, inglese sono alcune delle materie) e esercitazione pratica, con i laboratori condotti da giornalisti professionisti esperti delle varie aree (carta stampata, radio e televisione, giornalismo online) e con la realizzazione della free press mensile ‘Futura’ e di altri prodotti editoriali. Il master è biennale, a tempo pieno e con frequenza obbligatoria.

La camicia pulita

Giovanna Favro su La Stampa

Macchie di sugo, d’erba o di caffè che magicamente svaniscono al sole: la camicia e la cravatta tornano pulite senza tintoria né lavatrice, e il divano ridiventa candido senza smacchiatore. Magia delle magie alle orecchie di ogni massaia: la tenda non ingrigisce più per lo smog oltre al fatto che chi ha problemi di sudorazione non lascia cattivi odori sulla t-shirt. Sono i tessuti «autopulenti» e «antibatterici»: miracoli delle nanotecnologie, che consentono invenzioni solo apparentemente da fantascienza: ormai, si tratta di oggetti pronti a finire sui mercati. Ieri a Torino sono stati presentati i rivoluzionari frutti del lavoro di 11 aziende e 5 centri di ricerca dei tre atenei piemontesi (Università degli Studi di Torino, Politecnico e ateneo Avogadro), Cnr e Inrim. Scienziati e imprese hanno lavorato gomito a gomito nel progetto «Nanomat», sostenuto dalla Regione e promosso dal Corep.
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Profpedia, la Wikipedia delle professioni

Nasce l’enciclopedia dinamica delle figure professionali, a disposizione di imprese, istituzioni e professionisti: un punto di riferimento per seguire l’evoluzione nel mondo della comunicazione Per chi conosce Wikipedia non sarà difficile comprendere lo spirito con il quale è nata Profpedia.It, l’enciclopedia virtuale delle professioni.

Si tratta di un nuovo portale dedicato alle imprese, alle istituzioni e ai professionisti presenti e futuri che avranno a disposizione in questo modo un punto di riferimento per il lavoro e la formazione.

Profpedia.It vuole essere punto di interazione e collaborazione tra il mondo universitario e quello imprenditoriale e del lavoro. Non solo, il sistema ha il desiderio di valorizzare il mondo universitario, anche con la cooperazione delle istituzioni e delle imprese. Il progetto è del Comune di Milano che ha usufruito della collaborazione con Fondazione Università Iulm e Scuola di Comunicazione Iulm.

Il primo capitolo dell’enciclopedia virtuale è già pronto e dedicato a Professioni e Comunicazione , con un focus particolare sulle figure professionali legate al dinamico mondo della comunicazione.

Un campus da Torino a Shanghai

Gabriele Beccaria su Lastampa.it

Ha una squadra camerunense di «curley», un impiegato cinese allo sportello bancario, 90 accordi internazionali per la laurea con il doppio titolo, un terzo dei corsi in inglese, i laboratori di ricerca di General Motors e Microsoft e poi dà il benvenuto a chi festeggia le ricorrenze di un centinaio di nazioni diverse, possiede oltre 2 mila posti letto per accogliere studenti e professori dal mondo e crea tre aziende ogni paio di mesi. E’ il Politecnico di Torino, che come un’astronave futuribile viaggia nell’iperspazio della realtà globale e fa collezione di record.

Professor Francesco Profumo, lei è il rettore del Politecnico: in Italia l’immagine delle università è spesso appannata e le loro opportunità ancora più scarse, mentre in molte aree del mondo avviene il processo opposto. Qual è la filosofia per uscire da questa pericolosa crisi?
«Quella di “mescolare il sangue”, creando un campus globale».

Che in pratica come si realizza?
«Elaborando una strategia di ampio respiro. E’ così che il progetto di “Cittadella Politecnica” si esplicita attraverso cinque elementi: formazione, ricerca, trasferimento tecnologico, servizi e finanza». A proposito di ricerca, state attirando i grandi marchi: condividono i vostri laboratori e creano sapere, prodotti e lavoro. Come ci riuscite? «Proponendo l’ambiente giusto. Sono già arrivati, Microsoft Italia, Jac, Avio, Indesit, Metecno, Vishay e Pirelli, per fare alcuni nomi. General Motors sarà attiva da inizio 2009 su una superficie di 20 mila metri quadrati, con 600 dipendenti. E le richieste sono in aumento: c’è anche la cinese Huawei».

Ricerca fatta dai big, ma voi puntate anche a creare nuove aziende, le «start-up»: come si fa?
«Siamo stati la prima università in Italia a creare l’Incubatore di nuove imprese (I3P) e dal 2000 sono 96 quelle che hanno visto la luce. Nel 2004, a Oxford, una giuria internazionale ha eletto l’I3P come “Best Science Based Incubator”».

Nascono, ma quante sopravvivono?
«Valutiamo 150 idee ogni anno e ne selezioniamo 50. Agli autori è offerta una fase di formazione di sei mesi e tra 15 e 20 progetti diventano realtà. Creiamo tre nuove imprese ogni due mesi e in questi anni ne sono morte solo sei!».

Quali sono le maggiori difficoltà che si devono affrontare?
«Si tratta di aziende “technology based” e sperimentano due tipi di difficoltà: il marketing strategico e l’ingresso sul mercato».

E le risorse: non sono un ostacolo anche quello?
«E’ sempre stato un limite evidente. Ora, però, abbiamo un “hub” di “venture capitalists”, sette nazionali e sette internazionali».

Che muovono quale giro d’affari?
«Un miliardo di euro, naturalmente non tutto per noi (almeno per ora)! E si aggiunge la finanza di credito classica, delle banche. Sono fondi essenziali per permettere il salto di qualità alle aziende nel mercato».