Concorso fotografico Bioclick

“Bioclick: il tuo obiettivo sulla scienza” è il primo concorso fotografico sulle Scienze della vita promosso dall’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani (ANBI) sez. Piemonte in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Studenti in Biotecnologie (CNSB), il Life Learning Center di Torino, la Fondazione per le Biotecnologie, il Molecular Biotechnology Center di Torino e il corso di Laurea in Biotecnologie dell’Università di Torino.

Al concorso aderiscono come Media Partner la rivista Focus e il portale TorinoScienza.

La partecipazione è libera e gratuita.

Il termine di consegna delle foto è il 28 aprile.

Il concorso comprende quattro categorie:

Scienziati all’opera: come l’uomo scopre il mondo che lo circonda, in laboratorio o nella vita quotidiana.

Naturalmente strano: ciò che di strano e inusuale è capace di creare a volte la Natura.

Micro ma Macro: tutto ciò cheè intorno a noi ci ricorda il mondo microscopico.

Fotografie scientifiche: foto scattate in laboratorio che presentano suggestioni artistiche, come preparati su vetrino, immunofluorescienze, cellule in divisione etc.

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Ridurre il divario digitale in Piemonte

Per sostenere e incrementare il livello di competitività di tutto il sistema economico regionale è stato avviato il progetto Reduce Digital Divide (RDD), con il quale la Regione si è posta l’obiettivo di rendere disponibile entro il 2008 la connettività a banda larga per i Comuni non direttamente toccati dal protocollo d’intesa siglato con Telecom Italia nel giugno scorso. La copertura prevista dall’azienda non raggiunge infatti la totalità del territorio piemontese per ragioni di ordine tecnico-economico. I 222 Comuni esclusi. ovvero non coperti al 100%, sono oggetto di intervento nell’ambito di RDD.

Il progetto lanciato dalla Regione Piemonte con il bando pubblicato il 13 marzo (le offerte potranno essere presentate fino alla fine di maggio) è così sintetizzato dall’assessore alla Ricerca, Andrea Bairati: ”La disponibilità di infrastrutture a banda larga e di tecnologie e di servizi ad essa correlati è ormai un fattore strategico per sostenere e incrementare il livello di competitività di tutto il sistema economico regionale. Occorre sviluppare le infrastrutture necessarie a raccordare gli utenti finali – aziende. strutture di ricerca, luoghi di pubblica utilità e singoli cittadini – al nodo di backbone, l’autostrada digitale in fibra ottica locale. Solo in tal modo saremo in grado di creare le condizioni tecnologiche e di mercato affinché l’opportunità di accesso risultati realmente diffusa, anche nei confronti dei cittadini”.

Le risorse disponibili a base d’asta sono 4,6 milioni di euro, compreso il cofinanziamento di 170.000 euro della Provincia di Cuneo. I lotti sono tre: Cuneese, Asti e Alessandria, le altre province.

Open Source for Competition

floss.gifNell’ambito di Quality for competition 2007, in programma dal 14 al 15 Marzo 2007 al Centro Congressi Lingotto di Torino, le aziende di floss.piemonte.it organizzano il Seminario “Open Source for Competition” presso la Sala Atene dalle 12,00 alle 13,00

Il software Open Source si è ormai affermato come standard di fatto, fondato sulla collaborazione di migliaia di sviluppatori in tutto il mondo. Torino si propone come nuova capitale del software libero dedicato all’industria italiana.

Il programma del seminario prevede:

  • La presentazione dell’iniziativa floss.piemonte.it: un network di aziende innovative per fornire soluzioni eccellenti al mercato – Ing. Manuela Martini, e-Mentor srl
  • Il modello dell’Open Source nell’area torinese: come un modello aperto di produzione, distribuzione e utilizzo di conoscenza tecnologica può generare nuove opportunità di business – Dott. Lorenzo Benussi, Dipartimento di Economia dell’Università di Torino
  • L’Open Source come strumento innovativo e di competizione per aziende e Pubblico Amministrazione: lo stato dell’arte in Italia e nel mondo – Prof. Raffaele Meo, Dipartimento di Informatica e Automatica Politecnico di Torino

La partecipazione all’evento è gratuita. Per motivi organizzativi, è necessario iscriversi al Seminario.

I torinesi di Silicon Valley lanciano il nuovo You Tube

Da Lastampa.it

La sfida ai giganti di You Tube e Second Life è un ponte lungo migliaia di chilometri che collega Torino alla Silicon Valley. È un azzardo, forse, una sfida che mischia capitali americani e i volti torinesi di due amici di vecchia data: Arturo Artom, imprenditore di 40 anni, e Luca Ferrero, «creativo», 39 anni.
Ad aprile la loro ultima invenzione sfiderà i colossi del web: il sito che ospita milioni di video fai da te e il tempio degli avatar e delle vite alternative. Sta tutto racchiuso in un nome che la dice lunga: Your Truman Show. Spiega Luca Ferrero: «You Tube è una piattaforma orizzontale, permette di caricare qualunque tipo di filmato. La nostra sarà invece una piattaforma verticale che raccoglierà storie di vita, le classificherà e permetterà ai visitatori di votarle e recensirle». Raccontare se stessi, esperienze, frustrazioni, drammi e felicità: ecco cos’è il Truman Show di Artom e Ferrero. Che ha preso piede a San Francisco, con capitali e dimensione made in Usa.

Ma con tecnologia torinese. «La Silicon Valley è stata una scelta naturale – racconta Artom -. C’è un bacino d’utenza e un’attenzione per questo genere di iniziative impensabile per l’Italia. L’anno scorso nella sola Silicon Valley sono stati investiti 45 miliardi di dollari in innovazione. Qui è nato il nostro progetto, qui si è costruita la squadra di lavoro, qui sono nati i contatti con gli italiani della Silicon Valley». Il cuore tecnologico e grafico, però, è a Torino. Dove hanno sede Advice e Ok Santiago, le due società che hanno lavorato alla costruzione della piattaforma.

Alle illuminazioni sono abituati, Artom e Ferrero: lavorano in sincrono, uno sforna idee, l’altro cerca il sistema di metterle in pratica. Arturo Artom, una laurea in Ingegneria al Politecnico, è un imprenditore con il vizio della tecnologia. Con il suo Telsystem nel 1993 sfidò il monopolio dell’allora Sip. Sua è anche Netsystem, impresa che smista internet via satellite. Fino a Muvis, l’ultima avventura intrapresa con l’amico e socio Ferrero: lampadine design e intelligenti. Ferrero il creativo.

Regista in diverse emittenti locali, regista in esterna della troupe del Gabibbo anni fa. Sempre alla caccia di un’intuizione: «Avevo 18 anni, andai a Videogruppo a presentare l’idea di lanciare messaggi in tv. Qualche anno più tardi nacque Stranamore, che è l’esatta applicazione di quell’idea».

Ora, la sfida di Your Truman Show è di quelle ardue. Si rischia di cozzare contro colossi quali You Tube. E finire k.o. in un attimo. Serve aprirsi un varco, attirare i videoblogger, costruire loro un approdo sicuro. Follia o idea vincente, si vedrà tra qualche mese.

Torino Wireless: i suoi primi cinque anni

Sono stati celebrati i primi 5 anni di Torino Wireless con un evento a cui erano presenti tra gli altri il presidente della Fondazione Torino Wireless, Rodolfo Zich, di fronte a Luigi Nicolais, Ministro dell’Innovazione e della Funzione Pubblica, alla Presidente della Regione Mercedes Bresso, al Sindaco, Sergio Chiamparino e ai rappresentanti di tutte le istituzioni territoriali, Regione, Andrea Bairati, Provincia, Alessandra Speranza, Camera di Commercio, Alessandro Barberis.

Hanno contribuito al dibattito su futuro di Torino Wireless anche Francesco Profumo, Politecnico, Mario Calderini, Finpiemonte, Piero Gastaldo, Compagnia di San Paolo, Marco Mezzalama, Politecnico, Andrea Pininfarina, Confindustria, Alberto Tazzetti, Unione Industriale di Torino.

La Fondazione Torino Wireless entra nel suo quinto anno di attività in compagnia di 182 imprese che hanno usufruito dei servizi di supporto, tecnologici, manageriali e finanziari, attivati dalla Fondazione, in collaborazione con i soci pubblici e privati, per favorire la loro crescita e affermazione sui mercati.

Nei suoi primi 4 anni Torino Wireless ha lavorato per lo sviluppo delle imprese ad alto potenziale muovendosi in più direzioni: collaborazione diretta con start up e PMI, avvio di grandi progetti per imprese già affermate, raccolta e gestione di risorse finanziare pubbliche e private per l’accelerazione di impresa, per il sostegno alla Ricerca e Sviluppo e per la creazione di nuovi brevetti.

Uno dei risultati più sorprendenti è stata la capacità di Torino Wireless di mobilitare risorse finanziarie: oltre 80 milioni di euro nel quadriennio 2003-2006, che diventano 120 milioni nel quinquennio 2003-2007 e con un obiettivo di circa 300 milioni entro il 2012. Fondi resi disponibili da Venture Capital, bandi FAR, bandi su Grandi Progetti e direttamente da Torino Wireless.

Gli atti della giornata 

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Flashfestival 2007

Sono aperte le iscrizioni gratuite al 6° Torino Flash Festival 2007 interArt e Animazione.

La manifestazione a iscrizione gratuita è rivolta agli artisti italiani e stranieri e si articola in due Sezioni Tematiche: Animazioni liberate dalla rete dedicata a filmati di animazione o grafica Flash di carattere vettoriale di durata non superiore ai 5 minuti a tema libero, e 2007 interArt dedicata alla Grafica interattiva e Siti Web.

Nelle passate edizioni l’obiettivo era quello di liberare le animazioni dalla rete, ovvero di rendere fruibile a tutti la dimensione artistica del linguaggio flash. Ma adesso la rete non impiglia più, è più fluida, così cambiano anche le prospettive. La nuova edizione apre le porte del festival anche alle opere a contenuto interattivo introducendo la categoria InterArt.

La prima categoria raccoglierà animazioni Flash a tecnica mista (pixel-vettoriale), senza limitazione di contenuto (narrativo, poesia, grafica) ma senza interattività, la seconda categoria guarderà soprattutto alla produzione flash non narrativa, alle opere sperimentali, con alto contenuto interattivo. Possono partecipare filmati così come siti web.

Ogni partecipante potrà presentare più di un filmato che verrà valutato e selezionato dall’Associazione Culturale Azimut. Le opere in concorso verranno presentate nel corso di proiezioni serali, il pubblico presente potrà esprimere il proprio giudizio e contribuirà alla definizione della graduatoria finale. Per entrambe le sezioni, i filmati verranno giudicati da una Giuria di Qualità composta da addetti ai lavori: il montepremi ammonta a 2000 euro, diviso equamente tra le opere vincitrici delle due sezioni.

Il modulo per l’iscrizione gratuita al 6° Torino Flash Festival va compilato on-line.

Il sito del Festival

I primi 5 anni di Torino Wireless per la crescita del territorio

logo_torinowireless.jpgIl 2007 rappresenta il quinto anno di attività del Distretto Tecnologico dell’ICT del Piemonte e della Fondazione Torino Wireless, suo strumento operativo e di governance. Il Distretto è a metà percorso del suo orizzonte strategico e del mandato decennale avuto dai suoi promotori.

L’incontro sarà quindi l’occasione per tracciare un bilancio economico, industriale e finanziario, per documentare l’apporto fornito al tessuto imprenditoriale e condividere il percorso tracciato da Torino Wireless per consolidare il Distretto nel prossimo quinquennio. Una strategia di sviluppo in sintonia con gli indirizzi della programmazione regionale che vede la Fondazione sempre più come soggetto animatore e di coesione delle reti informali territoriali che uniscono pubblico e privati.

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Le start-up finanziate da Torino

da Repubblica Affari & Finanza del 5 febbraio 2007

Dal polo del wireless a quello del venture capitalist. La Fondazione Torino Wireless gioca la caria della finanza. Un primo passo era già stato fatto con Innogest Capital, fondo italiano di Early Stage dedicato alle giovani imprese. Promosso da Torino Wireless ed Ersel, e gestito da Innogest SGR. il fondo con un capitale fino a 60 milioni di euro, si è posto l’obiettivo di investire in almeno venti imprese nell’arco di un quinquennio.

La missione di Innogest è stata quella di trasformare imprenditorialità e tecnologie del Paese in grandi imprese e generare elevati ritorni finanziari per gli investitori. Innogest Capital fornisce solo capitale, ma costituisce per le imprese un partner con cui confrontarsi e condividere un percorso di crescita, in grado di accompagnarle verso il mercato, assicurare solide basi fìnanziarie e un supporto attivo a sostegno del team imprenditoriale. Gli investimenti spaziano da 500mila a 3 milioni di euro per singola operazione.

Il fondo è posizionato sul segmento del Venture Capital di primo livello (Early Stage o Seed Capital), che è successivo ai finanziamenti di start-up (Angel investment), che nel modello integrato sviluppato dalla Fondazione Torino Wireless è stato affidato a Piemontech con investimenti compresi tra 20 mila e 200 mila euro.
Innogest Capital investe nelle PMI che presentano le caratteristiche fondamentali per favorire la remunerazione del capitale, management di alto profilo, tecnologie differenzianti, alta crescita, capacità di svilupparsi nel mercato italiano e poi in quello intemazionale.

Piemontech, invece, ha sinora permesso la nascita di una decina di realtà imprenditoriali che hanno terminato il periodo di incubazione e che ora sono pronte a proseguire la strada in autonomia: dalla ATS – Alps Telecomunications Software, che sviluppa soluzioni software per reti di telecomunicazioni, a Casper Technology, che ha lanciato il ciptotelefonino anti intercettazioni: dalla CSDomotica, che realizza soluzioni wireless per l’home e business automation, a Dynamic Fun, attiva nel settore delle soluzioni wireless per il business e per li mobile gaming; e ancora la Faber Software che realizza software per la modellazione, simulazione e controllo di Sistemi complessi e la Iplug, con soluzioni VOIP basate su open source; la Ovolab una delle principali software house italiane per Macintosh; la Sc-Aip che realizza software e algoritmi per l’imaging elettromagnetico, sistemi per la tomografia elettrica e capacitiva; Sicurante, società operante nell’Information Security.

Da quest’esperienza è nata l’idea di lanciare un Polo del Venture Capital con l’adesione di Club degli Investitori, Strategia Italia, Intel Capitalm 360 Capital Partners, TLcom Capital, Doughty Hanson &co Technology e Jupiter Venture.

Nano Week: a Verona la settimana delle nanotecnologie

Sarà aperta dallo scienziato Antonino Zichichi la sessione inaugurale di NanoWeek, la settimana di conferenze dedicata alle nanotecnologie in programma nell’aula magna del Polo Zanotto dell’Università degli Studi di Verona, in via dell’Università 4 lunedì 15 gennaio alle 15.

Organizzata dal Veneto Nanotech e dall’ateneo scaligero, con il supporto della Provincia di Verona e della Banca Popolare di Verona, NanoWeek si svilupperà in cinque giornate dedicate ai settori della nanomedicina, agroalimentare e packaging, edilizia, riscaldamento e condizionamento. Alla cerimonia d’apertura saranno presenti, oltre al professor Zichichi, il rettore Alessandro Mazzucco, il presidente della Provincia Elio Mosele, il presidente di Veneto Nanotech Luigi Rossi Lucani, il presidente del comitato organizzatore di NanoWeek Emilio Burattini e l’assessore alle politiche economiche ed istituzionali della regione Fabio Gava.
E’ questo un appuntamento unico in Italia per ricercatori e personale aziendale che vogliono rimanere competitivi nel mercato ed essere consapevoli di come sfruttare le potenzialità delle nanotecnologie per innovare processi tecnologici e prodotti finiti.
Dopo l’inaugurazione, lunedì alle 16 si terrà la prima tavola rotonda dal tema “Le nanotecnologie: cenni storici, stato dell’arte e prospettive future”.

La settimana si svilupperà poi in conferenza e seminari dove interverranno relatori di fama internazionale provenienti dal mondo accademico e imprenditoriale per fare il punto sulle ultime innovazioni che le nanotecnologie possono apportare a questi settori. Saranno inoltre esposti dei prodotti d’avanguardia nanostrutturati, già presenti nella vita di tutti i giorni, forniti per l’occasione da aziende di fama internazionali.

“Nanoweek è un evento di cui siamo molto orgogliosi” ha spiegato il rettore Alessandro Mazzucco. “Sarà un importante momento d’introduzione alla realtà delle nanotecnologie, un evento che è realizzato per la prima volta in città. Infatti Verona è sensibile e interessata alle nuove scienze tecnologiche, per esempio alcuni dei rivestimenti di prodotto alimentari che utilizziamo sono fatti grazie agli studi di nanocomposti. In questo senso sono a tutti gli effetti realtà già acquisite.”

Il presidente di Veneto Nanotech, Luigi Rossi Luciani ha sottolineato come NanoWeek si differenzi “per il taglio applicativo degli incontri e degli interventi da parte sia di scienziati/accademici che di rappresentanti del mondo produttivo. In questo modo – ha ribadito Rossi Luciani – vogliamo offrire un servizio in più alle aziende facilitando la conoscenza del mondo dell’infinitamente piccolo, la cui applicazione alla produzione industriale può fare la differenza in questo momento di grande competizione globale”