I vincitori del Flash Festival 2007

Si è concluso  in Piazza Emanuele Filiberto a Torino, nel cuore del Quadrilatero Romano, il 6° Torino Flash Festival InterART e Animazione con la proiezione di 32 opere selezionate e provenienti da tutto il mondo.

La Giuria di Qualità, dopo una discussione “animata” ha assegnato a maggioranza il primo premio di 1.000 euro per la Migliore Animazione all’opera THE WHITE, THE BLACK del russo Andrei Bakhurin. L’opera di Bakhurin, presente al festival anche con l’animazione The Father’s Library, ha convinto la Giuria di Qualità per la raffinatezza del linguaggio che tra citazioni di Einseinstein e le simbologie artistiche che definiscono un’estetica flash non convenzionale.

Sempre per la Sezione a Tema Libero, la Giuria ha deciso di segnalare con una Menzione di Qualità i lavori del francese Joris Clerté – Ce que je suis, del greco Ilias SounasCirce of life e la trilogia dei torinesi Cristina Ferrian e Pierpaolo Rovero – in concorso con l’opera Circus Boulevard [ 123], esperimento di fumetto animato.

Per la Sezione InterART la Giuria di Qualità ha invece assegnato il primo premio a Guido Prestigiovanni con il sito www.elsewhere.tv per le potenzialità dello strumento realizzato.

Il Premio del Pubblicomolto numeroso alla proiezione finale del 6° Torino Flash Festival è stato assegnato quasi all’unanimità alla Meteo-passeggiata della fanciulla pensierosa dell’animatore francese Joris Clerté – Ce que je suis www.doncvoila.net

Autori in chat

Lunedì 28 maggio nel corso del dibattito Autori in digitale: quali prospettive per l’industria creativa in Italia? organizzato a Torino da Topix, Lastampa.it organizza una videochat che si terrà intorno alle 17.

Tra gli ospiti l’inventore degli Mp3 fautore del Drm Leonardo Chiariglione, il discografico indipendente Stefano Senardi e l’autore blogger Giuseppe Granieri.

Per proporre domande a Chiariglione, Senardi, Granieri

Open Source:risorsa per l'innovazione e per l'ICT

Venerdì 18 maggio 2007 alle ore 17,30 al Centro Studi Bruno Longo – Via Le Chiuse 14 – Torino si svolge un tavolo di lavoro per individuare strumenti normativi e finanziari per lo sviluppo dell’open source in Piemonte: una legge regionale; i fondi DOCUP; educational nelle scuole; servizi per le PA, per le imprese e per i cittadini.

Introduce

  • Marco STEFFENINO coord. InnovAzione Osservatorio ICT, Torino

Relazioni

  • Raffaele MEO Dip. di Automatica e Informatica, Politecnico di Torino
  • Federico DI GREGORIO Imprenditore software libero, Torino
  • Giuseppe BENEDETTO Direttore sett. Industria, Regione Piemonte

Dibattito

  • Andrea BAIRATI Ass. Politiche Innovazione, Regione Piemonte
  • Giuseppina DE SANTIS Ass. Attività Produttive, Provincia di Torino
  • Tom DEALESSANDRI Ass. Attività Produttive, Comune di Torino
  • Francesco BRIZIO Presidente, CSI Piemonte
  • Roberto REMMERT Presidente, Unimatica API Torino
  • Renato PARENTE VicePresidente, ICT Unione Industriale Torino

Modera

  • Claudio RUFFINI Presidente InnovAzione Osservatorio Reg.le ICT, Piemonte

Conclude

  • Claudio LUBATTI Coordinatore Prov.le, DL La Margherita

Partner per l'innovazione

Dal sito della Regione Piemonte

da sx Profumo, Bresso, Bairati, Courtois e ComastriRegione Piemonte, Microsoft Italia, Politecnico e Università degli Studi di Torino (Scuola di Amministrazione aziendale) hanno stipulato una partnership per l’innovazione mirata alla crescita scientifica e delle competenze informatiche per incrementare la competitività dell’industria ICT e delle piccole e medie aziende locali nel territorio, oltre che per la creazione e sperimentazione di nuove soluzioni di e-government.
L’intesa – firmata il 9 maggio dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso, Marco Comastri, amministratore delegato di Microsoft Italia Mercedes Bresso, e Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino, alla presenza di Jean-Philippe Courtois, presidente di Microsoft International, e Andrea Bairati, assessore regionale all’Innovazione – include una serie di progetti che saranno avviati e sviluppati nei prossimi anni, oltre ad attività e collaborazioni per la formazione e lo sviluppo di competenze manageriali in ambito tecnologico. Gli accordi si inseriscono all’interno del protocollo d’intesa del 7 maggio tra ministero dell’Università e della Ricerca e Microsoft Italia per la diffusione delle tecnologie e delle competenze informatiche in tre Regioni italiane – tra le quali appunto il Piemonte – a supporto dell’innovazione e della competitività delle imprese.
Un momento della firmaCuore della partnership sarà proprio il Centro per l’Innovazione, struttura che sarà ospitata dal Politecnico di Torino e supporterà le aziende locali nell’analisi e nella prototipazione di tecnologie, nella formazione e nel trasferimento di know-how sulle tecnologie “embedded”, un filone importante, anche per i potenziali sviluppi futuri, su cui la Regione intende consolidare una leadership a livello internazionale. Questo tipo di tecnologie consente la gestione e il controllo di dispositivi che sono al cuore di sofisticate soluzioni hardware e software in campi strategici quali ad esempio l’automotive, la robotica e la protezione civile.
Il Centro sarà strutturato sul modello dei “Microsoft Innovation Center” (MIC), strutture avanzate che l’azienda ha sviluppato in numerosi Paesi al mondo in collaborazione con le autorità locali (al momento se ne contano circa 120 in 60 Paesi). Ospiterà specialisti informatici per gli sviluppi tecnologici di base e la realizzazione di soluzioni avanzate insieme ad altri partner privati e pubblici. Sarà inoltre promotore sul territorio del trasferimento tecnologico, che avverrà attraverso formazione e iniziative di incontro e diffusione della conoscenza informatica. La struttura sarà aperta alle società private, istituzioni pubbliche e Università. Tutte le aziende informatiche, a prescindere dal loro modello di business e di sviluppo (commerciale o open source), potranno collaborare. La principale tecnologia di riferimento utilizzata nel Centro piemontese (Windows Embedded CE) verrà usata in modalità “shared source”, che essendo di tipo aperto e pubblico consente lo studio, la modifica, l’adattamento del codice e l’eventuale distribuzione commerciale. Altro obiettivo sarà l’interoperabilità e l’ibridazione dei prodotti e delle piattaforme tecnologiche, commerciali e non.
In occasione della firma, Bresso ha ricordato che ad Ivrea verrà riattivata una sede della fondazione Olivetti, per volontà di Laura Olivetti e in accordo con Regione, Politecnico e Microsoft: “Lavoreremo insieme sul tema degli asset intangibili, il capitale intellettuale che spesso il mondo delle imprese sottovaluta, ma che al contrario è una risorsa inestimabile e un patrimonio di conoscenza e di arricchimento per le imprese stesse”.
“Con questo protocollo d’intesa si chiude un quadro di accordi a 360° aperto la scorsa estate con Microsoft Research. – ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche per l’Innovazione, Andrea Bairati – L’obiettivo principale è far fare un salto di qualità al sistema delle information technologies piemontesi con un partner che è leader mondiale assoluto nel settore”.

Web 2.0 The Second Internet Revolution

Pubblicato, secondo un percorso originale ed innovativo, “Web 2.0 The Second Internet Revolution” il libro che vuole spiegare a tutti, in modo semplice, cosa sia il nuovo rivoluzionario fenomeno culturale che interessa il web. Una lettura immancabile per chi vuole comprendere il nuovo fenomeno di Internet: il Web 2.0

Il libro di Luca Grivet Foiaia, presentato alla stampa in occasione della Fiera del Libro, spiega con tono semplice e colloquiale, con esempi, metafore, immagini e citazioni, i diversi elementi e concetti alla base del Web 2.0 in una visione globale d’insieme.

Il libro
Una guida per tutti, una sintesi divulgativa, organizzata, completa che sarà utile a chi vuole capire, con un minimo d’approfondimento, con che cosa deve o dovrà avere a che fare. Vengono toccati tutti i temi che compongono il fenomeno, bilanciando componente tecnologica e culturale. Il risultato è un vero compendio sul Web 2.0.

“Spiegare cosa sia il Web 2.0 è complesso” ha detto Luca Grivet “perché oggi siamo di fronte ad un cambiamento più culturale che tecnologico, diversamente da com’era stato per Internet anni fa (nell’1.0)” “Il Web 2.0 è presente ogni volta che clicchiamo ‘Cerca’ su Google. Senza rendercene conto coinvolge già oggi tutti noi. Lo scopo di questo libro ” ha proseguito Luca Grivet, ” è di contribuire al fenomeno del Web 2.0 raccontandolo come se ne parla sulla rete, perché questo movimento, questo fenomeno sociale, ha il gran merito di far parlare di sé, di tecnologie, di società e di persone stimolando la riflessione, il dialogo, la comunicazione, l’iniziativa e quindi l’innovazione.”

“Web 2.0 The Second Internet Revolution”
di Luca Grivet Foiaia
prefazione di Vittorio Pasteris
200 pagine – €14,85 prezzo versione Beta su Lulu.com
L’anteprima del libro

Il percorso di pubblicazione – Un libro in Beta
Il libro, sposando la filosofia del fenomeno che descrive, esce in versione Beta. Si tratta, infatti, di una versione completa e dignitosa, ma ancora non definitiva e quindi potenzialmente con alcuni “piccoli bug”.

L’idea di base è quella dell’autore che fa tutto: scrive, impagina, fa la grafica e poi, non appena finito il libro, grazie all’utilizzo del servizio print on demand di Lulu, lo pubblica e lo rende disponibile alla vendita online su www.Lulu.com . Lulu si occuperà di stampare e di consegnare anche una sola copia venduta.

Successivamente, effettuato il primo periodo di presenza on line e raccolti i feedback dei beta tester (i lettori che possono acquistare il libro ad un prezzo ridotto) ed effettuate le opportune correzioni, si passa alla distribuzione sui canali tradizionali. L’Editore del libro è LULU. In caso di risultato positivo, l’autore può poi liberamente decidere di passare con un editore tradizionale.

Tale modello è vantaggioso per tutti gli attori coinvolti:
– L’autore che pubblica senza attese la propria opera e che, se meritevole, può avere il riconoscimento dal mercato
– Lulu perché stampa e vende il libro
– Un eventuale editore successivo, che rischia poco in quanto può inserire tra i suoi un libro che ha già avuto riscontri dal mercato
– I lettori che vedranno uscire dai cassetti tanti libri belli ed utili.

“Avrei potuto mettermi direttamente a cercare un editore per la pubblicazione, d’altronde è solo il terzo libro in Italia che parla dell’argomento. ” ha dichiarato Luca Grivet, “però, un po’ per uscire prima e un po’ per essere più aderente agli aspetti culturali descritti nel libro stesso, ho preferito tentare una strada diversa, forse più rischiosa, più difficile, ma sicuramente più entusiasmante. Sarei chiaramente lusingato di essere contattato da un editore importante per la pubblicazione del libro, questo significherebbe che la sperimentazione è riuscita e potrei avere un grande supporto nella distribuzione. Credo in questo percorso, perché ritengo sia fondamentale cercare di trovare dei punti d’incontro tra il modo tradizionale di fare le cose e quello innovativo, entrambi i mondi hanno bisogno uno dell’altro e da guadagnarci.”

L’autore
Torinese, Economista di formazione e Consulente di Business ed ICT di professione, Luca Grivet Foiaia coltiva una vera passione per il Web da più di dieci anni.
Collabora a titolo personale a diverse iniziative di nicchia ed a sperimentazioni di successo legate a business, media e tecnologia Web.
Questo libro, per come è scritto e per come è nato, è l’ultima delle sue iniziative

Collaborazioni
TOP-IX (TOrino Piemonte Internet eXchange
Consorzio senza fini di lucro che, nell’ambito del proprio mandato, partecipa al programma di sviluppo della Regione Piemonte Wi-Pie supporta il lancio e la diffusione di “Web 2.0 The Second Internet Revolution” di Luca Grivet Foiaia
LULU
Fondata nel 2002, Lulu è il mercato a maggior crescita nel mondo per la pubblicazione su richiesta nel campo del fai da te digitale. Lulu.com pubblica e distribuisce “Web 2.0 The Second Internet Revolution” di Luca Grivet Foiaia

Hacker Fest!

 

 

Per celebrare la conclusione della sessione di corsi OCDL Underscore _TO* Hacklab ha organizzato una festa per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato. Il tema della festa è: “Il mondo visto dagli acari”. Ci saranno speech su:

  • Universo GNU/Linux

  • Anti DRM – Trusted Computing

  • Licenze Libere

  • Etica Hacker

  • Filosofia Free Software

Dato che di festa si tratta, non mancherà l’intrattenimento con :

  • Musica, video e mostra fotografica, il tutto in Creative Commons

  • Videogames

  • Spuntino benefit

Qualche soluzione interessante dall'European Mobility Forum

Durante l’European Mobility Forum si sono succeduti seminari, presentazioni d’innovazioni, incontri di brokerage ed è stata quindi fornita alla platea una grande occasione per scoprire importanti novità e tendenze tecnologiche nell’infomobilità.

Qualche idea e qualche prodotto tra le soluzioni viste al Lingotto

L’AUTO HA ORA LA SESTA PORTA
Il Centro Ricerche Fiat con il suo dipartimento di Infomobility ha presentato la sua visione sulla connessione dei veicoli con le infrastrutture di servizio e con gli altri veicoli, per una mobilità efficiente e sostenibile.
Il Centro Ricerche Fiat è attivo su diversi progetti connessi alla mobilità e alla sicurezza, e la testimonianza più tangibile della validità dei risultati dell’attività di Ricerca & Sviluppo è il nuovo Blue&me Nav. Per 4 anni il Centro Ricerche Fiat ha lavorato con Microsoft allo sviluppo di una piattaforma telematica aperta e sempre aggiornabile con nuovi contenuti per ”Infoteinment” e predisposta a soluzioni innovative per servizi di SOS, informazioni sul traffico o per relazionarsi con le compagnie assicurative.
Attualmente il computer di bordo implementato per veicoli Fiat consente di connettere il proprio telefono e gestire la rubrica personale a bordo, sfruttare le funzioni di riconoscimento vocale universale per telefonare e ascoltare gli SMS ricevuti senza dover mai staccare le mani dal volante, e ascoltare la musica connettendo il lettore mp3 direttamente alla porta USB, la cosiddetta “sesta porta” dell’auto per la comunicazione semplice ed efficiente con l’esterno.

VIDEOSORVEGLIANZA COMODA E SICURA
Con 20 anni alle spalle nel mondo nell’ICT, Webon4 porta all’European Mobility Forum la sua esperienza nel mondo informatico con un particolare orientamento al WEB e alle tecnologie wireless. Webon4 ha proposto una soluzione domotica, anche grazie al sostegno di Piemontech e alla collaborazione dell’Istituto Superiore Mario Boella, denominata FreeDHOME e che coniuga videosorveglianza e domotica attraverso applicazioni evolute che garantiscono semplicità di installazione di utilizzo.
Tale soluzione, a differenza delle altre, non necessita di PC e software da installare localmente. L’accesso ai sistemi avviene semplicemente attraverso il portale web con una procedura analoga all’home banking o, grazie all’applicazione Freedhome Mobile, tramite cellulare e PC portatili dotati di data card HSDPA/UMTS/EDGE/GPRS.
FreeDHOME è un’innovativa soluzione di video sorveglianza di esercizi commerciali, studi professionali o abitazioni private che consente di monitorare ed interagire in tempo reale con gli impianti installati, sirene, luci, cancelli e telecamere motorizzate, attraverso un PC o il cellulare.

LA MAMMA DIVENTA DIGITALE
Sistemfamily.one è stato concepito come un sistema di controllo per i neo patentati. Più che un controllo però è inteso come una forma di accompagnamento e di tutela per questa particolare categoria di automobilisti. Con Sistemfamily.one il genitore, ad esempio, ha la possibilità di conoscere se il figlio guida con coscienza e di eventuali comportamenti che possano essere dannosi o semplicemente pericolosi.
L’utilizzo di questa tecnologia è molto semplice. Una volta installato Sistemfamily.one sull’autoveicolo, l’apparecchio invia al genitore una serie di dati, monitorando costantemente il veicolo. Dati accessibili via cellulare, tramite un semplice sms o attraverso un PC. Il genitore può, ad esempio, impostare una velocità limite da non superare, ed un tempo limite durante il quale questa velocità può essere superata, come nel caso di un sorpasso o per uscire da situazioni di pericolo. Una volta scaduto questo tempo prestabilito parte l’invio dell’sms che avvisa dell’avvenuto superamento di tali limiti. Lo scopo non è di controllare, anche se su esplicita richiesta è possibile usufruire della funzione di localizzatore, ma di abituare i propri figli ad uno stile di guida più prudente.
Il prodotto non è in vendita, è disponibile in locazione per 2 o 3 anni sottoscrivendo un contratto che comporta il pagamento di un canone mensile che varia dai 30 ai 40 euro, in base alla durata. Alla scadenza il genitore può decidere di riscattare o no l’apparecchio e con un costo minimo annuale (50 / 80 euro) utilizzarlo nell’auto come sistema di antifurto satellitare, con un notevole abbassamento dei costi assicurativi.

IL CONTROLLO DEI RIFIUTI PERICOLOSI
In Italia, come del resto nella maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea, negli ultimi anni si è registrato un vertiginoso aumento della produzione di rifiuti definiti “pericolosi”. Per gestire questo trend sono stati istituiti numerosi studi e programmi.
“Ritiro” è un progetto nato dalla collaborazione di sei aziende (Consoft Sistemi, Csdomotica, Ecostudio, Vasco De Gama, Finsoft, HAL Service) patrocinato e in parte finanziato da Torino Wireless. Ritiro è un sistema che punta al monitoraggio e alla tracciabilità dei rifiuti pericolosi. Lo scopo del sistema è di tenere sotto controllo, non solo il percorso dal sito di origine del rifiuto al sito di smaltimento, ma di monitorare in tempo reale attraverso un’elaborazione continua tutte quelle informazioni riguardanti la tipologia del rifiuto, la quantità della singola partita di rifiuto associato alla specifica tipologia, l’origine dello stesso e le condizioni dei contenitori di trasporto.
Ritiro si avvale di sensori, applicati sui contenitori direttamente allo stoccaggio, che trasmettono dati in tempo reale ad una unità intermedia che passa questi dati al mezzo di trasporto provvisto di una “scatola nera” denominata Genio, capace di intervenire in caso di problemi senza dover passare dal centro servizi. Tutto questo attraverso un sistema monitorato da un satellite, in futuro dal sistema Galileo. La nascita di un primo prototipo è prevista per la fine dell’anno, mentre una vera produzione e messa in commercio è prevista entro i primi mesi del nuovo anno. L’utilizzo di questo sistema in larga scala porterebbe all’abbassamento dei costi di gestione dello smaltimento di questi rifiuti e sicuramente ad un minor impatto ambientale.

E-WINE: TRACING THE BOTTLE
Immaginate di acquistare una bottiglia di vino o di ordinarne una al tavolo di un ristorante e, utilizzando il vostro cellulare o palmare, di poter ripercorrere l’intera storia del vino (dai processi di trasformazione in cantina alle lavorazioni nei campi, dalle fasi fenologiche alle rilevazioni di agrometeorologia), scoprire gli abbinamenti consigliati con i cibi, navigare nel vigneto mediante fotografie satellitari, con la garanzia dell’autenticità del prodotto che si sta per acquistare.
Tutto ciò è possibile grazie all’applicazione delle nuove tecnologie in settori tradizionali come quello dell’agroalimentare.
Il progetto “e-Wine: tracing the bottle”, realizzato da Torino Wireless in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e l’Istituto Superiore Mario Boella, ha portato alla sviluppo di un sistema che intende far leva sulla tracciabilità alimentare per valorizzare la qualità e l’autenticità di prodotti tipici.
La soluzione, sviluppata e gestita con il coinvolgimento di tre aziende del Distretto Torino Wireless – 3A, LogiTagTech e Thinkmobi – è già stata sperimentata in 3 cantine piemontesi (Batasiolo, La Giribaldina, Marchesi Alfieri). Il notevole interesse suscitato lascia prevedere una veloce adozione a livello commerciale della soluzione o di parte di essa, sia da parte delle aziende coinvolte nella sperimentazione, sia di altre cantine che si stanno progressivamente aggregando.
Come funziona il sistema?
La lettura delle informazioni avviene accostando un palmare o uno smart phone a una bottiglia di vino dotata di “etichetta intelligente” in cui si integrano un tag RF-ID e un barcode 2D.
Non solo un motivo di interesse per il consumatore, ma soprattutto una grande opportunità di marketing per i produttori che potranno: differenziare i propri prodotti, rendere più visibile la qualità dei propri processi produttivi attraverso l’integrazione con il sistema di tracciabilità interno all’azienda, seguendo la bottiglia nel suo percorso dalla vigna al consumatore, adottare una tecnologia anticontraffazione, raccogliere le statistiche sulla lettura delle etichette per effettuare azioni di marketing mirate.
Inoltre, dotando le bottiglie di vino di etichette intelligenti, potranno essere automatizzate in parte le procedure di logistica e distribuzione, dall’identificazione del prodotto fino alla sua spedizione, creando le condizioni per la nascita di servizi di logistica integrata.

Mobilità: dalla gestione tattica a quella strategica
Multe, telecamere, gratta e sosta, persino costose fioriere che si aprono solo con il telecomando affidato a pochi residenti, tutto può essere utile.
Il tema diviene complesso quando aumenta di scala il volume del traffico oppure la volontà politico-progettuale di attuare una gestione del traffico più avanzata, che sia occasione per realizzare concretamente i concetti di pianificazione territoriale e servizio al cittadino.
La soluzione di Q-Free, basata sull’utilizzo integrato di un OBU – On Board Unit a standard DSRC europeo e di una carta elettronica (smart card) è orientata a supportare questo tipo di approccio
La soluzione è infatti assolutamente innovativa, in quanto permette, con semplici modalità di attuazione, di integrare i servizi di mobilità connessi al veicolo (pedaggio stradale e autostradale) e quelli connessi alla persona (parcheggi, ristorazione, trasporti pubblici, servizi on demand), non solo in ambito italiano, ma anche a livello europeo, grazie all’adozione di uno standard comune.
Una soluzione scalabile, personalizzabile, longeva, e che offre servizi al cittadino anziché porre divieti

Maghi digitali sotto la Mole

Luca Castelli su Lastampa.it

Benvenuti nella «Torino Valley», trampolino di lancio per la sfida a YouTube di Arturo Artom e straordinaria culla di idee e innovazioni tecnologiche di respiro internazionale.

Qui ha avuto i natali Leonardo Chiariglione, l’ingegnere partito da Almese, bassa Val di Susa, e finito sulle pagine di «Time» nell’elenco dei 50 uomini più influenti in campo tecnologico. E’ stato lui a fondare l’Mpeg Group, un collettivo di scienziati a cui si devono le attuali potenzialità multimediali di Internet (i video Mpeg, i brani Mp3).

Nel 1999 Adriano Marconetto, Gianluca Dettori e Franco Gonella ebbero invece la bella pensata di aprire un negozio musicale con sede in via Principi D’Acaja. Si chiamava Vitaminic ed era il primo a cercare di vendere canzoni tramite Internet in tutta Europa. Quattro anni dopo, con un’idea simile e il contributo delle case discografiche, Steve Jobs lanciò iTunes e conquistò il mondo della musica online.

Internet si nutre di intuizioni. Come quella che un paio d’anni fa spinse Carlo Infante e Maurizio Cilli a ideare Glocalmap.to, piattaforma online basata su mappe fotografiche della città alle quali si potevano allegare foto, video, immagini. Pochi mesi dopo la geolocalizzazione e le cartine su Internet avrebbero trovato un successo globale grazie alle Google Maps.

In un’epoca in cui il volto più dinamico di Internet si riflette nel social networking, nella creazione di comunità virtuali, nella condivisione di dati e informazioni, Torino si conferma puntualmente uno dei centri nevralgici nazionali della nuova società digitale. Nel bene e nel male. Nei locali di Hiroshima Mon Amour lo scorso 2 dicembre è stato ospitato uno dei primi BarCamp italiani, evento autogestito nato in California nel quale blogger, appassionati e semplici curiosi presentano conferenze e workshop dedicati alle nuove tecnologie. E’ invece grazie all’Università di Torino se sono approdate in Italia le Creative Commons, licenze di copyright alternativo molto diffuse su Internet, adattate al nostro ordinamento dal Dipartimento di Scienze Giuridiche sotto la guida del prof. Marco Ricolfi.

All’ombra della Mole hanno trovato origine anche due dei casi di «cronaca Web» più discussi di recente: il video su YouTube del ragazzo down picchiato dai compagni di scuola e la sentenza di Cassazione a favore dei due studenti del Politecnico responsabili della condivisione di musica e film protetti dal diritto d’autore. Gioventù ribelle? Non solo. Complice il potenziamento delle infrastrutture, nelle aule delle università cittadine continuano a nascere idee innovative, a volte talmente valide da sedurre i big dell’industria informatica mondiale. Ne sanno qualcosa i quattro ragazzi responsabili di «Hello World», progetto premiato la scorsa estate in India da Microsoft come miglior idea innovativa del 2006. Un sogno nato nel cuore di Torino. Anzi, della Torino Valley.

Il resoconto dell'Innovation forum 2007

Nel corso del secondo Innovation Forum di IDC (http://www.idc.com/italy), che si è
svolto a Roma il 27 e 28 Marzo scorsi, protagonisti della ricerca, del mondo accademico, dell’industria ICT e della politica nazionale e regionale si sono confrontati rispetto a quanto è stato fatto e a quanto resta da fare in Italia sul piano dell’innovazione per tornare a crescere davvero.
Leggi tutto “Il resoconto dell'Innovation forum 2007”