Vivere a Rate: le storie dell’usura in un libro di Marco Bobbio

Futura presenta Vivere a rate 

Nel caso in cui si avesse la necessità di avere un prestito, per gli studi o per qualunque altra cosa, a chi affidarsi, con quali precauzioni? “Vivere a rate” di Marco Bobbio, è un libro che affronta storie sul dramma dell’indebitamento e dell’usura attraverso dati e storie di gente comune attraverso le quali ci si può immedesimare. “E’ importante diffidare delle offerte che promettono mari, monti e paradisi a basso costo. Bisogna leggere tutte le clausole dei prestiti e valutare l’impatto sulle proprie tasche. Si parte con 20 euro al mese per i primi due anni, dopo magari 400. Bisogna valutare tutto”, afferma l’autore. “La percezione che si ha attraverso la pubblicità è che è facile avere un prestito. Noi vogliamo essere il contraltare, perché ci sono seri rischi”.

Il libro è accompagnato da un documentario, pensato nel2008 a seguito del crack di Lehmann Brothers, che racconta nello specifico la lotta tra indebitati e recuperatori. Realizzato da Enrico Verra, autore tra l’altro di “Scemi di Guerra” e “Benvenuto in San Salvario”,

A Torino un convegno sul mobbing che scolora la vita

Si terrà venerdì 23 marzo a Torino il convegno Il mobbing scolora la vita, organizzato dalla CGIL Piemonte presso la propria sede in via Pedrotti 5. Al convegno parteciperà in apertura il procuratore capo del tribunale di Torino Giancarlo Caselli.

La giornata si aprirà alle 9.30 e si protrarrà fino alle 16.30 con interventi e tavole rotonde che coinvolgerano dirigenti e specialisti di CGIL Piemonte, Confédération européenne des syndicat, Fondazione Di Vittorio, Ph.D Student neuroscience Università di Torino, INAI, ASL 1 Torino. Alle 11.00 ci sarà la presentazione del libro “Mobbing” di Sergio Neri, con la lettura in video di uun passo del testo a cura di Ottavia Piccolo.

Il programma della giornata

 

La situazione dei pubblicisti: i video dell’incontro autoconvocato

Le registrazioni video dell’incontro autoconvocato tra i giornalisti pubblicisti piemontesi per discutere della riforma degli ordini professionali.

La prima parte della registrazione

La seconda parte della registrazione

Il gruppo Giornalisti Pubblicisti Piemontesi su Facebook

Quale destino per i pubblicisti?

Mercoledì 11 gennaio, alle 21, al Circolo della Stampa Sporting, in corso Agnelli 45 a Torino, nella Sala delle Carte al primo piano, si svolgerà un incontro autoconvocato tra i giornalisti pubblicisti piemontesi per discutere della riforma degli ordini professionali.
Sono stati invitati i vertici dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte e dell’Associazione Stampa Subalpina.

Le liberalizzazioni per far ripartire l’economia italiana

Dai servizi pubblici locali alle poste, dai trasporti alle banche e all’energia, fino alle professioni e alla semplificazione dell’attività amministrativa: è lo spettro delle proposte tecniche contenute nella segnalazione dell’Antitrust, firmata dal presidente Giovanni Pitruzzella e finalizzate a rimuovere ogni ostacolo all’apertura dei mercati, per meglio promuovere la concorrenza, la competitività e la crescita del Paese. Un contributo offerto a Governo e Parlamento nel pieno rispetto della loro autonomia politica e costituzionale ma anche nella consapevolezza che in questa fase storica ci siano tutte le condizioni perché possa finalmente realizzarsi un “circolo virtuoso” tra Istituzioni rappresentative, forze politiche e Autorità indipendenti volto a conseguire l’interesse generale, superando gli egoismi di parte e le resistenze di quegli interessi consolidati che le politiche di liberalizzazione finiranno inevitabilmente per intaccare. Leggi tutto “Le liberalizzazioni per far ripartire l’economia italiana”

Il pensiero di quelli che da anni uniscono l’Italia in treno

Continuano i presidi dei lavoratori dei treni notte a difesa del loro lavoro. In un recente comunicato hanno ribadito il loro pensiero sulla necessità di treni abbordabili economicamente che uniscano l’Italia.

Sulla situazione che stiamo vivendo e sui nostri stati d’animo pensiamo che non ci sia altro d’aggiungere. In questi giorni in tutte le trasmissioni non si parla d’altro che di decreti salva italia.Le istituzioni sono impegnate a formulare nuove riforme che salvino questo Paese, ma vorremmo che si ricordassero anche nel 150° anno dell’unità d’Italia che esistono gli ITALIANI. A loro chi ci pensa? L’11 Dicembre 2011 con la soppressione dei treni notte non si sono persi solo 836 posti di lavoro, ma tutti gli italiani hanno perso una parte di libertà e diritto. La libertà di potersi spostare dal nord al sud e viceversa, scegliendo il mezzo di trasporto in funzione delle proprie possibilità economiche.Tutto ciò solo per strategie di mercato che mirano esclusivamente ai guadagni, escludendo il diritto alla salvaguardia dell’ambiente e della salute delle persone incentivando il trasporto su gomma.E non ultimo il diritto che hanno queste persone a potersi spostare nel proprio paese per ricongiungersi con i propri cari, per potersi curare nei centri specializzati e per trovare nuove speranze occupazionali. Pertanto invitiamo l’amministratore delegato delle ferrovie Italiane, tutte le istituzioni e tutti i cittadini alla salvaguardia di questi treni, con conseguente ripristino, apportando miglioramenti al servizio notte, che negli ultimi anni è stato abbandonato.

Gli italiani amano i Vù Cumprà

Un quarto degli italiani non disdegna il mercato del falso, ma dimostra di apprezzare la possibilità di acquistare prodotti di abbigliamento e oggetti sulle bancarelle. Lo evidenzia il rapporto del Censis, secondo il quale il 16% dei nostri connazionali non condanna l’acquisto di prodotti falsi, ritenendo anzi che “sia un diritto del consumatore poter scegliere cosa comprare e anche acquistare e possedere prodotti di marca a costi contenuti.
Leggi tutto “Gli italiani amano i Vù Cumprà”

Curtis Edward McCarty a Torino

La Comunità di Sant’Egidio anche quest’anno celebra a Torino l’anniversario della prima abolizione della pena capitale nel mondo ad opera del Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786. Per questa ragione è nata, per iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, la Giornata Mondiale delle Città per la Vita-Città contro la Pena di Morte”. Dal 2002 più di 65 Capitali, oltre 1300 città di 86 paesi hanno già aderito, anche in Paesi che conservano l’uso della pena capitale. Una grande occasione di sensibilizzazione e coinvolgimento delle Istituzioni verso una giustizia più alta e più umana, capace sempre di rispettare la vita. Quest’anno sono 1450 nel mondo le Città per la Vita, Città Contro la Pena di Morte.

Per l’occasione Torino ospiterà un evento eccezionale: Venerdì 2 dicembre alle ore 17.30 alla Cappella dei Mercanti, Via Garibaldi 25 la Comunità di Sant’Egidio propone un incontro con un testimone straordinario Curtis Edward McCarty. Leggi tutto “Curtis Edward McCarty a Torino”

I giornalisti cercano di risorgere da Firenze

“Questa manifestazione nasce per un’esigenza morale. L’opinione pubblica ci considera una casta e non si rende conto che nella gran parte siamo una casta di ‘poveracci’. Sapere che ci sono colleghi pagati 50 centesimi, 1 o 5 euro per ogni pezzo credo che sconvolgerà molte coscienze”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino presentando la convention nazionale ‘Giornalisti e Giornalismi-Libera stampa liberi tutti’, che al cinema Odeon di Firenze, domani e sabato, riunirà precari, free lance e collaboratori provenienti da tutta Italia.

Per domani, inoltre, è atteso un messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La manifestazione è organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine, con la Federazione della Stampa, l’Ordine regionale e l’Associazione stampa toscana, e con il sostegno di Inpgi e Casagit. I giornalisti che interverranno potranno contribuire alla stesura della ‘Carta di Firenze’, che “ci darà gli strumenti – ha detto Iacopino – per aprire procedimenti disciplinari nei confronti di direttori, capiredattori, capi servizio e di chiunque si presterà a fare da ‘caporale’, cioé a chiedere pezzi che consapevolmente vengono pagati 2 euro o anche meno”.

La due giorni di Firenze potrà essere seguita in diretta streaming sul portale intoscana.it.