Gabriella Alison Cevrero: da color designer a color consultant

Nel panorama italiano del design del colore, Gabriella Alison Cevrero rappresenta una delle voci più autorevoli e originali. Color designer e interior designer torinese, Cevrero ha costruito la propria carriera unendo estetica, psicologia e scienza del colore in un approccio progettuale che mette al centro il benessere delle persone e l’armonia degli spazi.

Docente presso istituti come l’Accademia Telematica Europea e l’Italian Design Institute, e relatrice in eventi di settore come Expocasa, Salone Internazionale  del Mobile di Milano e LuganoLifestyle, la sua attività spazia dalla consulenza cromatica per abitazioni e spazi commerciali alla formazione professionale.

Con uno stile che fonde rigore tecnico e sensibilità artistica, Cevrero promuove una visione del colore come strumento di equilibrio, identità e trasformazione. In questa intervista, ci racconta il suo percorso, la sua filosofia progettuale e le tendenze emergenti nel mondo del colore e dell’interior design.

Può raccontarci come nasce il suo interesse per il colore e l’interior design?

Ho sempre avuto una forte sensibilità nei confronti del colore: da un lato l’elemento estetico e visivo, dall’altro la percezione emotiva e psicologica che il colore ha sugli ambienti e sulle persone. Dopo il diploma in Interior Design ho deciso di approfondire la teoria del colore, la psicologia ambientale e discipline quali il Feng Shui e la teoria del colore, perché credo che il colore non sia un semplice “ornamento”, ma un linguaggio che coinvolge corpo, mente e spazio. Questa convinzione mi ha portato a combinare l’aspetto progettuale con quello del benessere ambientale.»

Qual è il suo approccio quando inizia un progetto di color consulting?


Il mio metodo parte sempre con l’analisi del contesto: spaziale, architettonico, di luce naturale, di materiali, ma soprattutto con una comprensione della persona o del brand che popolerà lo spazio. Capire chi abita o utilizza l’ambiente, che emozioni desidera evocare, quali attività si svolgono lì. Solo dopo si passa alla selezione della palette cromatica: cerco sempre di integrare estetica, funzionalità, percezione visiva e benessere. Per esempio, in uno spazio commerciale potremmo puntare a tonalità che stimolano l’energia e la produttività; in un’abitazione, piuttosto, verso colori che favoriscono il relax e l’equilibrio. Tengo conto anche di principi come l’armonia dei contrasti, la calibrazione della luce, e l’effetto dei materiali sui colori percepiti.»

 

Il suo profilo online parla di una combinazione di psicologia, scienza e design del colore. Può spiegare più in dettaglio cosa intende con “scienza del colore”?


Quando parlo di scienza del colore, intendo quegli strumenti e conoscenze che vanno oltre l’intuizione pittorica. Per esempio: la teoria della percezione cromatica, i sistemi di codifica del colore (come il NCS, il Pantone, altri modelli), la relazione tra tonalità, saturazione e luminosità e come questi parametri influenzano la visione e le emozioni delle persone. Inoltre la psicologia ambientale studia come gli spazi influenzano l’umore, il comportamento, la produttività e la qualità della vita. Integro anche elementi di ergonomia visiva – per esempio come un colore interagisce con l’illuminazione artificiale o naturale, e come gli elementi architettonici circostanti possono modificarne la percezione. In questo senso il colore diventa progetto, non decorazione.

Lei insegna in istituti come Accademia Telematica Europea e l’IDI – Italian Design Institute . Quali sono i temi principali che affronta in aula?

In aula affrontiamo un ventaglio abbastanza ampio: teoria del colore, psicologia del colore applicata agli spazi, progettazione d’interni, armocromia, Feng Shui per interni, e materiali/finizioni. Metto particolare attenzione alla parte metodologica: come impostare un brief cromatico, come tradurre la personalità di un cliente in una palette, come scegliere i materiali e le finiture in modo coerente con la luce e l’uso dello spazio, e infine come comunicare queste scelte all’interno di un processo progettuale. Credo che il designer del colore debba saper tradurre la sensibilità estetica in un progetto misurabile e coerente.

Quale progetto recente le è rimasto particolarmente significativo?


Uno dei progetti che ricordo con particolare piacere è stato la collaborazione con un’importante azienda del settore delle vernici, che cercava un’esperta in accordi colore. Insieme abbiamo sviluppato una serie di triplette cromatiche pensate per diversi ambienti, studiate per creare armonie visive equilibrate e facilmente applicabili. L’obiettivo era rendere il colore accessibile e ispirante anche al grande pubblico, e il progetto si è concretizzato con l’inserimento delle nostre proposte nella grande distribuzione (Brico Center e altri punti vendita). È stato un lavoro in cui ricerca estetica, funzionalità e strategia commerciale si sono integrate perfettamente, dimostrando quanto l’approccio interdisciplinare possa valorizzare un prodotto e la sua identità visiva.

Molte persone pensano al colore come “scegliere una vernice”. Perché invece è importante affidarsi a un consulente del colore professionale?

È una domanda che mi sento fare spesso. È vero: da un punto di vista strettamente pratico, si può scegliere una vernice e dare colore a una parete. Ma la differenza è che la consulenza professionale considera l’ambiente come un sistema: la luce, i materiali, la forma, la funzione, la storia dell’ambiente, la psicologia di chi lo vive. Una palette ben progettata migliora la percezione dello spazio, l’umore, la funzionalità: può farlo sembrare più grande, più accogliente, più dinamico, oppure rilassante. Può evitare errori – ad esempio una tonalità che appare bella su campione ma in un ambiente con scarsa luce diventa cupa o fredda. Un consulente aiuta a evitare sprechi, a fare scelte coerenti e di valore nel tempo.

Quali tendenze vede emergere nel campo del colore per interni e design d’interni nei prossimi anni?

Alcune tendenze che monitoro:

  • Il ritorno di tonalità più forti e decise dopo anni di prevalenza del bianco e neutri estremi: le persone cercano ambienti con carattere, non solo “muri bianchi”.
  • Una maggiore attenzione al benessere sensoriale: non solo estetica, ma anche comfort visivo, acustico, relazioni tra colore e luce, e sostenibilità dei materiali.
  • Un uso sempre più consapevole dei “contrasti” cromatici e delle palette su misura: non più solo colore “trend”, ma colore che risponde a persona/spazio.
  • L’integrazione del digitale nella fase progettuale: simulazioni di colore, realtà aumentata, strumenti che permettono di “vedere” prima di realizzare. Questo consente al cliente di partecipare e comprendere meglio la scelta cromatica.
  • Infine, una maggiore attenzione alla sostenibilità: materiali, vernici a basse emissioni, finiture eco-friendly, e ambienti che siano non solo belli, ma “sani”.

Se dovesse dare un consiglio rapido a chi vuole “cambiare colore in casa”, quale sarebbe?


Direi tre regole fondamentali:

  1. Osserva la luce: durante il giorno, alla sera, in base all’orientamento della stanza. Il colore cambia molto in relazione alla luce.
  2. Non scegliere solo per “mood”: chiediti cosa fai in quella stanza, come vuoi sentirti, chi la utilizza. Un colore che sta bene in soggiorno può non funzionare in uno studio o in una camera da letto.
  3. Fai un campione grande: prova il colore su una parete o sulla porzione più visibile, osservalo in diverse ore del giorno. Molti “errori cromatici” nascono dal vedere il colore solo su un piccolo campione in condizioni ottimali, ma poi nel contesto reale appare diverso. Se possibile, chiedi una consulenza — il colore ben scelto può davvero cambiare la qualità dello spazio.

 

Gianni Oliva e la “Prima guerra civile italiana”: la storia che l’Italia non ha voluto ricordare

C’è un’Italia che nasce nel sangue, tra macerie e rancori, un’Italia che non figura nei manuali scolastici ma che ha segnato in profondità la nostra identità nazionale. È questa la materia viva che Gianni Oliva affronta nel suo nuovo saggio, La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’Unità d’Italia (Mondadori, collana “Le Scie”), un’opera che scava nelle contraddizioni più rimosse del Risorgimento, mostrando come l’unificazione sia stata, per molti italiani del Sud, l’inizio di un nuovo conflitto.

Oliva, storico di lungo corso e già autore di fondamentali ricerche sul fascismo e sulla memoria nazionale, torna qui a esercitare il mestiere dello storico con il rigore documentario che lo contraddistingue. Il libro, come sottolineano anche le recensioni apparse su Interiorissimi e Gravità Zero, non indulge a revisionismi o semplificazioni ideologiche: il suo obiettivo è restituire complessità e umanità a un momento storico spesso ridotto a schemi contrapposti di “briganti” e “patrioti”.

Tra il 1861 e il 1870, scrive Oliva, il nuovo Stato unitario si trovò a fronteggiare una vera e propria insurrezione: migliaia di contadini, ex soldati borbonici e diseredati si ribellarono contro quella che percepivano come un’occupazione. A loro volta, le autorità sabaude reagirono con una repressione durissima — eserciti inviati nelle campagne, fucilazioni sommarie, deportazioni — che causarono decine di migliaia di vittime. Un conflitto interno che, con sguardo retrospettivo, può essere definito “la prima guerra civile italiana”.

Il valore del lavoro di Oliva sta proprio nel suo equilibrio: egli non cede alla tentazione del giudizio morale, ma analizza con lucidità le cause economiche, sociali e culturali di quella frattura. Come osserva la recensione di Interiorissimi, l’autore “ricompone la geografia del dolore e della speranza di un Paese che non si riconosceva ancora in se stesso”. E come sottolinea Gravità Zero, il libro “mette in discussione la narrazione celebrativa del Risorgimento senza demolirne il senso, restituendogli piuttosto la complessità di un processo umano e politico”.

La prosa è limpida, il tono sobrio ma coinvolgente. Oliva accompagna il lettore in un viaggio attraverso documenti d’archivio, rapporti militari, lettere e testimonianze che danno voce ai protagonisti minori della Storia. Ne emerge un ritratto dell’Italia post-unitaria in cui si incrociano le speranze tradite del Sud e le paure del nuovo potere centrale, deciso a consolidarsi a ogni costo.

La presentazione ufficiale del volume si terrà mercoledì 29 ottobre 2025 alle ore 18.15 al Circolo dei Lettori di Torino(Via Bogino 9), con la partecipazione dello stesso Gianni Oliva, di Giovanni Firera, presidente dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati, e dello storico Riccardo Rossotto. Sarà l’occasione per riflettere su un passato che, come ricorda Oliva, “non è mai del tutto passato”.

La prima guerra civile non è soltanto un saggio di storia: è un atto di consapevolezza civile. Ci invita a guardare nel profondo delle nostre divisioni e a comprendere che la nazione italiana, per nascere davvero, ha dovuto prima attraversare la propria lacerazione. In questo senso, il libro di Oliva si inserisce nel solco di una storiografia che non teme la verità, e che riconosce nella memoria — anche quella più scomoda — una forma di giustizia.

📘 Gianni Oliva, “La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia“, Mondadori, 2025, 288 pp., €21.

👉 Info e contatti per la stampa:
ADI AGENZIA DIGITALE ITALIANA
www.agenziadigitaleitaliana.it – [email protected]
Presidente: Giovanni Firera
Direttore: Claudio Pasqua

Expocasa 2025: A Torino luci accese sul design

Un’edizione votata alla qualità, alle esperienze immersive e al dialogo con professionisti e appassionati: Expocasa 2025 – Turin Design Week si conferma punto d’incontro tra design, cultura e formazione, capace di coinvolgere pubblici diversi e di anticipare le tendenze dell’abitare contemporaneo.

Durante la manifestazione, che si conclude oggi all’Oval Lingotto Fiere, sono stati premiati dieci giovani designer under 35 grazie alla Design Call, che per la prima volta ha previsto anche il Premio del Pubblico, assegnato a una lampada smart.

Organizzata da GL events Italia, la 62ª edizione di Expocasa ha saputo rinnovarsi, offrendo contenuti di alto livello e occasioni di contatto diretto con aziende, architetti, interior designer e progettisti. Il pubblico, eterogeneo e curioso, ha rappresentato un interessante spaccato del mondo dell’abitare: il 70% dei visitatori era alla ricerca di idee e soluzioni per la propria casa, il 18% interessato alla ristrutturazione e il 10% composto da professionisti del settore, attratti dalle proposte innovative e dalle opportunità di networking.

«Con Expocasa, GL events Italia rinnova il proprio impegno nel promuovere contenuti di qualità e nel creare occasioni di incontro tra professionisti, istituzioni e cittadini – ha commentato Gábor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia –. Torino si conferma città ideale per eventi capaci di generare cultura, relazioni e nuove opportunità di business. Questa edizione dimostra come il design possa essere motore di sviluppo e dialogo, dentro e fuori la fiera».


Design, cultura e formazione: un salone per tutti

Expocasa 2025 si è distinta come piattaforma strategica per il business ma anche come evento culturale e formativo, in grado di coinvolgere professionisti, famiglie e giovani appassionati.
I workshop e i talk “Voci di Interni” hanno registrato il tutto esaurito, offrendo momenti di confronto diretto con esperti del settore.

Il Colore come linguaggio del Benessere: il seminario di Gabriella Alison Cevrero, Color Consultant e docente di Interior Design

Un momento di grande interesse è stato il seminario condotto da Gabriella Alison Cevrero, Interior & Color Consultant certificata APeD, dedicato al tema “Il colore come linguaggio universale, strumento di equilibrio e chiave per il benessere psicologico”, svoltosi domenica 12 ottobre presso la Sala Eventi di Expocasa, all’Oval Lingotto di Torino.

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L’incontro – a ingresso gratuito e su prenotazione sul sito web di Casartigiani (sponsor e organizzatore dell’evento)  www.sindart.it – ha fatto parte del programma culturale della fiera, offrendo ai partecipanti un percorso interdisciplinare per comprendere come il colore influenzi l’umore, la produttività e la percezione degli spazi abitativi.
Attraverso l’analisi dei principi di color harmony, delle relazioni tra luce, materiali e architettura, la relatrice ha fornito strumenti pratici per creare combinazioni cromatiche equilibrate e consapevoli.

Gabriella Alison Cevrero, docente presso l’Accademia Telematica Europea e l’IDI – Italian Design Institute, ha guidato il pubblico in un viaggio tra Feng Shui, Armocromia e neuroscienze del colore, mostrando come la scelta delle palette cromatiche possa trasformare gli ambienti in esperienze sensoriali e relazionali autentiche.
Con un approccio che unisce estetica e scienza, Cevrero ha dimostrato come il colore sia un vero linguaggio del benessere, capace di creare armonia tra persone e spazi.

“Il colore rappresenta un linguaggio universale capace di influenzare il nostro stato emotivo e il modo in cui viviamo gli spazi – ha dichiarato Gabriella Alison Cevrero –  Comprendere le relazioni tra luce, materiali e tonalità significa imparare a creare ambienti che favoriscono equilibrio e benessere psicologico.
Il mio lavoro è guidare le persone e i professionisti a utilizzare il colore in modo consapevole, come strumento progettuale e comunicativo, per trasformare ogni spazio in un’esperienza sensoriale armonica e autentica.”

👉 SCARICA QUI LE SLIDE DEL SEMINARIO A EXPOCASA
DI GABRIELLA  ALISON CEVRERO
 


👉 Scarica la rivista INTERIORISSIMI CON LE INTERVISTE  AI PROTAGONISTI

Molto apprezzati dal pubblico anche gli interventi di altre due Interior Designer: Saideh Shirangi, che ha dedicato il suo contributo al tema “Open space accoglienti: equilibrio tra cucina, living e relax”, offrendo spunti pratici per creare ambienti armoniosi e funzionali; e Sara Togni, protagonista dell’incontro “Progettare la tua casa – Scopri come organizzare al meglio gli spazi con i giusti consigli di una Interior Designer”, durante il quale ha condiviso suggerimenti concreti per valorizzare ogni ambiente della casa e renderlo davvero su misura per chi lo abita..


Esperienze e creatività: laboratori per tutti

I workshop pratici hanno offerto un perfetto equilibrio tra apprendimento e divertimento: dall’arte della resina con Candida Lorusso (in arte Candart) ai laboratori organizzati in collaborazione con i Magazzini Tessili, che hanno spaziato dal collage al cucito, dalla tappezzeria all’uncinetto, fino ai bouquet personalizzati realizzati con la start-up TheBreathGarden.


Luce, verde e modernariato: protagonisti del design contemporaneo

Tra i temi centrali dell’edizione 2025 spicca l’illuminazione, approfondita con il progetto “Luce e Casa” curato da Traiano Luce 73, che ha offerto spunti e soluzioni per valorizzare la luce negli ambienti domestici.
Ampio spazio anche alla riscoperta del modernariato in chiave contemporanea, che ha raccontato la risemantizzazione del passato tra autenticità, sostenibilità e memoria.

Il Giardino di Expocasa, realizzato in collaborazione con l’architetto del paesaggio Arianna Tomatis e Andrea Giordano di Visione Sostenibile, ha offerto un’esperienza immersiva dove il verde si è fatto progetto, ispirazione e dialogo con l’abitare moderno.


Design Call: premiati i talenti under 35

La Design Call 2025 ha visto la partecipazione attiva di Regione Piemonte e Città di Torino, con oltre cinquanta proposte da tutta Italia. Dieci i progetti selezionati che rappresentano una generazione di designer attenti a innovazione, funzionalità, identità locale e sostenibilità.

La giuria, composta da rappresentanti di IED, Politecnico di Torino, IAAD, NAD, AIPI, CPD e Agenda della Disabilità, insieme al light designer Paolo Data Blin e allo street artist John Blond, ha premiato le migliori idee nel corso della cerimonia ufficiale.
Cinque dei dieci progetti erano dedicati al tema della luce, confermando il suo ruolo centrale nel design contemporaneo.

La lampada smart 04AM, progetto sostenibile e inclusivo, ha conquistato il Premio del Pubblico, seguita da Jada e Tèa, entrambe ispirate al mondo dell’illuminazione.


Expocasa Kids: gli architetti di domani

Per i più piccoli, Expocasa Kids ha dedicato 100 metri quadri a laboratori sensoriali, giochi creativi e una escape room teatrale sul tema della sicurezza domestica.
Un’esperienza educativa e divertente che ha coinvolto bambini dai 3 ai 10 anni e le loro famiglie, introducendo i futuri designer al valore di una casa accogliente, sostenibile e sicura.

Gabriella Alison Cevrero porta la Psicologia del Colore a Expocasa

Dal Feng Shui all’Armocromia: un viaggio nel potere del colore per la casa e il benessere

Torino, 12 ottobre 2025 – Sala Eventi Oval Lingotto | Expocasa
Ore 10,30 – 11,30
Per prenotare posti all’evento (gratuito fino a esaurimento)  un clic qui.
CASARTIGIANI ti offre la possibilità di accedere all’edizione 2025 di Expocasa con un biglietto ridotto a €5. Per ottenere il codice sconto occore compilare il form a questo link 

 

In un mondo sempre più attento al benessere e al design emozionale, il colore si conferma protagonista nella progettazione di interni. A Expocasa 2025, la storica fiera torinese dedicata alla casa e all’arredamento, la Psicologia del Colore diventa il cuore di un seminario imperdibile condotto da Gabriella Alison Cevrero, docente, consulente e progettista cromatica riconosciuta a livello nazionale.

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Un seminario tra scienza e armonia

Il talk, dal titolo “Dal Feng Shui all’Armocromia: la Psicologia del Colore nell’Arredo Casa”, propone un affascinante viaggio attraverso 5000 anni di cultura del colore, dalle antiche teorie orientali del Feng Shui, basate sul flusso dell’energia vitale, fino alle più recenti ricerche occidentali sulla psicologia del colore e sull’armocromia applicata agli interni.

Grazie a un approccio interdisciplinare, i partecipanti scopriranno come i colori influenzino umore, produttività e percezione degli spazi abitativi, imparando a scegliere palette cromatiche in sintonia con la personalità e le esigenze di chi vive l’ambiente.

📅 Data: Domenica 12 ottobre 2025
🕥 Orario: 10:30 – 11:30, con sessione finale di domande dal pubblico
📍 Luogo: Sala Eventi – Oval Lingotto Fiere, Torino
🎟️ Ingresso gratuito (fino a esaurimento posti) – [Prenota qui]
💡 Biglietto ridotto Expocasa (€5) grazie a CASARTIGIANI Piemonte – [Richiedi il codice sconto su www.sindart.it]

Per prenotare posti all’evento (gratuito fino a esaurimento)  un clic qui.
 


Gabriella Alison Cevrero: quando il colore diventa linguaggio emozionale

Gabriella Alison Cevrero - Consulente di Arredo e Color Consulting
Gabriella Alison Cevrero – Consulente di Arredo e Color Consulting

Gabriella Alison Cevrero è docente di Interior e Color Design presso l’Accademia Telematica Europea e l’IDI – Italian Design Institute, oltre che consulente di Color Consulting per aziende e istituzioni.
Specializzata nella progettazione cromatica applicata all’architettura e all’arredo, collabora con realtà pubbliche e private per lo sviluppo di palette complesse destinate ad ambienti residenziali e commerciali.

Il suo metodo integra aspetti scientifici, percettivi e culturali del colore, con riferimenti a discipline come psicologia ambientale, Feng Shui e armocromia. Un approccio olistico e contemporaneo, capace di tradurre il linguaggio del colore in equilibrio e benessere abitativo.


Obiettivi del seminario

  • Fornire strumenti pratici e concettuali per l’uso consapevole del colore.
  • Stimolare l’integrazione tra culture antiche e approcci contemporanei nel design.
  • Offrire spunti e ispirazioni a professionisti, studenti e appassionati di arredo e benessere.

L’incontro amplia il successo della scorsa edizione di Expocasa, offrendo una visione multidisciplinare e innovativa del colore nell’abitare contemporaneo. Il dialogo tra Feng Shui, neuroscienze e design cromatico risponde al crescente interesse verso l’interior design olistico, oggi tra i trend più richiesti da privati e aziende.

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Casartigiani Piemonte e la cultura del progetto

L’evento è promosso da Casartigiani Piemonte, associazione di rappresentanza dell’artigianato e della piccola impresa, impegnata nella formazione e nell’aggiornamento tecnico dei professionisti del settore casa.
Attraverso questa iniziativa, Casartigiani conferma la sua missione di promuovere innovazione, competenza e consapevolezza progettuale, sostenendo un approccio al design che unisca estetica, benessere e sostenibilità.

🔗 Sito ufficiale: www.sindart.it

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Interiorissimi: la voce del design contemporaneo

Prima, durante e dopo l’evento, la rivista Interiorissimi sarà presente per interviste video ai protagonisti di Expocasa.
Le interviste saranno pubblicate nell’edizione online e cartacea della rivista e diffuse sui principali canali media locali e nazionali.
Interiorissimi è punto di riferimento internazionale per architettura, design, car design, arte e cultura del progetto.

📥 Scarica la rivista Interiorissimi con le interviste ai protagonisti  INTERIORISSIMI-RIVISTA [PDF]


Un invito a vivere il colore con consapevolezza

Con il seminario di Gabriella Alison Cevrero, Expocasa 2025 offre ai visitatori un’occasione unica per scoprire come il colore possa diventare strumento di benessere e armonia.
Un incontro tra arte e scienza, tra estetica e psicologia, che trasforma la casa in un luogo capace di raccontare — attraverso le sue tonalità — la storia e le emozioni di chi la abita.

A Expocasa il colore nell’Interior Design, dal Feng Shui all’Armocromia in 3000 anni di storia

Seminario con Gabriella Alison Cevrero – Interior & Color Consultant certificata APeDDomenica 12 ottobre 2025 – ore 10:30 | Sala Eventi – Oval Lingotto, Torino (EXPOCASA)

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Organizzato da CASARTIGIANI Piemonte, in collaborazione con la rivista di Lifestyle e Design Interiorissimi e con l’Accademia Telematica Europea, l’incontro propone un viaggio nel mondo del colore guidato da una delle professioniste più qualificate del settore: Gabriella Alison Cevrero, Color Consultant e Interior Designer certificata APeD – Associazione Progettisti e Designer.

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Gabriella Alison Cevrero – Color Consultant e Interior Designer – www.alisoninteriors.it

Esperta di progettazione cromatica applicata all’architettura e all’arredo, Gabriella Alison Cevrero porterà al pubblico la sua visione interdisciplinare del colore come strumento di equilibrio, identità e benessere. Attraverso il suo approccio – che unisce scienza, psicologia ambientale, Feng Shui e armocromia – i partecipanti scopriranno come la scelta dei colori influenzi la percezione degli spazi, le emozioni e la produttività quotidiana.

Durante il seminario, la relatrice condurrà un percorso affascinante attraverso cinquemila anni di cultura cromatica, dalle filosofie orientali alle più recenti applicazioni della psicologia del colore nel design contemporaneo. Un’occasione per comprendere come costruire palette cromatiche capaci di dialogare con le persone e con l’ambiente, trasformando ogni spazio in un’esperienza sensoriale e armonica.

Gabriella Alison Cevrero, docente presso l’Accademia Telematica Europea e l’IDI – Italian Design Institute, collabora da anni con aziende e scuole di design nella creazione di palette personalizzate per ambienti residenziali e commerciali. Il suo metodo integra competenze estetiche e scientifiche, offrendo una prospettiva olistica e innovativa sul colore.
🌐 www.alisoninteriors.it

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OBIETTIVI DEL SEMINARIO

L’incontro, gratuito con prenotazione obbligatoria, si propone di offrire strumenti pratici e teorici per un uso consapevole del colore nel progetto d’interni, stimolando un dialogo tra culture antiche e metodologie moderne. È rivolto a professionisti, studenti e appassionati di design, benessere e architettura emozionale.

Analizzando come i colori influenzano emozioni, percezione e benessere, il Color Consultant crea palette su misura per interni, spazi commerciali e identità di brand, collaborando con designer e architetti per integrare il colore in modo armonico e funzionale. Il suo lavoro trasforma il colore da semplice elemento decorativo a componente strategica della progettazione.


INFORMAZIONI

📅 Data e ora: Domenica 12 ottobre 2025, ore 10:30 – 11:30 (con spazio per domande finali)
📍 Location: Sala Eventi – Oval Lingotto, Torino | EXPOCASA
🎟️ Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria (posti limitati) su www.sindart.it
💡 Biglietto ridotto EXPOCASA 2025 a €5 compilando il modulo su www.sindart.it


CASARTIGIANI PIEMONTE

Con questo appuntamento, Casartigiani Piemonte rinnova il suo impegno nella promozione dell’artigianato, del design consapevole e della formazione continua. Il tema del colore viene valorizzato come strumento di innovazione culturale e professionale, a sostegno della crescita delle piccole e medie imprese del territorio.

Partner promotori:
CASARTIGIANI Piemonte, Interiorissimi e Accademia Telematica Europea

Teatro e Scienza 2025: un festival tra arte, ricerca e diritti, a Torino e provincia

Torna a Torino e in provincia “Teatro e Scienza” (www.teatroescienza.it), la rassegna che da diciotto anni intreccia divulgazione scientifica, linguaggi artistici e riflessioni civili. La direzione artistica resta nelle mani di Maria Rosa Menzio, ex-matematica e oggi drammaturga e saggista, da sempre impegnata nel rendere accessibile la scienza attraverso il teatro e le contaminazioni creative.

Anche quest’anno la rivista Gravità Zero (www.gravita-zero.it) sarà Media Partner del Festival, che nel 2025 sceglie come filo conduttore un tema di grande attualità: “Hard&Soft Science: le donne”.

Donne, scienza e diritti

La scelta nasce da due immagini che hanno segnato l’inizio dell’anno: da un lato l’apertura del Concerto di Capodanno di Vienna con il Valzer Ferdinandus della compositrice austriaca Constanze Geiger, dall’altro le cronache drammatiche dall’Afghanistan, dove i talebani hanno ordinato di murare le finestre delle case abitate da donne.

Tra celebrazione e denuncia, il festival si interroga sul ruolo femminile nella scienza e nella società, valorizzando tanto le cosiddette “scienze dure” quanto discipline spesso considerate marginali – dalla botanica alla psicologia – in linea con l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’ONU: la parità di genere.

I luoghi del festival

Il programma si snoderà tra spazi simbolici e accessibili: università, licei, biblioteche civiche, ville storiche, il Planetario di Pino Torinese, fino a due RSA torinesi. Tutti gli eventi saranno gratuiti e aperti al pubblico (salvo eccezioni).

Primo appuntamento: “Botanica Queer”

Ad aprire la rassegna, il 30 settembre al Parco Rignon di Torino, sarà “Botanica Queer” di Ulisse Romanò: un percorso performativo all’aperto, guidato da una Drag Queen, che invita a riscoprire la biodiversità e l’intelligenza vegetale attraverso ironia, canzoni in playback, illustrazioni, costumi e coreografie collettive.
Un viaggio sensoriale che, citando Darwin, ricorda: “Nessuno può pensare di essere il fine ultimo della storia naturale.”

Secondo appuntamento: Le “sorelle del cielo”

5 ottobre, ore 17.30 – Planetario di Pino Torinese
Spettacolo LE SORELLE DEL CIELO
Viaggio teatrale di narrazione, gesto e suono
Associazione Ananche e Dipartimento di Fisica – Università di Torino
Di e con Grazia Dentoni e Simonetta Marcello – Regia: Grazia Dentoni

Tra scienziate, teatro e memoria

Il cartellone 2025 propone un ricco calendario di spettacoli, letture e incontri: dalle vicende di Ipazia e Marie Curie alle riflessioni su Hedy Lamarr, dalle storie di matematiche come Emmy Noether e Sophie Germain fino a produzioni che mescolano pittura, musica e ricerca.
Tra gli eventi di rilievo anche la mostra “Scienziate Dipinte”, ospitata a Villa Amoretti dal 28 ottobre all’8 novembre, dove tre pittrici lavoreranno dal vivo su opere ispirate alla fisica dei quanti.

Un laboratorio unico in Italia

Con “Hard&Soft Science: le donne”, Teatro e Scienza si conferma un laboratorio culturale unico nel panorama nazionale: uno spazio in cui la divulgazione scientifica si intreccia con la scena teatrale, e dove la parità di genere non è solo un obiettivo, ma un manifesto civile e culturale.

📍 Info e programma completo: www.teatroescienza.it

Gravità Zero – Media Partner 
ADI – AGENZIA DIGITALE ITALIANA

adi

Addio a Lorenzo Masetta, fondatore del Premio Letterario “La Mole”

È mancato a Torino, all’età di 85 anni, Lorenzo Masetta, giornalista pubblicista, poeta e animatore culturale di rilievo nel panorama italiano.

Nato a Vicenza, dopo un periodo di permanenza a Ivrea, aveva scelto Torino come città d’adozione, legando a essa gran parte della sua vita professionale e intellettuale. Fondatore e direttore della rivista Controcampo, ha successivamente dato vita alla rassegna Talento e all’omonima Associazione Culturale, promotrice del Premio Letterario “La Mole”, giunto alla sua trentesima edizione, diventato nel tempo uno degli appuntamenti più significativi nel campo della narrativa e della poesia contemporanea.

Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, Presidente ANIOC Torino e Provincia e Presidente Onorario della Cappella dei Mercanti, Negozianti e Banchieri di Torino, Masetta ha saputo coniugare l’impegno giornalistico con l’attività di promotore culturale, contribuendo in maniera determinante alla valorizzazione di autori emergenti e alla diffusione di una cultura letteraria aperta e inclusiva.

Figura di grande passione civile e intellettuale, ha dedicato la propria esistenza a sostenere e incoraggiare il talento creativo, offrendo strumenti e occasioni di crescita a intere generazioni di scrittori e poeti.

La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per la città di Torino e per la comunità culturale nazionale. La redazione, insieme al mondo letterario che lo ha conosciuto e apprezzato, ne ricorda con gratitudine l’opera e l’eredità, destinata a restare nel tempo come segno di impegno e di dedizione alla cultura.

I funerali saranno celebrati Giovedì 25 settembre 2025 alle ore 11,30 presso la parrocchia di Gesù Operaio di Torino 
Il Santo Rosario sarà recitato nella stessa Parrocchia Mercoledì 24 settembre alle ore 18. 

Claudio Pasqua
Direttore ADI – Agenzia Digitale Italiana 

Giovanni Firera nominato nuovo responsabile della Camera degli artigiani albanesi

Nella foto da sinistra: Giovanni Firera con il Segretario Generale della Camera albanese, Koli Sinjari.

Giovanni Firera assume da quest’anno un nuovo incarico di prestigio. Dopo una lunga esperienza come console onorario d’Albania in Italia, è stato scelto dalla Camera Nazionale dell’Artigianato di Tirana come rappresentante per il Piemonte, con responsabilità estese a tutto il territorio italiano. Questa nomina ha l’obiettivo di creare nuove collaborazioni con Camere di Commercio, associazioni artigiane, ordini professionali e istituzioni italiane, pubbliche e private.

Le attività si concentreranno in particolare su formazione, qualificazione e certificazione delle competenze degli artigiani albanesi, con un’attenzione speciale al sostegno delle PMI e all’imprenditoria giovanile. Un ruolo che unisce diplomazia e lavoro, mirato a rafforzare i rapporti tra Italia e Albania.

La notizia è stata riportata oggi da La Stampa di Torino, che ha sottolineato come questa designazione rappresenti un passo significativo nei rapporti bilaterali, con possibili effetti positivi sul sistema produttivo e sull’occupazione.

Firera ha commentato così la sua nomina:
«È per me un grande onore rappresentare in Piemonte e in Italia la Camera Nazionale dell’Artigianato d’Albania. Oggi mi è stata comunicata ufficialmente questa decisione e sono molto felice per le opportunità che si apriranno tra i due Paesi, soprattutto riguardo ai progetti transnazionali, europei e di formazione. Si prospettano nuove e interessanti possibilità di lavoro e cooperazione».

La Camera Nazionale dell’Artigianato d’Albania (DHKZ – Dhoma Kombëtare e Zejeve) è l’organismo di riferimento per la rappresentanza e la promozione del settore artigiano in Albania. Si occupa di tutelare gli artigiani, favorire la formazione professionale, stimolare la cooperazione economica, certificare le competenze e sostenere la crescita delle piccole e medie imprese, in linea con gli standard europei e le politiche di sviluppo sostenibile.

giovanni-fireraPer molti anni, Firera ha svolto il ruolo di Console Onorario della Repubblica d’Albania in Italia, distinguendosi per il forte impegno nel rafforzare i rapporti economici e istituzionali tra i due Paesi e nel sostenere le comunità imprenditoriali italiane e albanesi. Ancora oggi è attivo nel campo imprenditoriale sia in Italia che in Albania, collaborando con enti e associazioni, con particolare attenzione ai giovani e alle nuove generazioni, contribuendo così in modo rilevante allo sviluppo dell’artigianato e delle PMI albanesi.

Intervista a Giovanni Giovanni Firera:
“L’artigianato è il ponte umano ed economico tra Italia e Albania”

A cura di ADI – Agenzia Digitale Italiana

Bussoleno: con la Pro Loco alla Festa Patronale dell’Assunta, pubblico entusiasta e partecipazione record

BussolenoLa Festa Patronale dell’Assunta 2025 si è conclusa con un bilancio più che positivo, confermandosi come uno degli appuntamenti più attesi e sentiti dalla comunità.

Tutto è iniziato sabato 9 agosto con il tradizionale concerto dell’Assunta, intitolato “Noi siamo Leggenda!”, a cura della Società Filarmonica di Bussoleno.

 

Da lì sono seguiti tre giorni intensi di eventi che hanno animato il paese, grazie all’impegno della Pro Loco e alla collaborazione con i commercianti e soci Nicole e Gianluca del Bar Ferrari e Giorgia del El Cantun del Lait, che hanno deliziato i visitatori con le loro specialità.

«Siamo molto soddisfatti del risultato finale – ha commentato il presidente della Pro Loco, Federico Aru – perché è stata una grande festa patronale di comunità che ha portato tantissime persone a visitare le nostre vie e i nostri monumenti, regalando felicità e spensieratezza a grandi e piccoli». Uno dei momenti più attesi si è svolto venerdì 14 agosto, quando dieci associazioni della consulta hanno animato le vie del centro storico con attrazioni e iniziative, trasformando il cuore del paese in un vivace contenitore culturale e sociale.

«È un piacere essere stati protagonisti della nostra festa patronale – hanno dichiarato i presidenti del Bussoleno Basket, delle Guide Discovery Valsusa, della Bocciofila Favro Paris e del Karate Bussoleno – e non possiamo che ringraziare il direttivo della Pro Loco per queste vincenti collaborazioni». Altro grande successo è stato quello dell’Associazione MuliVar, che per il secondo anno consecutivo ha aperto le porte del suo mulino, registrando il tutto esaurito nelle visite guidate.

Soddisfatta anche la sindaca Antonella Zoggia: «È proprio vero che l’unione fa la forza, e a Bussoleno questo non resta solo un motto ma una realtà! Non avevamo dubbi che la Nuova Pro Loco avrebbe fatto un ottimo lavoro di squadra con le altre associazioni territoriali. Siamo molto grati a Federico e a tutto il direttivo perché hanno permesso a tutti di sentirsi protagonisti della festa patronale».

Tra le novità, spiccava il ritorno al vecchio percorso della processione, che ha valorizzato il centro storico, e il nuovo abito dei portantini della statua della Madonna, apprezzato da don Luigi Chiampo.

Molto graditi anche il ripristino del palchetto e del ballo liscio, che hanno registrato grande partecipazione, e la Lotteria dell’Assunta, che ha sostituito il tradizionale banco di beneficenza. «Siamo sicuri che il prossimo anno tornerà il banco, ma per motivi di tempistica abbiamo optato per la Lotteria, che ha comunque fatto sold out», ha spiegato la vicepresidente della Pro Loco, Samantha Riffero.

A chiudere la festa, l’Amministrazione comunale ha voluto omaggiare il lavoro della Pro Loco con un suggestivo spettacolo pirotecnico realizzato in collaborazione con i giostrai. «Per celebrare il lavoro della Nuova Pro Loco abbiamo scelto di offrire un vero e proprio “Signor Spettacolo” – ha dichiarato la consigliera comunale Cinzia Cevrero – e bisogna ringraziare Daniele che, con la sua professionalità e bravura, ha regalato a tutti attimi indimenticabili». Una Pro Loco nuova, dunque, guidata da entusiasmo e originalità, pronta a vivere i prossimi quattro anni con basi solide e tanta voglia di crescere.

Chiomonte si colora d’arte: edizione 2025 di “Pittori in Strada” da record

L’edizione 2025 del concorso “Pittori in strada”, tenutasi a Chiomonte il 27 luglio, ha registrato un crescente interesse e un’ampia partecipazione, confermando l’attenzione verso la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del borgo. Più di venti artisti hanno preso parte all’iniziativa, esponendo le proprie opere lungo la via principale del paese.

La cerimonia di premiazione si è svolta nella suggestiva cornice della Chiesa di Santa Caterina. In questa occasione, il Presidente della Pro Loco di Chiomonte, Riccardo Jacob, ha manifestato la propria soddisfazione per la nutrita partecipazione del pubblico e il successo dell’evento. Ha inoltre presentato e ringraziato i membri della giuria, sottolineandone la competenza e l’autorevolezza, elementi che hanno conferito grande valore alla manifestazione.

La giuria era composta da:

  • Presidente: Prof.ssa Anna Branciari (Presidente Unitre Susa)

  • Componente: Sig.ra Lauretta Olivero Pistoletto (Rappresentante FAI Valsusa)

  • Componente: Prof. Giorgio Cugno (Docente del Liceo Artistico Norberto Rosa)

A seguire, la Presidente della giuria, Prof.ssa Anna Branciari, ha annunciato i vincitori partendo dal terzo classificato, illustrando per ciascun artista le motivazioni che hanno guidato la scelta delle opere premiate.

Primo premio: Sig.ra Dolores Chinea
L’opera si distingue per l’attento e consapevole utilizzo dello spazio compositivo. I passaggi cromatici e le forme impiegate trasportano l’osservatore in una coinvolgente narrazione visiva del paesaggio.

Secondo premio: Sig. Simone Trotta
L’artista ha saputo cogliere un momento di vita quotidiana, restituendolo con efficacia grazie a un sapiente uso del colore e della prospettiva. L’opera trasmette l’energia della luce che si riflette sulle superfici, rivelando l’anima autentica del paese.

Terzo premio: Sig. Roberto Balducci
L’opera si caratterizza per un originale approccio grafico, che ben si integra anche sul piano pittorico. Ne risulta una rappresentazione equilibrata tra la vitalità del borgo e le sue geometrie architettoniche.

Al termine della premiazione, tra applausi e fotografie, la prof.ssa Branciari ha rivolto un plauso a tutti i partecipanti, lodandone l’impegno e la qualità artistica delle opere. Ha inoltre ringraziato la Pro Loco di Chiomonte per aver organizzato un evento così piacevole, in un contesto ricco di storia e scorci di grande fascino.