Cosa potrebbe succedere se unissimo le competenze di un gruppo affiatato di esperti, tra cui un’astrofisico, un ingegnere ambientale, un eco-designer e due artisti, in un workshop basato sulla vita della nostra stella più vicina: il Sole? Un incontro aperto a un pubblico di ogni età per trarre da questa fonte inesauribile di energia il meglio per la nostra vita e la nostra salute psico-fisica, con un occhio di riguardo all’arte.
E’ quanto saremo invitati a pregustare Sabato 2 luglio il PAV (Parco Area Vivente di Torino), che per l’occasione ospiterà Il sole di Torino, un workshop teorico e pratico condotto dall’artista Ettore Favini.
Ecco il programma della giornata:
10.00 – 13.00 / tavola rotonda:
– Milena Micono, astrofisica: il sole e le sue caratteristiche, un inquadramento scientifico
– Carlo Micono, ingegnere ambientale: l’uso del sole nelle applicazioni energetiche
– Ludovico Allasio, eco-designer: uso del sole per distillare l’acqua e per alimentare cucine
– Nikola Uzunovsky, artista: il progetto My sunshine (intervento via skype)
– Ettore Favini, artista: progetto I quarantotto soli
È prevista inoltre la proiezione di un video dell’artista Michelangelo Consani ispirato al tema delle cucine solari.
13.00 -14.00 / Pranzo condiviso
14.00 – 17.00 / laboratorio con attività di osservazione e sperimentazione dei fenomeni più comuni legati alla circolarità del sole adatti a un pubblico di tutte le età
Il percorso cognitivo attivato dal workshop si svilupperà in una serie di laboratori espressivi al PAV nei mesi seguenti, specialmente nel periodo estivo caratterizzato dalla massima intensità del sole.
Il sole di Torino darà il via al progetto artistico I quarantotto soli, una ricognizione annuale attorno alla stella “madre”, condotta da Ettore Favini anche con il supporto scientifico di un’equipe di specialisti: tracciando un calendario naturale di “avvistamenti”, il progetto si concluderà con una mostra personale e una pubblicazione nel 2012.
Nell’ambito del progetto I quarantotto soli, al PAV è stata posata, sabato 28 maggio, una postazione fotografica nel parco, a partire dalla quale – a intervalli di tempo regolari e stabiliti – verrà presa un’immagine dell’astro che scandisce il ritmo delle nostre giornate.
La sequenza di fotografie renderà visibile il percorso del sole nell’arco di un anno.
Il PAV è condotto in partnership con la Città di Torino, la Fondazione Torino Musei e AMIAT
Tra peluche, spille, collanine, vestiti, santini e braccialetti… sembra che da una recente indagine realizzata in collaborazione con Swg tra circa 800 maturandi, alla domanda “Quanto sei scaramantico?” il 64% abbia risposto di essere scaramantico o di fare uso di un amuleto portafortuna.
Ore 8 inizia la diretta per la seconda prova della maturità: alle ore 8.22 erano già disponibili le prove (e le soluzioni) inviate dagli sudenti via Facebook e via sms
Un esempio?
SCIENTIFICO TRADIZIONALE: QUESITO 7.
X elev 2011 + 2011 x + 12 = 0
derivata prima = 2011 x evel 2010 + 2011
e’ sempre crescente
f(-1)= -1 – 2011 + 12 < 0
f(0)= + 12 > 0
Per il teorema di weistrass esiste un punto p tra -1 e 0 che annulla la funzione
Andrea è un ragazzo che, come tutti noi, vive quotidianamente in una realtà dominata dalla chimica. Andrea è un chimico. E sa bene che una fra le caratteristiche essenziali della chimica è l’identità.
Ci sono infatti sostanze che si presentano in forme “quasi identiche” ma non sono “sovrapponibili”, le quali sono l’una l’immagine speculare dell’altra, come un guanto destro e uno sinistro, ma che hanno un comportamento chimico spesso molto diverso.
E se un giorno… Andrea, un chimico qualunque, si svegliasse e guardandosi allo specchio intravedesse il suo doppio speculare in un universo parallelo in cui la chimica, come la si intende oggi, non esiste più Cosa rimarrebbe della sua realtà al di là dello specchio? Come si comporterebbe il suo doppio? Quali pensieri attraverserebbero i “due” chimici?
Le azioni dei “due” Andrea, portate in scena con ironia e un pizzico di immaginazione, si rispecchiano, cercando inutilmente di riconoscersi.
Quali sono le conseguenze del loro incontro?
Un confronto “faccia faccia” con la nostra identità e con la nostra realtà; un fantasioso mondo che potrebbe essere e i suoi ipotetici scenari; una riflessione sul ruolo della chimica e sull’impatto che ha, in ogni istante della vita, su tutti noi…
Chi non si è mai chiesto come si faccia a ridurre al minimo i consumi, eliminando gli sprechi? Ma anche soddisfare i propri consumi residui nel modo meno inquinante, a parità di investimento?
Andrea Mameli nel suo libro “Manuale di sopravvivenza energetica – come consumare meglio ed essere felici” spiega che per favorire lo sviluppo di tecnologie per ridurre l’emissione di CO2, serve un’accurata diagnosi energetica degli utilizzatori finali, così da ottenere maggiori riduzioni di sprechi inefficienze e usi impropri; con risultati ottimi in campo ambientale, ma anche economico.
Più aumentiamo l’efficienza, più risparmiamo, più possiamo investire nella crescita dell’efficienza. Questo è il nuovo circolo virtuoso che dobbiamo innescare per risanare l’ambiente e il sistema economico e produttivo.”
Il libro nasce con il concetto di riuscire ad indirizzare la gente, non esperta, a capire il più possibile il perchè bisogna risparmiare energia ed adottare comportamenti sostenibili, il tutto coadiuvato da stratagemmi e tecniche per riuscirci.
Mameli spiega che, prima di tutto, per iniziare un iter per il risparmio energetico bisogna: CAMBIARE ABITUDINI come:
– camminare anzichè guidare
– non riciclare le vecchie riviste, ma riusarle (per impacchettare, perchè i costi del reciclo sono comunque ingenti)
– bere acqua dal rubinetto ( le bottiglie di plastica hanno un forte impatto ambientale in termini di energia consumata)
– vestirsi a strati ed aprire le finestre (tollerare la temperatura in casa senza spendere in riscaldamento o raffreddamento)
– andare in vacanza vicino a casa ( le lunghe tratte sono costose a causa del prezzo del carburante)
– dare ad altri i propri oggetti inutil
– non mangiare carne (è l’alimento più costoso da produrre)
– non fare la doccia da soli
– fare una compostiera (creare terra fertile con i proprio rifiuti alimentari)
– crearsi i propri cosmetici (aceto per i vetri, bicarbonato di sodio per ceramica, frutta e verdura)
Ma è anche importante, trasformare oggetti nuovi da altri vecchi, risparmiando; un esempio? La 111 Navy Chair, simile alla Emeco Navy Chair per forma, ma non per materiale; se la Emeco, del 1944, era in alluminio per essere resistente ed utilizzabile dalla Marina Americana, la 111 è fatta per il 60% di PET riciclato con pigmenti di fibra di vetro per mantenerla leggera, resistente ed ignifuga. Ora una curiosità…perchè si chiama 111??? Perchè è il numero delle bottigliette di plastica che vengono utilizzate per produrla. Prodotta da Moroni Gomma.
Insomma per chi si sentisse pronto a sfidare se stesso, può aderire alla proposta “NO IMPACT EXPERIMENT“, cioè sperimentare, per una settimana, la vita senza impatto: ossia producendo il minimo dei rifiuti. C’è anche la versione italiana: “THE NO IMPACT EXPERIMENT“. Oppure, fare come David Michael Bruno, e scegliere tra tutti gli oggetti che ci circondano, solo quelli necessari, fino ad un ammontare di cento pezzi.
Per chi volesse iniziare a piccoli passi, può scegliere le nuove forme di baratto, che negli ultimi anni stanno rallentando l’eccessivo consumismo “compulsivo”. Dall’inglese swapping, il “baratto telematico” consiste in vendite informali, su base fiduciaria, con trattative condotte su Ebay o Swaptree. Ma non solo, esistono gli swap party e gli swap shop, dove lo scambio è l’unica moneta accettata.
Se il baratto fosse troppo per voi, Mameli spiega che si può iniziare da scelte coscienziose, prima tra tutte non essere pigri, nel senso che non si deve preferire le comodità al “sudore”, perchè esse consumano energia. E solo con piccoli accorgimenti domestici, come spegnere gli elettrodomestici in stand by, non lasciare scorrere l’acqua inutilemente, usare lampadine a basso consumo, usare lavastoviglie e lavatrice ad intero carico; già si dà un apporto al risparmio; ciò che è importante è che bisogna partire dall’intenzione di non sprecare e dalla volontà di regolare i consumi.
Consegnati ieri a Torino i premi ITWIIN, per un valore di oltre 8000€, insieme alle candidature all’omologo premio europeo della rete EUWIIN., alle migliori inventrici e innovatrici italiane: un riconoscimento che giunge alla sua terza edizione dopo le tappe precedenti di Bari e Milano.
“Esperimenti ed esperienze femminili dal laboratorio risorgimentale al web 2.0” questo il titolo che ha accompagnato la terza edizione di ITWIIN e che racchiude il significato di un cambiamento: in 150 anni di storia italiana le donne si sono affermate sempre di più nei ruoli tecnico-scientifici.
L’associazione Itwiin intende evidenziare il lavoro svolto da queste pioniere del nostro futuro premiandone l’innovazione. “C’è del fascino in questo premio” commenta Elisabetta Durante “perché premiare l’innovazione vuol dire premiare il futuro. I modelli sono molto importanti”.
Durante la giornata, presso la sala di Torino Incontra, della Camera di Commercio di Torino, si è affrontato il ruolo delle donne nella società scientifica: la presenza femminile nella ricerca, dimostrare con fatti concreti che le donne si affermano per il loro merito e non per “le quote rosa”, il potere della rete per il cambiamento della società e delle donne.
E poi l’importanza della comunicazione. “La comunità scientifica spesso è vista come misteriosa e inesistente” ha spiegato Giovanni Caprara, giornalista del Corriere della Sera, durante il suo intervento . “In Italia, tranne poche eccezioni, non si parla di scienza. Il New York Times ha 24 redattori scientifici, le Monde 5 e in Italia neppure una. La notizia scientifica viene raccontata come una curiosità o un’attrazione oppure se ne parla quando la valenza è politica”.
Tredici le finaliste che hanno presentato il loro progetto agli imprenditori. Un tempo brevissimo per raccontare anni di ricerche, successi ed insuccessi, scelte di vita che hanno portato a un progetto concreto.
I 13 progetti raccontano di importanti novità in campo farmaceutico, medico, tecnologico e nel design . Il tema comune è fare squadra: confronto di idee e progetti, imparare dalle tradizioni osservando le cose in modo semplice, vedere le sconfitte non come ostacolo ma come obiettivo per migliorare la ricerca e concretizzare il proprio sogno.
PREMIO ITWIIN 2011: MIGLIOR INVENTRICE e MIGLIOR INNOVATRICE consegnano i premi le “ITWIINNERS” delle passate edizioni
MIGLIOR INVENTRICE
Maria Grazia Clemente. 47 anni, nata a Sassari (SS), opera nel settore della gastroenterologia pediatrica a Baltimora (MD), U.S.A., presso il “Pediatric Liver Center” della Johns Hopkins University. Il lavoro presentato consiste nella determinazione dell’IgA anti-F actina con un nuovo metodo sierologico per la diagnosi di lesioni della mucosa di piccolo intestino causate d glutine in soggetti affetti da malattia celiaca.
MIGLIOR INNOVATRICE
Daniela Ducato, 51 anni, nata a Cagliari, lavora presso la Guspini ( VS-Sardegna) nel settore della bioedilizia, architettura, energia solare, ecodesign, agricoltura biologica. Ha presentato un progetto imprenditoriale per la produzione e la distribuzione di materiali realizzati con eccedenze e surplus di pastorizia, agricoltura, apicultura. I prodotti sono certificati a zero voc, zero emission, zero petrolio zero consumo di suolo agricolo e di risorse idriche. Sono specifici per l’architettura, l’edilizia, il solare termico, la captazione energetica e l’agricoltura biologica e l’ecodesign.
Premio ITWIIN – De Simone&Partners per il Design Industriale
Sara Pezzetti Tonion, Designer co-titolare dell’agenzia G.A.P. DESIGN di Torino
consegna il premio Maria Augusta Fioruzzi – Studio De Simone&Partners, Roma
Il brevetto internazionale presentato è “Easy Stand, un0idea originale per poter usufruire di comodi reggi-bicchieri con frappeuse integrata. Concept interamente Made in Italy viene prodotto per essere distribuito in differenti mercati CEE ed extra CEE.
PREMIO DISTI –TELPRESS per la comunicazione
Massimiliana Carello, Nata ad Avigliana (To) il 10 agosto 1964, è Ricercatrice al Politecnico di Torino – Dipartimento di Meccanica. Consegna il premio Pasquale D’Innella Capano, AU Telpress
Attraverso il tema H2politO, e i veicoli a basso consumo IDEA e XAM è stato ideato e messo a punto un rivoluzionario percorso formativo ricco di innovazioni tecnologiche, materiali compositi, fuel cell, motori ibridi, modellazione FEM e CFD, controllo, sistemi di comunicazione, ecc.) Gli studenti del team, la cui attività va a costituire un “cluster di tesi” per consentire la trasmissione di “know how” sono i protagonisti dell’innovazione.
PREMIO SPECIALE PIEMONTE a Maria Lodovica Gullino, 58 anni, nata a Saluzzo (CN), lavora a Torino come Professore ordinario e Vice-Rettore, Università di Torino. Ricercatrice in campo agro-ambientale e agro-alimentare.
Ha sviluppato un Centro di Competenza Agrinnova che con una organizzazione e governance innovativa ed efficace fa ricerca di base e applicata, trasferimento tecnologico, formazione permanente e comunicazione in campo agro-alimentare, a livello nazionale internazionale.
THE PREMIO AWARD, from lab to capital Presentato in anteprima da Bianca Dellepiane, Presidente Bridges To Italy, Los Angeles
Menzione speciale per la medicina
Elisa Messina. Ricercatrice presso Università La Sapienza di Roma, presso Dipartimento di Medicina Molecolare. Si occupa di Medicina Rigenerativa. Ha realizzato un metodo, applicabile clinicamente, per l’isolamento di progenitori cardiaci a partire da biopsie di cuore dello stesso paziente, allo scopo di ottenere il massimo numero di cellule con potenziale rigenerativo cardiaco, da impiegare per la terapia cellulare
Paola Pace. Ricercatrice nel settore chimico-farmaceutico, autore di 42 pubblicazioni e inventore in 5 brevetti/domande di brevetto. Il progetto presentato è la scoperta di Isentress TM, il primo inibitore dell’enzima Integrasi del virus HIV, approvato dalla Food and Drug Administration nell’Ottobre 2007. Autorizzato in oltre 80 paesi per la terapia dell’AIDS, rappresenta una nuova opzione terapeutica con un profilo di efficacia e di sicurezza comprovato da oltre 170 studi clinici.
Menzione speciale
Elena Ranieri. Professore Associato di Patologia Clinica (MED/05) presso la Cattedra di Patologia Clinica, Dipartimento di Scienze Biomediche – Facoltà di Medicina e Chirurgia -Università degli Studi di Foggia
Mariateresa Cosso opera a Grugliasco (TO) presso Green Bit S.p.A. nel settore Sicurezza e ICT
Elena Dodi, ingegnere, è fondatrice ed amministratore unico di Archè Pannelli Srl (Nerviano – Milano). Settori: ricerca, produzione, in settori tecnologici avanzati (nucleare, semiconduttori, dispositivi optoelettronici)
Diana Tomasich, esperta di Tecnica delle Costruzioni 8 Architettura Bioecologica e tecnologie sostenibili per l’ambiente) .
Eliana Di Gioia, lavora a Bari e Roma presso lo Studio Associato di Odontoiatria DI GIOIA (Bari);
Laboratorio di Prototipazione Rapida e Reverse Engineering del Politecnico di Bari (Bari);
Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia dell’Università Cattolica del S.Cuore di Roma (Roma)
Odontoiatrico-Ortodontico e Reverse Engineering – Prototipazione Rapida
Si ringraziano
per il contributi ai testi la dr.ssa Silvia Caruso
e per le foto la dr.ssa Ada Guglielmimo
La celebre astrofisica Margherita Hack sarà l’ospite d’onore che accompagnerà, con i suoi testi di approfondimento, le melodie tradizionali di Ginevra Di Marco, l’artista ospite al Venaria Real Music.
Una performance che si terrà nella splendida cornice della Reggia di Venaria Reale, incantevole struttura al confine con il Comune di Torino (video).
“L’anima della terra“, questo il nome dello spettacolo, è un viaggio dell’uomo attraverso la terra, uno spettacolo che indaga il rapporto tra noi e l’universo che ci accoglie.
L’incontro di due “stelle” nate in Toscana diventa l’occasione per indagare su alcune tematiche sociali scottanti quali immigrazione/emigrazione, nuove energie, globalizzazione, lavoro, corruzione…
Ginevra Di Marco interpreta alcune tra le melodie tradizionali più belle su queste tematiche: brani densi di significati, valori e storia; Margherita Hack alterna alle canzoni le sue riflessioni, con la forza della sua immensa esperienza ed il suo carisma.
Musica etnica e tradizionale da tutto il mondo e canti dalla Bretagna, da Cuba, dalla Macedonia, Albania, Italia del Sud, e dalla Toscana completano questo viaggio de L’Anima della terra (vista dalle stelle) verso tutti i continenti. Ideato e diretto da Francesco Magnelli, lo spettacolo vede la partecipazione di Margherita Hack, Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli, Andrea Salvadori, Luca Ragazzo, Mauro De Pietri, Alessandro Marzetti e Sergio delle Cese.
Se avete risposto Alfred Nobel vi siete avvicinati moltissimo. La scoprì invece nel 1847 un grande scienziato piemontese (di Casale Monferrato) che porta il nome di Ascanio Sobrero. Alfred Nobel, divenuto ricco grazie alla sua scoperta, gli riconobbe una pensione vitalizia quale ringraziamento.
Fu infatti nel 1847, in Via Po 18 a Torino, che il Prof. Ascanio Sobrero annuncia di aver scoperto la nitroglicerina e il suo pericoloso potere distruttivo. Alfred Nobel ne fa la sua fortuna con la geniale quanto devastante invenzione della dinamite. Ciò che resta è la Fondazione Nobel, che il 10 dicembre di ogni anno assegna cinque Premi, tra cui quello per la Pace a un personaggio, o un’organizzazione, che ha operato in modo particolare per il bene dei popoli.
E se a salire quei tre gradini che separano la platea dal pulpito dei vincitori fosse stato lui? Se veramente gli avessero detto di presentarsi quel 10 dicembre a Oslo a ritirare il Premio Nobel per la Pace? Lo spettacolo è il racconto impossibile della storia vera di Ascanio Sobrero.
E’ in occasione dell’Anno internazionale della Chimica che mercoledì 15 giugno – alle ore 17,30 – la Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Torino, Aula Magna “Primo Levi”- Corso M. D’Azeglio, 48? renderà omaggio a uno dei suoi grandi scienziati presentando la lettura teatrale-spettacolo?: “IL DISCORSO – Omaggio a Ascanio Sobrero?”.
Lettura teatrale-spettacolo scritto da Elena Pugliese, con Olivia Manescalchi e Massimo Arbarello, Sebastiano Di Bella, Fabio Belletti – Compagnia alTREtracce.
In collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa.
Mercoledì 15 giugno 2011 – ore 17,30
Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Torino, Aula Magna “Primo Levi”- Corso M. D’Azeglio, 48
INGRESSO LIBERO, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro il 13 giugno.
Torino apre le porte a ITWIIN, associazione che si rivolge ogni anno a donne italiane eccezionalmente creative, in tutti i settori e per tutte le professioni, per il riconoscimento dei successi professionali negli ambiti della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.
Due sono i premi principali di questa edizione: Migliore Inventrice e Migliore Innovatrice. Saranno assegnati a donne italiane o residenti nel territorio italiano in possesso di un brevetto o di un prodotto/processo/servizio innovativo, e consisteranno in un montepremi complessivo di 5000 euro, servizi di consulenza e la candidatura automatica al premio europeo indetto da EUWIIN nel 2013 (European Women Inventors & Innovators Network).
Tra i partner dell’iniziativa il Politecnico di Torino, il CNR, Camera di Commercio di Torino l’Associazione Californiana BridgesToItaly, DISTI, Telpress, Studio Petruzzelli, De Simone & Partners e Gravità Zero.
La Conferenza, organizzata in collaborazione con DISTI (Distretto dell’Informazione Scientifica e Tecnologica per l’Innovazione) sarà incentrata sul tema “Esperimenti ed esperienze femminili dal laboratorio risorgimentale al web 2.0” e avrà luogo, insieme alla cerimonia di premiazione, il 14 giugno 2011 presso il Centro Congressi “Torino Incontra” a Torino, secondo il programma riportato qui di seguito.
Conferenza e cerimonia di premiazione saranno aperte al pubblico. Durante la mattinata, invece, le finaliste saranno invitate a Palazzo Birago a Torino, per esporre la propria proposta progettuale ad una giuria composta in gran parte da imprenditori, il cui giudizio contribuirà alla selezione delle vincitrici finali. Alle presentazioni si partecipa su invito.
Il Programma
9.30 – 11.30 a PALAZZO BIRAGO, via Carlo Alberto 16, Torino:
“Il mio progetto non è un sogno.
E’ un business”
(su invito)
Le finaliste del concorso ITWIIN 2010 incontrano l’impresa: 5 minuti di tempo a disposizione di ogni finalista per illustrare il proprio progetto agli imprenditori.
Aperto al pubblico invece l’incontro alle 14.30 in Sala Giolitti, Centro Congressi “TORINO INCONTRA”, via Nino Costa 8, Torino:
Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di Commercio di Torino
Rita Assogna, Presidente ITWIIN (Associazione Italiana Donne Inventrici e Innovatrici)
Bola Olabisi, Presidente EUWIIN (European Women Inventors & Innovators Network)
Maria Schiavone, Direttrice Amministrativa del Politecnico di Torino
Remo Vaudano, Presidente Ordine degli Ingegneri di Torino
Giuseppe Quaglia, ANFeA (Associazione Nazionale Fisica e Applicazioni)
Tavola rotonda:
“Esperimenti ed esperienze femminili dal laboratorio risorgimentali al web 2.0”
Introduce e modera:
Elisabetta Durante, ITWIIN, UGIS, DISTI
Intervengono:
Giovanni Caprara, Presidente UGIS e Corriere della Sera
Alessandro Colombini, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Toscana
Bianca Dellepiane, Presidente BridgesToItaly, Los Angeles, CA, USA
Mariella Enoc, Presidente Confindustria Piemonte e Vicepresidente Fondazione Cariplo
Paola Govoni, storica della scienza, Università di Bologna
Shiva Loccisano, Technology Transfer Officer, Politecnico di Torino
Lucia Monaco, Chief Scientific Officer Fondazione Telethon, Milano
Ida Vana, Torino Wireless e Ass. Attività Produttive Provincia di Torino
Silvia Viscomi, Fisica Professionista, ANFeA
PREMIO ITWIIN 2011: MIGLIOR INVENTRICE E MIGLIOR INNOVATRICE
Introduce:
Evelina Dapueto, ITWIIN e AIDDA
Consegnano i premi le ITWIINNERS delle passate edizioni
Premio ITWIIN – De Simone & Partners per il Design Industriale
Consegna il premio Maria Augusta Fioruzzi – Studio De Simone & Partners, Roma
Premio DISTI – TELPRESS per la comunicazione
Consegna il premio Pasquale D’Innella Capano, AU Telpress
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THE PREMIO AWARD, from lab to capital
Presentato in anteprima da Bianca Dellepiane, Presidente BridgesToItaly, Los Angeles, USA
La Giuria che selezionerà le finaliste e di designare le vincitrici di questa edizione del Premio ITWIIN è composta da:
Rita Assogna, Presidente ITWIIN (Associazione Italiana Donne Inventrici e Innovatrici)
Alessandra Barnaba, Consigliere Camera di Commercio Italo Orientale
Giada Bronzino, Vicepresidente Apid e Vicepresidente FEM
Cristina Cuscunà, Responsabile Promozione e Comunicazione MESAP – Unione Industriale Torino
Francesca De Leo, CNR Istituto di Biomembrane e Bioenergetica di Bari
Debora Fino, Professore Associato di Impianti Chimici, Politecnico di Torino
Tina Luciano, Responsabile commerciale Bellino s.r.l., Presidente Distretto Meccanica Puglia
Roberta Martinetti, Responsabile A.Q./A.R. Fin-Ceramica Faenza S.p.A.
Claudio Pasqua, Giornalista scientifico, Editore Gravità Zero
Brigitta Sardo, Consigliera Apid e Vicepresidente Confapid
Durante la cerimonia di premiazione saranno assegnati anche i tre premi speciali:
Premio ITWIIN – De Simone & Partners: offerto dallo studio di consulenza in proprietà industriale De Simone & Partners, è designato a designer di genere femminile di uno o più modelli con connotati individuali distintivi;
Premio DISTI – TELPRESS: andrà alla candidata che illustrerà con più efficacia e chiarezza il suo progetto innovativo.