Innovazione: guida agli investimenti dei Venture Capital nel 2012

In quali attività investiranno nel 2012 Private Equity & Venture Capital? Una analisi della Capital Raising Guide del mercato statunitense ci fornisce qualche anticipazione.

Si è portati erroneamente a pensare che gli investitori di venture capital siano interessati ad aziende il cui core business sia esclusivamente basato sull’alta tecnologia. Una analisi più accurata, invece, soprattutto se si guarda il portafoglio di molte aziende di venture capital, fornisce dati opposti: una parte significativa degli investimenti riguardano sempre più spesso settori tradizionali, a discapito di quelli altamente pionieristici.

Nel 2011 in effetti abbiamo assistito, soprattutto negli Stati Uniti, a un numero significativo di investitori che credevano nel successo in settori tra più tradizionali della produzione e dei servizi.

Il motivo di questa scelta è che i prodotti delle industrie tradizionali come vendita al dettaglio, produzione, franchising, ristoranti, prodotti di consumo o servizi sono più facilmente comprensibili per i consumatori finali, e che il profitto di una azienda esistente può essere ampliato senza grossi rischi, ampliando il proprio mercato. Basso rischio scelto anche sulla base della situazione congiunturale in un  periodo di crisi internazionale come questo.

Insomma, se è vero che i Venture capitalist preferiscono investire in attività imprenditoriali, questo non significa necessariamente che queste imprese siano nuove o in fase di startup. Provate a mettervi nei panni di chi ha un capitale da investire  finanziando una attività. Cosa fareste voi?

L’obiettivo dell’investitore istituzionale è quello di realizzare, nel medio termine, un importante guadagno di capitale (capital gain) attraverso la cessione della partecipazione acquisita. Per guadagno di capitale si intende l’incremento di valore della partecipazione maturato dal momento dell’assunzione della partecipazione a quello della cessione e monetizzazione della stessa. L’investitore istituzionale nel capitale di rischio è, per definizione, un sociotemporaneo, seppur di medio-lungo termine, che, come tale, dovrà prima o poi cedere la partecipazione acquisita per realizzare il proprio obiettivo.  [1] 

Gli investitori di venture capital sono interessati solo in società con elevate prospettive di crescita, che sono gestiti da team formati da esperti e ambiziosi in grado di trasformare il loro business plan [2]  in realtà.  Come regola generale si punterà su una azienda che possa dare dei ritorni significativi sull’investimento entro i primi 5 anni.

Inoltre, una cosa non esclude l’altra e le nuove tecnologie possono essere introdotte a molte imprese tradizionali e in grado di espandersi in nuovi territori, oppure possono essere convertiti in franchising modello di espandersi in altre città o mercati internazionali.
Un altro motivo per cui VC e PE sono sempre più interessati alle attività più tradizionali, è che queste ultime  sono già presenti sul territorio e possono contare su una base di clienti già esistente. Dunque rispetto a una startup, aziende tradizionali possono raccogliere capitali per espandersi su nuovi mercati invece di investire nello sviluppo di nuovi prodotti.
Tra i settori che attraggono investimenti da società di venture capital sempre secondo la Capital Raising Guide ci sono – i servizi educativi. Negli Stati Uniti sono molte le società di private equity hanno anche fornito i finanziamenti per le università o istituti che intendano espandere il loro territorio. Indirettamente qui la tecnologie aiuta (vedi anche 10 motivi per usare la tecnologia nell’innovazione) [3]
Il settore dell’educazione in Nord America sta infatti vivendo una forte crescita, dovuta al notevole afflusso di studenti nazionali, internazionali e professionisti intenzionati a “tornare sui banchi di scuola” di università o centri di formazione professionale per apprendere nuove competenze. Inoltre i campus sono in espansione e stanno offrendo servizi correlati, come l’apprendimento delle lingue e servizi per l’immigrazione.
Altro settore in forte crescita innovativa sono le aziende dei media.
Editori e altre società dei media tradizionali sono molto più facilitate ad attrarre investimenti. Soprattutto nei settori di nicchia ancora poco indagati dalle nuove tecnologie.
Altri investimenti sono in corso anche in aziende di servizi multimediali come le agenzie pubblicitarie, studi di ricerche di mercato e dei media di nicchia, come le agenzie di agenzie di marketing multiculturale o la consegna di nicchia come l’utilizzo di telefoni cellulari o e-mail fornitori di servizi di marketing.
Se è vero che l’Italia arriva con un certo ritardo rispetto alle scelte economiche d’oltreoceano, guardare avanti su questi mercati può dare nuova linfa vitale alle aziende, soprattutto manifatturiere, fortemente attaccate dalle difficoltà economiche della crisi in atto.

Altri mercati infatti in cui l’innovazione sta già dando i suoi primi frutti e verso cui gli investitori americani sono motivati a rischiare sono il Franchising, considerata un’ottima strategia per trasformare un business consolidato in un global business. In questo momento c’è un forte fermento negli Stati Uniti perché una delle ragioni sono le opportunità nei confronti degli immigrati, che in questo modo possono aprire una attività  sotto il marchio di una azienda forte e solida.

Tra i settori: la Fashion Industry, e le opportunità manifatturiere di nicchia.

Questo perché se fino ad ora le aziende, anche medie e piccole,  erano incentivate a produrre i propri beni nei mercati asiatici o nei paesi a basso costo di manodopera, l’aumento dei costi di produzione su questi mercati e l’aumento dei costi di trasporto dovuti alla recente crisi internazionale hanno permesso una rinascita del settore manifatturiero locale.

Una tendenza che probabilmente continuera ancora in tutto il 2012.
Chi meglio dell’ing. Elserino Piol, può sintetizzare meglio quanto appena scritto?
In questa intervista addirittura risalente a due anni fa, ha saputo anticipare concetti che ora sembrano scontati. Il pioniere dei Venture Capital in Italia,  inizialmente per Olivetti, e poi per le attività di venture capital come Advisor di 4C Ventures e dal 1998 come Chairman e Partner di Pino Venture Partners, advisor del fondo di venture capital Kiwi di Madera e Presidente di Pino Partecipazioni S.p.A., Advisor del fondo di venture capital Kiwi II di Madeira.
Con un cameo su Steve Jobs. Pensando che una app voluta da Piol (Fubles)  è entrata di recente nell’Apple Rewind 2011, la classifica dei prodotti multimediali più importanti venuti nell’iTunes Store e App Store stilata in base ai giudizi rilasciati dai vari utenti e ai download eseguiti.

Claudio Pasqua
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APPROFONDIMENTI GUIDATI 


[1]  GUIDA PRATICA AL CAPITALE DI RISCHIO  (sul portale dell’Università degli Studi di Torino) e la stessa guida sul portale dell’AIFI Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital

[2]
 Guida al Business Plan a cura di AIFI, IBAN e PricewaterhouseCoopers

[3] Guida al finanziamento dei progetti delle Piattaforme tecnologiche europee Strumenti di finanziamento della Commissione europea e della Banca europea per gli investimenti

26° appuntamento dei blogger di 10 paesi al più grande Carnevale Scientifico del mondo

 

Per chi ama la scienza è Carnevale tutto l’anno! Con questo spirito presentiamo (26° mese consecutivo) il Carnevale della Fisica, ospitato questa volta dal blog di Claudia Terzaghi   Mass Media e Design e il cui tema portante è FISICA E CINEMA (raccontare la fisica con il cinema).
L’evento è, di fatto, il più grande evento scientifico del mondo organizzato in questo modo tramite la partecipazione dei blogger di 10 paesi (qui la mappa).
Claudia Terzaghi è una giovane Interior Designer, con la passione per il cinema. Per questo ha voluto trasmettere il suo know how parlando di una delle più celebri serie di fantascienza TV del XX secolo: Spazio 1999, facendo osservare la cura con cui gli scenografi di questa produzione italo-inglese metteva nella scelta degli oggetti di design e di arredo.
Ecco tutti gli articoli presentati questo mese: 

Il prossimo appuntamento con il Carnevale della Fisica si terrà sul blog GruppoLocale.
Per partecipare al Carnevale o per ospitare una delle prossime edizioni consultate il sito http://carnevaledellafisica.ning.com oppure scrivete a [email protected]

Siena: solidarietà alle donne della Contrada dell’Oca

 

A Siena c’è una secolare abitudine: quella di escludere le donne dal diritto di voto.
30 donne sono state sospese “a divinis” questa settimana per voce di un vicario di contrada, Antonio Degortes (figlio del più noto fantino “Aceto”), per avere avuto l’ardire di esigere per vie legali ordinarie un diritto che la stessa Costituzione sancisce:  il diritto di uguaglianza senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali (art.3), insieme a quello di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi (art.24 e 113). Una esclusione che porta più il sapore di una vendetta che di una soluzione disciplinare.
Perfino uno dei Club tra i più esclusivi e più misogino del mondo, l’Oxford and Cambridge University Club, aveva ceduto nel 1996, rinnegando oltre un secolo e mezzo di discriminazioni nei confronti del gentil sesso (il club è riservato a professori e laureati delle due più prestigiose università del Regno Unito).
Tanto più che  Siena si è candidata a capitale europea della cultura, una candidatura che a questo punto  è a serio rischio (come afferma l’associazione se non ora quando?, complice anche il silenzio di buona parte della città e di alcune sue istituzioni.

Chi afferma che potrebbe essere esagerata l’esposizione della notizia delle contradaiole senesi lo fa senza conoscere lo spirito che anima la vita del piccolo comune di 54 000 anime: essere espulsi dalla propria contrada significa non poter più partecipare e svolgere normale vita sociale, partecipare alle riunioni, ai battesimi, alla vita di paese. Una vicenda che si prefigura come una triste applicazione di mobbing sociale.

Tutto accade in un comune italiano che, guarda guarda la coincidenza,  non ha mai conosciuto un sindaco donna. Una vicenda che si somma alla già triste analisi dell’ISTAT che abbiamo pubblicato questo mese di dicembre e che ci riporta a viaggiare nel tempo e nello spazio di non molto: il diritto di voto alle donne nei cantoni della vicina e “civilissima” svizzera fu concesso solo il 7 febbraio 1971.

Prima di allora l’ineguaglianza sociale non impedì alla Svizzera, al momento della firma della convenzione dei diritti umani del Consiglio d’Europa, di aderire alle sezioni riguardanti la parità tra i sessi.

Una opinione, quella della inferiorità delle donne,  piuttosto diffusa in Europa e Stato Uniti fino ai giorni nostri, se si pensa che il rettore della autorevole Università di Harvard Lawrence Summers fu costretto a dimettersi per avere affermato (siamo nel 2005) che le donne sono biologicamente inferiori agli uomini e che non sono portate per le materie scientifiche, nonostante ricerche e dati statistici confermino proprio il contrario.

E che l’Università di Princeton (che accolse il Premio Nobel Albert Einstein tra i suoi illustri docenti) fu aperta alle donne solo nel 1968 (!) e che l’ultima università ad ammetterle è stata Cambridge, e che fino al 1995 non c’era, sempre a Princeton, un full professor donna.

Episodi come questi, per quanto limitati nello spazio di una italietta, debbono fare riflettere: perché la misoginia, come i pregiudizi, sono duri a morire, dal più piccolo paesino del centro penisola, all’Europa del XXI secolo.
GUARDA IL VIDEO: A SIENA LE DONNE AL BANDO

Tubercolosi a Torino: gli studenti di Medicina chiedono: “Sono in pericolo? Devo vaccinarmi?”

Negli ultimi mesi è stata data ampia diffusione a mezzo stampa di possibile contagio e pericolosità per studenti e operatori sanitaria della tubercolosi. La Facoltà di Medicina, rilevando che tale pubblicità, necessariamente riassuntiva per esigenze di cronaca, rischia di creare paure e indurre comportamenti e provvedimenti inadeguati come di recente verificatosi con ipotetiche epidemie e pandemie, organizza un incontro su una malattia che si credeva praticamente debellata e che, invece, la cronaca di questi giorni ha riportato clamorosamente alla ribalta.

Domani, mercoledì 21 dicembre, alle ore 13,30, presso il Polo Didattico del San Luigi Gonzaga di Orbassano (Regione Gonzole 10), si svolgerà l’incontro sulla TBC, dedicato agli studenti di medicina e alle professioni sanitarie, aperto a tutto il personale dell’Ospedale e a quanti vorranno partecipare per inquadrare da un punto di vista scientifico e operativo rischi, diffusione e pericoli della malattia.

 

Programma

– Prof. Pier Maria Furlan,Preside Facoltà San luigi Gonzaga.
Perché un seminario sulla TBC

– Dott.ssa Cinzia Tudini, Commissario f.f. San luigi Gonzaga
L’Azienda Ospedaliero Universitaria e la reciproca collaborazione.

– Dott. Silvio Falco, Direttore sanitario San luigi Gonzaga
La malattia tubercolare: un’esperienza di vita vissuta

Apertura lavori

Prof. David Lembo
Inquadramento storico. Dati epidemiologici mondiali e italiani. Caratteristiche rilevanti dell’agente eziologico
dalle quali derivano i principali problemi nella diagnostica, nella clinica e nel trattamento. Introduzione
al tema delle resistenze farmacologiche con epidemiologia mondiale

Prof. Alberto Biglino
Infezione primaria, controllo immunologico dell’infezione, TB latente e slatentizzazione, diagnosi di infezione
latente (Mantoux e Test IGRA) e suo significato.

Dr. Maurizio Onoscuri
Caratteristiche epidemiologiche /cliniche / radiologiche tali da porre un sospetto di TB polmonare attiva e definizione di caso. Cenni di clinica e terapia. Ruolo della vaccinazione.

Dr.ssa Paola Silvaplana
Dati epidemiologici del San Luigi. Esempio di “percorso” intraospedaliero del paziente con caratteristiche epidemiologiche / cliniche / radiologiche tali da porre un sospetto di TB polmonare attiva.

Seguirà dibattito.

Ufficio Stampa A.O. San Luigi Gonzaga
Marco Sganzetta –  [email protected]

Donne per i diritti. Diritti per le donne. Seminario Internazionale a Economia

A Torino, Lunedì 12 dicembre 2011, alle 11, nell’Aula Magna della Facoltà di Economia (Corso Unione Sovietica 220-Torino) al via il Quinto Seminario Internazionale Donne per i Diritti. Diritti per le Donne.

Il Quinto Seminario Internazionale “Donne per i Diritti. Diritti per le Donne” fa parte del progetto “Diritti Umani e Globalizzazione” della Facoltà di Economia e si svolge
in collaborazione con Soroptimist International Club Torino, SUR (Società Umane Resistenti), Amnesty International e il Dipartimento di Scienze Antropologiche, Archeologiche, Storico-Territoriali.

Questo è il quinto incontro di una serie di seminari internazionali che hanno avuto come obiettivo quello di contribuire a formare una coscienza critica sul tema dei diritti umani considerando di volta in volta paesi e tematiche diverse.

Nel Quinto seminario Internazionale, Saida Ahmed Alì (Centro Piemontese Studi Africani) tratterà del movimento delle donne africane che hanno sostenuto le candidature al premio nobel per la Pace e illustrerà le figure delle vincitrici Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee e Tawakkul Karman.

Presiede il preside della facoltà di Economia Sergio Bortolani.

Anna C. Ronfani, avvocato penalista del Foro di Torino, analizzerà il tema della violenza sulla donna e della legislazione che la tutela.

Progetto Diritti Umani e Globalizzazione
Segreteria di Presidenza 011- 670-6001

[email protected]

[email protected]

Un anno di chimica: gli orizzonti di Michele Giuia e Primo Levi

Oltre 15 conferenze divulgative e scientifiche, letture teatrali (dedicate a Primo Levi e Ascanio Sobrero), un giornale – l’Alambicco – dedicato al mondo della Chimica, una mostra su Chimica e Unità d’Italia (visitabile fino all’8 gennaio 2012 al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino), due concorsi e più di 100 conferenze organizzati per le scuole piemontesi.
È un bilancio positivo quello dell’Anno Internazionale della Chimica in Piemonte che si chiude giovedì 15 dicembre (dalle 15.30 in Aula Magna dell’Università di Torino, via Verdi 8 )con la conferenza “Cultura e cultura chimica nel Novecento. Gli orizzonti di Michele Giua e Primo Levi”.
Il mestiere del chimico, l’amore per la scrittura, l’intenso ambiente culturale torinese, la lotta per una società libera e democratica, le sofferenze inflitte dal fascismo e dal nazismo, l’ostinato e felice superamento del confine fra cultura scientifica e umanistica: pur appartenendo a due diverse generazioni, Michele Giua e Primo Levi hanno avuto molti tratti in comune. Il convegno è un’occasione per ripercorrere gli orizzonti di vita e di scrittura dei due, mettendo in luce come entrambi abbiano saputo andare oltre le esperienze del carcere e del lager, ritrovando la propria umanità e regalando inestimabili testimonianze alla cultura italiana e mondiale.
Evento conclusivo dell’Anno Internazionale della Chimica in Piemonte
giovedì 15 dicembre dalle 15.30
Aula Magna dell’Università di Torino, via Verdi 8
Conferenza :  “Cultura e cultura chimica nel Novecento. Gli orizzonti di Michele Giua e Primo Levi”.

Ingresso libero – www.annodellachimica.unito.it

Ufficio stampa Anno Internazionale della Chimica – Piemonte
Barbara Magnani cell. 339 3096245 – [email protected]

Addio Wikio, nasce Ebuzzing

Vi sarete forse chiesti cosa sia successo di recente a Wikio, il portale di social media leader in Europa che pochi giorni fa ha cambiato la sua denominazione in Ebuzzing.
Wikio Group ha di recente ottenuto un nuovo finanziamento da GIMV, società europea leader di Venture Capital Fund, e dai precedenti investitori Lightspeed, Gemini, Solorun e Pierre Chappaz.I segnali c’erano tutti nei mesi precedenti (come ad esempio la  chiusura di canali improduttivi, come i wikio expert, ecc)

Con questa nuovo core business, approvato dagli investitori, e con il relativo cambio di denominazione ottiene dunque un finanziamento di 17 milioni di euro.
L’anno scorso era già avvenuta la fusione con  la piattaforma di monetizzazione dei blogger Promodigital, e  OverBlog  (28,5 milioni di visitatori unici nel mese di agosto secondo Comscore) con l’intenzione  di diventare leader in Europa nel mercato europeo del Social Media Advertising. E con clienti  che superano i 2000 marchi internazionali e locali.
Ebuzzing può contare su un team di 160 persone, con le sue sedi in Lussemburgo, Londra, Parigi, Tolosa, Amburgo, Dusseldorf, Basilea, Milano, Roma e Madrid.
L’obiettivo di Ebuzzing è quello di analizzare i “passaparola” degli  influencers, a tutto vantaggio dei clienti investitori.
Il futuro di questa società si gioca sull’onda del “Social Video Advertising”, che  genera già il 70% del fatturato”, che nel 2010 è stato di 10 milioni di euro, ed è in continua crescita anche per il 2011.

Oggi il primo numero di @unito, la prima newsletter on-line dell’Università di Torino

Una data storica per l’ateneo torinese: esce oggi il primo numero di @unito, la prima newsletter on-line dell’Università di Torino, disponibile al link: www.unito.it/atunito
“Dopo anni di silenzio, in parte” – spiega l’ateneo –  “dovuto alle difficoltà finanziarie, in parte al prolungarsi della riflessione circa la scelta delle modalità migliori per veicolare l’informazione proveniente dall’Ateneo nasce uno strumento ufficiale e istituzionale di comunicazione che a costo zero si pone l’obiettivo ambizioso di raccontare la vita dall’interno dell’Università, seguendo passo passo le novità didattiche e scientifiche, le attività e le trasformazioni amministrative, i dibattiti culturali che lo animano, le prospettive di sviluppo, gli esiti della ricerca, così come i problemi che lo affliggono, le dinamiche relazionali interne, le discussioni in merito al suo ruolo e alla sua dimensione nella realtà cittadina e regionale nel confronto con gli attori istituzionali del territorio, il suo prestigio nazionale e internazionale”.
La newsletter, diretta dal prorettore Sergio Roda, dall’ing. Angelo Saccà (direttore editoriale) e dalla dott.ssa Eva Ferra (direttore responsabile), è ispirata ad una logica diventata propria ormai in tutti gli atenei del mondo: apertura e trasparenza.

A Torino una mostra su Steve Jobs in prima mondiale

Torino ha un altro primato.  Dal primo dicembre 2011 al 26 febbraio 2012, infatti,  nel museo regionale di scienze naturali del capoluogo piemontese si tiene un evento interamente dedicato alla figura dell’uomo che ha cambiato radicalmente  il mondo dell’informazione digitale

Un notizia che farà felici le persone che hanno utilizzato i prodotti della Mela rosicchiata a partire dal famoso Apple II

Apple I non è mai entrato in produzione, dato che si tratta di un prototipo in mano a pochi appassionati collezionisti, come l’imprenditore torinese Marco Boglione, ideatore della mostra dedicata a Steve Jobs che aprirà i battenti IN PRIMA MONDIALE a Torino il 1 dicembre 2011 alle ore 19 presso il Museo Regionale di Scienze Naturali.

 

Quando uscì il primo Macintosh a ben 128 Kb nel 1984 il costo era superiore a 10 milioni di Lire (grosso modo come se oggi un PC costasse 10 milioni di euro). Al confronto i normali PC compatibili erano venduti a 1-2 milioni.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 26 febbraio 2012.

Orario mostra

Tutti i giorni: 10 – 19

Chiuso il martedì

Informazioni:

Biglietteria MRSN: tel. 011 4326354

Numero verde InfoMuseo: 800 329 329

 

 

 

Premio Ingegnere Innovativo 2011

 

Premio Ingegnere innovativo 2011

 

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, in collaborazione con la Commissione Ingegneri per l’Innovazione, organizza la seconda edizione del “Premio Ingegnere Innovativo 2011”.

Il premio si rivolge agli Ingegneri che abbiano realizzato un progetto innovativo, nel periodo 2010/2011, all’interno della propria organizzazione.

 

SCADENZA:
la presentazione delle domande è stata  PROROGATA alle ore 24.00 del 5 dicembre 2011

 

Per informazioni:   www.ording.torino.it/in_breve_notizia.php?id=434