L’inquietante teatro performativo di Rebecca Horn

La sua opera più nota è l’installazione luminosa Piccoli Spiriti Blu”, 72 anelli al neon che galleggiano intorno alla chiesa del Monte dei Cappuccini. L’artista tedesca Rebecca Horn (1944 – 2024) la realizzò nel 1999 per la manifestazione “Luci d’artista”.

Ora il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea le rende omaggio con la mostra «Cutting Through the Past» (fino al 21 settembre), a cura di Marcella Beccaria: prima retrospettiva dedicata all’artista in un museo italiano e la prima grande esposizione dopo la sua recente scomparsa. Il percorso espositivo propone una selezione di 35 opere tra potenti installazioni, disegni, sculture e video, dagli esordi negli anni Sessanta fino ai più recenti lavori, che testimoniano una pratica artistica in cui la Rebecca Horn, attraverso linguaggi e media differenti, ha indagato il rapporto tra corpo e spazio.

Rebecca Horn
Lippenmaschine (Macchina labbra – Lips Machine), 1964
grafite e matite colorate su carta / graphite and colored pencil on paper
24 x 26 cm, incorniciato / framed 48 x 38 x 4 cm
Courtesy Moontower Foundation, Bad König, Germany
Foto / Photo Heinz Hefele
© REBECCA HORN, by SIAE 2025

Un’artista visionaria, anticipatrice di molteplici ambiti di ricerca contemporanei, ricca di rimandi metaforici e simbolici, capace di dare vita ad un inquietante teatro performativo in cui «sono protagoniste tematiche fondamentali quali tempo, memoria, desiderio e relazioni di potere. Il lavoro di Rebecca Horn propone un inscindibile intreccio tra l’umano e il meccanico e anticipa problematiche al centro dell’attuale dibattito culturale, in un contesto definito da tecnologie e macchine che tendono a diventare nostre estensioni» (Marcella Beccaria).

Rebecca Horn, Pfauenmaschine (Macchina pavone – Peacock Machine), 1982
Veduta dell’installazione / Installation view, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
Courtesy Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli – Torino
Foto / Photo Ela Bialkowska OKNO studio
03-DSC03313©photoElaBialkowskaOKNOstudio

La mostra include alcune iconiche “macchine cinetiche”, complessi dispositivi meccanici come “Pfauenmaschine (Macchina pavone)”, che evoca i rituali di corteggiamento del pavone, ideata dall’artista per la sua partecipazione a Documenta Kassel nel 1982.

Rebecca Horn
Federflügel (Ali di piuma – Feather Wings), 1992
piume, barre di metallo, motore / feathers, metal rods, motor
45 x 19 x 20 cm
Collezione / Collection ifa – Institut fūr Auslandsbeziehungen e.V.
© Paolo Pellion di Persano
© REBECCA HORN, by SIAE 2025

Troviamo rari disegni realizzati nel 1964, i video delle azioni performative degli anni Settanta dove utilizzava “estensioni corporali” formate da strutture e maschere da indossare, ed il film “Der Eintänzer (Lo gigolò)” del 1978, ma il cuore della mostra è dato dalle installazioni monumentali quali “Inferno” (1993-2024), realizzata con letti di ospedale, “Turm der Namenlosen (Torre dei senza nome)” del 1994, composta da scale conficcate una nell’altra tra le quali sporgono violini, e “Concert for Anarchy (Concerto per l’anarchia)” (2006), con un pianoforte capovolto e sospeso al soffitto.

Rebecca Horn, Turm der Namenlosen (Torre dei senza nome – Tower of the Nameless), 1994
Veduta dell’installazione / Installation view, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
Courtesy Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli – Torino
Foto / Photo Ela Bialkowska OKNO studio

Appartengono alla collezione del Museo “Cutting Through the Past (Tagliando attraverso il passato)” del 1992-1993, l’opera che dà il titolo alla mostra, e “Miroir du Lac (Specchio del lago)” del 2004. Nella prima cinque vecchie porte di legno sono attraversate da un’appuntita asta metallica; nella seconda due specchi circolari, installati l’uno a terra, l’altro a soffitto, producono una vertigine percettiva ed un effetto di profondità infinita.

Rebecca Horn
Miroir du Lac (Specchio del lago – Mirror of the Lake), 2004
ferro, specchi, lampada, proiettore, diapositiva, motore / iron, mirrors, lamp, slide projector, slide, motor
specchi / mirrors, Ø 184, Ø 125 cm
Courtesy Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
Foto / Photo Paolo Pellion di Persano
© REBECCA HORN, by SIAE 2025

Affascinanti sono poi i “Bodylandscapes”, tra gli ultimi lavori di Rebecca Horn, disegni pittorici di grande formato, in cui sono ricorrenti forme arrotondate e cerchi, che manifestano quella dimensione spirituale dell’artista ben visibile negli spiriti blu che ogni anno si accendono sulla collina di Torino.

http://www.castellodirivoli.org

Emanuele Rebuffini

Courtesy Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli – Torino
Foto / Photo Ela Bialkowska OKNO studio