La prima Giornata Nazionale dell'Innovazione

In occasione della Giornata Nazionale dell’Innovazione, che si celebra quest’anno per la prima volta il 10 giugno, si terrà il convegno “Innovazione per la crescita e la qualità della vita” organizzato su iniziativa del Ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, in collaborazione con la Fondazione COTEC, la Confindustria, l’Unioncamere e la Camera di Commercio di Roma.

Il convegno, che avrà luogo alle ore 15.00 presso il Tempio di Adriano in Piazza di Pietra a Roma, sarà centrato su una tavola rotonda con il Ministro Brunetta, il Ministro Mariastella Gelmini, il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, gli Onorevoli Luigi Nicolais ed Enrico Letta, l’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Ronald Spogli ed il Vice Segretario Generale dell’OCSE, Pier Carlo Padoan.

L’evento sarà l’occasione – in una giornata di rilevanza nazionale e con il coinvolgimento di una platea selezionata tra le migliori competenze del settore – per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’innovazione e per fare il punto sullo stato dell’innovazione nel Paese, cercando di individuare gli obiettivi essenziali che le politiche pubbliche per l’innovazione dovranno porsi per sostenere la crescita, la competitività e il benessere dei cittadini.

Il momento della meritocrazia

Via Italian Innovation

BRUNETTA: E' GIUNTO IL MOMENTO DELLA MERITOCRAZIA

“Voi siete eccellenza. Ma non dovreste esistere. Come fa ad esserci eccellenza senza premi e punizioni?”
Ha esordito così, rivolgendosi alle centinaia di funzionari e dirigenti pubblici riuniti a FORUM PA ’08 per il convegno conclusivo, il ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta.

Un discorso vero, diretto, che senza mezzi termini ha presentato le linee di azione di Palazzo Vidoni per riportare la pubblica amministrazione ad essere un pezzo di sviluppo del paese e per restituire ai dipendenti pubblici l’orgoglio e e il senso della loro missione. Non una riforma, precisa il ministro, ma una “riformina”. Che però non farà sconti a nessuno. Merito, sanzioni, trasparenza, responsabilità. Sono queste le parole, non evocate ma scolpite nel suo dicorso, dal ministro e indicate come cardini del suo mandato.

Basta piattume. La pubblica amminisitrazione non deve essere più percepita da chi lavora come una gabbia piatta, senza stimoli, senza eccitazioni. Senza percorsi. Ma per fare questo bisogna cominciare a lavorare sulla produttività, sul rendimento, sull’efficacia, e trovare i giusti incentivi ma anche le legittime sanzioni per distinguere i fannulloni da chi invece opera seriamente e con senso del dovere.