Gli italiani l'innovazione la vorrebbero

Via Punto Informatico

Quanto si è permeabili all’innovazione? Quanta fiducia si ripone nella tecnologia? L’Italia vince su Finlandia e Paesi Bassi nella disponibilità ad accogliere nella propria vita prodotti innovativi.

Si è proposto di sondare l’atteggiamento dei consumatori su scala globale l’Institute for Innovation & Information Productivity, un’organizzazione non profit che conta fra i suoi membri Microsoft e HP, Fraunhofer Institute e Oxford University, e che si occupa di stimolare nelle persone e nelle aziende la fiducia e entusiasmo nel nuovo che avanza.

25mila i soggetti adulti coinvolti, dodici le nazioni sotto la lente degli analisti, inaspettati i risultati. Ai campioni rappresentativi di popolazioni eterogenee sono state poste tre domande: la prima riguardo alla disponibilità o all’intenzione, nei prossimi sei mesi, di acquistare prodotti innovativi che verranno lanciati sul mercato; la seconda in merito alla disponibilità a provare servizi che implementano tecnologie che potrebbero sconquassare le loro abitudini; la terza, volta a misurare la fiducia che le persone ripongono nella capacità della tecnologia di migliorare le proprie vite.


I paesi più disponibili ad abbracciare l’innovazione sono quelli i cui mercati sono in fermento, quelli composti da una popolazione giovane, dinamica e aperta, ha spiegato uno degli autori dello studio. Ciò giustifica la posizione guadagnata dai paesi emergenti. Ma, precisano i ricercatori, non è ancora possibile stabilire con certezza quanto l’atteggiamento della popolazione possa influire sul fiorire del comparto industriale, né quale correlazione ci sia tra l’atteggiamento dei consumatori e il grado di innovatività del paese.