Al via il Fondo Nazionale Innovazione

Via Sole 24 Ore

Al via il fondo nazionale innovazione. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha firmato gli avvisi pubblici per dare attuazione al fondo, che dispone di una dotazione di circa 60 milioni di euro. Lo comunica il Mse sottolineando dal governo arriva così una «nuova boccata d’ossigeno per l’innovazione nelle piccole e medie imprese». Scajola sottolinea che si tratta di una misura che «rende disponibili risorse finanziarie per l’innovazione attraverso un meccanismo di condivisione del rischio di credito e di investimento a favore delle banche e di altri intermediari finanziari che sovvenzionano progetti innovativi collegati ai brevetti», ha spiegato il ministro Scajola ricordando che «con questo intervento intendiamo rimuovere gli ostacoli che si frappongono all’incontro tra domanda ed offerta di finanziamento per progetti basati su idee innovative e sullo sfruttamento industriale di brevetti e altri titoli della proprietà industriale aumentando la loro capacitá di attrarre finanziamenti».

I brevetti, spiega Scajola, «sono strumenti fondamentali per creare valore economico e pertanto vanno incentivati. Gli avvisi pubblici appena diffusi sono quindi uno strumento importante per stimolare la ricerca ed aumentare la competitività delle aziende italiane». In particolare, gli avvisi pubblici si riferiscono alle due macroaree di intervento individuate dal Decreto Ministeriale del 10 marzo 2009: il finanziamento di debito, a cui vengono destinati 37,5 milioni di euro, e il capitale di rischio, a cui sono assegnati 20 milioni di euro. I due interventi entrano in vigore il 30 dicembre ’09 con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Una particolarità di questi strumenti di intervento è di essere collegati al contratto di rete, previsto dalla legge sviluppo. In tal modo, si sottolinea, avranno la possibilità di usufruire di questi finanziamenti anche le imprese che partecipano ad un contratto di rete relativo alla valorizzazione di un brevetto, comprese quelle che non ne sono direttamente titolari.