Quando avevamo iniziato a parlare a suo tempo del maxi debito del Comune di Torino

Due anni fa scrissi un monito per chi avrebbe dovuto essere sindaco di Torino legato ai problemi dell’elefantiaco indebitamente della città. Purtroppo le profezie si stanno avverando

La futura amministrazione comunale avrà risorse limitatissime e potrà offrire poco in termini di quantità di denaro spendibile per i cittadini. Potrà fare affidamento sull’indebitamento solo in misura molto limitata. È vero che qualche cessione di partecipazioni azionarie potrà servire a diminuire l’indebitamento; è altresì vero che questo tipo di manovra si può fare solo una volta. I gioielli di famiglia si vendono una volta e poi basta. Quindi se, dopo aver venduto quote di aziende partecipate, si decidesse di indebitarsi di nuovo, lo si farebbe senza alcun paracadute. Ci si dovrebbe impegnare a pagare tutti i debiti con le decrescenti risorse correnti del futuro. Bisognerà avere una discussione aperta e franca su quanti soldi è bene che il Comune di Torino spenda ogni anno per il servizio del debito. II. Un’amministrazione che non può fornire ai cittadini molti beni e molti servizi può però avvicinare le scelte ai cittadini, con un maggiore decentramento. Oggi troppe decisioni che potrebbero essere prese a livello di circoscrizione vengono prese a livello di amministrazione cittadina. Leggi tutto “Quando avevamo iniziato a parlare a suo tempo del maxi debito del Comune di Torino”

Commenti al bilancio del Comune di Torino: le entrate

ENTRATE

Dal lato delle entrate possiamo notare come le entrate tributarie vengano a giocare un ruolo sempre piu' importante nonostante l'abolizione dell'ICI sulla prima casa dei poveri (fatta da Prodi) e dei ricchi (fatta da Berlusconi). Se nel 2008 contavano per il 31% delle entrate totali, nel 2009 e nel 2010 contano per il 33 %. Praticamente le spese di Torino sempre piu' sono pagate con tasse, quella per la raccolta rifiuti in particolare (essa e` cresciuta del +7,38%), essendo le altre sostanzialmente stabili.

Anche le entrate extratributarie e diverse, che comprendono anche le multe, vengono ad avere un ruolo sempre piu' importante (dal 30 al 31% del totale entrate). Ad onor del vero va detto che il comune preventiva una modesta crescita dei proventi da multe e dei  CANONE OCCUPAZIONE SUOLO AREE PUBBLICHE, mentre cerca di divenire piu' efficace nell'incassare le somme che terzi gli devono a vario titolo (RECUPERI E RIMBORSI DA ENTI E DA PRIVATI). Infatti il preventivo 2010 prevede che questa voce cresca del 122% passando da 32 a 71 milioni. Ovviamente, mentre va apprezzato che il Comune diventi piu' bravo a farsi pagare, va notato che quando si riuscisse ad incassare tutto quanto ci e` dovuto, non si potrebbe piu' utilizzare questo strumento . Speriamo comunque che la voce a preventivo venga realizzata. Va anche notato come le concessioni edilizie dovrebbero portare 46 milioni nel 2010, contro i 52 del 2009 ed i 62 del 2008. Si tratta di somme ragguardevoli, che comunque gia' nel 2008 erano inferiori ai proventi da multe (72 milioni nel 2008) e nel 2010 sono inferiori ai proventi da multe, canoni e concessioni e recuperi da enti e da privati. In parole povere le concessioni edilizie sono fonti di entrate, ma non di entrate astronomiche. Non e` con questo tipo di entrate che si puo' finanziare grandi investimenti.

 Sul fronte delle entrate va ricordato che il preventivo prevede una cospicua crescita delle entrate da dividendi sulle partecipate, da 25 a 37 milioni (+48%). Questa voce rappresenta comunque solo il 3% delle entrate totali, andrebbe comunque compreso come mai la Citta` di Torino ritenga che le sue partecipate debbano nel 2010 fruttare tanto di piu' che nel 2009 o 2008 (miglior clima economico?).

I trasferimenti sono invece la voce di entrata in calo. Essi rappresentavano il 37% delle entrate nel 2008, il 35% nel 2009 e dovrebbero rappresentare solo il 33% nel 2010. Una calo importante.

Tra il 2008 ed il 2010 i trasferimenti calano del 7%. Si noti pero' che nel 2008 i trasferimenti dello stato rappresentavano  l'80% dei trasferimenti totali ricevuti. Nel 2010 lo stato conta solo per il 76%, avendo ridotto il suo contributo del 12%, mentre regione [+6%] ed altri enti (Unione Europea?) [+26%] aumentano il loro. Il problema e` che il dimagrimento di un elefante (lo stato) e l'ingrassare di una pulce o di un gatto (regione ed altri enti) non si bilanciano. Torino su questo fronte perde entrate.

Infine va detto che il totale entrate essendo di 1362 milioni di euro risulta inferiore di 15 milioni di euro rispetto alle uscite; questa cosa non sembra positiva.

Obtorto collo , l'indice di autonomia finanziaria di Torino cresce passando dal 61%  del 2008 al 65% del 2010. Le entrate di cui Torino dispone  sono per circa 2/3 indipendenti da contributi esterni e generate localmente.