Lancia dal balcone cuccioli di gatto per disfarsene convinto che nel 2015 Torino sarà assalita da felini

Caldo, insensibilità, problemi caratteriali, stanchezza… niente può giustificare un gesto come quello commesso da un uomo, solo pochi giorni fa a Torino, nella zona centrale di San Salvario, in via Casteggio. Al calar del sole, forse sperando di non essere notato, l’ex ingegnere vegetariano 78enne si è affacciato al balcone della propria abitazione e, come niente fosse, invece di godersi la frescura serale, ha iniziato a lanciare in aria sei cuccioli di gatto!Qualche passante o vicino di casa dell’uomo, si è accorto di quanto stesse accadendo e ha allertato la polizia municipale. Intervenuti, gli agenti hanno fermato e denunciato, per maltrattamento, il folle lanciatore di gatti che ha tentato di motivare il suo gesto spiegando di non sopportare più quegli animali che vivevano sopra il suo garage e, per questo di volersi disfare di quelli nati da poco. I vigili del fuoco, intervenuti anche loro sul posto, hanno cercato di far ricongiungere le piccole vittime pelose, spaventate e appena in grado di miagolare vista la loro tenera età, alla mamma che si trovava sul tetto di un box garage nel cortile del palazzo dove abita l’uomo.

Le povere bestiole, parte di una colonia felina di cui solo due femmine non sono sterilizzate, sono state curate dall’Enpa, associazione animalista, e alcune sono già pronte all’dozione. Moltissimi torinesi si sono resi disponibili ad accoglierli in casa. Purtroppo due cuccioli sono morti, uno sul colpo, l’altro dopo una lunga agonia a causa del lancio.

L’ex ingegnere non è alla prima denuncia, già in passato la polizia è intervenuta perché aveva interdetto ai mici l’unico accesso per ripararsi dalla pioggia, davanti al palazzo.

L’avversione del torinese per i felini è insolita, tanto che l’uomo, tempo addietro, ha infilato nelle cassette postali dei residenti della sua stessa palazzina, una lettera stile apocalisse in cui sostiene che nel 2015 12mila gatti invaderanno via Casteggio, al punto tale che gli abitanti dovranno  abbandonare le proprie case su elicotteri per sfuggire all’assalto dei felini.