Dalla ciotola alla tomba. E’ italiano il primo cimitero misto animali-umani

Il caro estinto non è solo l’uomo, ma anche l’animale domestico che, passato a miglior vita, lascia, spesso un vuoto incolmabile, così per averlo sempre accanto, anche nell’aldilà, il padrone potrebbe scegliere di accogliere Fido, Felix o chissà chi nella propria tomba. Insieme per sempre, davvero, fino alla morte nel primo cimitero nostrano che ospita tombe di animali e umani. Fa scuola l’Inghilterra dove, da tempo, esiste una realtà del genere e ora nel pisano si sta valutando la realizzazione di un camposanto a sei e più zampe, visto che nella tomba ci potrebbe entrare pure un cavallo! Come ogni cosa in Italia, anche questa notizia suscita attenzione, polemiche e critiche. C’è chi è a favore, chi si sente indignato, chi offeso religiosamente, chi sanitariamente… insomma, ognuno ha qualcosa da dire, o almeno crede.Perché abbandonare cane, gatto, canarino, pesce rosso, pecorella, etc. nell’oltretomba quando si può stare insieme anche dopo la vita? E’ così che molti animalisti la pensano. Il terreno pisano, 7 ettari circa, su cui dovrebbe sorgere il cimitero esiste ed è stato donato da un privato al comune di Fauglia. Esiste anche l’intero pacchetto funebre, ovvero lapidi, tombe e cerimonie. Certo, può sembrare un po’ goliardico, ma in fondo chi può negare che il dolore per la perdita del proprio animale possa essere profondo e devastante come per la morte di un parente. L’amore e la sofferenza non guardano alla specie di appartenenza.

Il cimitero italiano misto, diversamente da quello britannico dove animali e umani vengono sepolti nella stessa tomba, consentirebbe di far seppellire il proprio amato pet accanto al defunto bipede, ma non insieme. Pare per rispetto nei confronti degli umani, sebbene non sia chiaro il  concetto. Insomma, vicini di tomba, ma non conviventi nella stessa fossa.

Naturalmente le persone sarebbero libere di scegliere l’ultima dimora per il proprio animale e, qui si può immaginare come la fantasia (e, a volte  anche il cattivo gusto) si scateni. Se, da un lato questa opportunità può apparire eccentrica, dall’altro rappresenta anche un passo per una società che deve essere più attenta al mondo animale considerandolo, non come un gradino basso nella scala evolutiva sociale, ma un suo pari.