Infarti: quando superare la depressione è un salva-vita

Una recente ricerca mostra quanto la depressione possa influire nelle malattie cardiocircolatorie. In particolare nel caso di chi è colpito da infarto o ictus triplica o quadruplica le aspettative di morte precoce. Un rischio che oggi potrebbe essere facilmente ridotto se non escluso, solo a volerlo includere nei protocolli di trattamento

Uno studio recente realizzato dal reparto di Amytis Towfighi, MD con la Keck School of Medicine dell'University of Southern California e il Rancho Los Amigos National Rehabilitation Center di Los Angeles e l'American Academy of Neurology ha stabilito che le persone colpite da infarto che manifestino una concomitante storia di depressione hanno tre volte più possibilità di incorrere in una morte precoce e quattro volte quella di morire d'infarto rispetto a quanti non manifestano questo quadro clinico.

Non si tratta comunque di una iattura, ma piuttosto della segnalazione che nella profilassi delle malattie cardiache gioca un ruolo fondamentale il trattamento dei comportamenti e più in generale dello stato emozionale.

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