Too Short To Wait anticipa la 17° edizione di Piemonte Movie gLocal Film Festival

Come è ormai tradizione anche la 17ª edizione del gLocal Film Festival (dal 7 all’11 marzo al Cinema Massimo di Torino), anche quest’anno sarà anticipata dalla rassegna di cortometraggi TOO SHORT TO WAIT.

Da mercoledì 7 a domenica 11 febbraio, TOO SHORT TO WAIT porta alla sala Il Movie (Via Cagliari 40/e, Torino) 137 CORTOMETRAGGI (il 25% in più rispetto alla scorsa edizione) di cui 94 iscritti a SPAZIO PIEMONTE – sezione competitiva riservata alle opere piemontesi sotto i 30’ realizzate nel 2017 – e 43 hanno risposto alla call di TORINO FACTORY – contest che punta a fare scouting tra i talenti del videomaking under 30 e che fa il suo debutto quest’anno.

Anche quest’anno TSTW offre alle opere brevi in gara, che spesso faticano a trovare spazio nei canali distributivi e festivalieri, la possibilità di confrontarsi con il grande schermo e, al pubblico, l’occasione unica di essere parte attiva di quella che sarà la 17ª edizione del gLOCAL FILM FESTIVAL (7 – 11 marzo, Cinema Massimo) attraverso la consolidata formula che vedrà approdare alla finale i 5 corti più votati dal pubblico.

Insieme ai 5 preferiti del pubblico, la rosa dei 20 finalisti che accederanno alla finale al 17° gLocal Film Festival, vedrà anche i 15 titoli selezionati dalle curatrici di Spazio Piemonte Chiara Pellegrini e Roberta Pozza; mentre Daniele Gaglianone sceglierà i migliori 8 video di Torino Factory che saranno proiettati a marzo.

Grazie all’attenzione sempre maggiore verso l’aspetto formativo di questa rassegna, così come di altre realizzate dall’Associazione Piemonte Movie, anche in questa edizione
prosegue​​
la collaborazione con il CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio con gli appuntamenti Corsi Corti. Piccole Storie di Cinema.

Brevi masterclass tenute da registi affermati che, in apertura delle proiezioni serali, dialogheranno con il pubblico raccontando la propria esperienza tra consigli e aneddoti: Rossella Schillaci, che lo scorso anno ha emozionato il pubblico del gLocal con l’anteprima di Ninna Nanna Prigioniera (giovedì 8), Giacomo Ferrante, documentarista autore di Real Falchera F.C. di cui è in progetto il sequel (venerdì 9), Massimo Ottoni, autore del gioiello di animazione Lo Steinway (sabato 10) e la giovane regista Irene Dionisio (domenica 11).

Ogni giorno dal 7 al 11 febbraio, la rassegna di corti propone 3 appuntamenti – alle ore 17.30, 19.30 e 21.30 – guidando il pubblico attraverso un totale di 15 blocchi di proiezioni in calendario dai nomi eloquenti come Doc, Comedy, Thrills & Nightmares, Drama, Cartoon & Art, Young & School che identificheranno i macro temi dei corti in visione, a cui si aggiunge la categoria Torino Factory, riservata al nuovo contest di film brevissimi (entro i 3’) incentrato proprio sulla città.

TRAUM di Alida Bruno e Maniele di Siro

Questa per TOO SHORT TO WAIT è l’edizione che più si fa specchio della società attuale accogliendo nel proprio programma una disincantata visione della realtà restituendola al pubblico sotto forma di immagine. Una società in profondo cambiamento che, nel disfarsi delle sicurezze consolidate nel tempo, trova difficoltà ad adattarsi, ma scorge anche possibilità inattese e costruttive. Ed è così che, se da una parte i temi affrontati dai corti riguardano temi sociali (integrazione, bullismo, violenza sulle donne, disagio giovanile), dall’altra scopriamo come la partecipazione dei giovani a TSTW sia in continuo aumento (86 partecipanti sono under 30, il 63% di tutti gli iscritti) e che questi scelgano spesso come interlocutore i propri coetanei non delegando più agli adulti il compito di raccogliere una richiesta di aiuto, ma fornendo strumenti e chiavi di lettura a chi questa società la vive ed è destinato a cambiarla. È l’esempio di Giovanni Scarpa, classe 2004, che con il suo Storie quadrate cap.1 – Non nominare il mio nome invano, affronta il difficile tema del bullismo; di Stefano Gabbiani ed Elisa Michienzi che affrontano l’integrazione con C’est pas grave – Ci sono una siriana, una keniota ed una mongola o Federico Gasca e Federico Silvano che con il loro La linea parlano di omosessualità e muri culturali.

Dalla realtà alla fantasia, anche la voglia di evadere è forte e le ispirazioni alla letteratura non mancano. Codice Parsifal di Francesco Fracchioni, liberamente ispirato al romanzo scritto da Marino Fracchioni “I Servi Del Silenzio”, è un thriller che omaggia le personalità che hanno combattuto per estirpare la mafia dal territorio siciliano; Lo sol poder es que de dire, intervista alla scrittrice Fausta Garavini, di Andrea Fantino; Sancho Panza e Don Chisciotte di Fiorenza Adriano; Ad Una Ad Una di Francesca Cottafavi che prende ispirazione da Guido Gozzano e la sua celebre poesia Io sono innamorato di tutte le signore che mangiano le paste nelle confetterie e Aiace di Paolo Cravero.

L’onirico è di scena grazie allo storico concorso 100 Ore Torino che nel 2017 ha prodotto otto corti a tema: Deriva di Sharif Meghdoud, Love story di Enza Lasalandra, L’imprevedibile vita di un fattorino qualunque di Matilde Capello e Nicola Zanelli, Spinacio e il malvagio Alchimista di Gianluca Notarrigo, Il signor Montpilier e l’orribile Natale di Elisa Zucca Nigra, La tela di Morfeo di Giulia De Francesco, Silvia De Gattis e Marco Serra, Dreammates di Alessandro Valbonesi e Compro Sogni di Alessandra Ravelli e Martina Cofano.

Anche La Danza in 1 minuto, contest video dedicato alla danza organizzato da COORPI con cui Piemonte Movie ha una storica collaborazione, ha contribuito alla ricchezza di proposte di TSTW con cinque opere brevi e suggestive che sapranno trasmettere l’armonia visiva della danza: Vivarium di Gruppo TrasFormAzioni, Devoti Scheletri di Valentina Corrado, Rodolfo Colombara e Giulia Ceolin, Diem di Gabriele Bortolato, #WOMANSHO(r)T di Albert Stray e Cariddi. Mari non ci n’è cchiù di Stellario Di Blasi.

L’animazione poi è il terreno più fertile dove spaziare e dare forma alle immagini più ardite e quest’anno TOO SHORT TO WAIT presenta in concorso 3 corti animati di professionisti affermati (Dandelion di Elisa Talentino, Framed di Marco Jemolo e Robhot di Donato Sansone) e 5 lavori degli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia – Dipartimento di Animazione (Eva di Chiara Tessera, Humus di Simone Cirillo, Simone Di Rocco, Dario Livietti, Alice Tagliapietra, La cabina di Ginevra Lanaro, Federica De Leonardo, La luna rubata di Vittorio Massai e Dario Lo Verme e Azzurra e Midori di Elena Garofalo, Marta Giuliani e Laura Piunti).

TSTW quest’anno vede una forte presenza femminile con 36 donne donne alla regia che si sono dedicate a temi differenti tra loro come Adonella Marena con il suo LUNE STORTE, storie dal manicomio di Collegno, che parte dall’omonimo spettacolo teatrale allestito nell’ex ospedale psichiatrico; Alessandra Cataleta con Il futuro non me lo ricordo e l’incontro con la disabilità; Elisa Zucca con la commedia Il signor Montpilier e l’orribile Natale; Enza Lasalandra con le sue atmosfere oniriche in Love Story e i corti di animazione di Elena Garofalo, Marta Giuliani e Laura Piunti che ci portano in Giappone con Azzurra e Midori e Chiara Tessera con Eva tra erotismo e inaspettati giochi di potere.

Anche quest’anno non mancano brevi deviazioni su altri panorami, luoghi e culture, grazie ai registi di TSTW.

Lo sguardo volge all’estero con Y. di Gabriele Nugara, regista moncalierese che da anni vive a Berlino dove continua la propria professione cinematografica, mentre Music in mind di Matt Gorelli e Ten Mysteries di Riccardo Maffucci e Ruben De March ci portano nella capitale inglese, Il dipinto liquido della natura di Sergio Loppel è un viaggio tra le acque del Mar Rosso; prospettive d’Oltralpe sono quelle di C’est pas grave – Ci sono una siriana, una keniota ed una mongola di Stefano Gabbiani, Elisabetta Michienzi, girato a Bordeaux, e l’ultimo lavoro del quotato animatore Donato Sansone Robhot, realizzato a Parigi.

Troviamo anche brevi escursioni fuori regione, come Roma in Califà di Mario Bonaventura e Curzio Torresi; Firenze in Lo sol poder es que de dire. Intervista a Fausta Garavini di Andrea Fantino; Como in Inimicus di Alessandro Gessaga, e la Valle d’Aosta in Brutalide di Niccolò Buttigliero e in Il tratto di Alessandro Stevanon.

L’aumento dei giovani rende questa edizione di Too Short To Wait una delle più glocal essendo il territorio piemontese il luogo più immediato dove sperimentaro e scovare angoli inediti, così come per i veterani del cinema breve a volte sono le location familiari a non smettere mai di esercitare il proprio fascino: il Museo Nazionale del Cinema in Amapola di Tino Dell’Erba; il quartiere di Borgo Dora in Lola Split di Alessandro Garelli; la Mole e il Monte dei Cappuccini in Torino, luci di scena di Lorenzo Attardo; Porta Palazzo e Superga in My City, My Home di Samir; la Cavallerizza Reale in L’inquilina di Sandra Assandri; il Castello Sopra Ticino (Novara) in Visita allo studio di un Artista di Mario Ferdeghini; l’alessandrino illustrato in Sam Body di Davide Morando; il quartiere multietnico e popolare di Via Monti a Chieri in cui è ambientato Tutto può cambiare di Antonio Palese; le Valli di Lanzo e Balme ne La Montanara di Aldo Gaido; Pinerolo in 6 scatti di separazione di Raju Mensa e molto altro Piemonte.

TSTW vanta numerose anteprime assolute: ben 63 film brevi arriveranno al pubblico in sala per la prima volta, di questi, la metà sono produzioni realizzate dai giovani videomaker appositamente per partecipare a Torino Factory.

Molti sono anche i lavori che hanno già riscosso successo in festival nazionali e internazionali, vincendo anche premi prestigiosi. È il caso di Dandelion, l’animazione di Elisa Talentino che ha vinto il premio come Miglior Colonna Sonora al Lago Film Festival; festival che ha visto partecipare anche il road movie sperimentale Makhno di Sandro Bozzolo; Birthday di Alberto Viavattene vanta un’anteprima assoluta in South Korea al Bucheon International Fantastic Film Festival​, è stato selezionato al ​New York Film Festival (USA), Helsinki International Film Festival – Love & Anarchy (Finland) e insieme a Framed (Giffoni Film Festival 2017) è in lizza per i David di Donatello 2018. Un altro horror nostrano ha girato festival internazionali, We Know di Nicolò Fumero ha vinto come Best Horror al Los Angeles Film Awards ed è stato selezionato al Dracula Film Festival in Romania e Sin City Horror Film Fest in Las Vegas. The Appointment di Daniele Nicolosi ha concorso ai David di Donatello 2017 e al Los Angeles CineFest 2017. Il Tratto di Alessandro Stevanon è stato selezionato alla 74esima Mostra del Cinema di Venezia per il premio “MigrArti Venezia”. Un trascurabile errore di Andrea Murchio è stato premiato come Best Director al Galà del Cinema Internazionale – Venezia 2017.

LA LUNA RUBATA di di Vittorio Massai e Dario Lo Verme

TORINO FACTORY, GLOCAL VIDEO verso il TFF

Torino Factory è una delle novità di questa nuova edizione del gLocal Film Festival e farà il suo debutto ufficiale durante il TSTW. Con questo progetto, Piemonte Movie si spinge ancora più a fondo in quella che da sempre è la propria mission: sostenere la vocazione cinematografica della regione. L’idea nasce con l’intento di sviluppare e accogliere la creatività dei filmmaker under 30 e metterli in rapporto con la città. Articolato su più fasi, Torino Factory, è composto da due momenti principali: il contest per lo scouting di giovani talenti del videomaking e l’esperienza diretta sul campo, in cui i selezionati saranno messi alla prova in un percorso produttivo che prenderà forma parallelamente all’azione di reperimento fondi in atto con enti pubblici e privati.

Sono 43 i lavori proposti da giovani registi e registe che hanno risposto alla chiamata di Torino Factory presentando un’opera a tema libero della durata massima di 3 minuti, ambientata per almeno l’80% in una o più delle 8 circoscrizioni torinesi e la quasi totalità delle opere presentate è stata realizzata appositamente per il contest. Anche in questa sezione si conferma la tendenza che vede un aumento della presenza femminile dietro la macchina da presa con 16 registe che hanno accolto la sfida.

Tutti i video ricevuti verranno proiettati sullo schermo di Too Short To Wait e sarà Daniele Gaglianone – il regista e direttore artistico di Torino Factory – a selezionare tra questi gli 8 video che entreranno a far parte del programma principale del gLocal Film Festival, ma che soprattutto dovranno cimentarsi in quella che è la fase più ambiziosa, ovvero la realizzazione di cortometraggi girati nei quartieri torinesi, affiancati da tutor esperti (registi professionisti della scena torinese) che li accompagneranno fino alla proiezione in anteprima in una nuova sezione del Torino Film Festival 2018.

PREMI E GIURIE

Delle 137 opere brevi di TSTW le 5 più votate dal pubblico e 15 selezionate da Chiara Pellegrini e Roberta Pozza (curatrici di Spazio Piemonte) comporranno la rosa dei 20 che accederanno alla fase finale del gLocal Film Festival (7-11 marzo) e gareggeranno per i premi del concorso Spazio Piemonte, mentre saranno 8 i video selezionati da Daniele Gaglianone che, per Torino Factory, entreranno a far parte del programma del Festival.

In palio il PREMIO TORÈT MIGLIOR CORTOMETRAGGIO (1.500 €), oltre a Premio ODS – Miglior Attore, Premio ODS – Miglior Attrice e Miglior Corto d’Animazione assegnati dalla giuria presieduta dall’attore Flavio Bucci (a cui il gLocal Film Festival dedica l’omaggio 2018), Carla Signoris (attrice), Francesco Ghiaccio (regista), Mirna Muscas (Skepto Film Festival) e Stefano Di Polito (regista).

I finalisti potranno gareggiare anche per i premi assegnati dalle giurie speciali partner del festival: Premio Machiavelli Music – Miglior Colonna Sonora, Premio Cinemaitaliano.Info – Miglior Corto Documentario, Premio Scuola Holden – Miglior Sceneggiatura assegnato dal Primo Anno di Filmaking del Biennio in Storytelling & Performing Arts della Scuola Holden e il Premio del Pubblico.

CORSI CORTI – Piccole Storie di Cinema

La collaborazione con il CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio si concretizza anche quest’anno con degli appuntamenti imperdibili per gli amanti della settima arte e i giovani che ambiscono a cimentarsi con riprese e videomaking. Con Corsi Corti. Piccole Storie di Cinema, TSTW proporrà 4 brevi masterclass durante le quali affermati registi introdurranno le proiezioni serali addentrandosi nel. Prima delle proiezioni delle ore 21.30 nelle giornate da giovedì 8 a domenica 11 febbraio i registi dialogheranno con il pubblico sulla professione e sulla propria personale esperienza in quello che vuole essere prima di tutto un momento di stimolo creativo.

Il primo appuntamento è giovedì 8 con la documentarista torinese Rossella Schillaci che porterà sullo schermo di TSTW il suo corto Solo questo mare (2009), che segue la storia di un gruppo di rifugiati nel loro difficile percorso dall’approdo sulle coste siciliane fino a Torino.

Venerdì 9 sarà la volta di Giacomo Ferrante, regista profondamente legato a Torino, ai suoi personaggi e alle periferie, con una lunga esperienza nel cortometraggio iniziata alla fine degli anni ’80 e che per TSTW propone il suo lavoro Stranamore. Attenti a quei due (1996), un breve documentario in cui i protagonisti sono due ragazzi di Falchera, Claudio e Massimo, che si raccontano.

Sabato 10 toccherà a Massimo Ottoni con il suo corto d’animazione Lo Steinway (2016) del 2016 che racconta come la musica possa ridurre le distanze anche tra chi su fronti opposti sarebbe destinato solo a combattere.

Domenica 11 infine sarà Irene Dionisio, giovane regista e direttrice di Lovers Film Festival, a incontrare il pubblico con Memento Mori (2011), L’ultimo uomo sulla terra (2014) realizzato durante i suoi viaggi di ricerca nel sud dellla Tunisia, a Zarzis, luogo chiave dell’emigrazione tunisina pre e post Rivoluzione del Gelsomino e For your Safety (2017) corto che fa parte del progetto Dress Like a Miracle.

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO