Los héroes del mal (The Heroes of Evil) di Zoe Berriatúa #TGLFF31

Nessun dubbio che Los héroes del mal (The Heroes of Evil) sia una delle cose migliori viste a questo TGLFF31. Zoe Berriatúa ci racconta una vicenda di bullismo e follia, di giovani difficili, e lo fa con una forza e uno stile notevole.

Primo giorno di scuola. I bulli cercano le loro vittime. E le potenziali vittime cercano sfigati più sfigati di loro per affrancarsi. Questo è l’ambiente in cui ci muoviamo.

Tre degli sfigati di mezzo finiscono ben presto per allearsi con l’obiettivo di trovare altri messi peggio di loro con cui fare i bulli a loro volta e scalare la società dei bulli del quartiere (“il male è un punto di vista”). La cosa pare funzionare. Il trio (due ragazzi e una ragazza) si dedica a furti e non ha problemi a usare la violenza. Non solo funziona, ma questa cosa della violenza li prende a tal punto che cominciano a sentirsi forti e decidono di passare alla vendetta e quindi prendersela con i bulli del livello superiore (e poi con tutti quelli che si trovano sul loro cammino).

In mezzo ci sono un sacco di droghe, e il sesso. Questo cambia tutto. Perchè se il rapporto fisico/sentimentale avvicina due di loro, finisce per allontanare il terzo e i rapporti in campo cambiano. L’escluso diventa sempre più violento e pericoloso per se stesso e per gli altri, la nuova coppia vorrebbe invece smetterla con i giochetti.

Il film è splendido. Si comincia con l’ingresso in classe a suon di musica che introduce i personaggi. Una sequenza perfetta che si chiude con un montaggio di primi piani davvero interessante.

E la musica che accompagna il film è sempre cotta a puntino, spesso sorprendente.

Poi abbiamo gli ambienti, che restituiscono la sensazione di una società persa, in cui si muovono i ragazzi, persi a loro volta.

Non ci sono vincenti nel film. Nessuno. Non lo sono i ragazzi protagonisti, non lo sono gli altri ragazzi, non lo sono i pochi adulti che compaiono.

Non siamo però solo di fronte ad un film sul bullismo. Abbiamo a follia, il degrado, l’amicizia (malata), l’amore (più malato ancora), le droghe, la periferia. Trovatelo e guardatelo.

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO