Il MNC digitalizza le colonne sonore perdute

Questa è davvero una bella notizia per chi ama il cinema, la sua storia e si bea di scovare vecchi materiali di solito irreperibili.

Su questo punto ovviamente il Museo Nazionale del Cinema di Torino può disporre di un archivio di chicche davvero invidiabile (a proposito, il MNC ha rifatto il sito, spulciatelo!).

Forse non tutti sanno però che il Museo dispone anche di una quantità enorme (ufficialmente sono 2.200) di dischi in vinile.
Sono colonne sonore di film, ma anche testi recitati e cantati dai grandi attori della storia del cinema.
33 giri, 45 giri, ma anche vecchie lacche a 78 giri degli anni ’20.
Insomma un patrimonio importante che rischia per ovvi motivi di andare perduto.

Rischiava… in realtà.

Si, perchè il MNC, in collaborazione con Punto Rec Studios (e tutta una serie di appoggi e finanziatori) ha dato vita al progetto Di.Do.S. (Digitalizzazione Documenti Sonori) che ha l’obiettivo di traseferire in file digitali e rendere così immortali questa enorme mole di lavoro.

L’opera è già cominciata e 300 dischi tra i più rari e a rischio scomparsa hanno trovato nuova vita.

Ma cosa sarebbe la cultura se restasse nascosta in un archivio?
E infatti sul sito del MNC è possibile ascoltare già circa 3000 brani con brevi anteprime, brani che possono essere ascoltati integralmente (e quante volte volete visto che non li ascolterete su vinile) alla Bibliomedioteca del Museo.

E ditemi se queste non sono buone notizie!

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO