Fellini 100, il Museo del Cinema omaggia il regista con una rassegna al Cinema Massimo

Il Museo Nazionale del Cinema ha in programma per il 2020 una serie di iniziative per ricordare e rendere omaggio al Maestro Federico Fellini a 100 anni dalla sua nascita. Al Cinema Massimo dall’1 al 15 febbraio 2020 la rassegna “Fellini 100. L’unico vero realista è il visionario” ci ricorda attraverso i suoi film come Fellini sia stato il regista italiano che più di tutti ha portato nel mondo uno sguardo visionario fortemente riconoscibile, costruendo un immaginario che ha saputo raccontare la storia di un’intera generazione. Il suo genio e la sua fantasia hanno plasmato un intero secolo lasciando un segno nella storia del cinema e nella mente di ognuno di noi.

“Ricordare Fellini nel suo centenario è un onore. Il grande Maestro del cinema italiano ha ispirato e contagiato con la sua creatività non solo artisti di tutto il mondo ma ognuno di noi – sottolinea Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – Il Museo che fa parte del Comitato per le celebrazioni del centenario conserva alcuni oggetti distintivi del Maestro ovvero la sua sciarpa, il suo cappello e i suoi bellissimi disegni e gli renderà omaggio con una serie di iniziative per tutto il 2020”.

La retrospettiva ci accompagnerà per tutto il 2020 e in questa prima parte renderà omaggio ai primi film di Fellini, quelli in bianco e nero, con le inedite soluzioni espressive e le suggestioni oniriche e autobiografiche che hanno contribuito a creare l’universo felliniano. Inaugura la rassegna la proiezione de I Vitelloni prevista sabato 1 febbraio alle ore 16.00.

In programma sette film indimenticabili: I vitelloni, La strada, Il bidone, La dolce vita, 8½, Le notti di Cabiria e per finire Amarcord.

Programma

I vitelloni (Italia/Francia 1953, 108’, DCP, b/n) “Vitelloni” vengono chiamati, nelle città di provincia, quei giovani di buona famiglia che passano la loro giornata nell’ozio, tra il caffé, il biliardo, gli amori inutili e i progetti vani. Tali sono, nella loro piccola città, cinque amici: Fausto, Moraldo, Alberto, Leopoldo e Riccardo. Fausto amoreggia con
Sandra, sorella di Moraldo, e quando la giovane resta incinta, sono costretti a sposarsi. Ma Fausto resta sempre lo stesso “vitellone”, amante dell’ozio, delle avventure, dei passatempi. Leone d’argento a Venezia. Sab 1, h. 16.00/Mer 5, h. 16.00

La strada (Italia 1954, 108’, HD, b/n) Gelsomina, donna-bambina semplice, viene venduta dalla madre, in un paesino ai bordi dell’Adriatico, al brutale Zampanò, un forzuto da fiera che batte l’Italia centrale a bordo di un sidecar trasformato in roulotte, Gelsomina gli farà da partner nelle sue rozze esibizioni di piazza. Il suo calvario è rallegrato dall’incontro con un altro saltimbanco, il Matto, un simpatico funambolo che cammina sulla corda. Ma Zampanò è irritato dagli scherzi del Matto. Sab 1, h. 18.15/Lun 10, h. 16.00

Il bidone (Italia/Francia 1955, 105’, HD, b/n) Augusto Rocca, insieme con Roberto e Picasso, compie l’ennesima truffa ai danni di due contadine. Diviso il bottino, Picasso porta il denaro alla moglie Iris, che ne ignora la provenienza, mentre Augusto e Roberto vanno a far baldoria. Augusto, che da molto tempo ha abbandonato la famiglia, per aiutare la figlia compie una della solite truffe ma, portato a termine il colpo, dice di non aver avuto il coraggio di andare fino in fondo. Sab 1, h. 20.30/Ven 7, h. 18.30

La dolce vita (Italia/Francia 1960, 180’, DCP, b/n) Marcello è un aspirante scrittore che lavora per un giornale scandalistico, stazionando ogni sera di fronte ai locali di via Vittorio Veneto in cerca di qualche pettegolezzo sui personaggi del mondo dello spettacolo, di ricchi borghesi o di nobili in cerca di eccessi. Nonostante conviva con una donna molto gelosa e depressa, Marcello frequenta donne di ogni tipo e di ogni ambiente. Nel giorno in cui arriva a Roma un’importante attrice svedese, Marcello accompagna la delegazione in un locale all’aperto tra le rovine romane e poi scappa con la donna per le vie del centro di Roma. Dom 2, h. 16.00/Sab 15, h. 20.00

81/2 (Italia/Francia 1963, 138’, DCP, b/n) Guido è un regista quarantenne un po’ stanco, e così sono tutte le sue relazioni: il rapporto con la moglie, col suo produttore, con gli amici, persino con l’amante. Anche l’ispirazione si è fatta sottile, le idee sono rare e astratte, la pigrizia avanza. Ha fatto costruire un’immensa impalcatura che forse servirà per un film. Per fortuna la sua fantasia può correre liberamente nel passato, nell’adolescenza, ai tempi della scuola e delle prime sensazioni. I timori, i misteri, le curiosità, le prime eccitanti trasgressioni. Così, gli episodi reali e quelli della memoria si alternano in una vetrina di caratteri. Dom 2, h. 20.00/Ven 7, h. 16.00

Le notti di Cabiria (Italia/Francia 1957, 112’, HD, b/n) Cabiria esercita la professione nell’area della passeggiata archeologica. Derubata e gettata in un fiume dal fidanzato Giorgio, viene salvata da dei ragazzi. Momentaneamente disillusa nei confronti dell’amore, affronta le colleghe con un misto di arroganza e ingenuità. Una sera, lasciata la zona abituale, si avventura in via Veneto e viene agganciata da un divo del cinema in crisi di coppia. Ma presto tornerà alla solita vita, sperando in un miracolo che sembra improbabile. Lun 3, h. 18.00/Dom 9, h. 20.30

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO