Dream Boat di Tristan Ferland Milewski #LFF17

Ogni anno un crociera su una nave fantastica arriva sulla coste della Spagna con 3000 uomini gay a bordo. Ogni sera una festa a tema, ogni giorno spazio a corpi nudi e a incontri a bordo piscina. Tristan Ferland Milewski è salito su quella nave per testimoniare un’esperienza del tutto particolare in questo Dream Boat.

In realtà il regista non è che ponga l’attenzione proprio sulla crociera, che finisce per essere più che altro lo sfondo su cui si alternano le vicende dei protagonisti. Spiego meglio.

Milewski ci mostra come base le immagini della crociera, le feste, i corpi quasi nudi e molto lucidati. Però poi va a pescare 5 protagonisti, 5 personaggi che arrivano da diverse parti del mondo, 5 storie molto diverse e 5 personalità molto diverse ed è la loro storia che ci racconta, attraverso interviste e dialoghi tra i personaggi.

Il fulcro della crociera sono gli uomini più belli e appariscenti, quelli più desiderati. Ma i nostri protagonisti sono un indiano non proprio belloccio, consapevole della sua difficoltà a relazionarsi, un francese sulla sedia a rotelle, un polacco bello si, bellissimo, ma che proprio per questo ha paura di essere avvicinato solo per il suo fisico e che chi lo cerca non si interessi alla sua testa e ai suoi sentimenti.

Viene quindi fuori uno spaccato di personaggi normalissimi, con le loro difficoltà, le loro storie, le loro vicende di gay nei rispettivi paesi. Scopriamo come vivono, cosa sognano, che difficoltà hanno avuto a rivelare la loro sessualità in famiglia (ma c’è anche chi ancora non l’ha fatto), cosa patiscono nel loro paese di origine.

E intanto, piena di suoni e colori, la crociera con la sua festa continua prosegue…

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO