Immagino sappiate che in questi mesi al Museo Nazionale del Cinema c’è una mostra che si chiama Magnum Set.
Sono foto scattate negli anni dai fotografi dello studio Magnum sui set di film splendidi.
E splendide sono anche le foto.
Ho però notato che in queste foto si balla un sacco.
Balla Audrey Hepburn, balla Marilyn Monroe, balla Ava Gardner, balla Gene Kelly (ovviamente, direte voi), ballano Jerry Lewis e Dean Martin, balla Frank Sinatra e balla perfino James Dean.
Ah… ho raccolto le foto presenti sulla cancellata esterna della mole in questa fotogallery.
Se siete filmaker indipendenti o creatori di cartoni animati in cerca di contatti per farvi conoscere, allora Faber Meeting è il posto per voi.
Faber è un progetto interessante e utile giunto alla sua seconda edizione.
L’obiettivo è quello di mettere in contatto giovani menti artistiche con le grandi aziende di produzione di cultura del web, del cinema, della televisione.
Se avete meno di 35 anni potete presentare il vostro progetto e sperare di essere selezionati per partecipare ai tre giorni di meeting, e qui partecipare a conferenze ristrette, laboratori con super esperti ed incontri con personaggi che potrebbero aprirvi strade che nemmeno sospettate.
Ve ne parlo con cognizione di causa perchè con Videomarta partecipai alla prima edizione e venni selezionato, prendendo parte così al Meeting e conoscendo diversi personaggi con cui poi nacquero negli anni successivi alcune collaborazioni.
Le sezioni sono audiovisivi (fiction e documentari, vidoclip e filmati promozionali, audiovisivi 3D stereoscopici), animazione e gaming (animazioni in 3D o tradizionali, promo, demo, sigle di animazione, game e sotfware di intrattenimento) e poi progetti di web e webdesign che forse meno interessano ai lettori di Cabiria.
In ogni caso, per i dettagli rifatevi al sito ufficiale ed affrettatevi perchè il bando scade il 4 luglio.
Il consiglio è di trovare un po’ di tempo lunedì 27 per presentarsi al Cinema Massimo.
La giornata sarà infatti dedicata a Vittorio racconta Gassman, il documentario di Giancarlo Scarchilli (che buon successo ha raccolto a Venezia) che racconta la storia umana e professionale di Vittorio Gassman.
Il film, scritto con la collaborazione di Alessandro Gassman, vede la partecipazione di un sacco di personaggi che col grande mattatore hanno condiviso tratti di vita. Da Sergio Castellitto a Carlo Lizzani, da Dino De Laurentis ad Anna Galiena, da Giancarlo Giannini a Daniele Lucchetti e poi Mario Monicelli, Ornella Muti, Jacques Perrin e naturalmente lo stesso Vittorio Gassman del quale sono presenti moltissimi materiali d’archivio.
Questa la sinossi ufficiale.
Il percorso professionale e umano di Vittorio Gassman è stato ricostruito utilizzando principalmente Gassman stesso e i suoi racconti-confessione.
All’interno del film, una speciale rilevanza ha la figura del figlio Alessandro che, come Virgilio, ci guiderà all’interno dell’universo appassionato, divertente, spettacolare e problematico di suo padre Vittorio, il grande Mattatore delle scene italiane.
Proiezioni alle 16.30 / 18.15 / 20.30 / 22.15 e ingresso sempre gratuito.
Da non perdere.
Non so cosa ne pensate voi, ma personalmente ho sempre amato quelle piccole rassegne estive che proiettano film nei punti verdi torinesi… con una particolare predilezione per quelle organizzate all’interno dei cortili dei palazzi del centro di Torino.
Negli anni se ne sono susseguite diverse con temi tra i più vari e da quattro anni anche la Regione ne organizza una in collaborazione con Aiace Torino.
Si chiama Cinema a Palazzo ed il nome aulico è comprensibile se si pensa che il palazzo in questione è Palazzo Lascaris.
A sentire il presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo
Nell’ambito dell’ampia mutazione culturale che ha percorso l’ultimo decennio, il cinema ha affrontato – talvolta ironicamente e in modo leggero – l’analisi di vizi e virtù, di sogni e realtà in una prospettiva interdisciplinare, coinvolgendo cultura, letteratura, storia e politica.
E quindi questi aspetti dovrebbero rispecchiare i film scelti per questa edizione di Cinema a Palazzo, che prenderà il via il 15 giugno.
Da un paio di anni l’associazione Franti – Nisi Masa Italia organizza una curiosa iniziativa che risponde al nome altrettanto curioso di Up (stairs): una notte sui tetti.
In pratica ci si arrampica su alcuni dei tetti più rappresentativi di Torino e lì si assiste a proiezioni cinematografiche o spettacoli musicali.
Un modo interessante per prendere posssesso della città da una prospettiva diversa da quella solita.
Questo particolare festival parte il 3 giugno (mischiandosi con CinemAmbiente e sul tetto dell’Environment Park) e si srotola pian piano fino a metà settembre.
I film proiettati sono tutti mai distribuiti in Italia e questo da ulteriore interesse all’iniziativa.
Trovate il programma qui e i film qui.
Ci si vede sui tetti di Torino.
Interessante iniziativa dell’associazione i313 che unisce cinema e cultura moderna, diciamo conoscenza della storia attuale.
Si chiama Da Kabul a Torino ed è un progetto legato al Festival CINEMAinSTRADA.
L’appuntamento è dal 1 al 4 giugno nella location splendida della Casa del Quartiere (che ha ospitato QP in occasione della diretta delle elezioni 2011) e nella Libreria Trebisonda.
Questa la spiegazione del progetto
“Da Kabul a Torino” nasce da una riflessione maturata nell’estate 2009 con i registi e attori afghani Soheila Javaheri e Razi Mohebi in seguito al successo della serata sul cinema afghano organizzata nell’ambito della VI edizione del Festival CinemaINstrada.
La curiosità e la sensibilità del numeroso pubblico presente hanno ispirato i due registi sul fatto che le piazze di CinemaINstrada potessero essere il luogo adatto per tentare un percorso più approfondito, volto a colmare il vuoto di informazione “corretta”, verso il delicato tema della guerra in Afghanistan.
Per affrontare queste difficili tematiche l’Associazione i313 ed i due registi afghani hanno scelto di intraprendere un viaggio artistico e culturale che coinvolge non solo l’Afghanistan, ma anche l’Iran e l’Iraq, paesi vicini che vivono una situazione di grave conflitto e spesso alla ribalta delle cronache mondiali.Gli obiettivi di questo progetto speciale consistono nel contribuire a diffondere una cultura di pace e di protezione dei diritti umani, nel promuovere la diffusione di un’informazione non filtrata sui paesi in guerra attraverso artisti provenienti dagli stessi paesi, nel creare nuovi spunti di dibattito e incontro intorno a questi temi in luoghi e con linguaggio accessibili a tutti e promuovere una “conoscenza emozionale” di altre culture avulsa da pregiudizi.
Per il programma, in particolar modo per i 4 film proiettati vi rimando al sito ufficiale.
Mercoledì 25 giornata intera dedicata al Tax Credit.
Il tema è di grande interesse e se potete vi invito ad andarlo al seguire (l’appuntamento è al Cineporto, via Cagliari 42).
Organizzano Antenna MEDIA Torino e APRODOC in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte.
L’obiettivo è cercare di saperne di più sul TAX CREDIT INTERNO, dalla legge alla compilazione della richiesta per poter usufruire del credito d’imposta. Sarà inoltre illustrato ai produttori presenti, il meccanismo del TAX CREDIT ESTERNO di cui possono beneficiare gli investitori esterni non appartenenti al settore cineaudiovisivo.
E così sono passati dieci anni da quando un manipolo di volenterosi ebbe l’ide di mettere insieme (e far funzionare) la Film Commission Torino Piemonte.
La Film Commission torinese è senza dubbio quella che meglio funziona nel panorama italiano ed è continuamente presa ad esempio dal resto della penisola.
Ed è anche innegabile che sia il motivo principale perchè a Torino si girano (ormai da qualche anno) un numero di produzioni (lunghi, corti, fiction, serie, pubblicità) superiore per numero anche a quelle che si girano a Roma.
Insomma la Film Commission è uno degli artefici principali che hanno (ri)portato Torino ad essere città del cinema.
Attenzione perchè il titolo non è solo onorifico, se è vero che la ricaduta sul territorio in questi dieci anni si aggira sui 290 milioni di euro… no, non avete letto male!
Nelle 383 produzioni realizzate sono stati utilizzati 5.826 tecnici (spesso romani), 2.099 attori (raramente torinesi, ma non vuol dire) e 101.371 comparse (queste tutte locali).
Insomma, quando si riuscirà a convincere le produzioni ad utilizzare anche i tecnici locali avremo fatto bingo!