Un gioco da tavolo sulle barriere architettoniche

Immaginiamo sei personaggi:  Fabio, Giorgio, Mauro, Adele, Fanny e Marta. Fabio ha una sedia rotelle, che ha battezzato Isotta. Per lui è come una fedele compagna. Il gruppo di amici ha delle avventure, che vengono però minacciate dalla presenza di numerose barriere architettoniche da aggirare! Il tutto si svolge su un tabellone illustrato come un gioco dell’oca sulla disabilità. Vi sto infatti raccontando diCiack si aggira, il gioco da tavolo ideato da Ernio De Luca e realizzato da Muoviamoci Insieme Centro S.r.l., un’azienda che garantisce, gratuitamente, mezzi e strumenti per sostenere la mobilità di persone con disabilità. Ernio è un ingegnere di 39 anni che vive a Roma, in carrozzina dal 2001 a causa di un incidente. ” L’idea è nata dal desiderio di sensibilizzare le persone sul tema della disabilità – ha raccontato alla redazione di Superabile– Per questo e per lavorare a lungo raggio mi sono dato come obiettivo quello di comunicare con i bambini di oggi, ossia gli adulti di domani. Il gioco è lo strumento ideale per raggiungere il mio scopo”. Fantastico, l’autore di “Ciack si aggira” sta affrontando il suo handicap nel modo che trovo più vicino al mio sentire, cioè raccontandosi cercando di diffondere la cultura della disabilità.

Nel gioco si trova un percorso all’interno del quale troviamo caselle che ci rallentano o che ci bloccano per uno o più turni, o caselle con delle barriere che ci costringono a tornare indietro.”Ovviamente ci sono anche delle agevolazioni lungo il percorso. Ogni giocatore potrà conoscere e aggirare gli ostacoli che rappresentano appunto le barriere architettoniche. In questo modo i bambini potranno immedesimarsi e comprendere le difficoltà di chi utilizza sedie a rotelle o altri ausili per la mobilità” conclude Ernio. Il gioco è rivolto a bambini da sei anni in su, e si può ordinare all’indirizzo: [email protected]. Sapete che vi dico? Io ho già voglia di comprarlo, oltretutto a Natale è più divertente giocare insieme. Sarebbe bello che molte famiglie con bambini lo comprassero per giocarci in questi giorni di festa. Sarebbe una bella pubblicità a quest’ idea davvero azzeccata. Ciao a tutti, io vado a giocare!

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